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 inserito:: Aprile 13, 2024, 12:07:16 pm 
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Venezi: «Le critiche? Attaccano la mia competenza solo perché sono di destra. Come accadde con Mia Martini sulla sfortuna»
Di Renato Franco

La direttrice d’orchestra su RaiPlay con «Voci fuori dal coro»: «Penso che se c’è questo accanimento nei miei confronti in definitiva mi temono»

Beatrice Venezi
È più imperdonabile essere donna o di destra?
«È un bel match. Ma credo che sia più imperdonabile essere conservatori, o di destra, come dice lei».
La critica che la ferisce di più?
 «Il gioco è sempre lo stesso: distruggere il proprio nemico attaccandolo sulla sua competenza tecnica, cercando di smontare una preparazione costruita in decenni — studio da quando ho 6 anni e da 12 lavoro come direttore d’orchestra. È il meccanismo Mia Martini: a forza di dire che portava sfiga sappiamo la fine tragica che ha fatto. Ma penso che se c’è questo accanimento nei miei confronti in definitiva mi temono».
Anche lei si sente una «voce fuori dal coro»?
«Sicuramente c’è qualcosa di autobiografico nel titolo del mio programma. Esprimo posizioni che non sono conformi al mainstream, a partire dal mio mondo, quello di una musica classica che molti vorrebbero appannaggio di pochi. Eppure l’opera lirica nasce come una forma di intrattenimento culturale, di alto livello, ma che doveva essere popolare, non di élite. Quello che ora teniamo sotto una teca di cristallo una volta era paragonabile al pop di oggi. Si aspettava la nuova opera di Donizetti come oggi si aspetta il nuovo pezzo di Elodie». Beatrice Venezi in Voci fuori dal coro (dal 16 aprile su RaiPlay e RaiPlay Sound) dà luce a otto compositrici geniali e libere che hanno fatto la storia della musica, artiste che sono state capaci di sovvertire gli schemi e lasciare un segno: «Ogni donna che ci accompagnerà in questo viaggio è una donna senza il cui contributo, io oggi forse non potrei salire sul podio».
Potrebbe assomigliare a un programma femminista.
Ride: «Figurarsi. Mi accusano di non essere sufficientemente femminista perché voglio farmi chiamare direttore o maestro, al maschile. Laura Boldrini disse che avevo “un problema serio che dimostra poca autostima”. Il femminismo dovrebbe essere una questione concreta, non ideologica, a sostegno delle istanze femminili. Invece è banalmente legato alle dispute lessicali».
Nella galleria di «Voci fuori dal Coro» ci sono personaggi come Fanny Mendelssohn e Nannerl Mozart, «sorelle di»; Nadia Boulanger, prima donna a dirigere un’orchestra; Maria Callas e Clara Schumann...
«È un racconto senza distinzione di genere musicale, si parte da Ildegarda di Bingen e siamo nell’anno mille e si arriva fino a Bjork, ai giorni nostri. Oggi più che mai credo che le nuove generazioni abbiamo bisogno di role model: bisogna uscire dalla narrazione proposta che la donna che eccelle è l’eccezione che conferma la regola, come fosse un panda. Queste sono storie che vanno raccontate per creare una nuova coscienza sul valore delle donne».
Sua mamma lavorava nella pubblica amministrazione, suo papà in pubblicità: che difficoltà ha incontrato per affermarsi?
«Sa una parte non c’era un know how specifico in famiglia, quindi è stato difficile capire i meccanismi, il percorso più adatto di formazione. Dall’altra questo è un settore molto elitario, quindi essere figlio d’arte — a livello lavorativo più che formativo — è un vantaggio indiscusso».
È cresciuta a pane e classica o ha assaggiato anche il pop?
«Sono fieramente nata nel ‘90, ascoltavo boyband come Backstreet Boys e Spice Girls, una musica che ci regalava più leggerezza e gioia, come tematiche e sonorità, rispetto ai tempi moderni».
Sicura che l’imitazione di Virginia Raffale non l’ha fatta rosicare?
«Per niente. Quest’anno mi sono presa due grandi soddisfazioni: l’imitazione di Virginia Raffale e un carro dedicato a me al carnevale di Fano».
Tre musicisti dell’Orchestra Sinfonica Siciliana l’hanno accusata di essere inadatta al suo ruolo, i suoi gesti sarebbero stati «incoerenti con la musica».
«L’espressione della propria opinione è più che legittima e anche io spesso potrei avere da ridire sulla qualità di alcuni musicisti con cui mi trovo a lavorare. Qui parliamo di tre soli musicisti — che peraltro non hanno ruoli apicali all’interno dell’orchestra. So che non si può raggiungere l’unanimità di consensi. E comunque gli altri 70 non hanno avuto nulla da eccepire».
Nei loro confronti sono stati presi provvedimenti disciplinari: è stata lei a chiederli?
 «Mi è stata addossata anche questa responsabilità, ma io l’ho scoperto — come tutti — dai giornali. Immagino ci siano, come in ogni contratto, dei vincoli — che io non conosco — che censurano certi atteggiamenti. Succede in qualunque azienda. Se il sovrintendente ha perso certe decisioni avrà avuto le sue ragioni. Far ricadere su di me la decisione di un’istituzione in cui non ho alcun ruolo mi pare francamente eccessivo. Ci ho visto un attacco personale, se non politico».
In che rapporti è con Giorgia Meloni?
«Ci conosciamo da tempo, ben prima che diventasse un personaggio di spicco nella politica. È una persona per cui nutro stima, innanzitutto umana. Ma — ripeto — non abbiamo mai avuto un rapporto politico».
Lei è consulente del ministro Sangiuliano. È naturale che ogni suo passo sia messo sotto la lente di ingrandimento...
«Io non faccio politica, non ho una tessera di partito. Il mio ruolo al ministero è sensibilizzare la politica a determinate problematiche di un settore che è stato lasciato per decenni in una sorta di autogestione. Penso di potere dare il mio contributo a un sistema che in alcuni casi è storto e perverso: sono un’idealista e l’interesse collettivo ha prevalso su quello personale».
11 aprile 2024 ( modifica il 11 aprile 2024 | 10:47)
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Da - https://www.corriere.it/spettacoli/24_aprile_11/venezi-le-critiche-attaccano-la-mia-competenza-solo-perche-sono-di-destra-come-accadde-con-mia-martini-sulla-sfortuna-f4dd9d7c-98dd-4401-b236-69119da0dxlk.shtml?fbclid=IwAR2fx1bkiDUjEOj0jh3CAGc7eQIKv4rq7M94wKOnX3C4VRXGnMWpHeh8ngY_aem_AdlA-h4qKuRr2zodVxFW1-XwVRznx_mAVqgJEGJ3rGuPpY9IOtkL0X9xNRA1V-aV8Z5zJo2ej1eDuGYS3ieEImpH

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 inserito:: Aprile 13, 2024, 12:04:03 pm 
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A volo d'uccello: in Russia, in Cina, nella Corea del Nord, in India e sotto i regimi Teocratici, in generale come vivono le popolazioni?

Perché dalla Seconda guerra mondiale sino alla probabile terza, sono le popolazioni che hanno consentito ai vertici di "sbagliare". 

Inoltre, nell'Europa eternamente "scollata", come vivono le popolazioni immerse nelle mafie e nel disordine sociale e sotto la spada di Damocle di giocattoli mortali nelle mani di un gruppo di Predoni federati.


ggg

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 inserito:: Aprile 13, 2024, 12:01:28 pm 
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Il Fatto Alimentare
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I POLLI DEL SUPERMERCATO? PULCINOTTI MACELLATI DOPO 5-7 SETTIMANE CHE QUINTUPLICANO IL PESO IN SETTE GIORNI

  Roberto La Pira  5 Marzo 2024
Mangereste un pulcino cresciuto a dismisura, con un petto esageratamente grande e macellato dopo 35-49 giorni perché l’ulteriore incremento di peso renderebbe molto difficile camminare e stare in piedi? La domanda è retorica, perché è quello che avviene ogni giorno quando compriamo un pollo arrosto o un petto di pollo. Si tratta infatti di animali di razze (Ross 308 e Cobb 500) selezionate appositamente per diventare in cinque settimane dei pulcinotti con il corpo deformato da un petto esageratamente pesante, chiamati broiler. La situazione diventa più complicata se si pensa che una parte rilevante dei polli soffre di un’infiammazione ai muscoli (miopatia) correlata alla crescita rapidissima che causa la formazione di strisce bianche visibili a occhio nudo. Ma procediamo con ordine.

Pulcini che quintuplicano il peso in 7 giorni
Dopo la schiusa, i pulcini finiscono in grandi capannoni dove in 35-45 giorni raggiungono il peso di 1,8-2,0 kg prima di essere macellati. Per arrivare al peso ottimale, i pulcini mangiano in modo forsennato tutto il giorno mangimi molto energetici. In poco più di un mese ingurgitano 3 kg di cibo superbilanciato e sviluppano una muscolatura esagerata soprattutto nel petto. Alla fine del ciclo che dura da 5 a 7 settimane, i polli hanno un petto enorme, fanno fatica a camminare e vengono macellati. Non potrebbe essere altrimenti, perché con il passare dei giorni il peso del petto aumenta ulteriormente e le zampe non riescono a sostenere il corpo. Per rendersi conto, basta dire che all’inizio i pulcini guadagnano 10-20-30 g al giorno e che l’incremento ponderale aumenta di cinque volte nella prima settimana. Poi negli ultimi giorni si superano i 100 g al giorno.
I polli vengono macellati dopo 35 giorni quando si possono considerare pulcinotti

Pulcinotti o polli?
In queste condizioni, molti polli soffrono di malattie ossee, a causa di una ridotta ossificazione, e si registrano molti casi di zoppìe. La rapida crescita dei muscoli del petto e delle altre parti del corpo, va a discapito di uno sviluppo adeguato di organi come cuore e polmoni, creando evidenti scompensi. Basta dire che quando si posticipa la macellazione di quattro settimane, il tasso di mortalità spontanea aumenta di sette volte perché il fisico dei polli non riesce a supportare la crescita troppo rapida.

Questo aspetto che emerge in modo evidente entrando in un allevamento e vedendo polli che si muovono impacciati, ha un effetto collaterale che non si può nascondere. I petti di pollo mostrano delle striature bianche ben visibili anche quando si comprano le vaschette confezionate al supermercato. La presenza di queste striature a base di collagene e grasso cambia l’aspetto del petto di pollo e anche la consistenza. Cambia anche la qualità nutrizionale, perché la carne ha meno proteine (1,5-2,0%) e più grassi (1% circa), per cui il petto di pollo risulta meno morbido.

I pulcini crescono in fretta, ma manifestano criticità allo scheletro che non sostiene il peso del corpo
Polli con deformità ossee
Il fenomeno delle strisce bianche noto agli addetti ai lavori come white striping (ne abbiamo parlato in questo articolo sull’indagine di Essere Animali) è collegato alla crescita rapida. Gli studi confermano questo problema nei polli di razze a crescita rapida e, anche se in maniera meno frequente, nei polli di razze macellati dopo 60 giorni, ma sono alimentati con mangimi troppo energivori che determinano un aumento di peso molto rapido. L’incremento ponderale determina uno sviluppo esagerato del petto, ma al contempo sottopone il corpo degli animali a ritmi stressanti per cui la quantità di sangue e ossigeno che arriva alle fibre muscolari risulta insufficiente, provocando così una forte infiammazione muscolare (miopatia).

Le strisce bianche che si vedono sui petti di pollo ad occhio nudo interessano dal 50 al 90% degli animali di razze a rapido accrescimento. I polli del XXI secolo sono quattro-cinque volte più grandi e pesanti dei loro progenitori selvatici, questo vuol dire che i muscoli pettorali si sviluppano troppo rispetto a quelli pelvici, con il  risultato che  la crescita è tre volte più veloce e questo comporta sovente un elevato tasso di anomalie e deformità ossee.
Sul petto di pollo sono bene visibili le strisce bianche che denotato una crescita rapida
Consumatori inconsapevoli
Ogni giorno i consumatori mangiano, senza saperlo, pulcinotti cresciuti troppo in fretta con un petto esagerato che non gli permette di muoversi come fanno di solito i polli. Questa carne è facilmente riconoscibile per via delle strisce bianche e a questo punto ognuno può fare le scelte. Ben venga la proposta di Greenpeace e delle altre associazioni di adottare solo animali di razze a crescita lenta. Certo la carne costerà un po’ di più, anche se sarebbe il caso di quantificare questo incremento. Sono tanti i consumatori disposti a pagare 1-2  €/kg per comprare veri polli e non pulcinotti deformi che per l’esagerato peso del petto non stanno in piedi.

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Abbiano contatto produttori e  supermercati, ma questo ve lo racconteremo presto (Continua…)
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ggg

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 inserito:: Aprile 10, 2024, 11:40:53 pm 
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Anche per questo, desidero che la Mia Idea di un Progetto Decennale di Sviluppo per Priorità, nasca (SE NASCE ma sarà difficile) dall'incontro tra persone dell'Opinione Pubblica Organizzata, escludendo sino al suo completamento finale la partecipazione determinante di politici in attività.

Ovviamente libero il dialogo e l'accesso a pareri consultivi ma "fuori dal tavolo" di studio del Progetto.

Alla fine dei lavori (entro questo anno 2024) verrà aperto il confronto e messo a disposizione il documento Programmatico da proporre soltanto ai Partiti Organizzati del Centro Progressista Liberale, del PD e della Sinistra Democratica Riformista.
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Sino ad ora nessuna persona Utente di Facebook, mi ha contattato per una eventuale partecipazione attiva alla stesura del Progetto o per avere delucidazioni.
Tutto normale.
ggiannig

L'Opinione Pubblica é un universo di pensieri, di pareri, di opinioni campate per aria e altri troppo piantati, con i piedi per terra.
Confusione e Caos?
No, la realtà di una NON comunità di Diversi e Differenti che coabitano in apparente libertà e che chiamano Democrazia.
In questa realtà di Democrazia illusoria la Partitocrazia, figliastra degenere del rapporto tra Partiti e la cosiddetta Politica, ha fatto il brutto tempo in mille modi come faceva loro comodo.
Costosissima illusione, delusa, per gli Italiani.
Ho pensato ad un Progetto con radici antiche (l'Olivo Policonico e l'Opinione Pubblica Organizzata Nazionale OPON) che tracci un percorso decennale di sviluppo compatibile, e crei un contraltare allo Sfasciare l'esistente in questa Democrazia "bucherellata", prima minacciato da cominci ben sistemati e rivoluzionari in "scarp de tennis", adesso approvato dal Governo: il Premierato.
E se non ci svegliamo non é finita qui.
ciaooo



 45 
 inserito:: Aprile 10, 2024, 11:35:30 pm 
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Di falsità, di odio e di cattiveria, si parla troppo poco.
La nostra società ne è piena, ma l'indifferenza non ci difende da coloro che la praticano, la cattiveria.
Ci sono al potere "personaggi" che la cattiveria e l'egoismo del potere l'hanno scritte in faccia.
Democraticamente dobbiamo far sciacquare quelle bocche, risanare quei cervelli e dopo lavare quelle facce da physique du rôle, ormai sgualcito.
Dobbiamo imparare a distinguere, non accettare provocazione e difenderci con gli strumenti istituzionali che le Forze dell’Ordine e la Magistratura sono incaricate di attivare a difesa dei cittadini. 
ggiannig

Io su FB il 1° marzo 2024

 46 
 inserito:: Aprile 10, 2024, 11:33:30 pm 
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Renzi non vuole battaglie ma Calenda è irremovibile: serve coerenza
Storia di Francesco Giordano
© Fornito da Notizie.it

Matteo Renzi è tornato nuovamente sotto i riflettori con l’avvicinarsi delle elezioni Europee e proprio su questo argomento ha avuto modo di lanciare un monito a Carlo Calenda. L’ex premier ha ribadito di non voler rispondere a coloro che vogliono dare vita ad una “battaglia nel fango di basso livello“ aggiungendo che per il suo partito Italia Viva non servono veti, ma idee.
Nessun veto
Renzi ha tenuto a precisare che non ha intenzione di rispondere a coloro che vogliono attaccare il suo progetto con quella che ha definito una “battaglia nel fango di basso livello”. Una frecciatina lanciata al partito Azione di Carlo Calenda. Ma l’ex premier è andato oltre, sottolineando come il suo partito, Italia Viva, non fa politica con sondaggi e veti, ma solo con idee e voti.
Per questo motivo il suo progetto è aperto a chiunque voglia dare una mano senza porre alcun limite, con l’unica eccezione di lavorare insieme per realizzare i progetti europei fissati dal partito. Questo è in sintesi il commento che Renzi ha fatto in merito alla sua intesa per la lista Stati Uniti d’Europa.
La nota di Azione
A tal proposito non si è fatta attendere la risposta di Carlo Calenda che, tramite una nota condivisa dal suo partito Azione, ha essenzialmente sottolineato di rimanere sulle sue posizioni. Stando a quanto condiviso, per il partito rimangono indissolubili i punti principali che sono coerenza e qualità della lista proposta.
Per questo motivo Azione non vuole accettare un’alleanza con coloro che “si porta dietro Cuffaro, Cesaro e Mastella o candidare chi viene pagato da dittature straniere“.

Da - https://www.msn.com/it-it/notizie/politica/renzi-non-vuole-battaglie-ma-calenda-%C3%A8-irremovibile-serve-coerenza/ar-BB1lg8rJ?ocid=msedgdhp&pc=HCTS&cvid=c6a1a2a578a9412c9308048a568c4144&ei=43

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 inserito:: Aprile 09, 2024, 12:05:10 pm 
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Roberto Montagna caro Roberto (scusa la confidenza affettiva) mi piacerebbe mi conoscessi di più e in Fb lo puoi fare.

Io sono nato al sociale e alla politica (nell'ordine di importanza per me) a 60 anni nel 1996 e ho cominciato con l'Ulivo (quindi ForumUlivista come mi sono inventato dovessi chiamarmi, nel nostro forum ulivo.it) sai quello di Prodi, sì siamo quelli traditi dalla sinistra e dal centro. Posso scrivere di tradimento perché non sono vestito da politico, sono figlio della periferia di Milano e sono anche "poco colto".

Per questo sto tentando la pazzia di far nascere l'Olivo Policonico, cioè un gruppo di lavoro con le radici in quell'area, che ci si vergogna quasi di nominare, il centrosinistra, che si mettono volontariamente a studiare un Progetto decennale, facendolo nascere vivendo tra la Gente e tra i suoi problemi.
Inizialmente lontano dai partiti o in ogni caso senza subirne l'influenza anche involontariamente vessatoria del libero pensare.

Non é un compito impossibile trovato il gruppo iniziale di operatori del Progetto, si tratta di decidere in partenza quelli sono le priorità nell'insieme di problemi gravi che infestano la nostra società e i suoi abitanti. Il metodo, affatto politico, é noto e usato da tempo da coloro che sono attivi nella loro impresa, si chiama AZIENDALISMO, cioè la difesa degli interessi aziendali e forte attaccamento convinto alle sorti dell'impresa.
Nel nostro caso sarà il Progetto Decennale Nazionale da presentare agli Italiani e alla politica.
     
Mi bastano 30 persone (venti, uno per regione e dieci in piattaforma virtuale come coordinatori) per lanciare "il nuovissimo prodotto in "campo", ci possiamo riuscire noi OLIVO e persone DELLA OPINIONE PUBBLICA Organizzata, nuova organizzazione da formare, senza bandierine da sventolare e senza scatolette di sardine, nel tascapane. Vi terrò informati ciaooo   

ggg

 48 
 inserito:: Aprile 09, 2024, 11:55:44 am 
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Anna del Mastro
In genere non vale la pena di condividere granché di tutti quelli mini-filmati, anche se a volte sono divertenti. A volte condivido notizie di qualche giornale on-line per fare un commento perché ho scoperto a mie spese che se scrivo sotto l’articolo, posso ricevere osservazioni sgradevoli e maleducate da persone sconosciute; quindi, preferisco ripostate l’articolo con un mio parere , almeno così posso ricevere commenti, anche di dissenso , ma almeno educati, dagli amici.

Gianni Gavioli
Anna del Mastro Per questo critico uno dei tanti errori di FB, il negare spesso la condivisione tra utenti, la difesa contro imbecilli esiste. Ma negare il confronto tra noi é grave, chiusi in gabbia si sta male, ci toglie dignità! - Io faccio da anni il copia incolla oppure il condividere con miei commenti, "orientati secondo il mio pensiero", anche per superare "citando news" la mia limitata cultura. ciaooo


 49 
 inserito:: Aprile 09, 2024, 11:52:40 am 
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Renzi non vuole battaglie ma Calenda è irremovibile: serve coerenza

Storia di Francesco Giordano


Fornito da Notizie.it
Matteo Renzi è tornato nuovamente sotto i riflettori con l’avvicinarsi delle elezioni Europee e proprio su questo argomento ha avuto modo di lanciare un monito a Carlo Calenda. L’ex premier ha ribadito di non voler rispondere a coloro che vogliono dare vita ad una “battaglia nel fango di basso livello“ aggiungendo che per il suo partito Italia Viva non servono veti, ma idee.

Nessun veto
Renzi ha tenuto a precisare che non ha intenzione di rispondere a coloro che vogliono attaccare il suo progetto con quella che ha definito una “battaglia nel fango di basso livello”. Una frecciatina lanciata al partito Azione di Carlo Calenda. Ma l’ex premier è andato oltre, sottolineando come il suo partito, Italia Viva, non fa politica con sondaggi e veti, ma solo con idee e voti.
Per questo motivo il suo progetto è aperto a chiunque voglia dare una mano senza porre alcun limite, con l’unica eccezione di lavorare insieme per realizzare i progetti europei fissati dal partito. Questo è in sintesi il commento che Renzi ha fatto in merito alla sua intesa per la lista Stati Uniti d’Europa.

La nota di Azione
A tal proposito non si è fatta attendere la risposta di Carlo Calenda che, tramite una nota condivisa dal suo partito Azione, ha essenzialmente sottolineato di rimanere sulle sue posizioni. Stando a quanto condiviso, per il partito rimangono indissolubili i punti principali che sono coerenza e qualità della lista proposta.

Per questo motivo Azione non vuole accettare un’alleanza con coloro che “si porta dietro Cuffaro, Cesaro e Mastella o candidare chi viene pagato da dittature straniere“.

Da - https://www.msn.com/it-it/notizie/politica/renzi-non-vuole-battaglie-ma-calenda-%C3%A8-irremovibile-serve-coerenza/ar-BB1lg8rJ?ocid=msedgdhp&pc=HCTS&cvid=c6a1a2a578a9412c9308048a568c4144&ei=43

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 inserito:: Aprile 08, 2024, 02:28:05 pm 
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Arabia Saudita, il progetto Neom non sarà più così faraonico. L’impatto su Tecnogym, Webuild e Trevi

di Vincenzo Piccolo

L’Arabia Saudita ridimensiona il suo ambizioso progetto di sviluppo Neom a causa sia dei tempi di esecuzione sia di una maggior prudenza finanziaria

Ultim'ora News
L’Arabia Saudita ha deciso di ridimensionare il suo ambizioso progetto di sviluppo Neom che rientra nel piano del principe ereditario, Mohammed bin Salman, per ridurre la dipendenza economica del paese dal petrolio. I motivi sarebbero legati sia a un tema di tempi di esecuzione sia a una maggior prudenza finanziaria.
The Line: piani ridotti e impatto sui lavoratori
Inizialmente l'obiettivo era di far diventare la futuristica città The Line, al confine tra Egitto e Giordania, un vivace centro con 1,5 milioni di residenti entro il 2030. Tuttavia, ora si stima che accoglierà meno di 300.000 persone entro lo stesso periodo, con soli 2,4 km del progetto completati rispetto ai 170 km previsti. Questa decisione ha già portato al licenziamento di alcuni lavoratori, secondo quanto riportato da Bloomberg.
Neom: pressioni finanziarie e nuove strategie
Neom, oltre a The Line, comprende altri progetti come una città industriale e sviluppi turistici. La riduzione dei piani riflette le pressioni finanziarie sul progetto. Il fondo sovrano del regno sta cercando nuove fonti per finanziare Neom, considerando l'importanza strategica del programma Vision 2030. Il Public Investment Fund (Pif) sta valutando una serie di opzioni per raccogliere liquidità, inclusa l’emissione di bond, ha riportato Bloomberg News. Le riserve cash del fondo sovrano sono scese a 15 miliardi di dollari al settembre, il livello più basso dal 2020. Nel 2022 il principe ereditario Mohammed aveva detto che la prima fase di Neom sarebbe costata 1,2 trilioni di riyal (320 miliardi di dollari) entro il 2030. La metà di questa somma dovrebbe provenire dal Pif.
•   Leggi anche: Webuild vince il contratto da 1,4 miliardi per la linea ad alta velocità a Neom, la città del futuro in Arabia Saudita
Idrogeno Verde: un'opportunità futura
Un elemento chiave di Neom è anche il progetto per creare l'idrogeno verde, un combustibile sostenibile. Questo potrebbe aprire nuove opportunità economiche per l'Arabia Saudita. Finora il principale successo è stato lo sviluppo di un progetto di oltre 8 miliardi di dollari per costruire centrali solari ed eoliche che verranno utilizzate per creare l'idrogeno verde. Il regno spera di diventare uno dei più grandi produttori mondiali di tale carburante mentre cerca di ridurre la sua dipendenza dalle vendite di petrolio.
Tecnogym: coinvolgimento e prospettive
Tecnogym, leader nel settore del fitness e del benessere, è coinvolta in diversi aspetti chiave del progetto Neom, come lo sport, la salute e il turismo, sottolineano gli analisti di Equita sim. Inoltre ha una relazione diretta con Neom Investment Fund, il fondo strategico di investimento creato per supportare lo sviluppo di Neom, titolare del 6% del capitale (acquistato a fine novembre 2023). « Technogym è già coinvolta nella fase di consulenza e progettazione, e ci aspettiamo che mantenga un ruolo privilegiato anche nella fase esecutiva, con la fornitura dell’attrezzatura», prevedono gli analisti di Equita, non vedendo impatti dalla notizia dal momento che gli obiettivi iniziali apparivano comunque piuttosto ambiziosi e che il progetto rimane un driver visibile e di medio/lungo periodo a supporto delle crescite di Technogym nell’area del Medio Oriente (il 10% del fatturato totale).
•   Leggi anche: Technogym, perché gli arabi di Neom hanno pagato un premio del 15% in azioni e derivati per avere il 6%
Come vengono colpite Webuild e Trevi
Webuild e Trevi Finanziaria Industriale sono attive in Arabia Saudita nel settore delle costruzioni. Webuild ha 5,5 miliardi di euro di ordini o 10% del backlog (portafoglio ordini). «Tuttavia, ad oggi l'esposizione di Webuild a The Line è limitata con l'ordine principale: vale 4,7 miliardi di dollari che riguarda lo sviluppo di Trojena dove pensiamo si concentreranno gli investimenti nel breve dato che sarà l'area che ospiterà i giochi asiatici invernali 2029», affermano gli analisti di Equita.
Mentre Trevi Finanziaria Industriale è esposta allo sviluppo di The Line essendo a oggi il principale contractor per la palificazione delle fondamenta. I lavori del gruppo sono i primi a essere realizzati nel progetto complessiv. In più, tra fine 2023 e inizio 2024 la società ha vinto un importante ordine con altri tre lotti in assegnazione nel 2024. Equita ha un rating buy sia su Technogym sia su Webuild con target price, rispettivamente, a 10,80 euro e a 3 euro. A Piazza Affari la prima è stabile a 8,85 euro e la seconda sale dello 0,98% a 2,26 euro. Invece, trevi segna un +0,29% a 0,3415 euro. (riproduzione riservata)
Orario di pubblicazione: 08/04/2024 10:03
Ultimo aggiornamento: 08/04/2024 11:50

Da https://www.milanofinanza.it/news/arabia-saudita-il-progetto-neom-non-sara-piu-cosi-faraonico-l-impatto-su-tecnogym-webuild-e-trevi-202404081150001194

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