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Forum Pubblico / O.P.O.N. Opinione Pubblica Organizzata Nazionale. FONDAZIONE (Formazione ancora in Corso). / Con Trump l’America, per la prima volta dalla fine della Guerra fredda, ...
inserito:: Dicembre 09, 2025, 12:26:32 pm
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Mario Monti · Segui tsrSpdeonoml8am083gIf264fg9044a8 fge91rtii327635100hel1:4h4 · L’Italia deve scegliere di Mario Monti editoriale sul Corriere della sera 8 dicembre 2025 La «Strategia per la Sicurezza Nazionale» presentata dal presidente Trump deve essere apprezzata per la sua chiarezza. Si rivelerà utile soprattutto per l’Europa, l’unica parte del mondo che il documento tratta con disprezzo e intimidazione. Utile non perché mette il dito su varie debolezze europee in campo economico e tecnologico. Le conosciamo, si stanno affrontando: purtroppo con difficoltà, soprattutto a causa dei freni nelle mani degli Stati membri (che peraltro Trump vorrebbe ancora maggiori, quando chiede che questi ultimi abbiano più poteri, rispetto al livello Ue). No, sarà utile perché, dopo un anno di ambiguità, svela finalmente qual è il disegno di Trump sull’Europa. Sia gli Stati membri che la Ue sono ora «nudi», non potranno più eludere scelte chiare e nette, come era possibile finché il fattore Trump veniva interpretato da ciascuno a suo modo. Tutti dovranno ora prendere atto di alcuni elementi chiave. Con Trump l’America, per la prima volta dalla fine della Guerra fredda, rinuncia all’obiettivo di esportare la democrazia, anche favorendo cambiamenti di regime. Ogni Paese potrà fare ciò che vuole a casa propria. Le autocrazie — anche quelle del Medio Oriente, sottolinea il documento — non saranno più osservate o giudicate dagli Stati Uniti per quanto riguarda i diritti umani, lo stato di diritto, eccetera. Queste attenzioni ci saranno invece, in modo sempre più intenso, per la sola Europa: sia per la Ue — che, per dirla con Elon Musk, sarebbe da abolire — sia per i singoli Stati. Su questi, gli Stati Uniti interverranno affinché si allineino all’ideologia e alla prassi del modello Maga. Dall’esportazione della democrazia anche con la forza, obiettivo saggiamente abbandonato, si passa alla promozione delle autocrazie. Là dove esistono possono dormire sonni tranquilli, essendo congeniali alla nuova America; mentre le democrazie liberali, soprattutto quelle pericolosamente diffuse in Europa, andrebbero trasformate in combattive autocrazie, pronte ad assecondare gli Stati Uniti nella loro ostilità all’integrazione europea e incoraggiate a sopire le loro simpatie per l’Ucraina, facilitando così lo stabilirsi della «pax-autocratica» russo-americana sul continente europeo. Certo, è sempre più chiaro perché Trump non tollera la Ue. Le istituzioni europee sono rimaste forse l’unico luogo al mondo dove il presidente Trump non può negoziare mischiando l’interesse pubblico e quello personale: suo, dei suoi familiari, dei suoi soci immobiliari, degli oligarchi di Big Tech o della finanza, come invece è orgoglioso di riuscire a fare, soprattutto nelle oligarchie. L’Europa si è costruita sullo stato di diritto, sulla distinzione tra interesse privato e pubblico, sulla lotta alla corruzione, sul capitalismo democratico, sull’apertura degli scambi, sul sistema multilaterale. Tutte cose riprese dalle esperienze americane dalla fine dell’Ottocento in poi. Anzi, da prima se pensiamo all’integrazione tra Stati che portò alla nascita degli Stati Uniti. Nel fare ora pressione sui singoli Stati europei perché abbandonino quel modello e si convertano al Maga, gli Stati Uniti di Trump ricordano molto la campagna condotta nei decenni della Guerra fredda, verso gli stessi Paesi europei, dai leader sovietici e dal Partito comunista dell’Unione Sovietica. Promozione ideologica transnazionale, narrativa di crisi e salvezza, appello ai partiti nazionali come strumenti di influenza, uso di propaganda e disinformazione, direttive ai partiti comunisti europei per contrastare il Piano Marshall sono solo alcune delle analogie tra i due fenomeni storici. Noi italiani abbiamo un bisogno particolare di chiarezza. Si sta profilando una miscela molto inquietante, per noi che siamo stati liberati dal Fascismo anche per il grande contributo di sangue degli Americani, che siamo poi stati tra i maggiori destinatari dell’influenza del comunismo sovietico, il quale non è prevalso nel nostro Paese anche per l’impegno posto dagli Stati Uniti. Oggi stiamo entrando in una fase in cui due poteri autocratici e oligarchici, la Russia e gli Stati Uniti, sviluppano le loro affinità, potenzialmente allo scopo di ostacolare, se non distruggere l’integrazione europea. Affrontiamo questa fase con una presidente del Consiglio che finora ha sostenuto di operare in buona sintonia con Trump per tenere unito l’Occidente, ma che ora deve prendere atto che lo stesso Trump ha decretato la fine dell’Occidente. Il quale Trump chiede ora lealtà ai leader a lui vicini sull’obiettivo vero, distruggere la Ue. Nel governo, poi, la lungimiranza del vicepresidente Salvini l’aveva portato già da tempo in un luogo che sembrava non poter esistere: quello della vicinanza a Trump e Putin contemporaneamente, condita con l’odio per la Ue. Gli va dato atto che, pur avendo fallito sull’abolizione della Legge Fornero, ha scalato i vertici della geopolitica avanzata. La posizione del vicepresidente Tajani è, per definizione, saggia ed equilibrata, ma magari potrebbe trovarsi a disagio anche lui, data la radicata tradizione europeista. È vero che ci siamo abituati a tutto. Ma forse un bel chiarimento su questo intricato gomitolo di contraddizioni, chiesto dalle opposizioni o meglio ancora offerto dalla presidente del Consiglio, magari il 17 dicembre in Parlamento, sarebbe necessario e urgente. da FB |
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Forum Pubblico / PROGRESSISTI, CONSERVATORI e SOVRANISTI. NOI CHI SIAMO? LORO CHI SONO? / Volt Italia. Una ulteriore mia delusione, la stessa superficilità di sempre.
inserito:: Dicembre 09, 2025, 11:52:07 am
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ggiannig <ggianni41@gmail.com> 17 ott 2025, 17:39 (5 giorni fa) a Matteo Caro Matteo (permettimi la confidenza sono un Vecchio Ulivista). Ti rispondo che: comunico soltanto con mail e la voglia di parlare, amando la sintesi, non é mai stata forte in me e neppure necessaria, ti confesso. Se può interessare conoscermi meglio io sono quel "autodidatta" che a 60 anni ha cominciato ad occuparsi del Sociale. Grazie all'accoglienza che i protagonisti del Forum Ulivo.it mi concessero, di attivarmi con loro e tra loro da indipendenti di CentroSinistra. Questo nonostante la mia poca Cultura Accademica e No e un carattere introverso e aziendalista (orientato al risultato). Quella accoglienza ispirò il mio nickname di Arlecchino (successivamente Euristico) perché mi sono vestito delle loro tante competenze di colori diversi ma un'unica idea, l'Ulivo. In tutti questi anni ho operato da solo, dopo il forumista (vicino ma indipendente dal PD di Veltroni) ho combattuto il Regime Facebook nell'unico modo utile, standoci dentro ma a mio modo. In FB ho 11 Gruppi Tematici che sono fonte di mia consapevolezza e dei pochi utenti che Il Regime permette si tengano in contatto. Ve li elenco qui sotto. U.M.CO.D.E. Unione Mantenimento e Consolidamento Difese Europee. (non ancora accettato da Fb). (U.M.D.E. Unione Mantenimento Difese Europee. Da ALLEATI a NEMICI è un passo) che si modificherà come sopra. LA COLLINA DEI CURIOSI: PERSONE APPASSIONATE ALLA CULTURA DEL CONOSCERE. "EQUILIBRATI" I PROGETTI. FORTE L'INTESA, OLIVO POLICONICO, NEL REALIZZARLI L'ISOLA di ARLECCHINO EURISTICO. TROVARSI SENZA ESSERSI CERCATI. POOL DI PERSONE SOCIALI, L'INTELLIGENZA CIVICA E L'ATTUALE GENIA ATTIVA. DEMOCRAZIA AUTOREVOLE, RIGORE ETICO IN PATRIA e MORALITA' NEL MONDO. DOMANESIMO. NEL N.O.M. QUANTI E QUALI IMPERI EGEMONI, SFASCERANNO IL MONDO? O.P.O.N. Se riesce ad organizzarsi sarà apartitica. O non sarà PUBBLICA. CULTURA, LAVORO, GIUSTIZIA, GIOVANI, AMBIENTE, ETICA: OGGI CHI LI MINACCIA? ARLECCHINO EURISTICO e il VISSUTO, TRA REALTA', EMOZIONI, IDEE. MA SOLO. SOCIALESIMO, Analisi, Studio Programmatico, Statuto. - Socialismo Liberale. Sono stato poco sintetico, scusate a presto. Aspetto vostro riscontro o un saluto d'addio, decidete voi. ciaooo --------------------------------------------------------------------------- Matteo Sisto 16:59 (2 ore fa) 22 ottobre 2025 a me Ciao Gianni, ti ringrazio per il tuo messaggio e per aver condiviso un po’ della tua storia. Ti rispondo da essere umano a essere umano, perché anche per me l’impegno politico nasce da qualcosa di profondamente personale. Mi sono avvicinato a Volt nel 2018, dopo un periodo di forte apatia verso la politica italiana e dopo aver vissuto per diversi anni all’estero. Mi ero stancato di lamentarmi del fatto che le cose non funzionassero, ma senza fare nulla per cambiarle. Già da piccolo credevo molto nell’idea lanciata a Ventotene da Spinelli: quella di un’Europa unita, solidale, capace di superare gli egoismi nazionali. Per anni avevo coltivato questa convinzione quasi “pazza”: che l’umanità potesse evolvere verso un modello di società diverso su supporto reciproco, solidarietà e reale umanità. Anche per questo mi sono avvicinato al mondo del non profit, cercando lì un modo concreto di incidere sul mondo intorno a me. Ad un certo punto nel 2017, lessi un articolo del professor Alemanno che spiegava come l’unico modo per completare davvero il progetto di integrazione europea fosse la nascita di un partito pan-europeo, capace di perseguire l’interesse comune dei cittadini europei e non quello dei singoli Stati. Mi ci sono ritrovato completamente. Poi ho incontrato Volt. Da allora non me ne sono più andato. Siamo un partito piccolo, certo, ma reale: abbiamo 5 eurodeputati, centinaia di volontari, e in Italia continuiamo a crescere anche se la politica fatta “in modo nuovo” incontra sempre molta diffidenza. Essere parte di Volt significa essere un po’ sognatori, un po’ testardi, ma anche consapevoli che stiamo costruendo qualcosa di nuovo ed importate. Per questo, come dico spesso, siamo ineluttabili: prima o poi ci arriveremo. Detto ciò, torno al punto. Capisco che preferisci la comunicazione scritta, e la tua è piena di passione. Non ho capito bene se cercavi informazioni specifiche su Volt o se volevi semplicemente condividere la tua esperienza, ma in ogni caso qualsiasi forma di contributo, confronto o collaborazione per noi è preziosa. Se ti va, raccontami pure di più su quello che ti piacerebbe fare o esplorare insieme. E, se un giorno cambierai idea sulla voce, sarò felice di conoscerti anche “dal vivo”: la politica, quella con la P maiuscola, nasce sempre dall’incontro fra persone. Buona giornata e spero a presto, Matteo --------------------- ggiannig <ggianni41@gmail.com> 19:36 (4 minuti fa) a Matteo Matteo Sisto buona sera. Ti ringrazio del pronto riscontro e del suo contenuto. Permettimi questa sera di essere veramente "breve". Ti chiedo, qualcuno di voi che riesce a frequentare Facebook, é andato a vedere qualcosa di mio in quel sito? L'elenco che ti ho inviato doveva servire a quello, farvi conoscere quel vecchio di 84 anni che da oltre 25 anni vive anche nel web; agitando la sua passione ulivista in due forum (il primo - ulivo.it - il migliore tra i pochi validi a quei tempi)? Io e i miei limiti sociali e politici siamo li'. Io non rincorro nessuno (non l'ho mai fatto). Ma conoscendoci meglio attraverso la parola scritta (non è vero che la gente non legge, legge poco ed è difficile farglielo fare, ma quel poco resta) se posso essere utile ci sono. Ma non esco di casa mia. ciaooo Volt Italia vicino al PD mi piace (ma 5 stelle, ...? E l'autonomia regionale ...?). ---------------------------------------------------------------------------------------------------- |
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Forum Pubblico / ESTERO. MULTINAZIONALI e Musk, TRUMP e Israele, CINA e Russia, INDIA, AFRICA, PAESI ARABI. / Ci sono persino le prove che la flottiglia è una misura attiva del Cremlino.
inserito:: Dicembre 09, 2025, 11:44:59 am
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Alex Orsi
"il generale Tricarico: « la flottiglia è un braccio operativo di Hamas, ora le connessioni sono provate ma ormai nessuno crede a Israele» Ci sono prove su prove, eppure le piazze si infiammano sempre di più. Ci sono persino le prove che la flottiglia è una misura attiva del Cremlino. Eppure chi poteva arginare questo schifo, che non è cominciato una settimana fa, ma mesi e mesi e mesi fa, non ha fatto un cazzo. Si ha la netta sensazione che il nuovo 77 alle porte faccia comodo un po’ a tutti. Fa comodo alla sinistra perché riprende antichi slogan e cerca il morto per camparci altri 50 anni di rendita. Fa comodo a Mosca per dimostrare che la democrazia in italia è agli sgoccioli. Fa comodo anche al governo, che li lascia fare, così può restringere il cordone ancora di più. Fa comodo anche agli analisti social che sennò che cazzo fanno dopo se lo spettacolo finisce? Talvolta sulla mia home leggo feisamici che ritenevo più o meno intelligenti “ tifare” per la flottiglia. Bon, che dire?! Ci vedremo quando il nuovo 77 esploderà con tutta la sua potenza, e so già che vi leggerò contriti per i morti." Sabrina de Gaetano da FB |
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Forum Pubblico / LA COSTITUZIONE, la DEMOCRAZIA, la REPUBBLICA, VANNO DIFESE! Anche da Noi Stessi. / La Morte vide il suo Viso Austero e si impauri', lascio' fare al servo nazista.
inserito:: Dicembre 09, 2025, 11:33:50 am
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Gianni Gavioli
Viaggio nella Storia In un’Europa devastata dall’occupazione nazista, dove il terrore aveva preso il posto della speranza e le strade odoravano di paura, una ragazza di appena diciassette anni decise di non piegarsi. Il suo nome era Lepa Radić. Era nata nel 1925, in una piccola cittadina della Bosnia, in una famiglia contadina semplice e orgogliosa. Crebbe tra i campi, i monti e le voci antiche della sua terra. Amava leggere, studiare, sognava un futuro sereno. Ma la guerra le strappò via l’infanzia troppo presto. Quando le truppe naziste invasero la Jugoslavia nel 1941, Lepa vide il suo paese frantumarsi sotto il peso dell’odio. Vide uomini deportati, case incendiate, bambini rimasti soli. E capì che il silenzio non era più possibile. Aveva solo sedici anni quando si unì ai partigiani jugoslavi, il movimento di resistenza che combatteva contro l’occupazione tedesca. Non portava un fucile sulle spalle ogni giorno, ma la sua missione era altrettanto rischiosa: trasportava armi e medicinali, curava i feriti, portava messaggi segreti da un villaggio all’altro. Ogni passo era una sfida alla morte. Lepa non cercava la gloria. Cercava la libertà. E lo faceva con una calma e un coraggio che molti uomini adulti non seppero mai trovare. Nel febbraio del 1943, durante la battaglia di Grmeč, i tedeschi accerchiarono il suo gruppo. Dopo giorni di scontri feroci, Lepa fu catturata. La interrogarono, la picchiarono, cercarono di spezzarla. Ma non ci riuscirono. Quando le offrirono la vita in cambio dei nomi dei suoi compagni, Lepa li fissò con occhi limpidi e rispose: “Non sono una traditrice del mio popolo.” All’alba del 8 febbraio, la condussero nella piazza di Bosanska Krupa. Aveva il viso gonfio, i capelli disordinati, ma lo sguardo era sereno. I soldati tedeschi prepararono la corda. La folla, terrorizzata, guardava in silenzio. Qualcuno piangeva. Lepa salì al patibolo con passo fermo, le mani legate dietro la schiena. Si voltò verso la gente e gridò parole che ancora oggi restano scolpite nella memoria dei Balcani: “Compagni, non temete per me! Il mio sacrificio servirà alla libertà! Combattete e vincerete!” Poi sorrise. Un sorriso lieve, quasi dolce. Un sorriso che fece impallidire i suoi carnefici. Pochi istanti dopo, la corda si tese. Ma quel sorriso rimase sospeso nell’aria, come una luce che non si spegne. Lepa Radić non morì sconfitta: morì invincibile. Aveva solo diciassette anni, ma il suo nome divenne leggenda. In Jugoslavia fu onorata come Eroina Nazionale — la più giovane del Paese a ricevere quel titolo. La sua storia non è solo un ricordo di guerra: è un messaggio di coraggio, di lealtà e di dignità. Ci ricorda che la libertà non è mai gratuita, e che a volte sono i più giovani a insegnarci cosa significa non arrendersi. A diciassette anni, Lepa Radić scelse l’onore invece della vita. E in quella scelta trovò l’eternità. DA Fb ----------------- Nella fotografia: La Morte vide il suo Viso Austero e si impaurì, . . . lasciò fare al servo nazista! ggiannig |
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Forum Pubblico / ESTERO. OCCIDENTE, ORIENTE, MULTINAZIONALI e REALTA' RELIGIOSE. / Everydey Intelligens -- C'é da credergli?
inserito:: Dicembre 08, 2025, 07:46:44 pm
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Colony Club
everydey intelligens ---------------------------------------- Persone Everyday Intelligence Sito web di cultura e società · 3527 follower · @everydayintelligence · Analyist presso Central Infellagence Agency seeking situational understanding. countering disinformation. #nafo #slavaukraini Everyday Intelligence Chiedo pubblicamente al signor @Mirco Mazzetti come faccia ad affermare di non avermi mai visto (incontrato) in ambienti di intelligence. … Altro... Everyday Intelligence Ci scrive: Dedico qualche momento all'aurocritica. Come già detto la mission della pagina è condividere delle informazioni sulla guerra in ucraina, su mondo militare, e metologie apprese nel tempo, che reputo possano fornire un aiuto ai lettori e commentatori per reperire informazioni solide, stimolare riflessioni e dibattiti costruttivi. Insomma promuovere buona informazione dando una specie di servizio ai lettori. Vista questa mission, reputo che cercare di usare tutti i mezzi a disposizione per essere onesto intellettualmente, fornire informazioni documentate sia fondamentale. Per carità sono umano e qualche sbaglio l'ho commesso pure io, anzi a questo proposito ringrazio tutti i commentatori tra cui professionisti che hanno prontamente indicato gli errori commessi in modo da permettere di correggere gli sbagli. Anzi invito proprio alla riflessione critica siccome è un buon modo per stimolare le nostre capacità cognitive, informarci e sopratutto creare qualcosa di costruttivo limitando gli errori che tutti possiamo commettere in quanto umani. . Siccome quando mi è capitato di sbagliare in buona fede, o spiegarmi in maniera contorta o poco lineare chi me lo ha fatto notare non è mai ricorso a insulti e dileggi dalla parte mia non mi permetterei mai di dileggiare chi sbaglia, anzi al giorno d'oggi chiedere scusa e assumersi la responsabilità dei propri errori è proprio una dote troppo scarsa. Tornando sempre alla mission della pagina, devo dire che provo a fare del mio meglio nell'essere onesto con le persone con cui interagisco, questo parte dall'assumere i lettori come persone alla pari con me o anche migliori perciò gente con cui devo essere onesto, pertanto evitare in ogni modo possibile di utilizzare fallacie logiche, stratagemmi manipolatori e quant'altro cercando, per quanro possibile, di mitigare la presenza di bias cognitivi. Questo proprio perché a parere mio usare fallacie o altri stratagemmi manipolativi presuppone proprio un rapporto di non parità e una mission diversa volta al successo operativo e non alla sana diffusione di informazioni e riflessione costruttiva in merito, anzi chi usa fallacie sta assumendo in partenza che queste potrebbero funzionare siccome l interlocutore è una forma di minorato mentale totalmente indifeso a livello cognitivo e matematico-logico. Ora ecco il nocciolo della questione... essendo una persona molto poco social, arrivato su fb non tanto tempo fa, ma essendo abituato a conversazioni tra nerd noto di avere un modo di interagire assai diverso dal mondo social... mi viene il dubbio di essere eccessivamente ruvido e rigido nelle risposte ad alcuni commenti e prendere davvero malamente la presenza di fallacie logiche o tentativi manipolatori. Che siano attuati inconsapevolmente o in malafede non lo so, effettivamente a scuola non si studia granchè il metodo scientifico e tantomeno le fallcie. Talvolta ho reagito con un certo impeto di fronte a fallacie e stratagemmi retorici siccome mi sembrano offensivi, sebbene nei miei confronti possa soprassedere con una certa tranquillità (non sarà quche utente di Facebook a rendermi una pessima giornata), in quanto sono profondamente urtato dai comportamenti di chi presuppone già che i lettori e interlocutori sono minorati mentali quindi cascheranno nelle sue trappole retoriche. Su fb però vedo che si fa ampio uso di questi stratagemmi, spesso dire cose a caso senza fonti è pure tollerato e alcune pagine a cui non sono iscritto che l algoritmo suggerisce sembrano veri covi di estremisti dove girano insulti razziali, istigazioni all odio, istigazioni a delinquere... pur avendoli segnalati a fb la moderazione risulta totalmente disinteressata... Ora essendo poco social mi pongo seriamente il dubbio: è il caso di riaggiustare l approccio siccome non siamo in un contesto nerd di brainstorming oppure è meglio tenere questa line? Voi che ne pensate? Che cosa suggerite di fare? Everyday Intelligence GUERRA RUSSIA-NATO, UNO O DUE ANNI PER SVEGLIARCI: Ecco perché siamo pronti alla guerra sbagliata. Illudersi che un'ipotetica guerra con Mosca sarà come in Ucraina ci porterà al disastro A partire dalla metà del 2023 ho elaborato un’ipotesi riguardante le possibili configurazioni che potrebbe assumere un eventuale conflitto armato tra la Federazione Russa e la NATO, nel caso di un’aggressione promossa dal Cremlino. Successivamente, diversi rapporti di intelligence militare provenienti da alcuni Stati baltici e dalla Danimarca hanno confermato una prospettiva sostanzialmente analoga. Oggi, alla luce del crescente numero di sconfinamenti e di episodi suscettibili di generare crisi internazionali, ci troviamo di fronte a una fase preliminare particolarmente delicata; per questo ritengo opportuno ribadire e approfondire tali considerazioni che avevo pubblicato su X/Twitter e Telegram. Devo tuttavia ammettere che esprimermi in materia risulta oggi più complesso che in passato: sto infatti lavorando alla stesura di un volume sulla deterrenza, e molte delle dinamiche trattate si stanno manifestando in tempo reale. Inoltre, le ricerche in corso mi condurrebbero a entrare in un livello di dettaglio che, per ragioni legate a questo contesto comunicativo, preferisco non affrontare in modo esteso. +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ UNA PROBABILE FORMA DI GUERRA RUSSIA-NATO I Paesi europei si trovano molto più vicini a un conflitto con la Russia di quanto la maggior parte dell’opinione pubblica occidentale sia disposta a riconoscere, e la finestra temporale per un effettivo riarmo e adattamento strategico si sta restringendo ben più rapidamente di quanto comunemente si creda. Ai popoli europei restano uno o due anni per ristabilire una deterrenza credibile nei confronti di Mosca. Un grave errore nell’analisi della minaccia russa consiste nel cadere in un bias di mirror imaging, ossia nel presupporre che la Russia interpreti un potenziale conflitto con gli Stati dell’Unione Europea nello stesso modo in cui noi immaginiamo un’eventuale guerra con essa. Tale approccio non solo è ingenuo, ma si discosta profondamente dalla realtà. L’errore più grave consiste nell’estrapolare in maniera eccessiva e decontestualizzata le lezioni apprese dall’attuale conflitto in Ucraina, fino al punto di credere che una guerra tra la Russia e gli Stati europei inizierebbe e si svilupperebbe in maniera analoga, semplicemente su scala più ampia. Questa supposizione (assumption) oltre ad essere del tutto improbabile può essere la causa di ragionamenti fuorvianti che possono indurre in errore l’approccio strategico occidentale favorendo di gran lunga la Russia. Un conflitto tra la Russia e i Paesi occidentali assumerebbe con ogni probabilità caratteristiche del tutto differenti rispetto a quelle comunemente ipotizzate. • La Russia non prevede di intraprendere un’operazione di combattimento su larga scala (LSCO) simmetrica contro i Paesi della NATO, come quella in corso in Ucraina, per la quale invece l’Alleanza e la politica europea si sta principalmente preparando. Mosca, infatti, non dispone delle risorse economiche, dell’industria bellica, delle tecnologie, delle capacità logistiche e di sostegno, né del personale e delle capacità di proiezione di forze necessarie per prevalere alla superiorità militare ed economica dei Paesi NATO. Uno scenario del genere, comporterebbe quasi sicuramente la sconfitta totale della Russia. • Già prima di subire ingenti perdite subite in Ucraina, la leadership russa era consapevole delle difficoltà connesse a un simile scenario. • In un contesto operativo (OE) multidominio, la Russia potrebbe tuttavia ottenere risultati significativi soprattutto nella dimensione informativa e, di conseguenza, in quella umana: possiede infatti consolidate capacità di guerra dell’informazione, MISO, attività di guerra non convenzionale, e può contare su una parte rilevante della popolazione occidentale già orientata in senso filorusso. • I Paesi occidentali, dal canto loro, hanno ripetutamente mostrato un timore irrazionale nei confronti delle minacce russe, specialmente nelle prime fasi della guerra in Ucraina, in particolare riguardo alla guerra e alla deterrenza nucleare, ora invece sembrano applicare una certa timidezza nel rispondere a sconfinamenti e atti provocatori. Alla luce di questi elementi, appare dunque altamente probabile che un eventuale conflitto condotto dalla Russia contro i Paesi della NATO si fonderebbe principalmente sulla gestione e sul controllo dell’escalation. L’obiettivo primario della Russia in un simile conflitto sarebbe la gestione dell’escalation e la conclusione precoce delle ostilità a condizioni favorevoli per sé. Mettere fine rapidamente alle ostilità risulterebbe fondamentale e necessario: data l’inferiorità militare ed economica rispetto alla NATO, la Russia dovrebbe assicurarsi una forma di «vittoria» prima che il vantaggio convenzionale simmetrico e la capacità di coercizione dell’Alleanza producano effetti decisivi. Piuttosto che impegnarsi in un confronto militare prolungato e simmetrico di tipo LSCO, come quello osservato in Ucraina, è altamente probabile che Mosca crei situazioni di crisi internazionale tentando di costringere la NATO alla resa mediante il semplice segnalare la capacità di infliggere, in modo progressivo, maggiori livelli di danno e sofferenza alle popolazioni occidentali. Un conflitto di questo tipo potrebbe articolarsi in una prima fase di sabotaggi e guerra non convenzionale, dopodiché in operazioni ibride contro Stati membri della NATO, intese come banco di prova, seguita da una fase in cui gli scontri sarebbero caratterizzati da attacchi a lunga gittata contro infrastrutture civili critiche. È plausibile che, nella fase iniziale, tali attacchi vengano diretti più verosimilmente contro Paesi dell’UE di minori dimensioni. Gli stati colpiti potrebbero a questo punto invocare l’articolo 5 del patto Atlantico, scatenando automaticamente le prime difese come dimostrato recentemente nel caso dello sconfinamento dei Gerbera in Polonia, per poi passare la palla alla politica. Il messaggio rivolto agli Stati NATO più importanti sarebbe chiaro: non intervenite in sostegno degli alleati, se non volete che le vostre popolazioni subiscano gravi danni. Considerate le capacità russe nella guerra dell’informazione, MISO e la presenza di attivisti filorussi in varie aree d’Europa, particolarmente in stati militarmente potenti quali l’Italia, una narrazione di questo tipo potrebbe infatti trovare terreno favorevole e produrre effetti concreti creando una spaccatura politica internamente all'Alleanza. Parallelamente, la Russia estenderebbe il proprio ombrello nucleare su qualsiasi territorio della NATO eventualmente conquistato in una fase iniziale dell’offensiva, trasmettendo il messaggio che ogni tentativo di riconquistarlo con mezzi militari comporterebbe un’escalation nucleare. Un simile conflitto non si giocherebbe tanto sul piano delle capacità militari reali dell’Occidente, quanto su quello della stabilità politica, che nelle democrazie risulta quasi inevitabilmente influenzata dall’opinione pubblica, la quale, come già sottolineato, è in parte condizionata dalle operazioni di guerra dell’informazione e MISO russe e in alcuni settori persino favorevole a Mosca. La paura psicologica dell’escalation, con il rischio di arrivare a percezioni considerate inaccettabili, avrebbe lo scopo di aprire la strada a negoziati sul futuro del Paese coinvolto, della NATO e, in ultima analisi, della sicurezza europea, secondo i termini stabiliti dalla Russia. Un conflitto di questo genere non si configurerebbe quindi come uno scontro di forze, ma come una competizione sulla capacità di accettare il rischio, incentrata su una domanda cruciale: chi sarà il primo a cedere di fronte alla prospettiva di un confronto su larga scala, comprensivo della possibilità di escalation nucleare? Come ci insegna l’esperienza della Guerra Fredda, l’equilibrio delle forze militari non rappresenta un fattore deterministico negli scontri fondati sulla tolleranza del rischio. Al contrario, tali confronti vengono decisi dall’equilibrio della determinazione, ovvero dalla disponibilità a mantenere salda e inflessibile la propria posizione anche di fronte all’aumento delle minacce. Negli ultimi anni la stabilità politica e la capacità di resilienza rappresentano un punto debole delle democrazie occidentali, vulnerabilità che la Russia potrebbe sfruttare con crescente probabilità. Negli ultimi anni la Russia ha messo alla prova in modo sistematico la determinazione occidentale, incrementando progressivamente il livello delle provocazioni al fine di sondare le “linee rosse” dei Paesi membri della NATO. La mancata risposta ferma e coerente a tali provocazioni nelle fasi iniziali rischia di indurre Mosca a ritenere praticabile lo scenario delineato in precedenza, considerandolo suscettibile di successo. Ciò ci avvicinerebbe progressivamente a situazioni di crisi e potenziale conflitto che una deterrenza efficace dovrebbe invece scoraggiare. Il concetto di deterrenza si fonda su tre principi fondamentali: capacità, credibilità e comunicazione. Se da un lato la NATO possiede indubbiamente una superiorità sul piano delle capacità militari convenzionali rispetto alla Russia, dall’altro la sua credibilità appare indebolita dalle divisioni interne alle democrazie occidentali e dalla scarsa determinazione mostrata nel reagire in maniera unitaria e risoluta alle provocazioni di Mosca. A ciò si aggiunge una limitata capacità di visione strategica. Dal discorso pronunciato da Vance a Monaco emerge con chiarezza che gli Stati Uniti intendono concentrare in misura crescente le proprie attenzioni sull’area dell’INDOPACOM, lasciando progressivamente la responsabilità della sicurezza europea agli stessi Paesi europei. Questi ultimi, tuttavia, negli ultimi mesi, anche a causa dell’influenza destabilizzante esercitata dalla Russia e da Trump, si sono dedicati principalmente a discussioni inconcludenti, focalizzate su ipotetici scenari di fine guerra, mentre una conclusione imminente del conflitto non appare in alcun modo realistica, né le parti coinvolte hanno mostrato disponibilità a compromessi sui rispettivi obiettivi strategici. Tale diversivo ha finito per tradursi in un vantaggio significativo per la Russia, evidenziando non solo la mancanza di prontezza nel ricalibrare la strategia europea, ma anche un deficit complessivo di intelligenza strategica, ulteriormente aggravato dalla natura di alcune proposte avanzate nel dibattito politico e diplomatico recente. Nel teatro operativo ucraino la Russia dispone ormai di poche possibilità concrete di prevalere. La sua ultima risorsa, capace di offrirle maggiori margini di successo, risiede nella dimensione informativa e, soprattutto, in quella umana: la volontà degli europei di agire con determinazione e di difendersi, continuando a garantire un sostegno essenziale all’Ucraina. Sul piano strettamente fisico, Mosca ha ormai limitate possibilità di incidere; tuttavia, nelle dimensioni informativa e umana può ancora ritenere di poter esercitare un’influenza significativa. Un’eventuale frattura all’interno dell’Occidente in tali ambiti aprirebbe la strada alle ambizioni espansionistiche del Cremlino, offrendo a Vladimir Putin l’opportunità di ottenere una vittoria strategica. Se anche solo Putin valutasse come sufficientemente probabile un simile scenario potrebbe decidere di avviare un COA simile a quanto ipotizzato sopra, mentre qualora al momento del dunque si creasse una frattura interna all’occidente questo non farebbe altro che aprire la porta ad ulteriore aggressività russa. Mosca non ha dunque bisogno di eguagliare la potenza militare della NATO: se i Paesi occidentali dovessero cedere per primi sotto la pressione psicologica generata dalla mancanza di risolutezza e determinazione, la Russia potrebbe di fatto ottenere una vittoria. L’attuale conflitto in Ucraina mostra chiaramente che l’Occidente soffre di una carenza di risolutezza e determinazione: le divisioni interne e le interminabili discussioni sulla paura escalation non fanno che rafforzare le capacità russe sia nella dimensione informativa che in quella umana, consolidando la convinzione del Cremlino che la NATO finirà per arretrare di fronte a una vera prova di forza. Questa strada, seppur oggi ancora improbabile risulta una via che con probabilità più alta rispetto alle operazioni in Ucraina può garantire una vittoria russa. La Russia non deve necessariamente attendere di ricostruire la propria potenza convenzionale: quanto più l’Occidente mostra disunità e mancanza di determinazione, tanto maggiori diventano le probabilità che un conflitto si verifichi nel breve termine. Gli scenari che prevedono per l’Occidente un arco temporale di 7-10 anni per completare il riarmo risultano doppiamente fuorvianti: da un lato perché pongono l’accento esclusivamente sulla dimensione fisica militare, trascurando che la vera questione è la risolutezza politica; dall’altro perché si rivelano eccessivamente ottimistici rispetto alle scadenze effettive. Il tempo a disposizione per ristabilire una postura di deterrenza credibile nei confronti della Russia si sta rapidamente esaurendo: nella migliore delle ipotesi, restano due anni. In caso contrario, l’Occidente, e in particolare i Paesi europei, rischiano seriamente che Mosca metta alla prova la sua coesione nei prossimi anni. La NATO deve essere in grado di negare in maniera credibile alla Russia la possibilità di minacciare attacchi contro infrastrutture critiche o di occupare territori. Ciò richiede che i leader politici dimostrino fermezza e coerenza nelle questioni di difesa e sicurezza, al fine di scongiurare il dilemma coercitivo posto dalle minacce aggressive e dai cosiddetti de-escalation strikes. E’ del tutto verosimile che al crescere dell’incapacità russa di prevalere militarmente in Ucraina e dall’aumentare dei suoi problemi interni vi sarà un probabile aumento dell’aggressività russa sia legato allo scenario offensivo in Ucraina sia legato a sconfinamenti e atti di crescente provocazione verso gli stati europei, siccome questa via è percepita da Mosca come ultima spiaggia per ottenere una vittoria. Sarà compito della politica occidentale dimostrare alla Russia, ristabilendo una deterrenza ancora più forte, che tale strada non è percorribile e tantomeno conveniente da prendere. Più presto accadrà minori saranno i costi e i danni subiti sia da noi sia dalla Russia. Nelle dimensioni informativa e umana, l’Occidente deve intraprendere un serio dibattito sul significato della deterrenza e sulle caratteristiche di un eventuale conflitto con la Russia. Siamo pronti e determinati a colpire infrastrutture strategiche russe nel caso in cui Mosca attaccasse per prima le nostre? Siamo disposti a esercitare la deterrenza sia attraverso la punizione sia mediante la negazione? Siamo risoluti a difendere noi stessi e i nostri alleati da un’aggressione russa? A oggi, l’Occidente appare fondamentalmente impreparato, sul piano cognitivo, a comprendere e valutare scenari di questo tipo. Questa carenza non fa che incoraggiare la Russia. +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ Conclusioni: Con questo post non intendo affermare che sia imminente un conflitto Russia-NATO o che sia inevitabile una sconfitta occidentale, bensì portare all’attenzione quanto la Russia potrebbe ritenere un percorso probabile verso il conseguimento dei suoi obiettivi, nonché vulnerabilità occidentali. Affrontare tempestivamente vulnerabilità sul nascere risulta essere la maniera migliore per mantenere una deterrenza credibile anche su situazioni di crisi oltre che scenari combat di tipo LSCO, al fine di scoraggiare la Russia dall’intraprendere COA che vadano nella direzione descritta di sopra. Non rispondere con risolutezza, determinazione e unità alle crescenti provocazioni russe può verosimilmente indurre il Cremlino ad aumentare sempre di più tali provocazioni e spingerci più vicini a tali scenari. Risulta quindi importante mettere un freno alla situazione ora in uno scenario ancora lontano da situazioni di conflitto e crisi, prima che si verifichino Worst Case Scenarios. +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ Lascio a voi alcuni link utili per capire la situazione e approfondire: https://www.linkiesta.it/.../russia-ucraina-guerra.../... https://everydayintelligence.substack.com/.../dinamiche... https://t.me/everydayintelligence/226 https://euromaidanpress.com/.../i-am-confident-russia.../ #russia #nato #polonia #deterrenza #guerra #escalation #minacce #riarmo #defenseEU #difesa #sicurezza #difesaeuropea #RearmEurope @follower @inprimopiano |
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Forum Pubblico / PROGRESSISTI, CONSERVATORI e SOVRANISTI. NOI CHI SIAMO? LORO CHI SONO? / NOTE BREVI TRA UTENTI FB e ME.
inserito:: Dicembre 08, 2025, 07:35:15 pm
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Noi e l'Ucraina siamo Europei Occidentali.
Tutte e due le nostre Nazioni hanno "qualcosa" che la Storia ci dovrà perdonare. Speriamo nel futuro, di meritarcelo quel perdono. Ma già da oggi: Onore alle VITTIME delle GUERRE. ggiannig ---------------------------------------- TRYZUB Gianni Gavioli Autore Amministratore Esperto del gruppo Persona più attiva In fondo a questo "pezzo" troverete anche il perché siamo, da molto tempo, vicini all'Ucraina. Abbiamo reparti del nostro Esercito con il TRYZUB sui loro stendardi. ggg --- Gianni Gavioli Autore Amministratore Esperto del gruppo Persona più attiva Noi e l'Ucraina siamo Europei Occidentali. Tutte e due le nostre Nazioni hanno "qualcosa" che la Storia ci dovrà perdonare. Speriamo nel futuro, di meritarcelo quel perdono. Ma già da oggi: Onore alle VITTIME delle GUERRE. |
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Forum Pubblico / PROGRESSISTI, CONSERVATORI e SOVRANISTI. NOI CHI SIAMO? LORO CHI SONO? / NOTE E SCAMBI BREVI TRA IO e UTENTI FB.
inserito:: Dicembre 08, 2025, 07:33:24 pm
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Gianni Gavioli
Paola Mangioni le parrocchie, le cellule comuniste, le squadre di calcio e conseguente tifoseria, l'antiamericanismo invidioso di una falsa America ricca, una visione della vita egoista e casalinga, hanno generato uno "spezzatino" umano senza etica e senza morale condivise in un insieme. Ma soprattutto l'essere stati impediti da chi ci vuole divisi, nell'assimilare il vero significato del concetto di Nazione (nascita) inteso come cultura dell'essere chi siamo, nella bellezza del dove stiamo e nella ricchezza della storia comune che abbiamo. La Nazione e lo Stato dovrebbero essere i genitori di ogni singolo Cittadino, ma questo ci è stato privato, per dominarci meglio, siamo orfani della ricchezza di valori della conoscenza della Madre Nazione (stuprata spesso dal nazionalismo) ma siamo figli di un Patrigno che, snaturato dai Poteri dalle Categorie di Parte, ci Comanda la sottomissione alle sue regole, lo Stato. Per tutto questo non siamo ancora Italiani. ciaooo - ggiannig --- Paola Mangioni Gianni Gavioli Siamo in tempo per pretendere tutto ..ciò che consideri privazione e che ha un fondamento nella tua analisi ;ma noi votiamo siamo ,abbiamo anche più strumenti di quanto sia stato in passato ;sicuro riusciremo a conquistare ciò che manca ed è mancato ! Anche le nostre due parole valgono ..se riusciamo a ragionare possedere consapevolezza sulla realtà e considerarci sempre parti di una società ..Quindi ok |
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Forum Pubblico / PROGRESSISTI, CONSERVATORI e SOVRANISTI. NOI CHI SIAMO? LORO CHI SONO? / Gianni Gavioli Volersi arricchire è nella natura dell'Essere, è possibile ...
inserito:: Dicembre 08, 2025, 07:31:22 pm
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Gianni Gavioli
Volersi arricchire è nella natura dell'Essere, è possibile ottenerlo senza fare del Male? Io penso di sì, sino ad una certa misura. Non sono contrario ai Ricchi, è una categoria degli esseri umani, una delle tante e come tale ha Chiari e Scuri, al suo interno. Questa sarebbe una ricerca interessante da fare anche soltanto per averne conoscenza: analizzare con esame di fatti concreti, "i Chiari e gli Scuri" di ogni Categoria Sociale. Per esempio (per mia recente, personale, triste e costosa esperienza) le Lobby dei dentisti. ciaooo ---------------------------------------- La Gente non vota e i Campioni dell'Indifferenza trattano la questione con colpevole noncuranza e senza rispetto per la pubblica opinione. La Nazione, lo Stato, la Democrazia, il Governo e l'Opposizione, sono pericolosamente Inquinati dalla pressione di una potenza straniera che da tempo si é dichiarata nemica dell'Italia e dell'Europa. Il chiacchiericcio ampio e minaccioso che rimescola gli avvenimenti sociali e politici allo scopo di disinformare la popolazione deve essere fermato. L'unico modo non violento di farlo é che il governo Meloni e le Opposizioni formino al più presto un "Governo per le Priorità" che prepari gli elettori alle prossime Elezioni politiche, SENZA ANTICIPARLE, liberando il campo da elementi e individui Filoputiniani, rendendoli riconoscibili e votabili, ma al di fuori dei Partiti democratici europei e occidentali. Oggi nessuno deve sentirsi autorizzato a riforme o provvedimenti strategici di rilevanza, senza avere il Consenso Ampio degli Elettori. ggiannig io su FB 25 novembre 2025 ------------------------- Gianni Gavioli Condiviso con Tutti La Gente non vota e i Campioni dell'Indifferenza trattano la questione con colpevole noncuranza e senza rispetto per la pubblica opinione. La Nazione, lo Stato, la Democrazia, il Governo e l'Opposizione, sono pericolosamente Inquinati dalla pressione di una potenza straniera che da tempo si é dichiarata nemica dell'Italia e dell'Europa. Il chiacchiericcio ampio e minaccioso che rimescola gli avvenimenti sociali e politici allo scopo di disinformare la popolazione deve essere fermato. L'unico modo non violento di farlo é che il governo Meloni e le Opposizioni formino al più presto un "Governo per le Priorità" che prepari gli elettori alle prossime Elezioni politiche, SENZA ANTICIPARLE, liberando il campo da elementi e individui Putinisti, rendendoli riconoscibili e votabili, ma al di fuori dei Partiti democratici europei e occidentali. Oggi nessuno deve sentirsi autorizzato a riforme o provvedimenti strategici di rilevanza, senza avere il Consenso Ampio degli Elettori Italiani. ggiannig solo su Gianni sparito come commento all'Articolo. |
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Forum Pubblico / LA COSTITUZIONE, la DEMOCRAZIA, la REPUBBLICA, VANNO DIFESE! Anche da Noi Stessi. / Enzo Sapere L'angolo del Sapere Il gigante ed il pigmeo. (pensiero imbarazzante)
inserito:: Dicembre 08, 2025, 07:25:46 pm
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Enzo Sapere
L'angolo del Sapere Il gigante ed il pigmeo Anche se l'episodio biblico di Davide e Golia potrebbe trarre in inganno, un gigante sconfigge sempre un pigmeo, soprattutto se al pigmeo, mancano coraggio ed astuzia, oltre che, la grandezza! Accade così che il pigmeo Europa, armato di una sola fionda, neppure supersonica, si è messo nella testa di sconfiggere il gigante Russia che se non bastasse da sola, sta tessendo una ragnatela di amicizie con i Paesi emergenti, i Brics, ma non solo! Dopo Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica nel 2024 sono diventati membri effettivi anche l’Egitto, l’Etiopia, l’Iran e gli Emirati Arabi Uniti e durante l’ultimo vertice tenutosi a Kazan, in Russia, anche altri Paesi sono diventati partner: Bielorussia, Bolivia, Cuba, Indonesia, Kazakistan, Malesia, Thailandia, Uganda e Uzbekistan. Lo scopo primario dei BRICS è promuovere una via alternativa alla politica mondiale, mirando a riformare la governance globale, ridurre la dipendenza dal dollaro USA e creare un ordine mondiale più "multipolare". I 3 stati principali, Russia Cina ed India insieme fanno circa 3 miliardi di abitanti. Il pigmeo Europa, con tutti insieme appassionatamente, fa 450 milioni di cui 50, stranieri di nascita. L'ombrello americano sta per chiudersi e la UE, invece di approfittare per riavvicinarsi alla Russia (è divisa solo dagli Urali, non dall'Oceano!) non solo si allontana, ma si prepara ad affrontarla militarmente, almeno a proclami. Con una economia stagnante l'Europa, nonostante le iniezioni di ricostituente dei miliardi del PNRR, che a breve finiranno, si è gettata a capofitto nel conflitto ucraino, come se fosse un suo territorio. Se non tira il mercato dell'auto, investiamo in armi, il pensiero dei governanti europei e da noi lasciamo morire l'Ilva/Italsider che è stata una delle maggiori aziende siderurgiche italiane del XX secolo, intanto auto e armamenti li compriamo dalla Cina e dagli USA. La spesa per la fornitura di nuovi armamenti è già aumentata e quest’anno si prevede che supererà quella statunitense per la prima volta dalla Seconda Guerra Mondiale. Serviranno 250 miliardi di euro aggiuntivi di spesa per toccare il target del 3,5%. E mentre da un lato le economie europee annaspano (gravate anche dai dazi americani) dall’altro è forte il costo a sostegno all’Ucraina, circa 100 miliardi. Per molti Paesi, ormai, le politiche di rilancio della spesa della Difesa assumono priorità assoluta anche sulle finanze del Paese, avviate verso una pericolosa fase di austerità nella spesa pubblica. Insomma, la prospettiva è che il combinato disposto tra un riarmo sempre più pressante e l’Ucraina (la sua ricostruzione) assorbiranno importanti quote delle risorse pubbliche a disposizione degli Stati europei. Non saranno certamente gli asset russi, 200 miliardi, "congelati" a ridare ossigeno a questa Europa che potrebbe essere al capolinea della sua Unione (nata per garantire una pace duratura, prevenire futuri conflitti e favorire la prosperità economica) rivelatasi fallimentare, restituendo la sovranità ai singoli Stati, come sostiene Elon Musk in un tweet sul suo social X . da FB |
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Forum Pubblico / LA COSTITUZIONE, la DEMOCRAZIA, la REPUBBLICA, VANNO DIFESE! Anche da Noi Stessi. / Democrazia Autorevole, é Equilibrio tra Competenza e Umanità Nell'Ascolto.
inserito:: Dicembre 08, 2025, 07:14:41 pm
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Gianni Gavioli
Amministratore Esperto del gruppo in Realtà virtuale Persona sempre più attiva Democrazia Autorevole, é Equilibrio tra Competenza e Umanità Nell'Ascolto. Di questo Gruppo Tematico, chiedo di togliere la presenza dall'elenco, ma non la visibilità, perché un Tema di questo tipo, in un ambiente trumpista, come Facebook, appare quasi ridicolo. Dopo deciderò cosa fare. Grazie scusate. ggiannig Italia - 16 settembre 2025 nota postata a suo tempo su FB oggi superata dalla mia sopportazione. |
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