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Forum Pubblico / NOI VECCHIE PERSONE SOCIALI SIAMO FACEPROOF MAESTRI di SERENITA'! / Robinson: Joan Didion, il pensiero magico delle donne
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inserito:: Marzo 10, 2021, 09:28:42 pm
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Robinson: Joan Didion, il pensiero magico delle donne Posta in arrivo sab 6 mar, 07:14 (1 giorno fa) a me A cura della redazione - 6 marzo 2021 Joan Didion e il pensiero magico delle donne "La fragilità è stata davvero la mia arma segreta". Si riassume in questa frase il "pensiero magico" di Joan Didion: una grande scrittrice capace, dal suo debutto alla fine degli anni Cinquanta, di bruciare le tappe dell'emancipazione femminile in un mondo occupato da uomini. Gli scrittori del suo tempo erano presenze forti: Norman Mailer, Truman Capote, Tom Wolfe, Philip Roth, eppure lei è riuscita ad aprire nuove strade per altre donne. "Non ne avevo coscienza", racconta nella rara intervista, firmata da Mario Platero, in copertina su Robinson in edicola oggi con Repubblica (e tutta la settimana a 50 centesimi). Didion si racconta dalla sua casa di New York sulla 71 East, dove è in prudente lockdown dall'inizio della pandemia; parla del suo rapporto con la città, dove è arrivata a vent'anni dopo aver vinto un concorso per lavorare a Vogue: dopo la pandemia, la scrittrice ne è sicura, "tornerà alla sua grandezza come ha sempre fatto in passato". E della situazione attuale confessa: "Sono preoccupata per quello che succederà quando il Covid sarà superato. Lo sono per quello che, per molti, potrà essere la conseguenza in termini di stabilità mentale. Mi spaventa il dopo, più che questo momento". Nelle pagine seguenti troverete le recensioni alle novità in libreria (Natalia Aspesi, tra gli altri, scrive di Edmund White) e lo spazio dedicato all'autore da riscoprire: questa settimana è Giovanni Comisso, lodato da Pasolini per la sua "libertà assoluta" e premio Strega nel 1955: ce lo racconta Maurizio Di Fazio. Potete scriverci a: robinson@repubblica.it e seguirci sui nostri social: Instagram (robinson_repubblica) e Twitter (Robinson_Rep). Festival Il grande racconto del Potere, della sua conquista nel corso dei secoli con la violenza, la persuasione e anche la seduzione. E poi il noir, italiano e straniero, al femminile soprattutto. Tra i tanti festival che andranno online nei prossimi giorni, due hanno attirato l’attenzione di Robinson: Lezioni di Storia e Noir in Festival. Il primo è organizzato da Laterza nei teatri italiani ed è un viaggio attraverso i secoli per scoprire come sono state conquistate le stanze del comando, da chi e soprattutto con quali strumenti. Lo studioso Alessandro Barbero, intervistato da Simonetta Fiori, ci aiuta a riflettere sulla parola Potere, una delle più enigmatiche dell’età contemporanea. Annarita Briganti, invece, ci guida nel cuore del Noir in Festival per scoprire le protagoniste italiane e straniere che stanno rivoluzionando il genere. Arte Scrive Achille Bonito Oliva: "Se compito dell’arte, specialmente quella contemporanea, è quello di massaggiare il muscolo atrofizzato della contemplazione collettiva e di sviluppare nel pubblico nuovi processi di conoscenza, allora esiste la possibilità di evitare la morte del pubblico e, al contrario, di creare una interattività tra l’opera dell’artista e il suo fruitore". Insomma, i musei devono cambiare e il grande critico scrive come sul nostro supplemento. Nelle pagine dell'Arte trova spazio anche un ampio servizio dedicato a Keith Haring. Simon Doonan ha raccontato ad Antonello Guerrera i segreti della biografia che ha dedicato all'artista giovane per sempre. Doonan infatti ha incontrato Haring innumerevoli volte, per lavoro o divertimento, nei vicoli di Soho, nell’anarchico East Village, a New York, dove l’artista si trasferì nel 1978 a studiare pittura. Per poi rivoluzionare l’arte fondendo classicismo, Topolino, contemporaneità infernale e cani che abbaiano (nell'immagine qui sopra: Portfolio of 5 Artists in Support of Bill T. Jones (1986) di Keith Haring). Libri per ragazze e ragazzi Un Dante così davvero non l’avete mai visto: è il sommo poeta visto con gli occhi di Geronimo Stilton, icona adorata da milioni di bambini in tutto il mondo e protagonista seriale di “stratopici” viaggi nel regno della fantasia. L’ultimo, appena pubblicato, lo porta “nella selva oscura” al cospetto dell’autore della Divina commedia, di cui celebriamo quest’anno i sette secoli dalla morte. Nell’occasione, Robinson vi propone un’esperienza unica: un’intervista impossibile di Geronimo – che di mestiere fa proprio il giornalista – al suo amico Dante, naturalmente in esclusiva per noi. E restando in tema Alighieri, Ilaria Zaffino ci segnala altre due uscite all’insegna dell’originalità e della qualità: un activity book sui mostri dell’Inferno e un PaperDante cento per cento Disney. Avventure per tutti i gusti. Fumetti "Il fiume e l’immensa foresta sembravano chiamarmi nella profonda tenebra del loro cuore, con la morte in agguato”. Quel “fiume possente che ricordava un lungo serpente” è quello che strega Marlow, il protagonista di Cuore di tenebra di Joseph Conrad. E quel serpente passa anche, con un efficace artificio grafico, attraverso le pagine che dividono i capitoli della trasposizione che Peter Kuper ne ha realizzato in versione graphic novel. Questa settimana vi proponiamo un'intervista all'autore americano, disegnatore per il New Yorker, vincitore di diversi premi tra cui, nel 2016, di un Eisner Award, il più prestigioso in assoluto, con Rovine. Kuper, che è noto anche per il suo impegno politico (pubblica da più di 40 anni la rivista World War 3 Illustrated) racconta in un'intervista a Luca Valtorta le difficoltà di trasporre a fumetti un'opera che negli Stati Uniti è considerata controversa per il suo presunto razzismo. È l'occasione per parlare di temi scottanti come la "cancel culture", il suprematismo bianco, gli orrori del colonialismo e molto altro ancora. Buona lettura. Spettacoli Guido Andruetto ha intervistato Salvatore Accardo. Nel repertorio del grande violinista non esiste solo Paganini: anzi, in occasione del centenario della nascita del grande compositore argentino, Accardo racconta il suo rapporto con la musica di Astor Piazzolla e la loro amicizia. E, ripercorrendo la sua carriera, fa una considerazione sul presente: "Non c’è iPad o connessione internet che possa sostituire l’ascolto e il confronto in presenza". Straparlando L’infanzia in campagna in una famiglia di origini contadine e la passione per il passato. Gli studi a Pisa con maestri come Delio Cantimori e Armando Saitta. Il ruolo della memoria ai tempi della Rete. Antonio Gnoli nello Straparlando dialoga con lo lo storico Adriano Prosperi (qui sopra, in un disegno di Riccardo Mannelli) Il nostro torneo letterario La materia può apparire complessa, ma diventa appassionante se a divulgarla sono quattro scienziati scrittori: il nostro torneo letterario questa settimana è dedicato alla fisica. È questo infatti il tema dei quattro saggi letti e votati dai circoli di lettura che partecipano al nostro gioco. Scoprite chi ha vinto sulle pagine di Robinson. Cantami, o diva Di Michele Smargiassi Non riesce a non vibrare di emozione la prosa scientifica del chiarissimo professor Anouk Ooma del Centro Universitario Archeologico della terra del Principe Giuseppe, al momento di presentare al IV Congresso Intergalattico di Studi Archeologici la sua Relazione sulla poesia terrestre, che include un rarissimo frammento “rinvenuto due anni fa su di un brandello di carta fra le rovine di una città del Nord Italia”. Pochi sublimi versi di un carme d’amore, “composizione squisita, ricca di letteratissime assonanze, gioiello dal sapore alessandrino, perfetto in ogni sua voluta”. Eccone la trascrizione: “Grazie dei fior / Tra tutti gli altri li ho riconosciuti / m’han fatto male eppure li ho graditi / son rose rosse e parlano d’amore”. Quale splendido “messaggio di fiducia e solidarietà da un abisso di dolore!”, si commuove il prof. Ooma, quale fortuna possedere tracce “del volta vago e amato dei nostri padri”. (Nel Diario Minimo di Umberto Eco, l’archeologo alieno ha a disposizione solo le canzoni di Sanremo per ricostruire la nostra civiltà perduta. Eco scriveva nel 1959. Settant’anni dopo, un altro Festival lascerà i suoi reperti a futuri esegeti: stavolta, francamente, consiglieremmo al prof. Ooma di lasciar perdere). Ricevi questa e-mail perché hai prestato a GEDI Digital S.r.l., Società controllata del Gruppo GEDI S.p.a., il consenso al trattamento dei dati.
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Forum Pubblico / CENTRO PROGRESSISTA e SINISTRA RIFORMISTA, ESSENZIALI ALL'ITALIA DEL FUTURO. / Perché Draghi riporterà l'Italia al centro dell'Europa.
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inserito:: Marzo 10, 2021, 09:24:24 pm
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Perché Draghi riporterà l'Italia al centro dell'Europa. A partire dall'asse con Merkel
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Rep: Bertolt di Tonia Mastrobuoni 6 febbraio 2021
L'antitedesco Mario Draghi è diventato presidente della Bce senza il complesso di non essere tedesco. Appena arrivato, ha tagliato i tassi, successivamente ha rivoluzionato le politiche monetarie col “whatever it takes”, lo scudo anti-spread, il ‘quantitative easing’, i tassi negativi e tonnellate di liquidità buttate sui mercati. Eresie, per i tedeschi. L’ex governatore della Banca d’Italia si è attirato dal primo giorno l’odio di una parte dell’opinione pubblica in Germania, della Bundesbank e dello stesso partito di Angela Merkel. In una riunione a porte chiuse l’allora ministro delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, disse una frase mai smentita né confermata: la Bce porta voti all’ultradestra Afd. E la Bild, che lo accusò spesso di favorire l’Italia e gli altri Paesi del sud finiti nella spirale della crisi finanziaria, gli dedicò una copertina in cui è raffigurato come un vampiro: “Draghila”, il nemico dei risparmiatori. Il suo segreto, in quegli anni di pesante Draghi-bashing, è stato il solidissimo rapporto con Angela Merkel. Il presidente della Bce andava regolarmente a Berlino per incontrarla, concordò con lei il “whatever it takes” che salvò l’euro e fece in modo che la clamorosa spaccatura in quegli anni tra la cancelliera e il suo ministro delle Finanze, tra il governo e la Bundesbank, non intralciasse troppo con il suo lavoro. In fondo, Merkel è anche in debito con lui. Senza il “whatever it takes” del 2012, siccome in quei mesi drammatici il problema era fare da scudo all’Italia, un Paese troppo grande e con un debito troppo immenso per essere salvato come la Grecia o il Portogallo con piani di salvataggio da qualche centinaio di miliardi, soltanto gli eurobond avrebbero sortito lo stesso effetto salvifico. Un tabù per i tedeschi, tanto che se l’Europa li avesse adottati l’anno dopo per Merkel sarebbe stato difficile vincere le elezioni, forse persino essere ricandidata. Ma ciò che si dimentica spesso è che il mese prima del “whatever it takes”, fu Mario Monti a porre le premesse per il salvataggio dell’Europa. A fine giugno, il presidente del Consiglio italiano organizzò una vera e propria “fronda del Mediterraneo” contro Merkel. Si alleò con Sarkozy e Rajoy e impose alla Germania l’Unione bancaria, la prima e ultima riforma fatta dalla Ue durante la crisi finanziaria. Per i mercati, fu il primo segnale concreto di un ricompattamento del continente. Fu la premessa politica del “whatever it takes”.
L'agenda di Draghi Draghi può essere l’uomo che riporta l’Italia al centro dell’Europa, premessa indispensabile perché il nostro Paese continui a contare in un contesto globale in profonda trasformazione. Non siamo più la quinta potenza economica al mondo, come trent’anni fa, quando sedevamo di diritto nei caminetti che contavano come il G7. In un mondo di medie potenze, siamo condannati all’irrilevanza, se non conquistiamo un posto tra i Paesi che contano, anzitutto in Europa. Draghi è uomo ascoltatissimo dai potenti del mondo, da Christine Lagarde a Janet Yellen, da Jerome Powell ad Angela Merkel. Difficile che qualcuno si “dimentichi” dell’Italia guidata da Draghi, nei vertici ristretti che Merkel e Macron convocano ogni tanto (umiliante fu quello recente sul terrorismo islamico dopo l’attentato di Vienna). Draghi, se non verrà logorato dalla politica italiana, autoreferenziale e ipertattica, può tornare a far contare molto l’Italia, sul piano internazionale. La sua storia fa capire anche cosa potrebbe fare in Italia per tirarla fuori dalle secche di una lunghissima stagnazione. Ma intanto la Bce, nel suo ultimo bollettino mensile, ha tracciato un sentiero delle cose da fare. Per l'intera eurozona, certo, ma soprattutto per l'Italia, che nei prossimi anni sarà il maggiore beneficiario del Next Generation Eu. E dunque la maggiore responsabile del rilancio complessivo del continente.
Il gasdotto della discordia Per compiacere il neopresidente americano Joe Biden, Emmanuel Macron si è spinto nei giorni scorsi sino a chiedere il blocco del gasdotto più controverso d'Europa, quel Nordstream 2 che è sempre stato l'eredità più avvelenata del cancellierato di Gerhard Schroeder. Per anni ha suscitato polemiche perché, collegando direttamente la Russia e la Germania, indebolisce i tradizionali Paesi di transito del gas in Europa, ossia Ucraina e Polonia. Ma da quando gli Stati Uniti hanno scoperto enormi giacimenti di shale gas e hanno interesse a venderlo anche in Europa, stanno anche aumentando le pressioni sulla Ue perché la pipeline russo-tedesca venga bloccata. Con il caso Navalnyj la querelle sul gasdotto è tornata di bruciante attualità sia in Europa sia in Germania. Ormai è completato al 90%, ma al di là delle pressioni americane ed europee, anche all'interno della Germania si levano voci sempre più autorevoli che ne chiedono lo stop. E' il caso dei Verdi e di una parte della Cdu. E non è un dettaglio. In vista delle prossime elezioni politiche, il 26 settembre, potrebbe diventare un tema estremamente divisivo per due partiti che aspirano a governare insieme. Venerdì Merkel e Macron hanno affrontato l'argomento durante il consueto Consiglio franco-tedesco della difesa. Merkel "per ora" continua a difendere il progetto, a volerlo tenere slegato dal caso Navalnyj e a proporre ulteriori sanzioni contro la Russia, per ottenere il rilascio del principale oppositore di Putin. Ma qualche soluzione di compromesso sta già nascendo, a Berlino. Una è quella di completare la pipeline e dotarla di un meccanismo che blocchi automaticamente le forniture se la Russia taglia il gas all'Ucraina. Basterà?
Una nazista alla sbarra Dieci anni fa il processo a Demjaniuk, il "boia di Sobibor", ha segnato una svolta epocale nei processi agli ex nazisti. Da allora i tribunali tedeschi non condannano più solo chi ha partecipato attivamente a un crimine, ma anche chi ha contribuito alla macchina della morte di Hitler. E' il caso dell'ex segretaria novantacinquenne del campo di concentramento di Stutthof, vicino a Danzica, scovata e rinviata a giudizio nel nord della Germania dopo cinque anni di indagini. E' accusata di concorso in diecimila omicidi o tentati omicidi. Ma siccome era minorenne all'epoca in cui lavorò nel lager, tra il 1943 e il 1945, sarà processata da un tribunale minorile.
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Forum Pubblico / CENTRO PROGRESSISTA e SINISTRA RIFORMISTA, ESSENZIALI ALL'ITALIA DEL FUTURO. / Draghi sa perfettamente che molti nel Governo gli hanno messo, gli mettono e ...
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inserito:: Marzo 10, 2021, 09:07:33 pm
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Draghi sa perfettamente che molti nel Governo gli hanno messo, gli mettono e gli metteranno, i bastoni tra le ruote, per frenarlo e trarne vantaggi dai conseguenti mugugni popolari.
Questo accade e accadrà da parte dei conservatori e dei progressisti per ragioni diverse, ma egualmente dannose e vili.
Con la classe e lo stile che gli conosciamo, Draghi deve reagire e denunciare agli Italiani coloro che gli creano problemi disfattisti per creare la non violenta “propaganda col fatto”.
E' una richiesta cui deve rispondere anche come forma di rispetto nei confronti di noi, Cittadini e Popolazione, che di inganni e abusi di fiducia abbiamo sofferto da decenni ma mai come negli ultimi tre anni (morti compresi).
ggiannig
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Forum Pubblico / "ggiannig" la FUTURA EDITORIA, il BLOG. I SEMI, I FIORI e L'ULIVASTRO di Arlecchino. / Le somme si "tireranno" verso la fine della Vita, …
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inserito:: Marzo 10, 2021, 09:04:17 pm
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N. A. esistono e sono più vivaci i "conflitti di ruolo" come per esempio: urlare "fuori fuori" con le compagne, durante una manifestazione di DONNE perché non si voleva concedere la parola a un UOMO che a te lasciò una positività esemplare.
Io penso che liberi si è senza schemi (ideologie) o ruoli da gestire perchè imposti. Difficile non farsi coinvolgere nell'accettarli.
Solo partendo dal basso ed essendo molto determinati ad obiettivi da raggiungere ci si può riuscire, ma è costoso in ogni caso.
Le somme si "tireranno" verso la fine della Vita, … che diventa l'inizio della Saggezza (almeno quella personale).
ciaooo
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Forum Pubblico / REPUBBLICA ITALIANA, MATRIA PATRIA, NAZIONE, oppure STATO della FEDERAZIONE EUROPEA? / Gli utilizzatori del Caos cattivo, sono entrati nel governo ma l'offensiva ...
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inserito:: Marzo 08, 2021, 05:09:52 pm
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Gli utilizzatori del Caos cattivo, sono entrati nel governo ma l'offensiva dei loro Scherani si intensifica.
L'antica tecnica della "propaganda del fatto", oggi non ancora violenta, è stata copiata e usata a iosa per attaccare chiunque faccia loro comodo offendere, per seminare l’odio.
ciaooo
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