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Organizzazioni armate di sinistra in Italia
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Elenco delle principali organizzazioni armate di sinistra in Italia. Include gruppi attivi in Italia in diversi periodi storici, differenti tra loro per entità e scopi, ma accomunati dall'uso delle armi a scopo eversivo e dall'orientamento politico di sinistra, in particolar modo marxista rivoluzionario. La maggior parte di queste organizzazioni si sviluppò nei cosiddetti anni di piombo, tra la fine degli anni sessanta e la seconda metà del decennio successivo.
Per un analogo elenco di organizzazioni ispirate a ideologie di destra, vedere le organizzazioni armate di destra in Italia. Non sono incluse organizzazioni politiche legali e non armate, di cui alcuni membri compirono a volte atti terroristici o violenti (es. Potere Operaio, Lotta Continua, ecc.) né organizzazioni di terrorismo anarchico (come la Federazione Anarchica Informale).
Nome esteso   Sigla   Periodo   Luogo   Ispirazione   Principali azioni
Armata Rossa Giapponese
ARG   1971-2001   Giappone, Italia, Medio Oriente
Comunismo, antiamericanismo, antimperialismo, anticapitalismo, antimonarchismo in Giappone
Attentato alla sede Nato di Napoli, omicidi e attentati nel mondo
Azione Rivoluzionaria
AR   1977-1980   Centro-Nord Italia   Anarchismo, Internazionale Situazionista, RAF
Sabotaggi, attacchi contro sedi di giornali e di partiti, diffusione di falsi comunicati sindacali
Barbagia Rossa
BarbRo   1978-1982   Sardegna   Brigate Rosse, Indipendentismo sardo, Gruppi d'Azione Partigiana
Attentati contro carabinieri e strutture carcerarie, due omicidi
Brigate Comuniste
BC   1973-1979   Nord Italia   Autonomia operaia
Sabotaggio alla International Telephone and Telegraph Corporation di Fizzonasco, attacco e demolizione del carcere di Bergamo in costruzione
Brigata d'assalto Dante Di Nanni
BAD   1972-1977   Italia   Autonomia operaia, comunismo, antifascismo
Attentati contro sedi militari, ripetitori Rai e partiti di destra
Brigata proletaria Erminio Ferretto
BE   1972-1974   Italia   Autonomia Operaia, Brigate Rosse
Attentati contro banche e sedi industriali, assalto armato alla sede della Cisnal di Mestre

Brigate Rosse
BR   1969-1989/1999-2003   Italia   Lotta armata metropolitana, comunismo, marxismo-leninismo, maoismo, operaismo armato, antimperialismo, anticapitalismo e antifascismo   Attacchi dimostrativi e intimidatori nelle fabbriche; attacchi ed intimidazioni contro industriali, magistrati, politici e forze dell'ordine; rapine in banca ed espropri; rapimenti, sequestri (Gancia, Mario Sossi) ed omicidi politici; evasioni dalle carceri; agguato di via Fani, sequestro ed omicidio di Aldo Moro. Sigle utilizzate dopo il 1980: BR-Colonna "Walter Alasia", BR-Partito Guerriglia, BR-Partito Comunista Combattente, Unione dei Comunisti Combattenti (UCC).
Brigata XXVIII marzo
XXVIII marzo   1980   Lombardia   Brigate Rosse
Omicidio di Walter Tobagi

Cellule di offensiva rivoluzionaria
COR   2003-2004   Toscana, Roma   Lottarmatismo   Attentati intimidatori contro membri di AN e incendiari contro sedi di FI

Collettivi politici veneti
CPV   1974-1985   Italia   Autonomia operaia, sinistra operaista lotta di classe
Attentati contro sedi militari, capitaliste e di destra presenti in Italia, notti dei fuochi del Veneto, rapine in banca
Comitati comunisti rivoluzionari
CoCoRi   1975-1978   Nord Italia   sinistra operaista, lotta di classe   Uccisioni di guardie giurate
Comunisti Organizzati per la Liberazione Proletaria di Prima Linea
COLP   1981-1983   Italia, Francia, Spagna   Prima Linea, anti-carcere   Evasione di Cesare Battisti (PAC) dal carcere di Frosinone. Evasione dal carcere di Rovigo di Susanna Ronconi, Marina Premoli, Loredana Biancamano, Federica Meroni (Prima Linea)
Collettivo politico metropolitano
CPM   1969-1970   Italia   operaismo comunista, Brigate Rosse, lotta di classe   Manifestazioni violente contro la polizia, occupazione di case
Consiglio Rivoluzionario di al-Fatah
FRC   1974   Italia, Israele
Socialismo arabo, militarismo, comunitarismo, antisionismo, nazionalismo palestinese, Abu Nidal
Strage di Fiumicino, omicidi contro cittadini israeliani oppure legati ad Israele, attentati contro banche, industrie ed attività commerciali israeliane in Italia
Esercito del popolo
EDP   1981   Italia   Comunismo, lotta di classe, rivoluzione proletaria
Attacco alla sede Rai di Primiero

Esercito Popolare di Liberazione
EPL   1967-1972   Italia   Comunismo lotta di classe rivoluzione proletaria
Attentati dinamitardi a sedi industriali e banche italiane ed internazionali
Gruppi Armati Radicali per il Comunismo
GARC   1977   Italia   Comunismo lotta di classe rivoluzione proletaria
Attentati dinamitardi a sedi industriali e finanziarie liguri
Formazioni Comuniste Armate
FCA   1975-1976   Centro Italia   operaismo comunista, lotta di classe, Formazioni Comuniste Armate
Omicidi contro poliziotti, imprenditori e magistrati
Formazioni comuniste combattenti
FCC   1978   Centro Italia   Prima Linea
Omicidio di Fedele Calvosa, procuratore capo di Frosinone

Fronte Armato Rivoluzionario Operaio
FARO   1971-1977   Italia, Svizzera, Liechtenstein, Cecoslovacchia, Cuba
Lavoro illegale, operaismo comunista, lotta di classe   Azioni violente contro banche, gruppi industriali e finanziari, omicidi e azioni violente contro capitalisti e gruppi di destra, rapimento di Carlo Saronio, espropri proletari
Fronte comunista combattente
FCC   1977-1979   Italia   Autonomia operaia, Prima linea, lotta di classe   Azioni violente ed omicidi contro imprenditori ed industriali
Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina
FPLP   1967   Italia, Germania Ovest, Israele, Francia, Grecia
Comunismo, operaismo comunista, comunitarismo, nazionalismo di sinistra, nazionalismo palestinese, antisionismo
Attentati a banche industrie e sedi Nato, omicidi contro cittadini israeliani, strage di Fiumicino del 1985

Guerriglia rossa   GR   1979   Italia   Lavoro illegale, operaismo comunista, comunismo
Attentati a multinazionali capitaliste, banche, sedi militari e fabbriche nel Nord Italia

Guerriglia comunista
GC   1977-1979   Italia   Autonomia operaia, operaismo comunista, lotta di classe, lotta contro l'eroina   Attacchi a banche, omicidi di spacciatori
Guerriglia metropolitana per il comunismo
GMC   1987-1990   Italia, Francia, Germania Ovest   Autonomia operaia, operaismo comunista, antimperialismo   Attentati contro la Nato, omicidi dei poliziotti Rolando Lanari e Giuseppe Scravaglieri

Guerriglia proletaria   GP   1981-1982   Italia   operaismo comunista, Autonomia operaia   Attentati dinamitardi a banche e sedi della Confindustria

Gruppi Armati Proletari
GAP   1967-1983   Italia   Comunismo, operaismo comunista, Autonomia operaia   Lotta di classe, azioni di guerriglia contro le forze armate in Appennino, attentati contro le banche e le industrie
Gruppi d'Azione Partigiana
GAP-EPL   1970-1972   Nord Italia   Insurrezionalismo di liberazione nazionale, comunismo, guevarismo, antifascismo, Gruppi di Azione Patriottica
Attentato dinamitardo contro un traliccio a Segrate in cui morì il leader Giangiacomo Feltrinelli, azioni dimostrative con il FLP e l'ELP
GAP-Esercito popolare di liberazione
GAP-EPL   1967-1979   Italia   Operaismo comunista, Gruppi d'Azione Partigiana, lotta di classe, liberazione nazionale   Attentati a banche, sedi Rai, caserme e postazioni militari, assalto alla sede Rai di Padova, al giornale l'Adige di Trento

GAP-Fronte popolare di liberazione
GAP-FPL   1967-1972   Nord Italia   Gruppi d'Azione Partigiana, operaismo comunista, liberazione nazionale, lotta di classe, antimperialismo   Attacchi a banche e alle sedi Rai
Gruppo XXII Ottobre
XXII Ottobre   1969-1971   Nord Italia   marxismo-leninismo
Attentati a sedi istituzionali, omicidio di Alessandro Floris, rapimento di Sergio Gadolla
Lotta Armata per il Comunismo
LAC   1970-1980   Italia   Comunismo
Attentati a sedi industriali, azioni violente contro le banche
Lotta armata potere proletario   LAP   1970-1973   Italia   lotta di classe, comunismo, Operaismo
Attentati a banche, industrie e sedi militari
Volante Rossa "Martiri Partigiani"
La Volante Rossa   1945-1949   Nord Italia   Resistenza italiana, comunismo   Omicidi di ex-fascisti, liberali o industriali, in genere di anticomunisti
Movimento armato sardo
MAS   1983-1984   Sardegna, Italia   Operaismo comunista, comunismo, indipendentismo sardo
Omicidi contro carabinieri ed esponenti della borghesia
Movimento Comunista Combattente
MCC   1979   Italia   Operaismo Comunista, Autonomia Operaia
Lotta per la casa, espropri proletari
Movimento Comunista Rivoluzionario
MCR   1979-1980   Italia   Operaismo comunista   Lotta per la casa, lotta contro il carovita e le carceri, azioni armate contro agenzie immobiliari e membri delle forze dell'ordine
Movimento Proletario Resistenza Offensivo
MPRO   1977-1978   Centro Italia   Brigate Rosse, Movimento proletari prigionieri, operaismo comunista   Lotta di classe, lotta per la casa, lotta contro l'eroina

Nuclei armati comunisti
NAC   1983   Italia   lotta di classe, Autonomia operaia
Attentati contro banche, industrie ed istituzioni
Nuclei Armati Comunisti Rivoluzionari-Brigate Rosse
NACORI   1973-1983   Italia   Brigate Rosse, lotta di classe, Autonomia operaia   Omicidio di Sebastiano Vinci

Nuclei armati per il contropotere territoriale
NACT   1977   Centro Italia   Autonomia operaia, operaismo comunista, antifascismo, lotta di classe   Strage di Acca Larentia

Nuclei Armati Potere Operaio
NAPO   1973-1982   Italia   Autonomia operaia, operaismo comunista   Attentati a banche e a istituzioni industriali, azioni violente contro poliziotti
Nuclei armati proletari
NAP   1974-1977   Sud Italia   Brigate Rosse
Sequestri, rapimenti e agguati contro personalità istituzionali, attacchi ed omicidi contro forze dell'ordine e politici, rapine in banca, attacchi esplosivi, lotte nelle carceri
Nuclei contropotere comunista   NCC   1973-1983   Italia   Autonomia operaia, operaismo comunista   Assalti a banche ed a sedi industriali
Nuove Brigate Rosse
Nuove BR   1999-2009   Centro-Nord Italia   Brigate Rosse
Attentati e omicidi di politici (Massimo D'Antona e Marco Biagi)

Nuclei Comunisti Combattenti
NCC   1977-1999   Centro Italia   Nuove Brigate Rosse   Attentanti alla Confindustria
Nuclei comunisti territoriali
NCT   1979-1980   Piemonte   Prima Linea
Sabotaggio alla fabbrica FRAMTEK
Nuclei di comunisti   NDC   1981-1983   Italia   Comunisti Organizzati per la Liberazione Proletaria
Attentati e sabotaggi contro il capitalismo e lo Stato italiano
Nuclei comunisti guerriglia proletaria-PAC
NCGP   1979   Lombardia, Veneto   Proletari Armati per il Comunismo
Omicidi contro imprenditori, poliziotti e militari
Nuclei Iniziativa Proletaria Rivoluzionaria
NIPR   1999-2003   Italia   operaismo comunista, Nuove Brigate Rosse   Lotta di classe, attentati contro la Nato, attentati contro Confindustria
Nuclei Operai Resistenza Armata
NORA   1973-1977   Nord Italia   Autonomia operaia, Brigate Rosse, operaismo comunista, lotta di classe   Attentati contro le fabbriche e contro le banche
Nuclei proletari comunisti
NPC   1999-2003   Italia   Comunismo, Nuove Brigate Rosse, lotta di classe   Attentati contro banche, industrie e sedi militari ed omicidi contro giuslavorsiti
Nuclei proletari organizzati
NPO   1973-1983   Italia   Operaismo comunista, Proletari Armati per il Comunismo, Autonomia operaia   Lotta di classe, attentati contro Nato e Confindustria
Nuclei territoriali antimperialisti
NTA   1991-2004   Italia   operaismo comunista, Nuove Brigate Rosse, lotta di classe, anticapitalismo   attentati contro la Nato
Nuovi partigiani
NP   1967-1977   Italia   Comunismo, operaismo comunista, antifascismo   Attentati a banche, caserme militari e sedi di partiti di destra
Nuclei per il potere del proletario armato
NPPA   1983   Italia   Operaismo comunista, Brigate Rosse, comunismo
Attentati contro le banche e le carceri, omicidio di Germana Stefanini

Organizzazione operaia per il comunismo   OOC   1973-1983   Italia   rivoluzione proletaria, lotta di classe   Attentati contro banche e fabbriche in Italia
Pantere Rosse
PA   1970-1982   Italia   Nuclei armati proletari, Brigate Rosse, Movimento proletari prigionieri, operaismo comunista, Proletariato extra legale   Lotta di classe, lotte carcerarie
Partito Comunista Politico-Militare
PCPM   2007   Nord Italia   Seconda posizione
Progettato attentato a Pietro Ichino, assalti a fabbriche e banche
Prima Linea
PL   1976-1981   Italia   Autonomia Operaia
Omicidi di personalità istituzionali, evasioni dalle carceri
Primi fuochi di guerriglia
PFG   1977-1978   Centro-Sud Italia   Questione meridionale
Attentati a sedi militari
Proletari armati per il comunismo
PAC   1977-1979   Nord Italia   Autonomia Operaia, illegalismo proletario   Rapine in banca e omicidi di commercianti e poliziotti
Proletari armati in lotta
PAIL   1970-1974   Centro Italia   Lotta continua, comunismo   Lotta di classe, anticapitalismo, rivolta di San Benedetto del Tronto

Proletari comunisti organizzati   PCO   1973-1983   Italia   Collettivi politici veneti, Autonomia operaia   Azioni di sabotaggio contro industrie, banche e forze dell'ordine
Rote Armee Fraktion
RAF   1970-1998   Germania Ovest, Svizzera, Austria, Francia, Italia, Spagna, Somalia, Israele   Operaismo comunista, lotta di classe, anticapitalismo   Sabotaggi ed attacchi incendiari ed esplosivi a fabbriche, strutture militari, basi Nato, carceri, sedi di forze dell'ordine e sedi istituzionali; evasioni dalle carceri; rapine in banca; attacchi ed omicidi contro politici, forze dell'ordine ed industriali; collaborazione ad un dirottamento aereo. In Italia: assalti a banche ed a sedi tedesche in Italia; collaborazione nel sequestro Moro; collaborazione con il movimento internazionale Separat

Reparti comunisti d'attacco
RCA   1978-1980   Lombardia   Formazioni comuniste combattenti
Ferimenti di personalità, irruzione a Radio Torino Internazionale
Ronde armate proletarie
RAP   1975-1980   Italia   Comunismo, Autonomia operaia, Prima linea
Lotta di classe, omicidi ed attentati contro industriali, banchieri e militanti di destra; omicidio di Giuseppe Pisciuneri a San Salvario, Torino

Ronde proletarie per il comunismo   RP   1967-1976   Lombardia   Prima linea, comunismo, lotta di classe   Attentati contro banche ed industrie
Ronde proletarie   RP   1973-1980   Italia   Comunismo, rivoluzione proletaria, Autonomia operaia   Attentati a banche, gruppi di destra, istituzioni scolastiche e militari
Settembre Nero
SN   1970-1979   Italia, Germania Ovest, Israele   Socialismo arabo, comunitarismo, nazionalismo di sinistra, nazionalismo palestinese, antisionismo   Attentati ad istituzioni israeliane in Italia, strage di Fiumicino del 1973, massacro di Monaco in Germania Ovest

Squadre armate comuniste   SAC   1973-1983   Italia   Lotta di classe   Attentati contro banche ed industri capitaliste
Squadre armate proletarie
SAP   1978- 1979   Italia   Comunismo, Autonomia operaia   Omicidio di Fedele Calvosa, attentati contro la Fiat e l'Alfasud

Squadre operaie armate
SOA   1973-1983   Centro-Nord Italia   Autonomia operaia, Prima linea, Brigate Rosse   Attentati alle fabbriche, azioni violente contro le banche
Superclan (Super-Clandestini)   Superclan   1970-1971   Italia, Grecia, Europa   Comunismo, antiamericanismo, Sinistra Proletaria
Fallito attentato all'ambasciata americana di Atene

Unità comuniste combattenti
UCC   1976-1979   Centro-Nord Italia   Formazioni comuniste armate   Irruzioni in sedi di organi istituzionali e industriali
Movimento Giustizia Proletaria   MGP   2019-indefinito   Italia   Libertarismo rivoluzionario   Azioni propagandistiche, attentati incendiari[1][2]

 Cronologia delle organizzazioni armate di sinistra in Italia
Note
1.   ^ https://www.versiliatoday.it/2019/09/17/cassonetti-fiamme-volantini-firmati-dal-movimento-giustizia-proletaria/
2.   ^ https://www.ilvaloreitaliano.it/il-movimento-giustizia-proletaria-ha-rivendicato-unattentato/
Voci correlate
•   Anni di piombo
•   In caso di golpe
•   Opposti estremismi
•   Organizzazioni armate di destra in Italia
•   Sinistra extraparlamentare
•   Terrorismo anarchico
•   Terrorismo italiano
•   Vittime degli anni di piombo e della strategia della tensione
•   
V · D · M
Anni di piombo

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•   Organizzazioni terroristiche attive durante gli anni di piombo
•   Organizzazioni terroristiche di sinistra
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 32 
 inserito:: Novembre 15, 2024, 04:09:03 pm 
Aperta da Admin - Ultimo messaggio da Admin
Forum tematici
Un lavoro di costruzione dal basso, di rafforzamento territoriale e del profilo culturale e sociale del Pd veneto. In questa direzione si inquadrano gli incarichi tematici assegnati per rendere il Pd più aperto e un concreto interlocutore della comunità veneta.
I nuovi incarichi tematici rispondono all’esigenza di coinvolgere quante più energie e competenze per costruire un progetto nuovo e offrire ai veneti una idea di società e di sviluppo alternativa al modello attuale.
Un progetto politico rinnovato nel quale riconoscersi con la forza e la identità dei nostri valori

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 33 
 inserito:: Novembre 15, 2024, 04:02:21 pm 
Aperta da Admin - Ultimo messaggio da Admin
Al Nord tutto Costa di più.
Nell'Insieme.

Pochissimi hanno Moltissimo;
Molti hanno Molto;
Troppi e in Crescita Coloro che hanno Poco.

Possibile vedere qui dati di conferma??
Anche di Coloro che nonostante il lavoro precario e in nero, hanno Pochissimo.
ciaooo

 34 
 inserito:: Novembre 15, 2024, 03:58:48 pm 
Aperta da Admin - Ultimo messaggio da Admin
Amministratore
Esperto del gruppo in Virtual Reality

Accetto in POSTA PRIVATA, RISERVATA E NON PUBBLICABILE, ADESIONI ALLA SOLA IDEA DI O.P.O.N.

Arrivati all'adesione di 30 PROTAGONISTI si inizierà la stesura dello Statuto, da proporre alle Gente.

I Partiti, i Movimenti politici e gli pseudo-tali saranno esclusi dai lavori di fondazione anche come Liste Private (compreso quelli delle aree cui noi ci rivolgeremo).

OPON sarà Indipendente, perché sarà la Gente, non i Tifosi!
ggianni41@gmail.com

--
Gaetano Giovanni Gavioli
Autore
Amministratore

+2

In questa fase ovviamente, si rischia il fallimento dell'IDEA, nella sua attuazione pratica e concreta, non dell'idea in sè.
Per cui ogni adesione personale sarà da me tenuta riservata, anche ad ogni altro singolo aderente.
Si conosceranno tra loro e dopo loro autorizzazione soltanto al raggiungimento del numero di 30 Protagonisti.
Ai Protagonisti e loro collaboratori accettati nel gruppo, spetterà il compito della Studio preliminare e l'elaborazione dello Statuto.
Sempre escludendo elementi ancora attivi nell'attuale Politica.
Grazie dell'attenzione.
Gianni Gavioli
ggianni41@gmail.com


 35 
 inserito:: Novembre 15, 2024, 03:54:41 pm 
Aperta da Admin - Ultimo messaggio da Admin
Datteri Medjoul giganti sono i migliori!

Sono Palestinesi.
E
Sono Israeliani.

Sono ottimi prodotti, i migliori, da una sola provenienza.
La PACE non ce li farà distinguere.

ciaooo


 36 
 inserito:: Novembre 15, 2024, 03:49:56 pm 
Aperta da Admin - Ultimo messaggio da Admin
Accadde oggi
2 anni fa

Gianni Gaetano Giovanni Gavioli

Condiviso con Tutti
Un racconto interessante che FB mi costringe ad affossare nel mio Diario, quello che sono costretto a tenere e non posso diffondere.

ciaooo
----

Roberto Cocchis

Nel bel mezzo di un inverno insolitamente mite (quello del 1994-95), ieri il cielo si è coperto e ha scaricato una quantità di acqua che a me è parsa enorme. Ma le strade, non essendo le stesse di dove sono cresciuto, l'hanno drenata e assorbita quasi tutta. È pieno di pozzanghere, ma si può camminare senza problemi.
Il vento forte e freddo dà fastidio, ma apre squarci di azzurro nella nuvolaglia grigia che sta sopra la mia testa. Magari oggi non pioverà, o pioverà solo dopo che sarò tornato a casa.
Pochi mesi fa ho preso una decisione drastica. Poiché mia moglie ha trovato un impiego stabile qui, a 850 km da casa, ho mollato tutto e l'ho seguita. Non che mi sia perso chissà cosa, ma un contratto di lavoro lo avevo. Part-time, e poi dovevo arrotondare dando ripetizioni. In questo modo, ho tenuto la baracca in piedi nell'ultimo anno e mezzo, da quando ce ne siamo andati a vivere per conto nostro. Ma sarebbe arrivata anche l'ora di fare il salto di qualità: una prospettiva impossibile, finché si rimaneva dalle nostre parti.
Da quando sono qui in Lombardia, pur rispondendo a tutte le inserzioni che offrono lavoro, ho trovato solo da fare l'attore in una società che produce audiovisivi didattici, programmi che vengono poi trasmessi su Telemontecarlo in orario notturno. Presumo che non le segua praticamente nessuno, ma non si sa mai. Da quando sa che sono uno degli interpreti, mia nonna le segue tutte le notti. Mi hanno fatto un provino e hanno concluso che ho sia la presenza fisica per interpretare l'insegnante, sia la preparazione per farlo senza sfigurare. Peccato che anche scuola e università non facciano selezioni tramite provini, altrimenti avrei sbaragliato la concorrenza.
La società, ogni volta che si registra, paga bene, ma si registra ogni morte di Papa (negli intervalli devo imparare la parte ossia le risposte che devo dare a una voce fuori campo che mi pone delle domande di Chimica, Zoologia, Botanica: in scena non è previsto l'uso del "gobbo" e, anche se lo fosse, poiché mi è stato imposto di non tenere gli occhiali, non vedrei cosa c'è scritto) e no, per quanto possa fare economie, non è sufficiente a mantenere la famiglia.
Perciò continuo a rispondere alle inserzioni che escono sui giornali. Almeno a quelle che non sembrano già a una prima lettura nascondere delle fregature, che poi sono la maggior parte.
Ho deciso (ma, quasi trent'anni dopo, non l'ho ancora fatto) che un giorno scriverò un romanzo su un disoccupato che cerca lavoro nella Lombardia dei primi anni '90. Lo intitolerò "L'orizzonte", perché la situazione in cui mi trovo mi appare simile a quella di un naufrago che, solo nel mare aperto, vede ogni tanto apparire all'orizzonte qualcosa che non si sa bene cosa sia, se una terra su cui sbarcare o una semplice nuvola bassa, ma non può fare niente altro a parte remare in quella direzione.
Avrò fatto una cinquantina di colloqui finora e, a parte il lavoro di attore, mi sono serviti solo a vedere "cose che voi umani non potete neanche immaginare".
L'inserzione che mi ha portato qui, alla Bovisa (è la prima volta che ci vengo, ma solo a sentirla nominare mi torna in mente la figura di uno dei suoi figli più illustri, Osvaldo Bagnoli, allenatore operaio e comunista, autore del miracolo Hellas Verona campione d'Italia, una decina di anni fa), a una lettura attenta, può apparire sia seria che truffaldina. Truffaldina perché non è specificato con chiarezza quale tipo di lavoro si andrà a svolgere. Seria perché si parla di sostenere una prova preselettiva prima di essere ammessi ai colloqui. Tanto vale andare a verificare di persona: posso ancora permettermi il costo di un biglietto di andata e ritorno sulle Ferrovie Nord.
Il paesaggio post-industriale che mi circonda, in altri tempi, mi avrebbe depresso. Ma rispetto a tutti gli altri paesaggi che ho avuto intorno negli ultimi tempi, ogni volta che sono andato a fare qualche colloquio di lavoro, mi sembra quasi promettente. Una volta mi hanno fatto arrivare addirittura a Cernobbio, in un hotel lussuosissimo, per cercare di convincermi a entrare in una di quelle catene di Sant'Antonio chiamate "multilevel marketing". Azienda svizzera che si sta espandendo in tutto il mondo, dissero, prospettive di crescita e guadagni a dir poco incredibili. Peccato che si dovessero immediatamente sganciare 400.000 lire per pagarsi il corso di formazione e che, anche volendo (e certamente non volevo), nemmeno ce le avevo.
Stavolta invece niente hotel di lusso, ma un capannone nel quale sono stati ricavati diversi ambienti, che un domani potrebbero diventare uffici o depositi, ma finora sono solo ricettacoli di sporcizia sedimentata, a prima vista, da anni.
Nell'unico stanzone sommariamente arredato con sedie dotate di ripiano per scrivere, gelido come se il sole non ci entrasse da millenni, saremo forse duecento e in mezzo a noi è rappresentata ogni categoria antropologica, o quasi. L'età sembra andare dai 18 ai 60 anni, ma forse qualcuno ne ha di più. Un provvidenziale cartello vieta tassativamente di fumare. Afferro brandelli di conversazione intorno a me e mi rendo conto che almeno metà dei presenti non è originaria di queste parti.
Una costante immancabile di tutti i "colloqui" che ho sostenuto è stata la presenza di almeno una "signorina", così definita dai selezionatori, a fare da tramite tra noi e loro. Signorina sempre molto giovane, molto truccata, molto attraente soprattutto per chi modella il suo gusto sul look delle annunciatrici Mediaset, e regolarmente vestita con abiti molto attillati, gonne corte e tacchi alti. Sarà che ho poche esperienze di lavoro, ma come dress code non mi sembra molto pratico. Anche oggi, la "signorina" che gira tra noi invitandoci a sedere e distribuendoci dei moduli da riempire, ogni quattro passi (quei passettini che le sono consentiti dalla costrizione della gonna e dei tacchi) sembra sul punto di ribaltarsi. Né si può dire che il suo ruolo si eserciti soprattutto nelle public relation, perché ogni volta che qualcuno le pone una qualsiasi domanda risponde in tono stridulo, in termini che rasentano la sgarbatezza.
Toh, il modulo è un po' più complesso di quelli da riempire di solito. Ci sono richieste di competenze (per esempio quelle linguistiche) che negli altri casi nessuno si è sognato di chiedermi. Da tempo, sono arrivato alla conclusione che dichiarare la laurea quando questa non è richiesta dall'inserzione sia controproducente. Sembra che in certi ambienti essere laureati sia peggio che essere pregiudicati. Alla voce relativa al titolo di studio riporto solo il diploma di ragioniere, che sembra decisamente più professionalizzante di quello del liceo scientifico.
E vediamo come sarà questa preselezione.
Una volta ritirati i moduli, ci dicono che devono esaminarli e ci invitano a tornare dopo due ore.
Che figata, adesso ho due ore per farmi il tour della Bovisa. Me la spasserò sicuramente.
Vado un po' a ramengo tra case popolari, strade con pochi negozi e stabilimenti abbandonati sullo sfondo. Avrei bisogno di bere, ma qui un bicchiere di minerale al bar te lo fanno pagare 150 lire. Per la stessa somma, al discount, ti compri una bottiglia intera. Possibile che in un quartiere popolare non ci sia un supermercato?
E infatti di lì a poco compare il discount, uno di quei vecchi discount di catene destinate a sparire presto assorbite da altre più grandi, nel solito edificio basso e semidiroccato, con la solita catasta di scatole di cartone abbandonata fuori e la solita disposizione senza una logica delle cose in vendita dentro. C'è una sola cassa ma a quest'ora non c'è quasi nessuno, entro cinque minuti ho la mia bottiglia di minerale da 150 lire e perfino la busta, che ti danno gratis. Non so se faccia più zingaro andare in giro con la bottiglia o con la busta, ma ho smesso da tempo di pormi la questione. En passant, poiché sono abituato a bere alla militare, ossia senza posare la bocca sulla bottiglia, ciò che non mi bevo adesso posso portarmelo a casa senza problemi.
Passate le due ore, mi auguro, arriverà il momento della tanto attesa preselezione. Chissà cosa ci aspetta. Una volta mi capitò di trovarmi in una selezione nella quale fummo divisi per gruppi, ogni gruppo fu messo intorno a un tavolo, e ci fu fornito un argomento sul quale discutere. Al termine della discussione avremmo dovuto consegnare un verbale scritto delle conclusioni della stessa. Un "esperto" ci avrebbe seguiti durante la discussione e un altro avrebbe valutato il verbale. Finì con gli altri che si scannavano, non ricordo più su quale tema, e io a scrivere il verbale senza dire una parola. Avrebbe potuto essere un punto a mio favore, ma poiché la redazione di un verbale relativo a un gruppo di gente che si scanna è esattamente la situazione che scatena maggiormente il mio istinto da guitto, il verbale stesso risultò improntato a un'ironia abbastanza feroce.
Non mi richiamarono mai. La cosa non mi sorprese.
Ci ritroviamo dentro. Noto che alcuni non sono rientrati. L'argomento di conversazione del gruppo di uomini che sta vicino a me è ciò che farebbero con la "signorina" se ne avessero la possibilità. Non è che brillino né per tatto, né per romanticismo, né per fantasia.
Le loro attese vanno però deluse nel momento in cui, anziché la signorina, si presentano tre tizi abbigliati in quello che da queste parti è considerato l'irrinunciabile dress code dei manager. Quello che sembra il più anziano ostenta addirittura l'orologio sul polsino.
Ci invitano a sederci.
Quello che a prima vista si direbbe

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 inserito:: Novembre 15, 2024, 03:47:15 pm 
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Jack Daniel

Forse sta iniziando la stagione dell'ultraliberismo, e una traccia la si può trovare nella lettera di nomina di Elon Musk a responsabile dell'ufficio per l'efficienza governativa (il DOGE).
Vi si legge che bisogna smantellare la burocrazia governativa, infondere spirito imprenditoriale, tagliare sprechi della spesa pubblica che ammonta a 6,5mila miliardi, provocare terremoti nel sistema. Ma, al di là delle singole prescrizioni, è il tono generale che non nasconde una profonda remora, se non disprezzo, per tutto ciò che è pubblico. Il lavoro dovrà essere effettuato entro il 4 Luglio 2026, 250esimo anniversario della Dichiarazione di Indipendenza, che sarà festeggiato con un Settore Pubblico più ristretto, maggiore efficienza e minore burocrazia. La liberazione dallo Stato pesante come liberazione del Popolo e della Nazione.
Insomma: il capo dell'Amministrazione Pubblica americana non fa nulla per nascondere di considerare una sorta di nemico la stessa Amministrazione Pubblica.

Alcune considerazioni.
1) La spesa pubblica americana, qui descritta come un Leviatano è, come dicono, di 6,5mila miliardi (https://tinyurl.com/5n75bpmy). Ma la spesa pubblica USA su PIL è circa il 36% contro, ad esempio, la nostra italiana che è molto maggiore, il 56% (https://tinyurl.com/24bkfpk4) . L'ultraliberismo, insomma, chiede la riduzione drastica della spesa pubblica in uno Stato che, rispetto a noi, l'ha già molto bassa.

2) Musk è da un lato l'esecutore di questo programma, dall'altro una sorta di ideologo e federatore. È stato uno dei più ferventi sostenitori di Milei, ad esempio, e il Presidente argentino con il suo Afuera è sulla stessa lunghezza d'onda di Trump e Musk per quanto riguarda lo Stato, da lui descritto come un'associazione criminale (https://tinyurl.com/24uzx7hx ). Musk, in quanto ideologo, non ha bisogno di scrivere chissà quali trattati teorici: agisce. Ha comprato Twitter che aveva 7.500 dipendenti e ora ne ha 1.300, una riduzione della forza lavoro dell'80% (https://tinyurl.com/bdduc83m ). Da quando ha comprato Twitter (ora X) si leggono previsioni circa il suo imminente fallimento. Fatto sta che sarà pure una fogna a cielo aperto (lo è), ma funziona e, visto come stanno andando le cose, dubito che fallirà nei prossimi anni. Musk, insomma, è l'incarnazione dell'ultraliberismo, taglia posti di lavoro riducendo i costi e, con una sua azienda privata, sta facendo concorrenza alla ben più blasonata (e pubblica) NASA. E, da bravo ideologo planetario, considera il pianeta casa sua, non lesinando pareri, non richiesti né graditi, per esempio sugli affari di casa nostra.

3) Musk ha molti rapporti con la destra nostrana (vedi Meloni) però da noi, non solo in Italia, ma anche in Europa, l'ultraliberismo non trova (per ora) grandi sostenitori. Qui, nel nostro Continente, da sempre si è privilegiato un importante ruolo per lo Stato, che si riflette sia in un welfare più sostanzioso sia, come contraltare, in una pressione fiscale molto maggiore, necessaria per finanziare la spesa (e non basta: nonostante l'elevatissima tassazione si aggiunge ulteriore spesa con il debito). Sarà sempre così?

4) Per mille ragioni non auspico la vittoria dell'ultraliberismo (anzi), ma non escludo una sua affermazione, soprattutto se dovesse saldarsi con la crisi demografica. La quale crisi fa invecchiare la popolazione, il che comporta spese crescenti (pensioni, assistenza, sanità) e, quindi, tasse crescenti a gravare sui sempre meno lavoratori più giovani che, in conseguenza, vedono il loro reddito falcidiato. C'è la possibilità che ad un certo punto questi lavoratori giovani comincino a reclamare meno tasse, quindi meno spesa e quindi meno Stato. Ed è possibile, allora, che l'ultraliberismo possa far breccia anche qui, in Europa, e quindi, magari indirettamente, in Italia.

5) Dopo decenni di blateramenti sul neoliberismo, alla fine siamo arrivati all'ultraliberismo. E questo è uno degli aspetti più surreali della questione, che dovrebbe far riflettere sul nostro ritardo culturale e sulla nostra capacità di leggere il mondo. È da 40 anni (e oltre) che vince la narrazione secondo la quale con Reagan e Thatcher si è entrati nell'era del neoliberismo con conseguente smantellamento dell'apparato pubblico. Ma una semplice occhiata ai dati suggeriva come la realtà fosse completamente in disaccordo con la narrazione: il peso dello Stato, misurato sia come entrate (tasse) che come uscite (spesa pubblica) non ha fatto altro che aumentare (https://tinyurl.com/4bwcsfaf ). La conclusione di questo equivoco culturale è stata che per decenni i movimenti di opposizione si lamentavano del neoliberismo auspicandone la fine e il passaggio ad un'economia con ruolo dello Stato ulteriormente accresciuto; sennonché è successo che mentre si auspicava tutto ciò, dato il peso crescente dello Stato, ha cominciato a far capolino una critica al sistema attuale portata non da chi invoca più Stato ma da chi ne teorizza un drastico ridimensionamento. In definitiva: il neoliberismo rischia sì di finire, non per tornare ad un cosiddetto keynesismo, ma per andare verso l'ultraliberismo. Milei, e Trump. E Musk.
In generale, a coloro che in questi anni tiravano in ballo il neoliberismo ogni tre per due, accusandolo della qualunque, mi verrebbe da chiedere se siano contenti, ora che finalmente si prospetta un possibile cambio d'era con la fine del neoliberismo. Avviserei solo che, se mai dovesse succedere, quelle stesse persone che incolpavano il neoliberismo anche per un mal di denti lo rimpiangeranno moltissimo.

Jack Daniel  su FB del 13 / 11 / 2024

 38 
 inserito:: Novembre 15, 2024, 12:45:17 pm 
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Gaetano Giovanni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo in Virtual Reality
 
Per la futura Piattaforma virtuale O.P.O.N. se mai riusciremo a costituirla, abbiamo bisogno dell'adesione e vicinanza di avvocati, fiscalisti, programmatori internet e ogni altro specialista utile a non farci commettere corbellerie in Internet e nei territori.
Ma la categoria di professionisti specializzati, che dobbiamo far conoscere alla Gente e con migliore cognizione di causa, é quella dei Medici.


Perché al di là del polverone che si alza quotidianamente, sulla Sanità Pubblica o Privata che necessitano di una immediata, profonda Riforma, sarà soprattutto sul LORO futuro che dobbiamo capire come lo Stato e subito dopo il Parlamento intendono procedere, nei confronti del personale sanitario.
Solo con il contributo di Medici, dei Sanitari, dei loro Sindacati e l'adesione di elementi attivi del Mondo sanitario, alla futura nostra Piattaforma, la Gente riuscirà a conoscere e capire, vivendo nei loro problemi, se si potrà fare una profonda Riforma prima che il tutto divenga soltanto un business delle Compagnie di Assicurazione.

O.P.O.N. SE RIESCE a nascere ci sarà!

ggiannig
Adesioni RISERVATE a : ggianni41@gmail.com

Per conoscenza un mio Post su Facebook.
Dal mio Gruppo Tematico  La GENTE in Piattaforma: O.P.O.N. OPINIONE PUBBLICA ORGANIZZATA NAZIONALE (in fondazione).

 39 
 inserito:: Novembre 13, 2024, 05:55:39 pm 
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Jack Daniel

Forse sta iniziando la stagione dell'ultraliberismo, e una traccia la si può trovare nella lettera di nomina di Elon Musk a responsabile dell'ufficio per l'efficienza governativa (il DOGE).

Vi si legge che bisogna smantellare la burocrazia governativa, infondere spirito imprenditoriale, tagliare sprechi della spesa pubblica che ammonta a 6,5mila miliardi, provocare terremoti nel sistema. Ma, al di là delle singole prescrizioni, è il tono generale che non nasconde una profonda remora, se non disprezzo, per tutto ciò che è pubblico. Il lavoro dovrà essere effettuato entro il 4 Luglio 2026, 250esimo anniversario della Dichiarazione di Indipendenza, che sarà festeggiato con un Settore Pubblico più ristretto, maggiore efficienza e minore burocrazia. La liberazione dallo Stato pesante come liberazione del Popolo e della Nazione.
Insomma: il capo dell'Amministrazione Pubblica americana non fa nulla per nascondere di considerare una sorta di nemico la stessa Amministrazione Pubblica.

Alcune considerazioni.
1) La spesa pubblica americana, qui descritta come un Leviatano è, come dicono, di 6,5mila miliardi (https://tinyurl.com/5n75bpmy). Ma la spesa pubblica USA su PIL è circa il 36% contro, ad esempio, la nostra italiana che è molto maggiore, il 56% (https://tinyurl.com/24bkfpk4) . L'ultraliberismo, insomma, chiede la riduzione drastica della spesa pubblica in uno Stato che, rispetto a noi, l'ha già molto bassa.

2) Musk è da un lato l'esecutore di questo programma, dall'altro una sorta di ideologo e federatore. È stato uno dei più ferventi sostenitori di Milei, ad esempio, e il Presidente argentino con il suo Afuera è sulla stessa lunghezza d'onda di Trump e Musk per quanto riguarda lo Stato, da lui descritto come un'associazione criminale (https://tinyurl.com/24uzx7hx ). Musk, in quanto ideologo, non ha bisogno di scrivere chissà quali trattati teorici: agisce. Ha comprato Twitter che aveva 7.500 dipendenti e ora ne ha 1.300, una riduzione della forza lavoro dell'80% (https://tinyurl.com/bdduc83m ). Da quando ha comprato Twitter (ora X) si leggono previsioni circa il suo imminente fallimento. Fatto sta che sarà pure una fogna a cielo aperto (lo è), ma funziona e, visto come stanno andando le cose, dubito che fallirà nei prossimi anni. Musk, insomma, è l'incarnazione dell'ultraliberismo, taglia posti di lavoro riducendo i costi e, con una sua azienda privata, sta facendo concorrenza alla ben più blasonata (e pubblica) NASA. E, da bravo ideologo planetario, considera il pianeta casa sua, non lesinando pareri, non richiesti né graditi, per esempio sugli affari di casa nostra.

3) Musk ha molti rapporti con la destra nostrana (vedi Meloni) però da noi, non solo in Italia, ma anche in Europa, l'ultraliberismo non trova (per ora) grandi sostenitori. Qui, nel nostro Continente, da sempre si è privilegiato un importante ruolo per lo Stato, che si riflette sia in un welfare più sostanzioso sia, come contraltare, in una pressione fiscale molto maggiore, necessaria per finanziare la spesa (e non basta: nonostante l'elevatissima tassazione si aggiunge ulteriore spesa con il debito). Sarà sempre così?

4) Per mille ragioni non auspico la vittoria dell'ultraliberismo (anzi), ma non escludo una sua affermazione, soprattutto se dovesse saldarsi con la crisi demografica. La quale crisi fa invecchiare la popolazione, il che comporta spese crescenti (pensioni, assistenza, sanità) e, quindi, tasse crescenti a gravare sui sempre meno lavoratori più giovani che, in conseguenza, vedono il loro reddito falcidiato. C'è la possibilità che ad un certo punto questi lavoratori giovani comincino a reclamare meno tasse, quindi meno spesa e quindi meno Stato. Ed è possibile, allora, che l'ultraliberismo possa far breccia anche qui, in Europa, e quindi, magari indirettamente, in Italia.

5) Dopo decenni di blateramenti sul neoliberismo, alla fine siamo arrivati all'ultraliberismo. E questo è uno degli aspetti più surreali della questione, che dovrebbe far riflettere sul nostro ritardo culturale e sulla nostra capacità di leggere il mondo. È da 40 anni (e oltre) che vince la narrazione secondo la quale con Reagan e Thatcher si è entrati nell'era del neoliberismo con conseguente smantellamento dell'apparato pubblico. Ma una semplice occhiata ai dati suggeriva come la realtà fosse completamente in disaccordo con la narrazione: il peso dello Stato, misurato sia come entrate (tasse) che come uscite (spesa pubblica) non ha fatto altro che aumentare (https://tinyurl.com/4bwcsfaf ). La conclusione di questo equivoco culturale è stata che per decenni i movimenti di opposizione si lamentavano del neoliberismo auspicandone la fine e il passaggio ad un'economia con ruolo dello Stato ulteriormente accresciuto; sennonché è successo che mentre si auspicava tutto ciò, dato il peso crescente dello Stato, ha cominciato a far capolino una critica al sistema attuale portata non da chi invoca più Stato ma da chi ne teorizza un drastico ridimensionamento. In definitiva: il neoliberismo rischia sì di finire, non per tornare ad un cosiddetto keynesismo, ma per andare verso l'ultraliberismo. Milei, e Trump. E Musk.
In generale, a coloro che in questi anni tiravano in ballo il neoliberismo ogni tre per due, accusandolo della qualunque, mi verrebbe da chiedere se siano contenti, ora che finalmente si prospetta un possibile cambio d'era con la fine del neoliberismo. Avviserei solo che, se mai dovesse succedere, quelle stesse persone che incolpavano il neoliberismo anche per un mal di denti lo rimpiangeranno moltissimo.

Jack Daniel  su FB del 13 / 11 / 2024

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 inserito:: Novembre 13, 2024, 05:34:49 pm 
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Jack Daniel

Forse sta iniziando la stagione dell'ultraliberismo, e una traccia la si può trovare nella lettera di nomina di Elon Musk a responsabile dell'ufficio per l'efficienza governativa (il DOGE).
Vi si legge che bisogna smantellare la burocrazia governativa, infondere spirito imprenditoriale, tagliare sprechi della spesa pubblica che ammonta a 6,5mila miliardi, provocare terremoti nel sistema. Ma, al di là delle singole prescrizioni, è il tono generale che non nasconde una profonda remora, se non disprezzo, per tutto ciò che è pubblico. Il lavoro dovrà essere effettuato entro il 4 Luglio 2026, 250esimo anniversario della Dichiarazione di Indipendenza, che sarà festeggiato con un Settore Pubblico più ristretto, maggiore efficienza e minore burocrazia. La liberazione dallo Stato pesante come liberazione del Popolo e della Nazione.
Insomma: il capo dell'Amministrazione Pubblica americana non fa nulla per nascondere di considerare una sorta di nemico la stessa Amministrazione Pubblica.

Alcune considerazioni.

1) La spesa pubblica americana, qui descritta come un Leviatano è, come dicono, di 6,5mila miliardi (https://tinyurl.com/5n75bpmy). Ma la spesa pubblica USA su PIL è circa il 36% contro, ad esempio, la nostra italiana che è molto maggiore, il 56% (https://tinyurl.com/24bkfpk4) . L'ultraliberismo, insomma, chiede la riduzione drastica della spesa pubblica in uno Stato che, rispetto a noi, l'ha già molto bassa.

2) Musk è da un lato l'esecutore di questo programma, dall'altro una sorta di ideologo e federatore. È stato uno dei più ferventi sostenitori di Milei, ad esempio, e il Presidente argentino con il suo Afuera è sulla stessa lunghezza d'onda di Trump e Musk per quanto riguarda lo Stato, da lui descritto come un'associazione criminale (https://tinyurl.com/24uzx7hx ). Musk, in quanto ideologo, non ha bisogno di scrivere chissà quali trattati teorici: agisce. Ha comprato Twitter che aveva 7.500 dipendenti e ora ne ha 1.300, una riduzione della forza lavoro dell'80% (https://tinyurl.com/bdduc83m ). Da quando ha comprato Twitter (ora X) si leggono previsioni circa il suo imminente fallimento. Fatto sta che sarà pure una fogna a cielo aperto (lo è), ma funziona e, visto come stanno andando le cose, dubito che fallirà nei prossimi anni. Musk, insomma, è l'incarnazione dell'ultraliberismo, taglia posti di lavoro riducendo i costi e, con una sua azienda privata, sta facendo concorrenza alla ben più blasonata (e pubblica) NASA. E, da bravo ideologo planetario, considera il pianeta casa sua, non lesinando pareri, non richiesti né graditi, per esempio sugli affari di casa nostra.

3) Musk ha molti rapporti con la destra nostrana (vedi Meloni) però da noi, non solo in Italia, ma anche in Europa, l'ultraliberismo non trova (per ora) grandi sostenitori. Qui, nel nostro Continente, da sempre si è privilegiato un importante ruolo per lo Stato, che si riflette sia in un welfare più sostanzioso sia, come contraltare, in una pressione fiscale molto maggiore, necessaria per finanziare la spesa (e non basta: nonostante l'elevatissima tassazione si aggiunge ulteriore spesa con il debito). Sarà sempre così?

4) Per mille ragioni non auspico la vittoria dell'ultraliberismo (anzi), ma non escludo una sua affermazione, soprattutto se dovesse saldarsi con la crisi demografica. La quale crisi fa invecchiare la popolazione, il che comporta spese crescenti (pensioni, assistenza, sanità) e, quindi, tasse crescenti a gravare sui sempre meno lavoratori più giovani che, in conseguenza, vedono il loro reddito falcidiato. C'è la possibilità che ad un certo punto questi lavoratori giovani comincino a reclamare meno tasse, quindi meno spesa e quindi meno Stato. Ed è possibile, allora, che l'ultraliberismo possa far breccia anche qui, in Europa, e quindi, magari indirettamente, in Italia.

5) Dopo decenni di blateramenti sul neoliberismo, alla fine siamo arrivati all'ultraliberismo. E questo è uno degli aspetti più surreali della questione, che dovrebbe far riflettere sul nostro ritardo culturale e sulla nostra capacità di leggere il mondo. È da 40 anni (e oltre) che vince la narrazione secondo la quale con Reagan e Thatcher si è entrati nell'era del neoliberismo con conseguente smantellamento dell'apparato pubblico. Ma una semplice occhiata ai dati suggeriva come la realtà fosse completamente in disaccordo con la narrazione: il peso dello Stato, misurato sia come entrate (tasse) che come uscite (spesa pubblica) non ha fatto altro che aumentare (https://tinyurl.com/4bwcsfaf ). La conclusione di questo equivoco culturale è stata che per decenni i movimenti di opposizione si lamentavano del neoliberismo auspicandone la fine e il passaggio ad un'economia con ruolo dello Stato ulteriormente accresciuto; sennonché è successo che mentre si auspicava tutto ciò, dato il peso crescente dello Stato, ha cominciato a far capolino una critica al sistema attuale portata non da chi invoca più Stato ma da chi ne teorizza un drastico ridimensionamento. In definitiva: il neoliberismo rischia sì di finire, non per tornare ad un cosiddetto keynesismo, ma per andare verso l'ultraliberismo. Milei, e Trump. E Musk.
In generale, a coloro che in questi anni tiravano in ballo il neoliberismo ogni tre per due, accusandolo della qualunque, mi verrebbe da chiedere se siano contenti, ora che finalmente si prospetta un possibile cambio d'era con la fine del neoliberismo. Avviserei solo che, se mai dovesse succedere, quelle stesse persone che incolpavano il neoliberismo anche per un mal di denti lo rimpiangeranno moltissimo.

Jack Daniel  su FB del 13 / 11 / 2024

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