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 inserito:: Novembre 13, 2024, 11:56:43 am 
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Gruppo Pd Veneto: Superstrada Pedemontana Veneta rappresenta il fallimento degli ottimisti"
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ggiannig <ggianni41@gmail.com>
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 inserito:: Novembre 13, 2024, 01:00:38 am 
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L’umanità tra Marte e l’età della pietra

Andrea Malaguti
13 Ottobre 2024 alle 01:00

“Grazie ai prodigiosi progressi della scienza potremmo mettere fine a ogni calamità, ma la nostra incapacità di gestire i rapporti tra le varie componenti dell’umanità mette in pericolo tutto ciò che abbiamo realizzato”. (Amin Maalouf, presidente dell’Accademia Francese)

È la realtà che, ancora una volta, si incarica di liquidare i nostri ideali. Traduco liberamente Amin Maalouf, ascoltato a Parigi alla conferenza per la Pace organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio: abbiamo a disposizione gli strumenti per vivere come dei, per sconfiggere le malattie, affrontare la transizione ecologica e garantirci un nuovo condiviso salto culturale attraverso immaginifici supercomputer, ma l’atavico istinto animale rischia di spedirci, nel tempo del viaggio di un razzo ipersonico, all’età della pietra. Nuova vita su Marte o ritorno a clave e caverne?
Se il Novecento aveva affidato alla politica il ruolo di grande regolatore dei conflitti, noi esseri umani del terzo millennio eravamo certi di poterci appoggiare alla radiosa opportunità dell’accelerazione tecnologica. Il processo scientifico e quello sociale sembravano improvvisamente sintonizzati, il mondo destinato ad un nuovo armonico equilibrio, sorretto dalla potenza rigenerativa dell’Intelligenza Artificiale.

Bello, peccato che fosse un’illusione. La violenza di Putin prima, i tagliagole di Hamas poi e l’ira fuori controllo di Netanyahu infine, ci hanno costretto a pensare che la Grande Utopia sia destinata a lasciare il passo a un risorto oscuro medioevo.
Usciti dalla seconda guerra mondiale, trascinati dall’onda d’urto scatenata dal Little Boy precipitato dalla pancia dell’Enola Gay, eravamo decisi a lasciarci l’orrore alle spalle grazie alla costruzione di invincibili e condivisi organismi internazionali a trazione americana. Se ottant’anni più tardi l’esercito israeliano, enclave occidentale in Medioriente, spara ripetutamente sui contingenti Unifil in Libano e irride le Nazioni Unite, significa che l’elastico della storia ci ha riportato al centro di una palude avvelenata. Che cosa andiamo cercando mentre ci spariamo tra di noi?
È stata la settimana dei Nobel. Due spiegano la divaricazione esistenziale alla quale faccio riferimento. Quello per la Pace, consegnato all’organizzazione non governativa Nihon Hidankyo, che raduna gli “hibakusha”, i sopravvissuti al disastro nucleare di Hiroshima e Nagasaki, e quello per la Fisica, attribuito a uno dei padri dell’Intelligenza artificiale, il settantaseienne Geoffrey Hinton, un genio in fuga, terrorizzato dalla sua stessa creatura, dal sospetto che gli algoritmi finiranno per prendere il sopravvento sull’uomo. Il primo Nobel vuole dire: non ne avete avuto abbastanza? Il secondo è un richiamo alla politica: collaborate con gli scienziati, non trasformateli in apprendisti stregoni.
Ammonimenti più che premi.
Il punto è che abbiamo perso il controllo. Siamo schiavi della tirannia delle emozioni negative, anticamera di una sempre più vicina disumanizzazione. In una sorprendente eterogenesi dei fini, i social e gli algoritmi, trombettieri assordanti di una supposta democrazia globale, sono diventati il cavallo di Troia dei trionfanti nazionalismi, ipnotizzati dalla più spaventosa delle sirene: possiamo tutto, ma a casa nostra e senza di voi. Un arcipelago di ego in conflitto. Così, derubricati gli scienziati ad élite fuori dal tempo, stiamo riscoprendo la guerra ai nostri confini e, cullati dal miraggio di una Valle dell’Eden Artificiale, rischiamo di dover scappare da casa con i materassi in testa come i nostri nonni. Non lo fanno già i libanesi, i gazawi, gli ucraini, i sudanesi, i siriani e mille altri popoli?
Ne parlavo questa settimana in un liceo di Torino, il Regina Margherita, dove si discuteva di intelligenza artificiale con i ragazzi. Dibattito serio, divertente. Assieme ad un collega di Sky e ad uno del Corriere della Sera. Un modo per farsi quelle domande che la politica non si fa più. Una, per esempio: passando le vostre giornate sui social, siete in grado di capire «Chi vi sta dicendo Cosa e Perché?». Avete idea di chi manovra gli algoritmi? Di chi costruisce la vostra sensibilità? Orienta i vostri gusti? Siete voi a usare i social o sono i social a usare voi?
Il livello di consapevolezza dei ragazzi mi è sembrato superiore alle aspettative e confesso che il cuore di quello che sto scrivendo me l’ha ispirato uno di loro, che, mentre lasciavo la scuola, mi ha inseguito per dirmi: «Io li capisco i suoi dubbi sull’intelligenza artificiale (credo che il perfido sottotesto fosse: alla sua età è ovvio essere refrattari ai cambiamenti), ma non crede che dovremmo avere più paura della bomba atomica e dello sterminio della vita in Medioriente?».

Mi ha folgorato. Gli ho detto una di quelle cose da Bignami dell’ovvio: «Sì, lo credo. Ma la consapevolezza di un pericolo non impedisce di ragionare su un altro». Non ho convinto neppure me stesso. E così ho continuato a pensare alla surrealtà di un mondo sempre più in pericolo e sempre più tecnologico, finendo per arrivare alla solita conclusione: se la politica non governa i processi, sono i processi a governare noi, proprio come per i social.
Il fatto è che abbiamo – la politica ha – perso la pretesa di orientare la Storia. Ci muoviamo a compartimenti stagni, dimenticando il sistema. Ci scanniamo sulla finanziaria. Poi passiamo al dossieraggio. Poi ai guai internazionali. Poi al prossimo problema. Come se ogni cosa fosse slegata dall’altra. Non ci sono orizzonti larghi. Solo situazionismo. Uso le parole di Marco Follini: «Un tempo era tutto fortemente ideologico. Non so se fosse un bene, ma permetteva di avere visioni di sistema. Oggi la nostra coscienza non elabora collettivamente quello che ci succede e di conseguenza siamo vittime di chi ha più capacità di forzare il gioco». Riferimento esplicito a Netanyahu, che attaccando l’Onu attacca il mondo.
Eppure qualcosa si muove. Sanchez, Macron e Meloni, per esempio, che condannano congiuntamente gli attacchi israeliani alle forze delle Nazioni Unite, come se da qualche parte esistessero ancora dei valori condivisi. Un piccolo risveglio o l’ultimo vecchio arnese dialettico del mercato delle occasioni? Mistero. Lo reggiamo il peso del tempo che ci attraversa? Altro mistero. La «mediocrazia», sostiene il sociologo Byung Chul Han, è al tempo stesso una «teatrocrazia». La politica si esaurisce in messinscena massmediali, in cui le performance contano più degli argomenti. Servono risposte strutturate adesso, prima che l’accelerazione bellica superi quella tecnologica. Almeno per togliersi lo sfizio, una volta ripreso il controllo, di farsi una nuova domanda: se l’Intelligenza artificiale prendesse il sopravvento su quella naturale, porterebbe la pace o alimenterebbe nuove guerre?

Sembra un quesito per passare al nuovo livello di un videogame e invece è una questione seria. E ha ragione ancora una volta Amin Maalouf, libanese che presiede l’Accademia di Francia: «All’inizio di questo secolo possiamo aver pensato che la battaglia per la pace nel mondo fosse già vinta. Oggi sappiamo che non è stato così e che avremo ancora bisogno di lucidità, di perseveranza e soprattutto di molta inventiva per mettere il futuro fuori pericolo».

Da - https://www.lastampa.it/editoriali/l-editoriale-andrea-malaguti/2024/10/13/news/l_umanita_tra_marte_e_l_eta_della_pietra-14712572/?ref=LSHAE-BH-P1-S1-T1

 43 
 inserito:: Novembre 13, 2024, 12:54:32 am 
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Gianni Gaetano Giovanni Gavioli
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Gianni Gavioli.
FONDATORE e TITOLARE UNICO di LAU, PERSONALE BLOG e RASSEGNA STAMPA.
PROTAGONISTA ATTIVO IN FACEBOOK con l'apertura di 10 GRUPPI TEMATICI.
OPERATORE sul WEB ANCHE con il Nickname ARLECCHINO EURISTICO.
AUTORE dell'IDEA-PROGETTO OLIVO POLICONICO

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Gianni Gaetano Giovanni Gavioli

Il - forum.laudellulivo. - entro dicembre 2024,
senza venir meno agli scopi e obiettivi originali (fare comunicazione, facendosi leggere), senza spostare l'asse di interesse, umanitario, sociale e politico dalle tesi e pensieri ancora vive dal Centro Progressista, alla Sinistra Democratica Riformista e non rivoluzionaria, dal gennaio 2025 dovrà evolversi dalla attuale precarietà, che ne limita l'efficacia, per mancanza di Risorse Umane, che mi riscattino, liberandomi dalla attuale solitudine operativa.

Centinaia di migliaia di pagine, lette o toccate ogni mese da contatti e posizioni d’ogni paese, non soltanto europeo, meritano di andare oltre le capacità di un Vecchio solo, che non ha molto ancora da “spremere” dai suoi 83 anni.
L’Olio del VECCHIO ULIVO di ieri, da Domani, deve essere prodotto dall’OLIVO POLICONICO (cioè senza correnti) da forze giovani, che sanno o vogliono imparare, come si coltiva una meravigliosa Vecchia IDEA, sino ad ora lasciata inacidire nel “NIHIL FACERE” di una politica senza Partiti e senza il Buon Consenso della Gente, che vorrebbe amarla.

O ci riusciamo, oppure IO CHIUDO.

(Però ho bisogno di un tecnico o gruppo di tecnici che mi aiutino ad archiviare Laudellulivo, per non far derubare il mio mondo di parole e di impegno, più che ventennale.)

Gianni Gavioli ciaooo
ggianni41@gmail.com


 44 
 inserito:: Novembre 13, 2024, 12:47:44 am 
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Elon Musk contro i giudici italiani sui migranti in Albania: «Se ne devono andare». Csm: «Sue parole un pericolo per la democrazia»

di Redazione Online
L'uomo più ricco del mondo e principale finanziatore di Trump ha commentato su X la notizia della sospensione della convalida del trattenimento dei 7 migranti nel Cpr di Gjader, Salvini lo segue: «Un danno per la sicurezza e il portafoglio degli italiani»

Elon Musk contro i giudici italiani sui migranti in Albania: «Se ne devono andare». Csm: «Sue parole un pericolo per la democrazia»

Elon Musk interviene nel testa a testa tra il governo Meloni e i tribunali italiani sul trattenimento dei migranti nei Cpr in Albania. Il fondatore di Paypal e Tesla, uomo più ricco del mondo e principale finanziatore di Trump, commentando su X la notizia postata da un utente sulla decisione di sospendere la convalida dei trattenimenti a Gjader di 7 migranti provenienti dall'Egitto e dal Bangladesh, ha scritto: «Questi giudici se ne devono andare».

Il segretario della Lega Matteo Salvini, in passato difeso da Musk per la vicenda Open Arms («È scandaloso che sia sotto processo per aver fatto rispettare la legge»), fa subito eco all'imprenditore: «L’ennesima decisione dei giudici che impedisce di allontanare i clandestini dal territorio italiano non è uno schiaffo al governo bensì una scelta che mette in pericolo la sicurezza e il portafogli degli italiani».

Ernesto Carbone, membro laico del Consiglio Superiore di Magistratura, giudica «pericolose» le parole di Musk: «Questi nuovi oligarchi che sfruttano mondi nuovi (come lo spazio, l'etere i social e le nuove tecnologie) per controllare la politica mondiale sono un pericolo per la democrazia - scrive il membro del Csm -. Dopo un'incursione nella politica tedesca oggi il giurista Elon Musk entra in modo violento criticando un potere dello Stato. Tutto questo è inaccettabile ma soprattutto pericoloso».

Riccardo Magi, segretario di +Europa chiede al governo di difendere l'Italia dalle ingerenze di Musk: «Chissà se i patrioti Meloni e Salvini difenderanno la sovranità italiana dalle ingerenze del miliardario americano Elon Musk che chiede ai giudici di un Paese sovrano di andarsene? Perché Musk non si fa gli affari suoi? L'Italia non è ancora l'Ungheria né la Russia di Putin, né tantomeno gli Usa di Trump con la giustizia assoggettata al potere politico». 

Dura replica anche da parte di Sandro Gozi, eurodeputato di Renew Europe e segretario generale del Partito democratico europeo che su Twitter ha replicato: «L'Italia e l'Europa non prendono lezioni di democrazia da nessuno, tanto meno da Elon Musk, il cui unico scopo è minare i nostri valori fondamentali, a partire dall'indipendenza della magistratura. Vada a costruire i suoi regimi nello spazio».

Chi è Mario Nawfal, l'autore del post commentato da Musk?
Mario Nawfal, l'autore del post commentato da Elon Musk, è una delle star emergenti di X (ex Twitter, il social di proprietà di Musk) dove conta quasi due milioni di follower e ospita alcuni dei più grandi eventi audio della piattaforma, ricevendo spesso gli elogi dello stesso ad di Tesla. Nawfal ospita e modera "The Roundtable Show", che, a suo dire, porta più di 6 milioni di ascoltatori a settimana: una chat audio in diretta diventata pilastro della piattaforma, con ospiti come l'ex CEO di FTX Sam Bankman-Fried (ora in galera per truffa) e Hunter Biden, sempre con la promozione da Musk. Secondo un'inchiesta della Nbc, la rapida ascesa di Nawfal da imprenditore poco conosciuto a celebrità apparentemente onnipresente su X è stata accolta con crescente attenzione da parte di ex colleghi che lo accusano di aver costruito il proprio successo in parte su promesse non mantenute e su sforzi di growth hacking altamente calcolati e orchestrati.

da  FB del 12 novembre 2024
ciaooo



 45 
 inserito:: Novembre 13, 2024, 12:35:42 am 
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Gianni Gaetano Giovanni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo in Virtual Reality

SENZA LA COLLABORAZIONE di almeno 30 Protagonisti che comincino a stendere lo STATUTO e le prime bozze della Logica Argomentativa sul perché OPON penso sia il caso, dopo il 31 dicembre 2024, di porre l'Idea dove l'ho tenuta da anni e sino a pochi mesi fa, quando l'ho enunciata.
In un cassetto.


ggiannig ciaooo   
ggianni41@gmail.com

 46 
 inserito:: Novembre 13, 2024, 12:30:52 am 
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Marattin+lascia+Italia+Viva:+"Renzi+ha+sbagliato+nel+merito+e+nel+metodo,+ma+lo+ringrazio+comunque"

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ggiannig <ggianni41@gmail.com>
   
sab 26 ott, 19:22 (2 giorni fa)
   
a me
Leggi+la+notizia+su+agi.it+:+https://www.agi.it/vista-tv/video/2024-09-09/marattin-lascia-italia-viva-renzi-ha-sbagliato-nel-merito-e-nel-metodo-ma-lo-ringrazio-comunque-27768899/
   
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Gratteri: "Abbiamo una società ignorante che si informa sui social" - Orizzonte Scuola Notizie
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ggiannig <ggianni41@gmail.com>
   
sab 26 ott, 16:50 (2 giorni fa)
   
a me
https://www.orizzontescuola.it/gratteri-abbiamo-una-societa-ignorante-che-si-informa-sui-social/

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Ucraina, il manifesto del Patriarca Kirill sulla guerra che va combattuta per «lealtà al piano di Dio»
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ggiannig <ggianni41@gmail.com>
   
sab 26 ott, 10:03 (2 giorni fa)
   
a me, Gilberto
https://www.ilmessaggero.it/vaticano/patriarca_kirill_soldati_russi_guerra_ucraina_libro-8433983.html
 
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Report, Ranucci rilancia: «Su Giuli non c'è solo Spano, abbiamo un altro caso Boccia». Poi nega: «La
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ggiannig <ggianni41@gmail.com>
   
gio 24 ott, 22:59 (4 giorni fa)
   
a me
https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/24_ottobre_24/report-ranucci-giuli-boccia-sangiuliano-fb90ac73-c6fd-4473-a609-dfd64d46axlk.shtml

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Bruno Cherchi, il procuratore di Venezia va in pensione: «Cecchettin il caso peggiore, il codice rosso non ha fatto diminuire i femminicidi»
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ggiannig <ggianni41@gmail.com>
   
mer 23 ott, 22:20 (5 giorni fa)
   
a me
https://corrieredelveneto.corriere.it/notizie/venezia-mestre/cronaca/24_ottobre_23/bruno-cherchi-il-procuratore-di-venezia-va-in-pensione-cecchettin-il-caso-peggiore-il-codice-rosso-non-ha-fatto-diminuire-i-femminicidi-cfd8081a-87fb-4d17-875e-4649d532dxlk.shtml
 

 47 
 inserito:: Novembre 13, 2024, 12:24:08 am 
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Gianni Gavioli
Andrea Orlando tutto vero e lo dice la Storia anche se ancora molto si deve meglio definire storicamente e socialmente.
Ma ricordare e raccontare questa data, per tutti questi anni festeggiata sempre più debolmente, oggi non può essere motivo di festa nel vero significato del termine.
Oggi non c'è nulla da festeggiare se non l'auspicio che tutto cambi in questa Repubblica ridotta all'ombra di ciò che poteva essere e non è.
Nulla da festeggiare se non la speranza di un futuro che completi l'attuale incompletezza della nostra Democrazia.
Rispetto per la nostra Nazione e per la sua Popolazione SI! QUESTO sì.
Ricordo doloroso dei nostri morti da quelli voluti dal nazifascismo a quelli caduti per vincerlo e liberarci da quel Male, questo sì.
Pietà e dolore per gli oltre Duecentomila concittadini costretti a finire la loro vita in modo atroce dalla pandemia ma anche da errori della politica e delle amministrazioni contro la Sanità inadeguata perché depredata, questo sì.
Nulla da festeggiare per moltissimi di noi Cittadini consapevoli, se non la promessa soprattutto dei nostri giovani ma non solo loro, di CAMBIARE in meglio il nostro vivere questa società tanto ferita, ritrovando l'amore di patria, l'amore per la famiglia, l'amore verso il prossimo ma solo se lo merita, in poche parole l'amore per la nostra umanità tanto vilipesa dalle forze del Male che stanno sommergendoci.
L'impegno al cambiamento dovrà essere la festa!
La festeggerete questo sì, ... ma domani.
Oggi alle nobili parole del Presidente Mattarella e del Presidente Draghi festeggiamo .... onorandoli con il nostro silenzio.

Da FB Orlando 2 giugno 2021

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Cronologia delle modifiche

Silvia De Luca
Gianni Gavioli Gianni Gavioli , peccato però che il mondo, meglio sarebbe l'umanità, non è un circuito elettrico ne un sistema a compartimenti per specifiche competenze..
Il mondo, l'Umanita' , è un organismo unico ed integrato, se ho ben inteso la sua 'linea di confine', che si scompensa o si compensa , potremmo dire in termini tecnici, sulla base di flussi osmotici e attivi in cui GL'INTELLETTUALI, sono recettori e trasmissori di segnali.
I POLI esistono solo nelle città commerciali, negli ospedali, nelle stazioni ferroviarie di ultima GENERAZIONE.
Le nazioni non sono (soltanto) aziende da amministrare ma flussi osmotici da riequilibrare e senza una visione aerea, intellettuale se preferisce, che si fa carico di una PROFEZIA, non è possibile né immaginare il futuro né costruirlo.
I 'fatti' sono azioni...non passatempo, e non si basano su sani principi e slanci emotivi ma sull'uso dell'intelletto. Dunque, sullo studio razionale della geografia dei tempi.
Dai libri, mi creda, si deve sempre cominciare: il professor Giancane è un intellettuale senza il quale il processo di degradazione OGGI sarebbe ancora più avanzato. Sono proprio quelli come LUI che i grandi 'poteri' temono.

Controversia tra dotti.

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 inserito:: Novembre 13, 2024, 12:17:19 am 
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Steve Bannon: «I soldi sono finiti, se l’Europa tiene all'Ucraina ce li metta lei. Meloni ponte con l'Ue? Non ci serve»
di Viviana Mazza


Intervista con Steve Bannon, ex stratega della presidenza Trump: «Meloni torni alle posizioni che aveva prima di diventare premier. Con Donald il Maga è forte: ci prenderemo sicurezza nazionale e politica estera»
DALLA NOSTRA  INVIATA

WASHINGTON - Steve Bannon ci ha dato appuntamento alle 11 dell’11/11, l’ora e il giorno dell’armistizio che sancì la fine della Prima guerra mondiale. È Veterans Day, festa nazionale. È seduto a un tavolo a casa davanti al camino, circondato da telecamere: sta registrando il suo programma online «War Room» con l’aiuto di un assistente. Il clima non è di armistizio. «Non possiamo aspettare l’insediamento di Trump: la battaglia per il controllo del governo avviene in questo momento: alla Camera, al Senato, nello Stato amministrativo, alla Difesa, i giudici...».  L’ex stratega della vittoria di Trump nel 2016 guida il braccio mediatico del movimento Make America Great Again (Maga). Dice che ora le priorità sono la «decostruzione dello Stato amministrativo» e il debito pubblico, «la principale minaccia alla sicurezza nazionale».  L’incontro Trump-Biden di domani? «Una cortesia di Trump, sono contento che lo faccia, ma non ne ha bisogno. Io non inviterei Biden all’insediamento. Dicono che serve unità. Avremo l’unità dopo che abbiamo epurato i traditori».
A marzo lei ci disse che se Giorgia Meloni volesse essere riaccolta dopo la vittoria di Trump dovrebbe dimostrare di aver cambiato posizione sull’Ucraina.
«Parlavo del movimento Maga, non di Trump. Lui non fa queste richieste agli altri Paesi. Ma credo che molti, nel movimento qui, pensano che Meloni si è quasi trasformata in una Nikki Haley. È stata tra i più grandi sostenitori della continuazione della guerra in Ucraina. Però l’Italia non ha fatto abbastanza per tenere il canale di Suez aperto per il commercio: tra i gruppi tattici di portaerei là, credo che ci sia solo una corvetta italiana. Comunque penso che il suo atteggiamento cambierà con l’arrivo del presidente Trump, che la convincerà. E che i Paesi della Nato saliranno a bordo abbastanza rapidamente. Altrimenti, se crede davvero a quello che ha detto negli ultimi anni, dovrebbe essere pronta con gli altri in Europa a metterci i soldi, a staccare assegni grandi quanto i discorsi. Noi del movimento Maga siamo irremovibili, vogliamo tagliare al 100% i fondi per l’Ucraina alla Camera».
Quindi c’è una differenza tra quello che il movimento «Maga» e l’amministrazione Trump potrebbero chiedere alla premier Meloni?
«Al 100%. Ma Trump dirà che vuole la pace in Ucraina. Non parlo per lui, ma è evidente che vuole porre fine a questa semi-ossessione di spingere la Nato quasi in territorio russo. Lui non l’appoggerà, ma lei l’ha fatto, è stata al gioco. È piuttosto ovvio che aveva scommesso che Trump non sarebbe più tornato, si vede dalle sue politiche. La scommessa era sbagliata, non ha pagato. Ora che Trump è tornato, il movimento Maga è più forte che mai e ci prenderemo l’apparato della sicurezza nazionale e della politica estera».
Meloni può essere un ponte tra America e Europa?
«Se resta fedele alle sue convinzioni fondamentali, sì».
Può essere d’aiuto?
«Non abbiamo bisogno di aiuto da nessuno in Europa. I populisti hanno preso questo Paese, Trump è un grande leader e sono certo che sarà magnanimo, ma il movimento Maga, che è più a destra di Trump, dirà che l’Europa non ha fatto nulla per gli Stati Uniti. Vi abbiamo salvati nella Prima e Seconda guerra mondiale, nella Guerra fredda e in Ucraina. Basta. Perché ci servirebbe un ponte? Abbiamo un modello, America First: riportare la sicurezza economica e lavorativa nel Paese. Se volete un partner, ok, sennò ok uguale. Al movimento Maga non serve un ponte, perché Le Pen, Farage e Orbán sono con noi. Raccomanderei a Meloni: sii ciò che eri quando Fratelli d’Italia era al 3%».

È stato in contatto con Salvini?
«No, sono stato schierato al 100% nell’assistere Trump a tornare alla Casa Bianca: 20 ore al giorno per 4 anni, senza un giorno libero tranne quand’ero in prigione».
In Europa molti sono preoccupati per i dazi.
«Dovrebbero esserlo. Non pagheremo per la vostra difesa mentre lasciamo che ci colpiate con accordi commerciali sbilanciati. Sì, i dazi stanno arrivando, dovrete pagare per avere accesso al mercato Usa. Non è più gratis, il libero mercato è finito, perché l’Europa ha abusato di noi, come hanno fatto gli altri alleati».
Tornerà alla Casa Bianca?
«No, ho molto più potere qui. Servono media alternativi: podcast, streaming, Twitter hanno battuto i media tradizionali in questa elezione. Perché dovrei rinunciarci?».
Lei ha parlato di purghe al Pentagono. Cosa succederà ai funzionari pubblici?
«Dipende dal presidente e dalla sua cerchia ma è possibile eliminare interi dipartimenti. Sarà un’operazione aggressiva. E Stephen Miller, nuovo vicecapo dello staff per le politiche della Casa Bianca, sarà centrale».
Chi sono le figure di peso nel team di transizione?
«Robert F. Kennedy, Tulsi Gabbard, Elon Musk, Tucker Carlson, Don jr, 5 o 6 persone».
E lei non va a Mar-a-Lago?
«Non c’è bisogno, serve che io stia qua. E sono in contatto con loro 24 ore su 24».
Pompeo e Haley non torneranno al governo.
«La loro carriera politica è finita. Quel tweet del presidente Trump l’ha uccisa».
Il Wall Street Journal scrive che è per evitare competizione per J.D. Vance quando correrà per la Casa Bianca.
«No, sono neocon. J.D. farà quel che deve, se avrà l’appoggio di Trump lo vedremo. Ma una decisione simile non è per proteggere J.D. Vance».

Da corriere del 12 / 11

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 inserito:: Novembre 13, 2024, 12:12:40 am 
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Elon Musk contro i giudici italiani sui migranti in Albania: «Se ne devono andare».
Csm: «Sue parole un pericolo per la democrazia»

di Redazione Online
L'uomo più ricco del mondo e principale finanziatore di Trump ha commentato su X la notizia della sospensione della convalida del trattenimento dei 7 migranti nel Cpr di Gjader, Salvini lo segue: «Un danno per la sicurezza e il portafoglio degli italiani»

Elon Musk contro i giudici italiani sui migranti in Albania: «Se ne devono andare». Csm: «Sue parole un pericolo per la democrazia»

Elon Musk interviene nel testa a testa tra il governo Meloni e i tribunali italiani sul trattenimento dei migranti nei Cpr in Albania. Il fondatore di Paypal e Tesla, uomo più ricco del mondo e principale finanziatore di Trump, commentando su X la notizia postata da un utente sulla decisione di sospendere la convalida dei trattenimenti a Gjader di 7 migranti provenienti dall'Egitto e dal Bangladesh, ha scritto: «Questi giudici se ne devono andare».

Il segretario della Lega Matteo Salvini, in passato difeso da Musk per la vicenda Open Arms («È scandaloso che sia sotto processo per aver fatto rispettare la legge»), fa subito eco all'imprenditore: «L’ennesima decisione dei giudici che impedisce di allontanare i clandestini dal territorio italiano non è uno schiaffo al governo bensì una scelta che mette in pericolo la sicurezza e il portafogli degli italiani».

Ernesto Carbone, membro laico del Consiglio Superiore di Magistratura, giudica «pericolose» le parole di Musk: «Questi nuovi oligarchi che sfruttano mondi nuovi (come lo spazio, l'etere i social e le nuove tecnologie) per controllare la politica mondiale sono un pericolo per la democrazia - scrive il membro del Csm -. Dopo un'incursione nella politica tedesca oggi il giurista Elon Musk entra in modo violento criticando un potere dello Stato. Tutto questo è inaccettabile ma soprattutto pericoloso».

Riccardo Magi, segretario di +Europa chiede al governo di difendere l'Italia dalle ingerenze di Musk: «Chissà se i patrioti Meloni e Salvini difenderanno la sovranità italiana dalle ingerenze del miliardario americano Elon Musk che chiede ai giudici di un Paese sovrano di andarsene? Perché Musk non si fa gli affari suoi? L'Italia non è ancora l'Ungheria né la Russia di Putin, né tantomeno gli Usa di Trump con la giustizia assoggettata al potere politico». 

Dura replica anche da parte di Sandro Gozi, eurodeputato di Renew Europe e segretario generale del Partito democratico europeo che su Twitter ha replicato: «L'Italia e l'Europa non prendono lezioni di democrazia da nessuno, tanto meno da Elon Musk, il cui unico scopo è minare i nostri valori fondamentali, a partire dall'indipendenza della magistratura. Vada a costruire i suoi regimi nello spazio».

Chi è Mario Nawfal, l'autore del post commentato da Musk?
Mario Nawfal, l'autore del post commentato da Elon Musk, è una delle star emergenti di X (ex Twitter, il social di proprietà di Musk) dove conta quasi due milioni di follower e ospita alcuni dei più grandi eventi audio della piattaforma, ricevendo spesso gli elogi dello stesso ad di Tesla. Nawfal ospita e modera "The Roundtable Show", che, a suo dire, porta più di 6 milioni di ascoltatori a settimana: una chat audio in diretta diventata pilastro della piattaforma, con ospiti come l'ex CEO di FTX Sam Bankman-Fried (ora in galera per truffa) e Hunter Biden, sempre con la promozione da Musk. Secondo un'inchiesta della Nbc, la rapida ascesa di Nawfal da imprenditore poco conosciuto a celebrità apparentemente onnipresente su X è stata accolta con crescente attenzione da parte di ex colleghi che lo accusano di aver costruito il proprio successo in parte su promesse non mantenute e su sforzi di growth hacking altamente calcolati e orchestrati.

da  FB del 12 novembre 2024
ciaooo



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L’allarme del Csm: è un protagonista della vita globale, ora è in gioco la sovranità dell’Italia

Flavia Amabile
12 Novembre 2024 alle 23:03
(ansa)

ROMA. Ci si è messo pure Elon Musk a inasprire lo scontro tra governo e magistratura. Di fronte all’attacco del miliardario Usa contro i giudici che due giorni fa hanno di nuovo frenato l’operazione Albania, il presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia chiede un intervento dell’esecutivo: «Ci sono confini ideali che valgono almeno quanto, se non più, dei confini territoriali. – avverte Santalucia – Io mi aspetto da chi ha a cuore la difesa dei confini che intervenga: perché Musk non è un privato cittadino ma un protagonista assoluto della vita globale» e poiché la magistratura «è un’espressione della sovranità del Paese», Si è detta «sconcertata» la vicepresidente del sindacato delle toghe, Alessandra Maddalena, ospite di Metropolis: «Non è più in gioco l’indipendenza della magistratura, qui si tratta della sovranità dello Stato italiano. Bisognerebbe pensare a questa difesa e poi a quella della giurisdizione».
Per il consigliere del Csm Marco Bisogni «il commento di Musk su una questione interna a un altro paese pecca di superficialità sia per modalità che per contenuti». «Parole pericolose», commenta Ernesto Carbone, componente laico del Csm.
Netta la condanna anche da parte delle opposizioni che sottolineano il silenzio della presidente del Consiglio. «È imbarazzante che questi sovranisti di casa nostra si facciano dettare la linea da un miliardario americano– attacca la leader del Pd Elly Schlein – Dovrebbero difendere i giudici, anche questa è sovranità nazionale. Oggi Meloni è stata zitta, non ha detto una parola».
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«Ma chi è Musk per decidere chi deve e non deve rimanere in Italia?» , chiede la vicepresidente dem Chiara Gribaudo. «Musk a nome di chi parla? Se a nome del presidente Trump sarebbe una grave interferenza e abbiamo il diritto di chiedere a Meloni di intervenire», scrive su X Sandro Ruotolo, europarlamentare Pd. Secondo la vice capodelegazione Pd a Bruxelles, Alessandra Moretti, le affermazioni di Musk sollevano un problema «anche di sicurezza e difesa del nostro Paese». Il segretario di +Europa, Riccardo Magi, si chiede «se i patrioti Meloni e Salvini difenderanno la sovranità italiana dalle ingerenze del miliardario americano. Perché Musk non si fa gli affari suoi?» .

Da  - https://www.lastampa.it/politica/2024/11/12/news/musk_i_timori_di_magistrati_e_opposizioni_schlein_meloni_muta_e_imbarazzante-14801384/?ref=LSHA-BH-P1-S2-T1


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