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31  Forum Pubblico / L'ITALIA NON FATELA RIDURRE ad ARCIPELAGO di ISOLE REGIONALI E FEUDALI. / Il grande inganno: L’autonomia che di fatto è una secessione. inserito:: Febbraio 10, 2024, 11:59:02 pm
Gianni Gavioli
Contenuto condiviso con: Tutti
 
Il grande inganno: Una strategia predatoria.
l'autonomia è di fatto la volontà di Sfasciare lo Stato italiano e mettere in vendita la Nazione Italia al migliore offerente, da parte di negazionisti dell'Unità d'Italia.
Un ritorno alla logica del feudalesimo con la variante del tentativo, in atto da tempo, da parte di antiStato e antiEuropei, di arrivare al dominio di intere regioni grazie all'accordo con "famiglie dominanti".
Una Strategia Predatoria furbescamente studiata e condotta, con estremistica determinazione populista, sfruttando la tendenza al miope egoismo atavico di popolazioni, culturalmente chiuse nel solo interesse personale, manipolabili allo scopo di isolarle dal contesto nazionale e internazionale, per sottometterle alla casta di vassalli e valvassori locali.
Un separatismo pericoloso, portatore di piccoli e grandi scontri non soltanto non violenti e non soltanto nazionali.

ggg.
IO su FB
(aggiornato qui il 25 febbraio  2024)
32  Forum Pubblico / LA NOSTRA COLLINA della più BELLA UMANITA', quella CURIOSA. / L'utopia possibile di un "contenitore", senza correnti divisive, che pur ... inserito:: Febbraio 10, 2024, 11:54:20 pm
Gianni Gavioli
Amministratore

OLIVO POLICONICO
Piattaforma con Tavolo Virtuale di Approfondimento delle Problematiche Territoriali e Nazionali.

L'utopia possibile di un "contenitore", senza correnti divisive, che pur nella diversità di “CONI” di Opinione, sia capace di immaginare e contribuisca alla realizzazione, di Progetti di Governo Progressista e Riformista, sia Regionali, sia Nazionali.

Governi della Repubblica Italiana che dovranno essere capaci di arrivare addirittura a contribuire e gestire l'enorme pressione, già in atto sul Mediterraneo da parte di almeno tre Poli, dell'attuale Ordine Mondiale tutt'altro che pacifico.
ggiannig

33  Forum Pubblico / LA CULTURA, I GIOVANI, La SOCIETA', L'AMBIENTE, LA COMUNICAZIONE ETICA, IL MONDO del LAVORO. / Il Punto del Corriere della Sera <rcs@news.rcsmediagroup.it> inserito:: Febbraio 10, 2024, 11:49:28 pm
Da - Il Punto del Corriere della Sera <rcs@news.rcsmediagroup.it>

Prima Ora: inseguendo i trattori
Il Punto del Corriere della Sera <rcs@news.rcsmediagroup.it>
a me
Inviate da rcs@news.rcsmediagroup.it

Prima Ora Il Punto | La newsletter del Corriere della Sera   
Sabato 10 febbraio 2024
Inseguendo i trattori
editorialista   di GIANLUCA MERCURI
Buongiorno. Il governo ci ha messo una prima pezza: cinque sindacatoni ufficiali ricevuti a Palazzo Chigi, una sigla ribelle ma non ostile incontrata di straforo e ammessa al palco di Sanremo con la lettura di un suo «comunicato», un’altra — quella del «forcone» Calvani in guerra col ministro Lollobrigida — tenuta a distanza. Alla fine, la categoria degli agricoltori ne esce con altre concessioni, dopo quelle già strappate nei giorni scorsi.
Ma come ne esce il Paese? La sensazione è che sia più esposto ai particolarismi, nonostante una maggioranza ampia e teoricamente in grado di varare politiche salde, ma in realtà sempre più divisa in vista delle elezioni europee e spiazzata dalla protesta — lunga, intensa, barricadera e soprattutto per nulla conclusa — promossa da un suo feudo elettorale.
Un precedente rischioso, avverte Massimo Franco, perché può diventare «il grimaldello usato da altre lobby per ottenere qualcosa alzando la voce».
E poi, in questa newsletter del fine settimana: gli interrogativi attorno a Joe Biden, un grande presidente col difetto di essere forse troppo avanti con l’età, e dipinto in un report come né più né meno che un rimbambito; l’approssimarsi di una nuova, drammatica mossa israeliana nella Striscia di Gaza, con l’eufemismo della «evacuazione» — ovvero un paio di milioni di persone costrette a lasciare le loro case o i loro rifugi — che a Rafah incontra un nuovo limite morale, denunciano gli americani, e anche fisico, perché da lì in poi comincia l’Egitto; l’Ucraina alle prese con la crisi tra il vertice politico e quello militare e una guerra che appare sempre più complicata, se non disperata; e altre cose che vale la pena sapere oggi.
Per esempio, Sanremo (in Italia siamo fortunati): ieri serata di ottima musica (le cover di grandi canzoni del passato). Oggi gran finale (sotto, la spiegazione di come funziona).

Benvenuti alla Prima Ora di sabato 10 febbraio.
Meloni tra i trattori e Salvini
La svolta del governo, la guerriglia della Lega, le incognite politiche. Punto per punto.
Da Palazzo Chigi a Sanremo. La presidente del Consiglio, con il ministro dell’Agricoltura al suo fianco e Salvini collegato da remoto, ha incontrato i rappresentanti di Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Fedagripesca e Copagri. A parte, al ministero, è stato ricevuto un leader di «Riscatto agricolo», uno dei due movimenti (rivali) dietro la protesta. Una sintesi del comunicato di questa sigla è stata letta dal conduttore Amadeus dal palco del Festival. Esclusi invece i «Cra» (Comitati riuniti agricoli) dell’ex leader dei forconi Danilo Calvani, che accusa «Riscatto» di essere legato a Fratelli d’Italia.
Ma cosa ha concesso il governo? Meloni e Lollobrigida hanno promesso di inserire nel decreto Milleproroghe l’esenzione dell’Irpef per i redditi fino a 10 mila euro e il rinvio di sei mesi dell’obbligo di assicurazione sui trattori, oltre a un maggiore controllo sui prezzi e a pressioni per ulteriori cambiamenti della politica agricola dell’Unione europea (che ha già annunciato lo stop alla riduzione dei pesticidi e una nuova deroga dell’obbligo di lasciare incolto il 4% dei campi per stimolare la biodiversità).
Tutto a posto adesso? Non proprio. La protesta non si placa. Calvani minaccia «azioni eclatanti», forse in coincidenza con la manifestazione di pescatori, ambulanti e balneari (altri bacini elettorali del centrodestra in fermento) in programma giovedì prossimo. Ma anche Riscatto agricolo, che da giorni presidia la Nomentana, ieri ha marciato sul Raccordo anulare e oggi potrebbe lanciare nuove iniziative.
E a Salvini non basta mai Il leader leghista non rinuncia alla guerra dei nervi con Fratelli d’Italia, recitando la parte di chi ha strappato le concessioni ma chiede sempre di più. Testualmente: «Un punto di partenza, si può fare di più». In particolare, la Lega chiede l’estensione totale dell’esenzione Irpef. Esasperando i fratellisti.
La risposta di Lollobrigida Il ministro dell’Agricoltura, che si gioca il collo, tiene il punto: «L’esenzione per tutti dell’Irpef non è equa perché avvantaggia chi fattura milioni», dice a Monica Guerzoni. E poi, perfido: «Giorgetti ha deciso di garantire gli agricoltori più in difficoltà, che secondo lui sono circa il 90% delle imprese». Un modo per sottolineare l’ennesima divaricazione tra il movimentismo salviniano e gli equilibrismi del ministro leghista dell’Economia (che come sempre tace; poi, come sempre, farà trapelare via retroscenisti tutta la sua serietà).
Perché «Lollo» si gioca il collo? Perché in questi giorni è stato al centro delle contestazioni e perché in questo anno e mezzo non è stato il Maradona del governo, come Monica gli ha ricordato con una domanda da manuale delle interviste: «Non sarà che Meloni ha sbagliato a mettere un settore così importante nelle mani del cognato? E non le pesano le uscite sulla sostituzione etnica, i poveri che mangiano meglio dei ricchi, l’aver fatto fermare quel treno a Ciampino...». Il ministro glissa — «Io vedo molto consenso per il lavoro che abbiamo svolto» — e si mostra per una vota ecumenico, riconoscendo «la voglia di collaborare in nome degli interessi italiani anche da parte di ex ministri come De Castro e Martina». Ma grazie anche all’estremismo salviniano, «il cognato» ne esce meglio del solito.
Ma qual è il gioco della Lega? È quello di sempre di Salvini: intestarsi le scelte popolari, prendere le distanze da quelle più controverse, dire 11 se Meloni dice 10. E poi: allarmismo a go go, con punti che lasciano perplessi. L’ultimo: una risoluzione per vietare «prodotti a base di farina di grilli e insetti nelle mense scolastiche» e dare «da mangiare a ragazze e ragazzi i sani prodotti italiani coltivati dai nostri agricoltori e allevatori». Come nota Marco Cremonesi, paziente e ventennale cronista dell’epopea salviniana, «al momento, in realtà, non risulta che le farine a base di insetti siano mai entrate nelle scuole italiane».
Alla fine, l’analisi di Massimo Franco riassume la situazione in modo chirurgico, partendo da una serie di domande:
«La prima è come mai i provvedimenti annunciati ieri pomeriggio a Palazzo Chigi non siano stati presi prima: tanto più da un governo che ha creato un ministero “per la sovranità alimentare” e considera quel mondo il suo zoccolo duro elettorale».
«La seconda è se le concessioni decise per proteggere quegli interessi non rischino di diventare il grimaldello usato da altre lobby per ottenere qualcosa alzando la voce».

«La terza, più politica, riguarda l’effetto che questo atteggiamento può avere in una coalizione di destra in piena competizione elettorale».
«Ma, al di là dell’episodio, emergono una maggioranza e un sistema politico condizionati, se non dominati, da micro-interessi che vogliono essere identificati con l’interesse generale: sebbene in realtà lo contraddicano».
Le guerre (e Biden) senza tregua
Quattro mesi superati a Gaza, due anni ormai prossimi a Kiev. Non si vede ancora una via d’uscita dai conflitti che hanno destabilizzato il mondo. Punto per punto.
I piani per «evacuare Gaza» Li ha chiesti Benjamin Netanyahu all’esercito israeliano. «È impossibile raggiungere l’obiettivo della guerra di eliminare Hamas lasciando quattro suoi battaglioni a Rafah, ma è anche chiaro che una potente operazione militare richiede l’evacuazione della popolazione civile dalle zone di combattimento», afferma una nota del primo ministro.
Ma quale evacuazione? Rafah è l’ultimo centro della Striscia di Gaza che non sia stato sostanzialmente raso al suolo, con i civili spinti dagli israeliani sempre più a Sud. Come scrive da Gerusalemme Davide Frattini, «dove possa fuggire la popolazione della Striscia, per l’ennesima disperata volta, non è chiaro. L’esercito ha indicato all’inizio dell’invasione come “sicuro” il villaggio di Al Mawasi sulla costa del Mediterraneo, un piccolo rettangolo di sabbia addossato al mare, non contano le dimensioni in scala sulle mappe degli strateghi, è la dimensione della tragedia che rischia di diventare ancora più enorme, come avverte l’Onu, i palestinesi uccisi in oltre quattro mesi sono quasi 28 mila».
La condanna americana La richiesta all’esercito di «piani per l’evacuazione» da parte del premier israeliano sembra rispondere alle critiche americane, espresse giovedì dal portavoce del Dipartimento di Stato Vedant Patel: «Non abbiamo ancora visto alcuna prova di una seria pianificazione di un’operazione del genere», e procedere ora con un’offensiva del genere, «senza alcuna pianificazione e senza alcuna riflessione in un’area in cui trovano rifugio un milione di persone, sarebbe un disastro». Il presidente Biden, da parte sua, ha descritto la nuova mossa israeliana con un’espressione che gli è ormai consueta, over the top. Cioè eccessiva, esagerata, oltre i limiti.
L’Egitto schiera i carri armati. Una quarantina in tutto, al di là del valico di confine con Rafah: un modo per ribadire che Il Cairo non intende fare entrare i profughi palestinesi scacciati e schiacciati dagli israeliani, anche perché l’ultradestra dello Stato ebraico non fa mistero di volerli deportare per sempre, e Netanyahu deve tenersela se non vuole cadere. Gli Stati arabi temono una conflagrazione generale, Biden vede Israele contrastare non solo a parole ma con fatti potenzialmente irreversibili il suo piano di pace che ha come perno uno Stato palestinese a Gaza e in Cisgiordania.
Le testimonianze da Rafah Le ha raccolte Greta Privitera via videochiamata: «Siamo quasi due milioni di persone accatastate in un posto che in tempi di pace ne ospita poco più di centomila. Abbiamo paura di vedere arrivare da lontano i tank israeliani». «Se succede dove scappiamo? Dopo la mia fottuta tenda c’è un muro sempre più alto. Non possiamo tornare a casa perché non ne abbiamo più una, non abbiamo più parenti. Saremo le prossime vittime».
Intanto in Ucraina
Il nuovo capo militare Intanto in Ucraina si è insediato Oleksandr Syrsky, il nuovo comandante delle forze armate voluto da Zelensky al posto di Valeryi Zaluzhny, popolarissimo e dunque visto dal presidente come un potenziale rivale politico. La preoccupazione di Syrsky, scrive dall’Ucraina Lorenzo Cremonesi, «è al momento correggere la nomea di ufficiale efficiente, ma poco umano, che gli venne addebitata la primavera scorsa durante le fasi più sanguinose della battaglia di Bakhmut, nel Donbass centrale. Allora i soldati lo rimproveravano di essere disposto a sacrificare migliaia di vite pur di non arretrare da questo settore del fronte che comunque i russi alla fine riuscirono ad occupare. Oggi sembra ripetersi la stessa situazione nella poco distante cittadina di Avdiivka, semi accerchiata dalle colonne di Putin».
Ma qual è la prospettiva? È quella di una lunga guerra di logoramento, con gli ucraini che dovranno mobilitare, con le buone e con le cattive, un altro mezzo milione di uomini. E gli aiuti americani — altri 60 miliardi di dollari — bloccati dai repubblicani.
Il messaggio di Putin Intervistato dal giornalista americano di ultradestra Tucker Carlson, il presidente russo ha proposto uno scambio tra il giornalista americano Evan Gershkovich, detenuto a Mosca, e l’agente russo Vadim Krasikov, condannato all’ergastolo in Germania. Sulla guerra ha detto parole che saranno vivisezionate a lungo: «Prima o poi Russia e Ucraina arriveranno a un accordo. Sarebbe stato possibile già quando ci siamo ritirati da Kiev». Un modo per dichiararsi soddisfatto del bottino conquistato finora? Paolo Mieli scrive nell’editoriale che quel bottino non gli va lasciato:
«Se a Putin fosse consentito di tenersi le Repubbliche ucraine già peraltro annesse alla Russia (oltre alla Crimea “conquistata” nel 2014) gli verrebbe concessa una vittoria totale che vanificherebbe l’uccisione di centinaia di migliaia di soldati e civili ucraini. E lo incoraggerebbe a ritentare il colpo, prima o poi. Può darsi che lì si arrivi, che i contendenti sfiancati optino per quel genere di “pace”».
Il problema resta come convincerlo/costringerlo a restituire il bottino.
Intanto Biden
Al-Sisi il messicano Intanto il presidente americano prova ad arginare l’effetto del rapporto in cui il procuratore speciale Robert Hur — che ha indagato sui documenti classificati trattenuti da Biden a casa sua — lo ha definito «un anziano di buone intenzioni con scarsa memoria».
Ma come spiega Viviana Mazza, Biden rischia di peggiorare la situazione: «“La mia memoria è a posto”, ha detto. Poi, però, parlando di Gaza e della risposta “esagerata” di Israele, il presidente è caduto in un lapsus, definendo Al-Sisi il presidente del Messico anziché dell’Egitto. Non è solo una questione di gaffe. Ne fa tante anche il 77enne Trump, che scambia Nancy Pelosi per Nikki Haley; e ha definito Orbán presidente turco anziché ungherese. Il problema è che gli 81 anni di Biden preoccupano gli elettori del suo partito. In un recente sondaggio in Wisconsin, uno Stato in bilico, il 61% dice che Biden è troppo anziano; solo il 29% lo pensa di Trump».
Così, spuntano di nuovo i nomi dei possibili candidati democratici alternativi, i governatori della California e del Michigan, Gavin Newsom e Gretchen Whitmer. Trump, Netanyahu e Putin godono come pazzi.
imageUn’opera di Banksy tra le macerie di Borodyanka, Ucraina (Afp)

Altre cose importanti
Mattarella e il ricordo delle foibe
«Un muro di silenzio e di oblio — un misto di imbarazzo, di opportunismo politico e talvolta di grave superficialità — si formò intorno alle terribili sofferenze di migliaia di italiani, massacrati nelle foibe o inghiottiti nei campi di concentramento, sospinti in massa ad abbandonare le loro case, i loro averi, i loro ricordi, le loro speranze, le terre dove avevano vissuto, di fronte alla minaccia dell’imprigionamento se non dell’eliminazione fisica».

Così il Presidente della Repubblica ha reso omaggio agli italiani uccisi o cacciati dai comunisti jugoslavi per vendetta contro l’aggressione dell’Italia fascista, durante la celebrazione del «Giorno del Ricordo» al Quirinale.
Il raduno neonazista a Budapest Lo chiamano «Giorno dell’onore» e vede arrivare nella capitale ungherese ultrà di estrema destra da tutta Europa. Fu in questa occasione che l’anno scorso Ilaria Salis venne arrestata con l’accusa di aver partecipato all’aggressione a due neonazi. Da Budapest, Marco Imarisio racconta le offese della stampa ungherese all’insegnante italiana, per la cui liberazione il padre ha lanciato una campagna entrata ora in una fase di apparente stallo, dopo l’interessamento del governo e la frenata del ministro Nordio.
La saga degli Agnelli
Dopo la notizia che John Elkann è indagato con l’accusa di «dichiarazione fraudolenta» sull’eredità di Gianni Agnelli, ora le lenti degli inquirenti si sono posate sul patrimonio di Marella, moglie dell’Avvocato. Tutto nasce dalla causa intentata da Margherita Agnelli ai suoi stessi figli. La cronaca di Simona Lorenzetti e la ricostruzione di Mario Gerevini.
Sanremo travolta (dalle cover)
Mentre la Rai pensa di far causa a John Travolta per la presunta pubblicità occulta di una marca di scarpe — ma resta lo sconcertante «ballo del qua qua» in cui l'attore è stato coinvolto da Amadeus e, ebbene sì, da Fiorello — ieri dall’Ariston sono arrivate note felici grazie alle cover di grandi pezzi del passato, cantati dai loro autori insieme ai concorrenti di oggi. Un’occasione per ri-sentire dal vivo Nannini, Tozzi, Cocciante, Donatella Rettore, perfino i Jalisse.
Alle 2 di notte, l’annuncio che la serata è stata vinta dal rapper napoletano Geolier (con Guè, Luchè e Gigi D’Alessio) è stato accolto dai fischi. Il pubblico, commosso dal suo omaggio al padre, preferiva Angelina Mango, arrivata seconda. Terza Annalisa. Qui la classifica, e qui le pagelle.
Oggi la serata finale, co-condotta da Amadeus e Fiorello. Funzionerà così.
Si esibiranno nuovamente i 30 cantanti, giudicati però solo dal pubblico attraverso il Televoto.
La media tra le percentuali di voto ottenute stasera via Televoto e quelle delle serate precedenti determinerà la nuova classifica generale.
A questo punto i primi 5 si esibiranno un’altra volta e saranno votati da tutti: Televoto, Giuria delle Radio e Giuria della Sala Stampa, Tv e Web. Chi otterrà la percentuale più alta sarà la vincitrice o il vincitore di Sanremo 2024, la 74esima edizione del Festival.
Da leggere/ascoltareGianna Fregonara e Orsola Riva sui concorsi deserti per la scuola.
Aldo Cazzullo su Eric Zemmour, l’estremista francese neo-alleato europeo di Meloni.
Francesco Verderami sulle trattative per la riforma che punta al premierato (nelle pagine di Politica e tra poco sul sito).
Paolo Baldini con la sua Cinebussola: trame, giudizi e trailer dei film del weekend, in sala e in streaming.
L’Ammazzacaffè di Massimo Gramellini, con i Caffè della settimana corretti con i commenti dei lettori. Qui di seguito, invece, il suo appuntamento quotidiano.


Il Caffè di Gramellini
Tra color che son sospesi
Dai, non si può sospendere uno studente per dodici giorni solo perché ha criticato la sua scuola. Verrebbe da appellarsi al ministro competente, se non fosse che quello dell’Istruzione ha appena proclamato in Parlamento la propria incompetenza, appellandosi all’autonomia scolastica, espressione talmente vaga che sembra fatta apposta per fungere all’occorrenza da sapone neutro con cui lavarsi le mani. Damiano Cassanelli, questo il nome del reprobo, è il rappresentante d’istituto che in un’intervista alla «Gazzetta di Modena» si è lamentato del fatto che il suo liceo abbia abolito le gite all’estero, pur essendo un linguistico, e che l’ultimo giorno dello scorso anno scolastico siano stati perquisiti gli zaini degli studenti: mica siamo terroristi, ha detto. La preside non ha gradito i toni, e posso capirla, e ha sospeso Damiano: e qui non la capisco più. Un conto è punire chi compie atti di violenza contro le persone e le cose (in questo senso condivido la circolare ministeriale che obbliga i devastatori di aule a risarcire di tasca loro). Un’altra è intervenire sulla libertà di manifestazione del dissenso, sia pure espresso in forme urticanti.
La scuola, come la democrazia, si smarrisce quando diventa caos, ma anche quando pretende di assomigliare a una caserma. Ed è in quel terreno che sta tra la caserma e il caos che si gioca la partita. Basterebbe lasciarsi guidare dalla fiaccola del buonsenso: concetto un tempo borghese, ma oggi decisamente rivoluzionario.
Grazie per aver letto Prima Ora, e buon fine settimana.

(gmercuri@rcs.it; langelini@rcs.it; etebano@rcs.it; atrocino@rcs.it)
   
Ricevi questa email in quanto iscritto alla newsletter. Titolare del Trattamento Dati è RCS MediaGroup S.p.A.
34  Forum Pubblico / "OLIVO POLICONICO". IDEE DAL TERRITORIO A CONFRONTO. / Fiorella Mannoia porta a Sanremo 2024 un storia di resistenza con Mariposa. inserito:: Febbraio 08, 2024, 11:20:12 am
Fiorella Mannoia porta a Sanremo 2024 un storia di resistenza con Mariposa | GQ Italia

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ggiannig <ggianni41@gmail.com>

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https://www.gqitalia.it/article/fiorella-mannoia-mariposa-significato-canzone-sanremo-2024#:~:text=Fiorella%20Mannoia%20sale%20sul%20palco,%2C%20%E2%80%9Cfarfalla%E2%80%9D%20in%20spagnolo.
35  Forum Pubblico / "OLIVO POLICONICO". IDEE DAL TERRITORIO A CONFRONTO. / OLIVO POLICONICO. Piattaforma di Comunicazione e Informazione dai Territori. inserito:: Febbraio 06, 2024, 09:25:22 pm
Nota per i lettori, dei miei/NOSTRI spazi in FB, oggi denominati con riferimento diretto o indiretto al futuro:
OLIVO POLICONICO.

Come già accaduto nel passato questa mia recentissima iniziativa/provocazione ha scopi molteplici e diversi che andranno ben precisati e decisi dai primi Aderenti e Membri della Piattaforma Virtuale Olivo Policonico.
Dico da subito che ho molto da chiarire (strada facendo) su questa MIA IDEA, che non sarà realizzabile senza la Partecipazione Volontaria di almeno 30 Membri Attivi. 20 coordinatori per ogni regione, più 10 Organizzatori Nazionali.

Primo chiarimento: IO SONO SOLO.
in quanto sto immaginando una piattaforma virtuale che ci dia la possibilità di scambio di opinioni, informazioni e di altre comunicazione sociopolitiche, tra i Membri e il pubblico dei lettori, su tematiche ben strutturate e delimitate nel segmento di interessi sociali e politici del territorio.

Secondo chiarimento: DIETRO e VICINO a ME c’è NESSUNO.
Io mi limito a proporre di creare un contenitore VIRTUALE, oggi, ancora VUOTO, con pareti, finestre, porte, un tetto e i sotterranei o cantine, ben circoscritti, limitati e definiti: da uno Statuto Fondativo da far realizzare ai primi 30 Membri che aderiranno all’iniziativa di formazione di una Realtà Virtuale che sostituisce un ambiente di Vita Reale, il sociale e la politica del territorio, con uno simulato.
Il primo scopo da elaborare, dai primi 30 Membri aderenti, sarà eliminare il vuoto iniziale del contenitore virtuale, con una prima definizione del Progetto base, espressa per grandi linee di contenuti base.
Ovvio che sin da questi primi momenti fondativi, l’elaborazione dei dati e delle proposte da sviluppare al Tavolo di Studio del progetto saranno scambiati, tra i protagonisti, a distanza operando da Remoto con Teleconferenze “riservate” da non diffondere, se non approvate dalla segreteria operativa in piattaforma.
Se eventuali Autorità di Controllo, che volessero curiosare su cosa staremmo per combinare, saranno fornite scopi e particolari elaborati ma soltanto dal Responsabile del Gruppo in formazione, cui si dovranno rivolgere in prassi normale. 

Fine del primo passo.
Italia 28 gennaio 2024     
Correzioni e aggiornamenti il 3 febbraio 2024.
Fine del secondo passo.
ggiannig - ciaooo
36  Forum Pubblico / "OLIVO POLICONICO". IDEE DAL TERRITORIO A CONFRONTO. / OLIVO POLICONICO. Piattaforma di Comunicazione e Informazione dai Territori. inserito:: Febbraio 06, 2024, 09:19:34 pm
Gianni Gavioli
Spiego:

30 persone perché?
20 persone come Coordinatori Regionali (1 per ogni Regione).
6 persone come Responsabili Nazionali della Piattaforma.
4 persone nel Team della Direzione Etica della piattaforma.
Il tutto deciso dal Gruppo dei Trenta, confortato dalla consultazione/consenso sociopolitico e organizzativo, dei primi aderenti al Progetto, con diritto di voto (tipo primarie).
Tanto per cominciare in chiarezza d’intenti.

Gianni Gavioli
Italia – 6 febbraio 2024
37  Forum Pubblico / LAU - Libera Associazione Umanitaria. DA ULIVO A OLIVO. (da RIFONDARE). / Gianni Gavioli. - MIE NOTE SPARSE E SPEZZATE - Post su Facebook. inserito:: Febbraio 06, 2024, 07:42:41 pm
Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo
  ·   ·
Come é noto ci sono elementi e movimenti di Destra che non ritengono conveniente assistere i Vecchi o prevenire loro da danni di salute con i vaccini.
Soldi sprecati sostengono, anche in pubblico e in campagna elettorale.
Hanno spaccato in pezzi anche il rapporto tra cittadini.
Non vaccinare i vecchi ne abbasserà il numero!
E' già successo.
ggiannig

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Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo
  ·   ·
Non c'é niente da ridere!
La Rai non é mai stata tanto degradata come oggi.
Oltre a programmi da canile (o da ovile), si é fatta invadere dalla pubblicità che ruba il tempo e la vita degli spettatori.
ggiannig
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Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo
  ·   ·
Il Fascismo si deve guardare allo specchio e trarne le giuste considerazioni, ovviamente negative. E a tumulazione avvenuta archiviarlo per fatti avvenuti.
Quello che è in corso, seminascosto da l'ipocrisia e dalle male intenzioni di parte, è lo SFASCIO di una intera nazione, in atto da decenni e diventato argomento portante di campagne elettorali antiStato e antiEuropee.
NON se ne nomina neppure la parola, molto esplicita, semplicemente perché L'ABERRAZIONE disfattista è un cancro che attraversa tutto il campo partitico attuale.
SFASCISMO è la futura epigrafe per l'Italia
Sfasciata per conto terzi.
ggg
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Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo
  ·   ·
Mettersi d'accordo (e chiamarla Intesa) per le elezioni europee, NON interessa molto agli italiani che stanno soffrendo le gesta astute e furbesche, di questo governo.
NON risolve i problemi dei Partiti e della Gente di Centro e di Sinistra.
Soltanto un Piano di governo molto dettagliato, concentrato su una vera intesa di governo, impegnato nel dare elementi di fiducia e credibilità agli elettori delle PROSSIME POLITICHE, può suscitare Interesse in chi oggi non vota per protesta verso TUTTA la politica degli ultimi decenni.
Sono le POLITICHE, dopo la caduta di questo governo, di cui ci si deve occupare con una visione futuribile, depurata dalle insufficiente di una Cattiva Politica che ha diviso l’Italia, una Nazione europea.
ggiannig
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Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo
  ·   ·
Basta alla violenza e all'assassinio del subumano contro l'essere umano.
Una Democrazia Autorevole ci dovrà difendere!
ggg
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Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo
  ·   ·
Sono moltissime le storture, nella nostra società ""sgarrupata", che abbiamo messo nelle mani delle destre al potere.
Nulla da stupirsi se le "metteranno a posto" con  loro comodo".
ggg

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Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo
  ·   ·
Il giornalismo d'inchiesta aiuta l'Opinione Pubblica a farsi molte "opinioni"!
Ma non sono i tangheri che fanno più danni.
Bisogna scavare più a fondo e guardare più in alto
ggg
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Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo
  ·   ·
I lettori tra l'incudine e il martello.
E la verità?
Da immaginare, ... quelli più cattivi tra noi spesso ci azzeccavano.
Gli altri se ne fregavano e siamo arrivati qui.
Purtroppo.
ciaooo
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Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo
  ·   ·
Ma quali REGIONI, sono quelle in cui si vive meglio??
Tenendo conto che ormai le mafie sono dappertutto.
Solo mafia è meglio, che mafie più malviventi  locali.
ggg

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Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo
  ·   ·
Il Boicottaggio é una arma legittima di protesta, che andrebbe più spesso usata e meglio organizzata, dalla Opinione Pubblica della cittadinanza informata.
Nel caso specifico, che qui riporto, sollecitare il boicottaggio alla produzione Rummo, a seguito della visita di Salvini al pastificio, da parte della massa peggiore, che imbratta i social sul web, facendone diventare un "caso" che ha mosso la presa di posizione da parte di Briatore, é una operazione squallida e di infima qualità che il Pastificio Rummo non meritava e non merita.
Data la situazione italiana d'oggi, sia in politica sia nel sociale, che i Populisti Sfascisti hanno creato da tempo per carpire il consenso cattivo di eterni scontenti e di lanzichenecchi prezzolati, NON DEVE STUPIRE.
Ci sono personaggi che, come si muovono fanno guai, ma questo é un problema di marketing più attento e meglio curato, che tocca risolvere a coloro che li invitano.
Le persone eticamente sane di mente e di cuore non devono dare credito a simili casi.
Sono tutte pretesti e provocazioni, creati ad arte per campagne elettorali che devono alimentare il CAOS, quello che confonde le menti di chi andrà a votare.
ciaooo   
 P.S.:     anch'io, anni fa, visitai il pastificio Rummo, mi interessava già allora per ragioni di lavoro e non di propaganda.
La visita professionale (direzione marketing e commerciale) mi confermò la stima e l'interesse che me l'aveva suscitata.
Confermo i mio personale giudizio positivo, sulla azienda Rummo, che va ben oltre il fatto di apprezzarne la produzione.
ggiannig

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Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo
  ·   ·
Siamo Opinione Pubblica NON una Massa da sottomettere alle Istituzioni, sociali, politiche o religiose!
ggiannig  - ggianni41@gmail.com

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Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo
  ·   ·
Il terrorismo non é un partito e neppure una religione.
Sono una setta di sub-umani violenti, anche con se stessi!
ggg

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Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo
  ·   ·
Troppe negatività nella Sanità Italiana.
Dato il particolare settore, ogni errore o negligenza porta sofferenze,  malattie e spesso un fine vita anticipato, per colpa.
ciaooo

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Gianni Gavioli ha aggiornato la descrizione.
Amministratore
Esperto del gruppo
  ·   ·
Da tempo siamo sdegnati dagli aspetti negativi del convivere in questa nostra Società, invasa dal Malaffare e dal Caos Sociale e Politico.
Dobbiamo conoscere sin dove vogliono arrivare le PREVARICAZIONI, contrarie ai precetti dell'onestà e dell'equità, da parte di coloro che, non da oggi, sono al potere ottenuto con il cattivo consenso e con le menzogne.
Dobbiamo dire BASTA all'Accanimento delle ISTITUZIONI contro di NOI, CITTADINI, che da anni ne abbiamo subite di varia natura e gravità.
Il futuro sarà dedicato a cosa si possa e si debba fare in concreto e una volta per tutte, per cancellare l'onta che ci fa considerare nel Mondo, una Democrazia Imperfetta (Democracy Index 2021 - The Economist).
La Democrazia non ce l'ha regalata nessuno, i nostri Padri della Patria e la Resistenza di Popolo, con l'aiuto di Alleati, l'hanno strappata all'odio dei nazifascisti di allora.
In questo Gruppo, che si aggiorna con frequenza (non siamo una lapide) almeno nella intestazione, visto la nessuna partecipazione in Meta/Facebook, ci si deve rendere conto di cosa e di chi siamo, sia come singole persone, sia come popolo Italiano!
Facile dire "dobbiamo cambiare", ma in cosa se non abbiamo consapevolezza di chi siamo, oggi, noi!
AGGIORNATO
Italia 16 agosto 2021.
il 27 settembre 2022,
il 7 aprile 2023,
Italia 08 giugno 2023.
Italia 17 luglio 2023.
Italia 25 ottobre 2023
ggiannig ciaooo

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Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo
  ·   ·
Si rimescola la Giustizia a favore dei REI presenti e futuri.
Quasi una istigazione a delinquere e una elargizione di quattrini alla casta degli avvocati.
O mi sbaglio??
ggg

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Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo
  ·   ·
Questo é un esempio di come si vuole annientare la libera scelta del cittadino, sul come desidera stare in casa propria, con l'ignobile scusa di far pagare meno le bollette.
Tipo: tu paga le bollete che io non ti abbasso come importo, io ti costringo ad avere in casa tua la temperatura che dico io.
Ergo consumi di meno non perchè ti faccio pagare meno, ma perché consumi meno per il riscaldamento e te ne stai al freddo o in ogni caso NON a quanto vorresti avere come calore in casa TUA!
Immiserire il modo di vivere e lo status dei cittadini, ha molti vantaggi per chi li maltratta governando da populista (diffondendo il falso).
Questo é un modo per schiavizzare e sottomettere una popolazione al volere del despota di turno.
Tanti piccoli AUTOCRATI di periferia, di condominio o di regione fanno di una Democrazia Incompleta una dittatoriale Democratura, appunto despota.
ggg

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Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo
  ·   ·
Noi Vecchi del web lo raccomandiamo da sempre.
Mai accanirsi contro le persone!
Le critiche si fanno ai contenuti e alle opinioni, mai alla persona.
Nuotare nella CATTIVERIA, prima o poi fa annegare, tutti i cattivi.
Ma i buoni sono sempre i primi a cadere e non é giusto!
ggiannig

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Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo
  ·   ·
Perché alle caldaie e ogni altro bene facilitato nell'acquisto da benefici fiscali, aumentano o addirittura raddoppiano subito il prezzo???
Perché fanno parte della vasta operazione,  sponsorizzata dalla cattiva politica di destra e di sinistra, di predazione del Risparmio delle Famiglie.
In atto già da anni nella Sanità Regionale con le liste d'attesa e altro caos, ma anche con il trucco dei governi che affermano che non alzano le tasse, ma poi ti rubano servizi e portafogli in altro modo.
ggiannig

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Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo
  ·   ·
La Sanità é stata rapita, negli anni passati, dagli "amici degli amici" a favore della sanità privata.
Con due scopi: derubarci il risparmio di famiglia e godersi le risorse della sanità pubblica.
ciaooo

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Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo
  ·   ·
POSSIBILE CHE:
Abbiamo al potere i resti del fascismo.
Abbiamo all’opposizione i resti del Comunismo.
Abbiamo al Centro elementi caratteriali (ma non lo sono è soltanto una mascheratura) che appena sono poco più di quattro gatti, litigano e si separano.
Ma è possibile che si continui a mandare al potere soltanto “RESTI”!!
Ma è possibile che all’opposizione si tolleri “RESTI” ed Elementi capaci solo di sedersi e chiacchierare?
Siamo il 40 % coloro che non votano, moltissimi per protesta, ma “loro” imperversano lo stesso.
Dobbiamo cambiare la nostra protesta, SEMPRE NON VIOLENTA.
ggg - ciaooo

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Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo
  ·   ·
Loro terroristi, noi indifferenti.
Lasciamo farci dominare da terroristi e guerrafondai?
NO!
ggg

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Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo
  ·   ·
Dal terrorismo DOBBIAMO DIFENDERCI!!
Chi sostiene il terrorismo é nemico della nostra realtà.
Detto questo convinti diciamo, anche, che la nostra stupida indifferenza ha favorito gli errori e le atrocità, commessi dai nostri alleati occidentali ma anche da noi, subendoli.
Chi, come noi, vuole la Pace Attiva non si schiera "contro", ma si sforza di comprendere che le guerre giuste esistono, quando si é costretti a combatterle, contro il Male. 
Il Male é tutto ciò che danneggia l'Umanità, tutta o anche in parte.
ggg

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Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo
  ·   ·
Un Basta che farebbe bene anche al governo della signora Meloni.
Che attacca personaggi, apprezzati anche da chi non ha votato, per protesta, non é una buona tattica.
Cominciano ad essere troppi nemici.
"Molti nemici, molto onore", NON ha funzionato nell'ultima guerra e non sta funzionando neppure con Salvini.
Oltretutto la frase, non é di Giulio Cesare e neppure di Mussolini.
La si attribuisce al condottiero tedesco Georg von Frundsberg (1473 - 1528).
La disse a Vicenza combattendo contro i veneziani nella battaglia di La Motta era il 1513.
ggg - (nota da il Secolo d'Italia).

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Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo
  ·   ·
Tra i molti, un "personaggio " emerge per cattiveria e determinazione nella volontà di sfasciare l'esistente nel Sistema Italia, per torbido egoismo di parte.
ggg

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Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo
  ·   ·
3 ore, con intervallo, che ci si poteva risparmiare.
Ma dal governo, condizionato da Salvini, ci sarà di peggio.
ggg

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Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo
  ·   ·
Basta lo devono dire gli elettori, NON i potenti al governo.
Noi non abbiamo certezze nell'attaccarli, ma loro conoscono i perchè.
ciaooo
(verso salvini per l'accusa di corruzione anas)
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Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo
  ·   ·
Vero!
Questo contenuto non è al momento disponibile
In questi casi, generalmente significa che il proprietario ha condiviso il contenuto solo con un gruppo ristretto di persone, ha modificato chi può vederlo oppure lo ha eliminato.

(censurato dopo 7 visualizzazioni)

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Gianni GavioliAutore
Amministratore
Conoscere i VERI problemi degli agricoltori, significa risolvere i nostri problemi di compratori e consumatori.
 Sempre che le loro ragioni NON siano PROPAGANDA ANTIEUROPEA! Dobbiamo capire bene prima di dire basta o prima di votare! - ggiannig

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Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo
  · 5 h  ·
L'Opinione Pubblica aumentando l'Etica del vivere in una società che si dichiara democratica, abbatterà la rozzezza e la MalaFede diffusa nell'attuale Cattiva Politica.
La Gente deve capire e distinguere.
Essere TIFOSI non violenti e onesti, nello sport è positivo per la Società.
Esserlo nella politica delle mafie e delle sette significa portare il "cervello all"ammasso".
E la cattiva politica se ne approfittera'.
ggg

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Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo
  · 19 h  ·
Come é noto ci sono elementi e movimenti di Destra che non ritengono conveniente assistere i Vecchi o prevenire loro da danni di salute con i vaccini.
Soldi sprecati sostengono, anche in pubblico e in campagna elettorale.
Hanno spaccato in pezzi anche il rapporto tra cittadini.
Non vaccinare i vecchi ne abbasserà il numero!
E' già successo.
ggiannig
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Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo
  ·   ·
Il Fascismo si deve guardare allo specchio e trarne le giuste considerazioni, ovviamente negative. E a tumulazione avvenuta archiviarlo per fatti avvenuti.
Quello che è in corso, seminascosto da l'ipocrisia e dalle male intenzioni di parte, è lo SFASCIO di una intera nazione, in atto da decenni e diventato argomento portante di campagne elettorali antiStato e antiEuropee.
NON se ne nomina neppure la parola, molto esplicita, semplicemente perché L'ABERRAZIONE disfattista è un cancro che attraversa tutto il campo partitico attuale.
SFASCISMO è la futura epigrafe per l'Italia
Sfasciata per conto terzi.
ggg

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Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo
  ·   ·
Mettersi d'accordo (e chiamarla Intesa) per le elezioni europee, NON interessa molto agli italiani che stanno soffrendo le gesta astute e furbesche, di questo governo.
NON risolve i problemi dei Partiti e della Gente di Centro e di Sinistra.
Soltanto un Piano di governo molto dettagliato, concentrato su una vera intesa di governo, impegnato nel dare elementi di fiducia e credibilità agli elettori delle PROSSIME POLITICHE, può suscitare Interesse in chi oggi non vota per protesta verso TUTTA la politica degli ultimi decenni.
Sono le POLITICHE, dopo la caduta di questo governo, di cui ci si deve occupare con una visione futuribile, depurata dalle insufficiente di una Cattiva Politica che ha diviso l’Italia, una Nazione europea.
ggiannig

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Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo
  ·   ·
Sono moltissime le storture, nella nostra società ""sgarrupata", che abbiamo messo nelle mani delle destre al potere.
Nulla da stupirsi se le "metteranno a posto" con  loro comodo".
ggg

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Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo
  ·   ·
Basta alla violenza e all'assassinio del subumano, contro l'essere umano.
Una Democrazia Autorevole ci dovrà difendere!
ggg

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Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo
  ·   ·
Il giornalismo d'inchiesta aiuta l'Opinione Pubblica a farsi molte "opinioni"!
Ma non sono i tangheri che fanno più danni.
Bisogna scavare più a fondo e guardare più in alto
ggg

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Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo
  ·   ·
I lettori tra l'incudine e il martello.
E la verità?
Da immaginare, ... quelli più cattivi tra noi spesso ci azzeccavano.
Gli altri se ne fregavano e siamo arrivati qui.
Purtroppo.
ciaooo

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Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo
  ·   ·
Ma quali REGIONI, sono quelle in cui si vive meglio??
Tenendo conto che ormai le mafie sono dappertutto.
Solo mafia è meglio, che mafie più malviventi  locali.
ggg

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Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo
  ·   ·
Il Boicottaggio é una arma legittima di protesta, che andrebbe più spesso usata e meglio organizzata, dalla Opinione Pubblica della cittadinanza informata.
Nel caso specifico, che qui riporto, sollecitare il boicottaggio alla produzione Rummo, a seguito della visita di Salvini al pastificio, da parte della massa peggiore, che imbratta i social sul web, facendone diventare un "caso" che ha mosso la presa di posizione da parte di Briatore, é una operazione squallida e di infima qualità che il Pastificio Rummo non meritava e non merita.
Data la situazione italiana d'oggi, sia in politica sia nel sociale, che i Populisti Sfascisti hanno creato da tempo per carpire il consenso cattivo di eterni scontenti e di lanzichenecchi prezzolati, NON DEVE STUPIRE.
Ci sono personaggi che, come si muovono fanno guai, ma questo é un problema di marketing più attento e meglio curato, che tocca risolvere a coloro che li invitano.
Le persone eticamente sane di mente e di cuore non devono dare credito a simili casi.
Sono tutte pretesti e provocazioni, creati ad arte per campagne elettorali che devono alimentare il CAOS, quello che confonde le menti di chi andrà a votare.
ciaooo   
 P.S.:     anch'io, anni fa, visitai il pastificio Rummo, mi interessava già allora per ragioni di lavoro e non di propaganda.
La visita professionale (direzione marketing e commerciale) mi confermò la stima e l'interesse che me l'aveva suscitata.
Confermo i mio personale giudizio positivo, sulla azienda Rummo, che va ben oltre il fatto di apprezzarne la produzione.
ggiannig

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Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo in Virtual Reality
  ·   ·
Ci sono molte realtà italiane da tornare a considerare, con molta attenzione, dopo averle deturpate e sciupate.
Per esempio:
RICONSIDERARE LA NOSTRA REALTA' SOCIALE, come valore.
LA CULTURA DELLA CONOSCENZA NEI GIOVANI, come valore.
LA FAMIGLIA, come valore.
IL MONDO DEL LAVORO, come valore.
L'AMICIZIA, come valore.
LA COMPETIZIONE ONESTA, come valore.
I CONSUMI INTELLIGENTI E RAZIONALI CHE NON SONO IL MINIMALISMO CHE FA RITORNARE POVERI.   
ggg

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Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo in Virtual Reality
  ·   ·
OLIVO POLOCONICO
Piattaforma Territoriale, d'Informazione e Comunicazione Sociale e Politica, per la Base di Elettori di Centro e di Sinistra.
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Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo in Virtual Reality
  ·   ·
Mettiamo da parte, fin poco prima delle elezioni, il penoso, tragico, deviante chiacchiericcio fasullo, della Partitocrazia Invasiva nella nostra società.
Prestiamo, invece, la massima attenzione critica, ai Fatti e alle Azioni che stanno compiendo gli attuali detentori del potere!
L'indifferenza e la comoda sottomissione ci rovinano la Vita.
ggg

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38  Forum Pubblico / DOMANESIMO E' IL FUTURO, come lo disegniamo per i nostri nipoti? / L'unico modo di dare determinazione al mondo è di dargli la consapevolezza. inserito:: Febbraio 06, 2024, 07:35:45 pm
Venerdì 02 febbraio 2024

Frasi di Miguel de Unamuno   

“L'unico modo di dare determinazione al mondo è quello di dargli la consapevolezza.”

MIGUEL DE UNAMUNO

da FrasiCelebri
39  Forum Pubblico / LA CULTURA, I GIOVANI, La SOCIETA', L'AMBIENTE, LA COMUNICAZIONE ETICA, IL MONDO del LAVORO. / IO SONO SOLO, NELLA MIA IDEA DI OLIVO POLICONICO, PIATTAFORMA LIBERA. inserito:: Febbraio 06, 2024, 07:27:12 pm
Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo
  ·   ·
Nota per i lettori, dei miei/NOSTRI spazi in FB, oggi denominati con riferimento diretto o indiretto al futuro:
OLIVO POLICONICO.

Come già accaduto nel passato questa mia recentissima iniziativa/provocazione ha scopi molteplici e diversi che andranno ben precisati e decisi dai primi Aderenti e Membri della Piattaforma Virtuale Olivo Policonico.
Dico da subito che ho molto da chiarire (strada facendo) su questa MIA IDEA, che non sarà realizzabile senza la Partecipazione Volontaria di almeno 30 Membri Attivi. 20 coordinatori per ogni regione, più 10 Organizzatori Nazionali.

Primo chiarimento: IO SONO SOLO.
in quanto sto immaginando una piattaforma virtuale che ci dia la possibilità di scambio di opinioni, informazioni e di altre comunicazione sociopolitiche, tra i Membri e il pubblico dei lettori, su tematiche ben strutturate e delimitate nel segmento di interessi sociali e politici del territorio.

Secondo chiarimento: DIETRO e VICINO a ME c’è NESSUNO.
io mi limito a proporre di creare un contenitore VIRTUALE, oggi, ancora VUOTO, con pareti, finestre, porte, un tetto e i sotterranei o cantine, ben circoscritti, limitati e definiti: da uno Statuto Fondativo da far realizzare ai primi 30 Membri che aderiranno all’iniziativa di formazione di una Realtà Virtuale che sostituisce un ambiente di Vita Reale, il sociale e la politica del territorio, con uno simulato.
Il primo scopo da elaborare, dai primi 30 Membri aderenti, sarà eliminare il vuoto iniziale del contenitore virtuale, con una prima definizione del Progetto base, espressa per grandi linee di contenuti base.

Ovvio che sin da questi primi momenti fondativi, l’elaborazione dei dati e delle proposte da sviluppare al Tavolo di Studio del progetto saranno scambiati, tra i protagonisti, a distanza operando da Remoto con Teleconferenze “riservate” da non diffondere, se non approvate dalla segreteria operativa in piattaforma..
Se eventuali Autorità di Controllo, che volessero curiosare su cosa staremmo per combinare, saranno fornite scopi e particolari elaborati ma soltanto dal Responsabile del Gruppo in formazione, cui si dovranno rivolgere in prassi normale.

Fine del primo passo.
Italia 28 gennaio 2024
Correzioni e aggiornamenti il 3 febbraio 2024.

Fine del secondo passo.
Segue.
ggiannig - ciaooo
40  Forum Pubblico / SOCIALESIMO. STUDIO PREPARATORIO ALLA DEMOCRAZIA, OCCIDENTALE, EUROPEA e MEDITERRANEA. / Boccia avvicina la rottura con Conte: “Grazie a lui Meloni anche dopo il 2027. inserito:: Febbraio 06, 2024, 07:19:13 pm
Omnibus, Boccia avvicina la rottura con Conte: “Grazie a lui Meloni anche dopo il 2027”

Sullo stesso argomento: 05 febbraio 2024

Francesco Boccia, capogruppo del Pd al Senato, non le manda di certo a dire a Giuseppe Conte. Il dem, ospite della puntata del 5 febbraio di Omnibus, talk show del mattino di La7 con Alessandra Sardoni alla conduzione, si lascia andare ad un duro discorso nei confronti del leader del Movimento 5 Stelle: “Io non parlo di passato perché se no dovrei chiedere a Conte se ritiene ancora validi i decreti sicurezza di Matteo Salvini. Il Pd fa i suoi congressi e non è proprietà di nessuno. E i congressi indicano la strada. Il Pd di Elly Schlein è un partito di sinistra, nel solco della famiglia del socialismo europeo e mondiale ed ha un avversario, la destra. Su questo cerchiamo di costruire dei rapporti per costruire un’alternativa a questo governo. Il Pd lavora a questo.

Ogni giorno in Parlamento e nel Paese lavoriamo con tutte le forze che cercano di costruire una alleanza sulle cose concrete da fare. Io non mi metto a guardare nel passato o nelle differenze, che ci sono, negli altri partiti. Io penso al futuro e a costruire un’alternativa al governo.
Se Conte si mette a guardare nel passato dei partiti non lavora in questa direzione. E se continua così Giorgia Meloni resta a Palazzo Chigi anche dopo il 2027”.

Boccia si è poi soffermato sulla protesta degli agricoltori, che ora minacciano di accerchiare Roma: “Quando ne abbiamo discusso e abbiamo presentato, nella manovra, emendamenti a prima firma Pd per mantenere l’esenzione Irpef il governo ha detto no perché riteneva il dossier agricolo secondario. Questa è la verità. Ora la destra sotto la spinta dei trattori si preoccupa e si affretta a cercare risorse per un settore fino ad ora ignorato”. Sempre colpa di qualcun altro.
Da - https://www.iltempo.it/politica/2024/02/05/news/francesco-boccia-giuseppe-conte-pd-m5s-giorgia-meloni-dopo-2027-omnibus-38331442/
41  Forum Pubblico / LA NOSTRA COLLINA della più BELLA UMANITA', quella CURIOSA. / L'Africa DEVE dire la sua! inserito:: Febbraio 06, 2024, 07:14:45 pm
L'Africa DEVE dire la sua!

I NeoCOLONIALISTI ci sono già nel Mondo e si sono aggiornati.
Se non stiamo attenti a come ci muoviamo in Africa, ci faranno fare la fine dell'ingegner Mattei.

Soprattutto adesso, che siamo uno Stato e una Nazione, che alcuni vogliono ridurre a uno Spezzatino Regionale Feudale.   
Nelle mani di Famiglie, Liste civiche locali, e Partiti o Movimenti, antiStato e antiEuropei. 

ciaooo
42  Forum Pubblico / LA CULTURA, I GIOVANI, La SOCIETA', L'AMBIENTE, LA COMUNICAZIONE ETICA, IL MONDO del LAVORO. / IO SONO SOLO, NELLA MIA IDEA DI OLIVO POLICONICO, PIATTAFORMA LIBERA. inserito:: Febbraio 06, 2024, 12:35:20 am
Vieusseux (1986)
di Giovanni Spadolini – In “Autunno del Risorgimento. Miti e contraddizioni dell’unità”, Edizioni della Cassa di Risparmio di Firenze, 1986, pp. 27-33.

Giovan Pietro Vieusseux (Oneglia, 1779 - Firenze, 1863)
Per quanto di origine svizzera, per quanto trasferitosi non più giovanissimo nella capitale granducale, Vieusseux rappresenta la Toscana, la Toscana moderata e liberale dell’ultimo trentennio lorenese, la Toscana dei fermenti di rinnovamento religioso, delle correnti di revisione letteraria, dei gruppi di rinascita scientifica: coincide con quella Toscana riformista e ricercatrice che non è già più «Toscanina», che anticipa i brividi del ’59 e del ’60.
Gian Pietro Vieusseux è al centro di un movimento che è insieme culturale e politico. Il valore di quella esperienza non sarà affatto diminuito dai limiti del protagonista, né personalità eminente nel campo della cultura, né pensatore politico particolarmente originale e vigoroso.
Viaggiatore, commerciante, più sensibile alle risorse dei paesi stranieri che alle loro attrattive culturali, pronto a criticare Chateaubriand per non aver capito le ricchezze della Tunisia, condannato da Bonaparte per aver esportato illegalmente una grossa partita di tessuti di provenienza inglese dall’Olanda in Francia, in regime di blocco continentale, Vieusseux arriva a Firenze nel 1819 e decide di fondarvi un «gabinetto di lettura», per un fine di cauta speculazione commerciale che si unisce ad un autentico programma di diffusione della cultura (anzi lo presuppone).
I primi due anni dell’Antologia, fra il 1821 e il 1822, non escono dai limiti di una rivista di confusa e spesso farraginosa divulgazione, dove ad articoli prevalentemente tecnici si alternano squarci di filosofia della storia di ispirazione illuministica, o divagazioni di natura morale. Com’è che da quella prima iniziativa del Vieusseux, nascerà quella gloriosa rivista, che rappresenterà un simbolo di progresso e di libertà fino a suscitare le ire della reazione e dell’Austria?
C’è un trapasso dal primo al secondo Vieusseux, che nessuno ha saputo cogliere meglio di Raffaele Ciampini nella sua monumentale biografia einaudiana. La vera intelligenza di Vieusseux consisterà dell’adattare i propri piani all’ambiente. In questo senso è giusto parlare del Vieusseux come di un grande «impresario» culturale. Come tutti i veri impresari, come tutti i veri organizzatori, il commerciante di Oneglia intuirà il valore dei suoi collaboratori e creerà lo strumento idoneo ad esprimere la loro personalità: rinunciando ai primi disegni, abdicando ai fini di speculazione economica, affrontando le più gravi difficoltà politiche.
Dall’Antologia al Giornale agrario, dalla Guida dell’educatore all’Archivio storico, le varie iniziative culturali del Vieusseux obbediranno tutte allo stesso scopo: allargare il respiro della cultura italiana, sottrarre la letteratura all’impaccio dell’arcadia, conciliare la cultura umanistica col progresso scientifico. Non a caso, anche dopo il decisivo intervento di Gino Capponi, vero ideatore della rivista, e poi di Niccolò Tommaseo, gli argomenti di agricoltura, di finanza, di economia continueranno a prevalere nell’Antologia. Il fatto è che il liberalismo moderato, di cui la rassegna toscana rifletteva le aspirazioni e le tendenze, si traduceva in concreto in una forma di riformismo illuministico, sensibile ai nuovi problemi economici della società italiana, attento alle trasformazioni dell’Occidente, finalizzato ad una «europeizzazione» dell’Italia.
Si trattava, naturalmente, di riformismo moderato, inserito negli ordinamenti presenti. Il piano politico del Vieusseux coincideva con la tenace richiesta di una serie di riforme all’interno dei vari Stati italiani e successivamente di una confederazione, che ne rendesse più spediti i rapporti, fino a far cadere le barriere divisorie fra gli uni e gli altri. Nulla, nel Vieusseux, dell’ideale unitario, che sarà proprio della scuola democratica. E nulla di quel liberalismo radicale che distinguerà, per esempio, la Lombardia dei Cattaneo e dei Ferrari.
La fede nel «mite e paterno governo» dei Lorena dura fino e oltre il 1848. La sfiducia nei metodi rivoluzionari permane assoluta, anche dopo le delusioni reazionarie del ’49. L’ideale è rappresentato da una forma di statuto, da un complesso di garanzie costituzionali, che consentano una feconda collaborazione fra il principe e il popolo, attraverso una classe di notabili, sagace ed avveduta mediatrice, filtro fra la cultura e il potere.
Sarebbe improprio parlare, per il gruppo toscano, di un liberalismo dinamico e progressivo. Quella che gli amici del Vieusseux sentiranno e vivranno sarà soltanto la lezione di un liberalismo temperato, all’inglese, capace di contrapporsi alle seduzioni giacobine non meno che alle indulgenze reazionarie. Un liberalismo alla juste milieu, ma senza il cemento unitario della Monarchia di luglio. Il che spiegherà le contraddizioni dei moderati toscani, nella crisi del 1848: contraddizioni cui non sarà estraneo lo stesso Ricasoli.
Impossibile non rilevare le incertezze e le insufficienze politiche del cenacolo di Palazzo Buondelmonti. Ma senza mai perdere di vista l’altissima coscienza religiosa del gruppo, quel senso austero del dovere e della missione, che rappresenterà una delle componenti fondamentali della futura Destra. L’opera culturale di Vieusseux, in questo senso, sarà conclusa soltanto dall’azione politica di Bettino Ricasoli.
L’abbiamo già detto. Vieusseux prima di fare il direttore di riviste ha viaggiato per l’Europa, ha frugato l’Europa, ha percorso tutto il vecchio continente nei limiti geografici fissati da Voltaire, dalla Russia alla Norvegia. Quell’Europa che era allora, o quasi, il mondo. Ha messo da parte un po’ di soldi e già quarantenne, con una discreta biblioteca propria, con una cultura del tutto da autodidatta, piuttosto attendo ai fenomeni economici e mercantili, senza nessun residuo paralizzante dell’arcadia o del classicismo, pianta le tende a Firenze, nel clima pacioso e assonnato e tutto sommato abbastanza tollerante della restaurazione. Siamo al 1819. Vieusseux vuole fondare, con criteri economici, un’impresa di cultura. Pensa – idea assolutamente nuova per la Toscana e per l’Italia – a un gabinetto di lettura che presti libri, che offra sale di consultazione (per le enciclopedie e i prontuari), che riunisca un certo numero, oltre quaranta all’inizio, di gazzette straniere.
Investe i suoi risparmi per un’impresa che poteva sembrare cervellotica o avveniristica all’inizio: ha successo, non tanto per le adesioni dei fiorentini che saranno scarse (gli inediti raccolti a Firenze lo dimostrano) quanto per le numerose sottoscrizioni di stranieri sostanti sulle rive dell’Arno. Impone una tassa equa per le iscrizioni al circolo: 90 paoli per un anno, 60 per sei mesi, 40 per tre mesi, 30 per un mese, 10 per una settimana, 2 per un giorno.
I profitti dell’impresa saranno volti ad alimentare la cultura. «Si deve pagare per leggere, ma si deve pagare chi scrive».
È una specie di rivoluzione copernicana, contro le tradizioni del paternalismo cortigiano. Vieusseux introduce un metodo egualitario: paga a pagina, me con le varianti delle gerarchie intellettuali del tempo. Pietro Giordani, per esempio, l’altero e scontroso maestro di Leopardi, riceve 50 franchi a pagina: il medio collaboratore fra 30 e 40. Tommaseo che riesce a farsi assumere come una specie di «redattore» ante litteram scrive tanto che il suo cottimo rischia di compromettere le sorti della rivista: il bonario editore lo richiama all’ordine, seleziona gli argomenti, respinge i riempitivi.
Ecco la grande novità poco rilevata e finora quasi sconosciuta: fin dal primo numero dell’Antologia Vieusseux instaura il sistema di retribuire tutti gli articoli, compresi, dato fondamentale per chi è stato direttore di giornale per tanti anni come sono stato io, quelli che commissiona e che respinge (era la grande forza di cui disponevo quando dirigevo il Corriere: poter chiedere un articolo, secondo la vecchia tradizione albertiniana, e Vieusseux sotto questo profilo appare un progenitore di Albertini: se l’articolo non piaceva al direttore era pagato, ma non pubblicato). È principio fondamentale nell’editoria di cultura, ed egli lo attua in modo inflessibile.
È la stessa linea che seguirà vent’anni dopo, nel campo dell’editoria, Felice Le Monnier, il primo che paga gli autori sbalordendo Niccolini quando gli corrisponde i diritti per l’Arnaldo da Brescia; il sistema cui si atterrà Felice Le Monnier dopo il 1843 nella Toscana granducale retribuendo gli autori di libri e ponendo fine al metodo del saccheggio delle edizioni, riprodotte all’infinito e non autorizzate, metodo che aveva trovato in Gian Pietro Vieusseux un avversario implacabile.
Per almeno undici anni, fino al ’33, il ginevrino corrisponde compensi sui quali i dati sono abbastanza incerti, ma che comunque ci permettono di cogliere l’adeguamento delle mercedi – principio tipico dell’economia liberale – alle migliori o via via migliorate condizioni del mercato. Un esempio: nel gennaio del ’23, dopo le modeste agevolazioni doganali presso le poste lombarde, il compenso a foglio di stampa viene portato da due a tre zecchini.
C’è qualcosa in Vieusseux che anticipa Gobetti, come impresario di cultura. Una fede illimitata nella carta stampata; l’editoria come veicolo dell’illuminismo. E una vita, tanto più lunga di quella di Gobetti, impegnata a formulare progetti, a schizzare piani anche irrealizzabili. Dopo la morte dell’Antologia nel 1833 (era arrivata a 711 copie: un primato per l’Italia di allora, divisa in dieci stati), penserà perfino a una rivista da chiamare la Fenice, la riapparizione. Resterà tutta la vita con la nostalgia di quella sua Antologia, un po’ la Rivoluzione liberale del nostro Gobetti.
E non riuscirà, per soli tre anni, a vedere la Nuova Antologia che saluta nel 1866 la capitale trasferita, senza nessuna voglia dei fiorentini, nella città del giglio. Non a caso Montale, il futuro direttore del «gabinetto Vieusseux» stamperà il suo primo libro di poesia da «Piero Gobetti editore».
***
Dalla vecchia alla Nuova Antologia. Diverso scenario; diverso sfondo. Vieusseux è scomparso da due anni; ma i suoi ideali rivivono, trasfigurati e ingranditi, in un clima storico completamente diverso. Maggio 1865: la capitale è trasferita a Firenze. La protesta di Torino, protesta soffocata nel sangue, è ormai spenta. La Convenzione di settembre si accinge a diventare realtà: un po’ arma di difesa contro il Sillabo, un po’ strumento di estrema abilità diplomatica per rabbonire e acquetare l’Impero napoleonico d’oltralpe, senza declinare le speranze, le speranze mai rinunciate e irrinunciabili, di Roma.
Il Re Vittorio Emanuele II fa il suo ingresso a Firenze, l’antica capitale lorenese, in mezzo a un entusiasmo popolare che contraddice a tutte le tradizioni di scetticismo e di distaccata ironia della gente toscana. La Corte chiusa e arcigna dell’antica Monarchia montanara si sposta nel cuore di tutte le dolcezze e di tutte le estenuazioni post-rinascimentali; all’ombra del Cupolone si fondono lingue, dialetti, costumi diversi per non dire opposti. La Reggia si installa a Palazzo Pitti; il Parlamento a Palazzo Vecchio; la presidenza de Consiglio e il Ministero dell’Interno a Palazzo Riccardi. Sulla città del 27 aprile torna e distendersi, accigliata e corrusca come quattro anni prima, l’ombra del barone di ferro, l’ombra di Bettino Ricasoli, primo successore di Cavour nella Torino trasfigurata dal miracolo dell’unità.
E sulle rive dell’Arno, alla fine di quel fortunato 1865 che aveva visto anche le grandi e tripudianti feste per il senso centenario dantesco, all’alba del 1866 che doveva consacrare il ritorno di Venezia all’Italia, nasce, ad opera di Francesco Protonotari, tipografi i successori di Felice Le Monnier, la Nuova Antologia. Simbolo delle nuove speranze; compendio delle nuove certezze.
Nuova Antologia. Il vecchio e il nuovo si uniscono intimamente in quella bandiera di italianità e di umanesimo, al servizio della causa, sempre inseparabile, della patria e della libertà. Il tronco della vecchia Antologia e quindi l’esempio, altissimo e non ripetibile, di Gian Pietro Vieusseux: esempio di apertura a tutte le culture, di dialogo col mondo, di rottura con le superstiti paratie di un provincialismo duro a morire.
Italia ed Europa, l’Italia nella vita della civiltà: il motto degli uomini del Risorgimento torna nella testata della nuova rivista. Antologia, discorso, dialogo: ma «nuovo», improntato cioè ai tempi nuovi, al clima nuovo di un’Italia assurta a indipendenza e ad unità di Nazione. Non più le strutture chiuse e un po’ soffocanti della Toscanina granducale in cui la rivista dei Capponi e dei Leopardi si era chiusa e quasi intisichita, prima dei brutali divieti dell’Austria; non più le evasioni letterarie o i complici ripari nella mitologia in vista di nascondere l’impossibile, o mutilata, adesione ad un presente di lotte civili e di impegno politico.
Un programma pieno e leale e spiegato: senza ipocrisie e senza pruderies. La cultura ma al servizio della libertà. L’umanesimo ma fuori del clima avvilente delle Corti o dell’Arcadia. Il cittadino onorato ed esaltato in quanto credente nella religione della libertà. Il rinnovamento delle lettere promosso e alimentato nel quadro del rinnovamento del costume.
Cento anni di milizia civile e di educazione letteraria. La rivista, alla quale Carducci fu legato come a nessuna altra, interpretò, dopo Porta Pia, dopo il trasferimento a Roma di alcuni anni successivo, gli ideali dell’Italia laica e umbertina, che culminò nelle abilità di Depretis e negli slanci di Crispi. Con accenti sonniniani verso la fine del secolo, accompagnò, con la sua cauta voce di commento e di interpretazione, la mirabile ascesa del primo quindicennio del nuovo secolo.
Fedele alla tradizione umanistica e classica, che in Carducci si era rispecchiata, che nella scuola bolognese aveva trovato il suo massimo baluardo, aprì le sue pagine al mondo dell’Università ma anche al mondo della cultura libera, ospitò insieme De Sanctis e De Amicis, Fogazzaro e Murri, Pascoli e il primo D’Annunzio; resisté alla devastazione irrazionalista e decadentista di tutte le filosofie dell’attivismo che si compendiarono nella tardiva mistica del dannunzianesimo, a cavallo fra guerra e dopoguerra. Patriottica, non fu mai nazionalista; liberale, non fu mai chiusa alle voci del progresso; fedele alle istituzioni scaturite dal Risorgimento, non si esaurì in una devozione cortigiana. Almeno fino alla svolta del fascismo, che non riuscì a deturparla fino in fondo.
Fedeltà al Risorgimento e alla libertà: sempre con un richiamo all’Europa. L’Europa, appunto, di Gian Pietro Vieusseux.

Giovanni Spadolini
Da – Facebook.
43  Forum Pubblico / L'ITALIA NON FATELA RIDURRE ad ARCIPELAGO di ISOLE REGIONALI E FEUDALI. / Regioni Feudali antiStato. - Qualcuno può chiedersi, "ma chi é l'Imperatore". inserito:: Febbraio 03, 2024, 01:03:59 am
Gianni Gavioli

Qualcuno può chiedersi, "ma chi é l'Imperatore".
Io penso: - che a una realtà regionale così meschina, da ridursi un nulla di importanza mondiale, l’Imperatore NON serve.


Nella divisione del mondo economico e politico in Poli NEO-IMPERIALISTI, già in atto da tempo nel modo peggiore, basterà vendersi volta per volta, al miglior offerente.
Come già avviene, di fatto, oggi.

Ma lo Stato/Nazione dava fastidio agli interessi locali, quindi avanti con la secessione.
Poi si vedrà!


E questo deve preoccuparvi.
Soprattutto voi giovani e il vostro futuro.

ggiannig
44  Forum Pubblico / LA CULTURA, I GIOVANI, La SOCIETA', L'AMBIENTE, LA COMUNICAZIONE ETICA, IL MONDO del LAVORO. / La scuola e le discriminazioni sociali del passato. E oggi? inserito:: Febbraio 03, 2024, 12:56:03 am
La scuola e le discriminazioni sociali del passato.
E oggi?

Con me furono più "scostanti" e non aggiungo altro.
Alla scuola media Cagnola di Milano, negli anni 50 del 1900, dopo avermi fatto perdere due anni, mi dissero pari pari: sei di famiglia operaia ti "consigliamo" di andare in una scuola d'avviamento al lavoro (si diceva così allora).

E ci sono andato!

Nel 1958 a 17 anni sono entrato in Olivetti (quella dell'ingegnere Adriano, ancora vivente) come OPERAIO e, da quasi subito, al corso interno come tecnico macchine calcolatrici, meccaniche.
Il vero "avviamento" al lavoro l'ho fatto in Olivetti, ma non mi sono fermato li.

A 40 anni ero Dirigente d’Azienda (direzione commerciale e marketing) in una multinazionale e successivamente in industrie di produzione con fatturati medio/alti.

Scusate il post declamatorio, ma a parte essere orgoglioso di ciò che saputo fare, lo dedico ai giovani che se hanno capacità da esprimere e voglia di LAVORARE, non si lascino abbattere da ostacoli che avranno davanti, nel loro cammino lavorativo.
Anzi. 

ggiannig
45  Forum Pubblico / ARLECCHINO EURISTICO, Nickname che "INVITA ALLA PARTECIPAZIONE", Attraverso gli Scritti. / Gianni Gavioli Arlecchino Euristico NOTE VARIE, SPARSE in FB MESE DI GENNAIO 24 inserito:: Febbraio 02, 2024, 06:42:55 pm
Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo
  ·   ·
Come é noto ci sono elementi e movimenti di Destra che non ritengono conveniente assistere i Vecchi o prevenire loro da danni di salute con i vaccini.
Soldi sprecati sostengono, anche in pubblico e in campagna elettorale.
Hanno spaccato in pezzi anche il rapporto tra cittadini.
Non vaccinare i vecchi ne abbasserà il numero!
E' già successo.
ggiannig

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Gianni Gavioli
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  ·   ·
Non c'é niente da ridere!
La Rai non é mai stata tanto degradata come oggi.
Oltre a programmi da canile (o da ovile), si é fatta invadere dalla pubblicità che ruba il tempo e la vita degli spettatori.
ggiannig
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Gianni Gavioli
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  ·   ·
Il Fascismo si deve guardare allo specchio e trarne le giuste considerazioni, ovviamente negative. E a tumulazione avvenuta archiviarlo per fatti avvenuti.
Quello che è in corso, seminascosto da l'ipocrisia e dalle male intenzioni di parte, è lo SFASCIO di una intera nazione, in atto da decenni e diventato argomento portante di campagne elettorali antiStato e antiEuropee.
NON se ne nomina neppure la parola, molto esplicita, semplicemente perché L'ABERRAZIONE disfattista è un cancro che attraversa tutto il campo partitico attuale.
SFASCISMO è la futura epigrafe per l'Italia
Sfasciata per conto terzi.
ggg
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Gianni Gavioli
Amministratore
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  ·   ·
Mettersi d'accordo (e chiamarla Intesa) per le elezioni europee, NON interessa molto agli italiani che stanno soffrendo le gesta astute e furbesche, di questo governo.
NON risolve i problemi dei Partiti e della Gente di Centro e di Sinistra.
Soltanto un Piano di governo molto dettagliato, concentrato su una vera intesa di governo, impegnato nel dare elementi di fiducia e credibilità agli elettori delle PROSSIME POLITICHE, può suscitare Interesse in chi oggi non vota per protesta verso TUTTA la politica degli ultimi decenni.
Sono le POLITICHE, dopo la caduta di questo governo, di cui ci si deve occupare con una visione futuribile, depurata dalle insufficiente di una Cattiva Politica che ha diviso l’Italia, una Nazione europea.
ggiannig
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Gianni Gavioli
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Basta alla violenza e all'assassinio del subumano contro l'essere umano.
Una Democrazia Autorevole ci dovrà difendere!
ggg
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Gianni Gavioli
Amministratore
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  ·   ·
Sono moltissime le storture, nella nostra società ""sgarrupata", che abbiamo messo nelle mani delle destre al potere.
Nulla da stupirsi se le "metteranno a posto" con  loro comodo".
ggg

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Gianni Gavioli
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  ·   ·
Il giornalismo d'inchiesta aiuta l'Opinione Pubblica a farsi molte "opinioni"!
Ma non sono i tangheri che fanno più danni.
Bisogna scavare più a fondo e guardare più in alto
ggg
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Gianni Gavioli
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  ·   ·
I lettori tra l'incudine e il martello.
E la verità?
Da immaginare, ... quelli più cattivi tra noi spesso ci azzeccavano.
Gli altri se ne fregavano e siamo arrivati qui.
Purtroppo.
ciaooo
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Gianni Gavioli
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Ma quali REGIONI, sono quelle in cui si vive meglio??
Tenendo conto che ormai le mafie sono dappertutto.
Solo mafia è meglio, che mafie più malviventi  locali.
ggg

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Gianni Gavioli
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Il Boicottaggio é una arma legittima di protesta, che andrebbe più spesso usata e meglio organizzata, dalla Opinione Pubblica della cittadinanza informata.
Nel caso specifico, che qui riporto, sollecitare il boicottaggio alla produzione Rummo, a seguito della visita di Salvini al pastificio, da parte della massa peggiore, che imbratta i social sul web, facendone diventare un "caso" che ha mosso la presa di posizione da parte di Briatore, é una operazione squallida e di infima qualità che il Pastificio Rummo non meritava e non merita.
Data la situazione italiana d'oggi, sia in politica sia nel sociale, che i Populisti Sfascisti hanno creato da tempo per carpire il consenso cattivo di eterni scontenti e di lanzichenecchi prezzolati, NON DEVE STUPIRE.
Ci sono personaggi che, come si muovono fanno guai, ma questo é un problema di marketing più attento e meglio curato, che tocca risolvere a coloro che li invitano.
Le persone eticamente sane di mente e di cuore non devono dare credito a simili casi.
Sono tutte pretesti e provocazioni, creati ad arte per campagne elettorali che devono alimentare il CAOS, quello che confonde le menti di chi andrà a votare.
ciaooo   
 P.S.:     anch'io, anni fa, visitai il pastificio Rummo, mi interessava già allora per ragioni di lavoro e non di propaganda.
La visita professionale (direzione marketing e commerciale) mi confermò la stima e l'interesse che me l'aveva suscitata.
Confermo i mio personale giudizio positivo, sulla azienda Rummo, che va ben oltre il fatto di apprezzarne la produzione.
ggiannig

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Gianni Gavioli
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Siamo Opinione Pubblica NON una Massa da sottomettere alle Istituzioni, sociali, politiche o religiose!
ggiannig  - ggianni41@gmail.com

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Gianni Gavioli
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Il terrorismo non é un partito e neppure una religione.
Sono una setta di sub-umani violenti, anche con se stessi!
ggg

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Gianni Gavioli
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  ·   ·
Troppe negatività nella Sanità Italiana.
Dato il particolare settore, ogni errore o negligenza porta sofferenze,  malattie e spesso un fine vita anticipato, per colpa.
ciaooo

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Gianni Gavioli ha aggiornato la descrizione.
Amministratore
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  ·   ·
Da tempo siamo sdegnati dagli aspetti negativi del convivere in questa nostra Società, invasa dal Malaffare e dal Caos Sociale e Politico.
Dobbiamo conoscere sin dove vogliono arrivare le PREVARICAZIONI, contrarie ai precetti dell'onestà e dell'equità, da parte di coloro che, non da oggi, sono al potere ottenuto con il cattivo consenso e con le menzogne.
Dobbiamo dire BASTA all'Accanimento delle ISTITUZIONI contro di NOI, CITTADINI, che da anni ne abbiamo subite di varia natura e gravità.
Il futuro sarà dedicato a cosa si possa e si debba fare in concreto e una volta per tutte, per cancellare l'onta che ci fa considerare nel Mondo, una Democrazia Imperfetta (Democracy Index 2021 - The Economist).
La Democrazia non ce l'ha regalata nessuno, i nostri Padri della Patria e la Resistenza di Popolo, con l'aiuto di Alleati, l'hanno strappata all'odio dei nazifascisti di allora.
In questo Gruppo, che si aggiorna con frequenza (non siamo una lapide) almeno nella intestazione, visto la nessuna partecipazione in Meta/Facebook, ci si deve rendere conto di cosa e di chi siamo, sia come singole persone, sia come popolo Italiano!
Facile dire "dobbiamo cambiare", ma in cosa se non abbiamo consapevolezza di chi siamo, oggi, noi!
AGGIORNATO
Italia 16 agosto 2021.
il 27 settembre 2022,
il 7 aprile 2023,
Italia 08 giugno 2023.
Italia 17 luglio 2023.
Italia 25 ottobre 2023
ggiannig ciaooo

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Gianni Gavioli
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  ·   ·
Si rimescola la Giustizia a favore dei REI presenti e futuri.
Quasi una istigazione a delinquere e una elargizione di quattrini alla casta degli avvocati.
O mi sbaglio??
ggg

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Gianni Gavioli
Amministratore
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  ·   ·
Questo é un esempio di come si vuole annientare la libera scelta del cittadino, sul come desidera stare in casa propria, con l'ignobile scusa di far pagare meno le bollette.
Tipo: tu paga le bollete che io non ti abbasso come importo, io ti costringo ad avere in casa tua la temperatura che dico io.
Ergo consumi di meno non perchè ti faccio pagare meno, ma perché consumi meno per il riscaldamento e te ne stai al freddo o in ogni caso NON a quanto vorresti avere come calore in casa TUA!
Immiserire il modo di vivere e lo status dei cittadini, ha molti vantaggi per chi li maltratta governando da populista (diffondendo il falso).
Questo é un modo per schiavizzare e sottomettere una popolazione al volere del despota di turno.
Tanti piccoli AUTOCRATI di periferia, di condominio o di regione fanno di una Democrazia Incompleta una dittatoriale Democratura, appunto despota.
ggg

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Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo
  ·   ·
Noi Vecchi del web lo raccomandiamo da sempre.
Mai accanirsi contro le persone!
Le critiche si fanno ai contenuti e alle opinioni, mai alla persona.
Nuotare nella CATTIVERIA, prima o poi fa annegare, tutti i cattivi.
Ma i buoni sono sempre i primi a cadere e non é giusto!
ggiannig

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Gianni Gavioli
Amministratore
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  ·   ·
Perché alle caldaie e ogni altro bene facilitato nell'acquisto da benefici fiscali, aumentano o addirittura raddoppiano subito il prezzo???
Perché fanno parte della vasta operazione,  sponsorizzata dalla cattiva politica di destra e di sinistra, di predazione del Risparmio delle Famiglie.
In atto già da anni nella Sanità Regionale con le liste d'attesa e altro caos, ma anche con il trucco dei governi che affermano che non alzano le tasse, ma poi ti rubano servizi e portafogli in altro modo.
ggiannig

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Gianni Gavioli
Amministratore
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  ·   ·
La Sanità é stata rapita, negli anni passati, dagli "amici degli amici" a favore della sanità privata.
Con due scopi: derubarci il risparmio di famiglia e godersi le risorse della sanità pubblica.
ciaooo

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Gianni Gavioli
Amministratore
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  ·   ·
POSSIBILE CHE:
Abbiamo al potere i resti del fascismo.
Abbiamo all’opposizione i resti del Comunismo.
Abbiamo al Centro elementi caratteriali (ma non lo sono è soltanto una mascheratura) che appena sono poco più di quattro gatti, litigano e si separano.
Ma è possibile che si continui a mandare al potere soltanto “RESTI”!!
Ma è possibile che all’opposizione si tolleri “RESTI” ed Elementi capaci solo di sedersi e chiacchierare?
Siamo il 40 % coloro che non votano, moltissimi per protesta, ma “loro” imperversano lo stesso.
Dobbiamo cambiare la nostra protesta, SEMPRE NON VIOLENTA.
ggg - ciaooo

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Gianni Gavioli
Amministratore
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  ·   ·
Loro terroristi, noi indifferenti.
Lasciamo farci dominare da terroristi e guerrafondai?
NO!
ggg

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Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo
  ·   ·
Dal terrorismo DOBBIAMO DIFENDERCI!!
Chi sostiene il terrorismo é nemico della nostra realtà.
Detto questo convinti diciamo, anche, che la nostra stupida indifferenza ha favorito gli errori e le atrocità, commessi dai nostri alleati occidentali ma anche da noi, subendoli.
Chi, come noi, vuole la Pace Attiva non si schiera "contro", ma si sforza di comprendere che le guerre giuste esistono, quando si é costretti a combatterle, contro il Male. 
Il Male é tutto ciò che danneggia l'Umanità, tutta o anche in parte.
ggg

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Gianni Gavioli
Amministratore
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  ·   ·
Un Basta che farebbe bene anche al governo della signora Meloni.
Che attacca personaggi, apprezzati anche da chi non ha votato, per protesta, non é una buona tattica.
Cominciano ad essere troppi nemici.
"Molti nemici, molto onore", NON ha funzionato nell'ultima guerra e non sta funzionando neppure con Salvini.
Oltretutto la frase, non é di Giulio Cesare e neppure di Mussolini.
La si attribuisce al condottiero tedesco Georg von Frundsberg (1473 - 1528).
La disse a Vicenza combattendo contro i veneziani nella battaglia di La Motta era il 1513.
ggg - (nota da il Secolo d'Italia).

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Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo
  ·   ·
Tra i molti, un "personaggio " emerge per cattiveria e determinazione nella volontà di sfasciare l'esistente nel Sistema Italia, per torbido egoismo di parte.
ggg

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Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo
  ·   ·
3 ore, con intervallo, che ci si poteva risparmiare.
Ma dal governo, condizionato da Salvini, ci sarà di peggio.
ggg

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Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo
  ·   ·
Basta lo devono dire gli elettori, NON i potenti al governo.
Noi non abbiamo certezze nell'attaccarli, ma loro conoscono i perchè.
ciaooo
(verso salvini per l'accusa di corruzione anas)
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Gianni Gavioli
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  ·   ·
Vero!
Questo contenuto non è al momento disponibile
In questi casi, generalmente significa che il proprietario ha condiviso il contenuto solo con un gruppo ristretto di persone, ha modificato chi può vederlo oppure lo ha eliminato.

(censurato dopo 7 visualizzazioni)

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Gianni GavioliAutore
Amministratore
Conoscere i VERI problemi degli agricoltori, significa risolvere i nostri problemi di compratori e consumatori.
 Sempre che le loro ragioni NON siano PROPAGANDA ANTIEUROPEA! Dobbiamo capire bene prima di dire basta o prima di votare! - ggiannig

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Gianni Gavioli
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  · 5 h  ·
L'Opinione Pubblica aumentando l'Etica del vivere in una società che si dichiara democratica, abbatterà la rozzezza e la MalaFede diffusa nell'attuale Cattiva Politica.
La Gente deve capire e distinguere.
Essere TIFOSI non violenti e onesti, nello sport è positivo per la Società.
Esserlo nella politica delle mafie e delle sette significa portare il "cervello all"ammasso".
E la cattiva politica se ne approfittera'.
ggg

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Gianni Gavioli
Amministratore
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  · 19 h  ·
Come é noto ci sono elementi e movimenti di Destra che non ritengono conveniente assistere i Vecchi o prevenire loro da danni di salute con i vaccini.
Soldi sprecati sostengono, anche in pubblico e in campagna elettorale.
Hanno spaccato in pezzi anche il rapporto tra cittadini.
Non vaccinare i vecchi ne abbasserà il numero!
E' già successo.
ggiannig
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Gianni Gavioli
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  ·   ·
Il Fascismo si deve guardare allo specchio e trarne le giuste considerazioni, ovviamente negative. E a tumulazione avvenuta archiviarlo per fatti avvenuti.
Quello che è in corso, seminascosto da l'ipocrisia e dalle male intenzioni di parte, è lo SFASCIO di una intera nazione, in atto da decenni e diventato argomento portante di campagne elettorali antiStato e antiEuropee.
NON se ne nomina neppure la parola, molto esplicita, semplicemente perché L'ABERRAZIONE disfattista è un cancro che attraversa tutto il campo partitico attuale.
SFASCISMO è la futura epigrafe per l'Italia
Sfasciata per conto terzi.
ggg

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Gianni Gavioli
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  ·   ·
Mettersi d'accordo (e chiamarla Intesa) per le elezioni europee, NON interessa molto agli italiani che stanno soffrendo le gesta astute e furbesche, di questo governo.
NON risolve i problemi dei Partiti e della Gente di Centro e di Sinistra.
Soltanto un Piano di governo molto dettagliato, concentrato su una vera intesa di governo, impegnato nel dare elementi di fiducia e credibilità agli elettori delle PROSSIME POLITICHE, può suscitare Interesse in chi oggi non vota per protesta verso TUTTA la politica degli ultimi decenni.
Sono le POLITICHE, dopo la caduta di questo governo, di cui ci si deve occupare con una visione futuribile, depurata dalle insufficiente di una Cattiva Politica che ha diviso l’Italia, una Nazione europea.
ggiannig

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Gianni Gavioli
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Sono moltissime le storture, nella nostra società ""sgarrupata", che abbiamo messo nelle mani delle destre al potere.
Nulla da stupirsi se le "metteranno a posto" con  loro comodo".
ggg

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Gianni Gavioli
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Basta alla violenza e all'assassinio del subumano, contro l'essere umano.
Una Democrazia Autorevole ci dovrà difendere!
ggg

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Gianni Gavioli
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Il giornalismo d'inchiesta aiuta l'Opinione Pubblica a farsi molte "opinioni"!
Ma non sono i tangheri che fanno più danni.
Bisogna scavare più a fondo e guardare più in alto
ggg

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Gianni Gavioli
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I lettori tra l'incudine e il martello.
E la verità?
Da immaginare, ... quelli più cattivi tra noi spesso ci azzeccavano.
Gli altri se ne fregavano e siamo arrivati qui.
Purtroppo.
ciaooo

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Gianni Gavioli
Amministratore
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  ·   ·
Ma quali REGIONI, sono quelle in cui si vive meglio??
Tenendo conto che ormai le mafie sono dappertutto.
Solo mafia è meglio, che mafie più malviventi  locali.
ggg

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Gianni Gavioli
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  ·   ·
Il Boicottaggio é una arma legittima di protesta, che andrebbe più spesso usata e meglio organizzata, dalla Opinione Pubblica della cittadinanza informata.
Nel caso specifico, che qui riporto, sollecitare il boicottaggio alla produzione Rummo, a seguito della visita di Salvini al pastificio, da parte della massa peggiore, che imbratta i social sul web, facendone diventare un "caso" che ha mosso la presa di posizione da parte di Briatore, é una operazione squallida e di infima qualità che il Pastificio Rummo non meritava e non merita.
Data la situazione italiana d'oggi, sia in politica sia nel sociale, che i Populisti Sfascisti hanno creato da tempo per carpire il consenso cattivo di eterni scontenti e di lanzichenecchi prezzolati, NON DEVE STUPIRE.
Ci sono personaggi che, come si muovono fanno guai, ma questo é un problema di marketing più attento e meglio curato, che tocca risolvere a coloro che li invitano.
Le persone eticamente sane di mente e di cuore non devono dare credito a simili casi.
Sono tutte pretesti e provocazioni, creati ad arte per campagne elettorali che devono alimentare il CAOS, quello che confonde le menti di chi andrà a votare.
ciaooo   
 P.S.:     anch'io, anni fa, visitai il pastificio Rummo, mi interessava già allora per ragioni di lavoro e non di propaganda.
La visita professionale (direzione marketing e commerciale) mi confermò la stima e l'interesse che me l'aveva suscitata.
Confermo i mio personale giudizio positivo, sulla azienda Rummo, che va ben oltre il fatto di apprezzarne la produzione.
ggiannig

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Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo in Virtual Reality
  ·   ·
Ci sono molte realtà italiane da tornare a considerare, con molta attenzione, dopo averle deturpate e sciupate.
Per esempio:
RICONSIDERARE LA NOSTRA REALTA' SOCIALE, come valore.
LA CULTURA DELLA CONOSCENZA NEI GIOVANI, come valore.
LA FAMIGLIA, come valore.
IL MONDO DEL LAVORO, come valore.
L'AMICIZIA, come valore.
LA COMPETIZIONE ONESTA, come valore.
I CONSUMI INTELLIGENTI E RAZIONALI CHE NON SONO IL MINIMALISMO CHE FA RITORNARE POVERI.   
ggg

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Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo in Virtual Reality
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OLIVO POLOCONICO
Piattaforma Territoriale, d'Informazione e Comunicazione Sociale e Politica, per la Base di Elettori di Centro e di Sinistra.
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Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo in Virtual Reality
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Mettiamo da parte, fin poco prima delle elezioni, il penoso, tragico, deviante chiacchiericcio fasullo, della Partitocrazia Invasiva nella nostra società.
Prestiamo, invece, la massima attenzione critica, ai Fatti e alle Azioni che stanno compiendo gli attuali detentori del potere!
L'indifferenza e la comoda sottomissione ci rovinano la Vita.
ggg

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Mie note sparse su temi vari, postati in Facebook nel mese di GENNAIO 2024
Nel Caos Voluto ad Arte da Meta Facebook risultati letti da pochissimi Utenti.
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