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Forum Pubblico / ARLECCHINO ASPERGE CONOSCENZA SPICCIOLA, SUL WEB DAL 1995, ATTINGENDO DAL VECCHIO SECCHIO. / Con questo nuovo Gruppo, dedicato ai Vecchi che mi propongo di formare, si ...
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inserito:: Giugno 22, 2025, 05:56:04 pm
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Gianni Gavioli Un mio Post antico.
Condiviso con Tutti
Con questo nuovo Gruppo, dedicato ai Vecchi che mi propongo di formare, si riparte da zero. Meno Politica e più Sociale sembra un’assurdità, ma se Politica vuol dire aspettare che la Partitocrazia siluri Draghi e permettere che la Destra rafforzi il Regime già avviato dall'azione subdola della Lega, meglio dedicarsi al Sociale, inteso come maggiore vicinanza all'Umanità e meno al Luna Park del Caos sotto il controllo dei vari "Algoritmi" succhia consenso. Meglio approfondire i bisogni delle persone normali e le ragioni per cui spesso il Popolo da vittima dei poteri dominanti, diviene Carnefice di sé stesso e dei suoi simili. I Vecchi sono una delle Differenti Categorie in cui si divide il Genere Umano e le Differenti Popolazioni dei vari Paesi Terrestri. Il “siamo tutti Uguali”, delle Ideologie e delle Religioni che intendevano dominare e dominano il “Gregge”, è uno specchietto per allodole da cui si dovrebbe finalmente ragionare per evolversi, non per Sfasciare l’esistente ma per rendere più proficua la ricerca della Serenità di tutti. Trovare le ragioni dell’Infelicità in ognuna delle Categorie di Cittadinanze vicine e lontane. Calarsi in ognuna d’esse mettendole a confronto, per capire che si deve cambiare con un nuovo tratto di strada, con intenti democratici e con civismo, ripartendo dall’utopia del Bello per realizzarla in concreto. Il tutto ciò non ancora detto va inteso come volontà di scoprirci Umanità in Comunità ma tenendo presente che qui si parla con il NOI, … l'IO viene dopo, forse.
ggiannig
PS: nei prossimi giorni oscurerò alcuni miei Gruppi perché i temi che propongo in Facebook di oggi e con la poca sensibilità alle problematiche dei frequentatori, tra l’altro tenuti al guinzaglio dal regime FB, non si sviluppano adeguatamente. Per loro c’è già più spazio nella mia - LAU. PPS: Oscurare i Gruppi non significa archiviarli ma fare chiarezza su quelli che al momento mi interessa di più siano trattati.
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Forum Pubblico / GARIBALDI NON E' SOLTANTO NOSTRO E' DELL'EUROPA E DEI DIFFERENTI DEL MONDO. / Oriana Fallaci - La sensibilità dell'anima.
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inserito:: Giugno 22, 2025, 05:50:53 pm
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La sensibilità dell'anima ·
“Non devi aver paura del tuono o del vento ma di quelli che parlano lento. Lui parlava con la sua voce lenta, educata, da confessore che ti impartisce la penitenza di cinque Pater, cinque Salve Regina, dieci Requiem Aeternam, e io avvertivo un disagio cui non riuscivo a dar nome. Poi, d’un tratto, compresi che non era disagio. Era paura. Quest’uomo mi faceva paura. Ma perché? Mi aveva ricevuto con gentilezza squisita: cordiale. Mi aveva fatto ridere a gola spiegata: arguto, e il suo aspetto non era certo minaccioso. Quelle spalle strette quanto le spalle di un bimbo, e curve. Quella mancanza quasi commovente di collo. Quel volto liscio su cui non riesci a immaginare la barba. Quelle mani delicate, dalle dita lunghe e bianche come candele. Quell’atteggiamento di perpetua difesa. Se ne stava tutto inghiottito in se stesso, con la testa affogata dentro la camicia, e sembrava un malatino che si protegge da uno scroscio di pioggia rannicchiandosi sotto l’ombrello, o una tartaruga che si affaccia timidamente dal guscio. A chi fa paura un malatino, a chi fa paura una tartaruga? A chi fanno male? Solo più tardi, molto tardi, realizzai che la paura mi veniva proprio da queste cose: dalla forza che si nascondeva dietro queste cose. Il vero potere non ha bisogno di tracotanza, barba lunga, vocione che abbaia. Il vero potere ti strozza con nastri di seta, garbo, intelligenza. L’intelligenza, perbacco se ne aveva. Al punto di potersi permettere il lusso di non esibirla. A ogni domanda sgusciava via come un pesce, si arrotolava in mille giravolte, spirali, quindi tornava per offrirti un discorso modesto e pieno di concretezza. Il suo humour era sottile, perfido come bucature di spillo. Lì per lì non le sentivi le bucature ma dopo zampillavano sangue e ti facevano male. Lo fissai con rabbia. Sedeva a una scrivania sepolta sotto i fogli e dietro, sulla parete di velluto nocciola, teneva una Madonna con Bambin Gesù. La destra della Madonna scendeva verso il suo capo a benedirlo. No, nessuno lo avrebbe mai distrutto. Sarebbe stato sempre lui a distruggere gli altri. Con la calma, col tempo, con la sicurezza delle sue convinzioni. O dei suoi dogmi? Crede al paradiso e all’inferno. All’alba va a messa e la serve meglio di un chierichetto. Frequenta i papi con la disinvoltura di un segretario di Stato e guai, scommetto, a svegliare la sua ira silenziosa. Quando lo provocai con una domanda maleducata, il suo corpo non si mosse e il suo volto rimase di marmo. Però i suoi occhi s’accesero in un lampo di ghiaccio che ancora oggi mi intirizzisce. Dice che a scuola aveva dieci in condotta. Ma sotto il banco, scommetto tirava pedate che lasciavano lividi blu."
Oriana Fallaci
da Facebook giugno 2025
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Forum Pubblico / N.O.M. NUOVO ORDINE MONDIALE, POLI DI ATTRAZIONE ECONOMICA E POLITICA O NEO-IMPERI. / Perché Israele ha colpito l’Iran in questo momento. Per colpire le centrali ...
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inserito:: Giugno 21, 2025, 06:22:02 pm
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da Gianni Gavioli Post della sezione Notizie
Oliviero Marchesi
Perché Israele ha colpito l’Iran in questo momento. Per colpire le centrali nucleari? L’operazione in verità sembrerebbe avere molteplici obiettivi, di cui il programma nucleare iraniano è del tutto secondario rispetto, per esempio, alla decapitazione dei vertici militari. Il sito nucleare di Natanz è uno dei due grandi siti di arricchimento dell’uranio da colpire. L'altro è Fordow. Già mesi fa alcune fonti del Pentagono e altre indipendenti suggerivano proprio Natanz e Fordow gli obiettivi da colpire. Sono i siti tecnologicamente più avanzati. Ma sono moltissimi metri sottoterra (dai 500 ai 750 metri di profondità), blindati da tonnellate di cemento armato e ultraprotetti da montagne. La prima questione è la seguente: solo gli Stati Uniti dispongono di giganteschi ordigni in grado di penetrare in profondità il sottosuolo a Natanz e a Fordow; solo gli Stati Uniti dispongono dei bombardieri B-2 in grado di trasportare simili ordigni (altri bombardieri andrebbero in stallo per eccesso di peso sottopancia). Quando era Premier, Ehud Barak aveva ripetutamente chiesto questi aerei a G.W. Bush per colpire i siti iraniani; ma Washington aveva nettamente e ripetutamente rifiutato. Piccato, Barak aveva risposto con un «faremo da soli». La seconda questione è conseguente: Israele ha davvero fatto da solo? Ha davvero compromesso i siti nucleari facendoli saltare? Possibile fare questo solo con aerei da caccia? O invece (diamolo per assurdo) Trump ha fornito a Netanyahu i bombardieri e gli ordigni che Bush aveva negato a Barak, adatti a perforare armature di cemento e di acciaio poste a centinaia e centinaia di metri nel sottosuolo? La terza questione è: un attacco di natura multipla, così variegato (attacchi a un centro di ricerca nucleare a Tabriz; ai quartieri civili di Fahrazad e Saddat Abad, e ai siti militari di Shakran Shahid Malahati, Shian, Parkin e Bid Kaneh, nella capitale; a Isfahan e a Kermanshah) sono catalogabili come la mossa decisiva che impedirà per sempre a Teheran di costruirsi un’atomica? Semplicemente, la risposta è: no. Dopo il 2008 gli israeliani svilupparono un complesso sistema informatico per attaccare il sito di Natanz. Denominato “Olympic Games”, questo attacco era la versione aggiornata del letale virus “Struxnet” che in passato aveva distrutto oltre mille centrifughe, riportando il programma nucleare iraniano indietro di anni. Di quanti anni? Sembra non più di due; dopo di che il programma iraniano è ripreso più forte e più intenso di prima. Ora gli israeliani hanno condotto un attacco aereo in grande stile: hanno colpito Natanz, ma hanno risparmiato Fordow, che è la seconda aorta del cuore nucleare pulsante iraniano. Perché? Perché gli scopi erano multipli: attaccare i vertici religiosi, politici e militari iraniani, e danneggiare i siti nucleari. Tutto in una volta. Ma facendo tutto in una volta si corre il rischio che alcuni degli obiettivi non vengano realizzati, dato che non basta un raid aereo per ottenerli, e inoltre si rischia un allargamento del fronte delle operazioni militari al di là delle “capabilities” di Israele. Che, non avendo i mezzi per farlo, non aveva le centrali nucleari come obiettivo principale di questo attacco. Va aggiunto che Israele non avrebbe alcuna possibilità di essere aiutato dagli Stati Uniti a distruggere le centrali nucleari iraniane. Non era interesse di Bush assecondare un tale intento; e non è interesse di Trump (il quale a suo tempo è uscito dagli accordi sul nucleare siglati dagli Stati Uniti con l’Iran; e quindi, giuridicamente, non ha voce in capitolo). E comunque, ogni aiuto americano a Israele sarebbe dato a condizione che Israele si fermi su tutti i fronti che ha aperto e che sono sempre più ampi. Intanto l’AIEA (l’Agenzia Internazionale Energia Atomica di Vienna) ha appena dichiarato che non vi sono incrementi di radiazioni a Natanz. Dunque, a quel che sembra, quasi nessun danno a quella centrale. Mentre Israele sta ricevendo la condanna dei Paesi dell’area che pure avevano dimostrato disponibilità a mantenere aperto il promettente dialogo avviato con gli accordi di Abramo. Tra questi Paesi c’è l’Oman, ossia il Paese dove il negoziato sul nucleare era stato avviato, proprio perché l’Oman era in ottime relazioni con tutte le parti in causa (Iran, Israele, Stati Uniti, AIEA). Da sempre i leader politici in bilico nei loro Paesi cercano di risolvere il decrescente consenso di cui godono con successi esterni. Questo raid israeliano contro l’Iran ne ha tutte le caratteristiche. L’Iran risponderà? Certo, con i droni, ossia con un “attacco telefonato”, dato che non si tratta di missili iper o supersonici. I droni, infatti, sono lenti e intercettabili molto prima che arrivino in Israele. In questo momento sto vedendo una diretta da una terrazza di Tel Aviv, con una telecamera puntata sullo skyline in attesa dell’arrivo dei droni iraniani. L’ “ape” kosher è compreso nello spettacolo. Fermare il nucleare iraniano non era il punto, perché tale scopo non si consegue con questo tipo di operazioni. Per Netanyahu il punto era fermare il dissenso interno israeliano: ossia coloro che vogliono fermare lui.
da FB del 13 giugno 2025
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Forum Pubblico / DOMANESIMO: N.O.M. NAZIONI e STATI CONTRO IL CAOS PROVOCATO DA IMPERIALISTI AL POTERE. / Anche Arturo, finalmente ma durerà qui con noi?
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inserito:: Giugno 21, 2025, 06:16:51 pm
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Post di Gianni Gavioli
GIOVANI, CULTURA, LAVORO, GIUSTIZIA, AMBIENTE: COMITATI PER IL CAMBIAMENTO. Gianni Gavioli · Amministratore Esperto del gruppo in Realtà virtuale Una Lezione Sociale e Politica, partendo dal considerare un Protagonista della Comunicazione.
Lavinia Marchetti
IL GIORNALISTA PERFETTO PER UN MONDO IMPRESENTABILE: ENRICO MENTANA E IL CONSENSO.… Altro... Post di Gianni Gavioli Facebook
GIOVANI, CULTURA, LAVORO, GIUSTIZIA, AMBIENTE: COMITATI PER IL CAMBIAMENTO. Gianni Gavioli · Amministratore Esperto del gruppo in Realtà virtuale
Una Lezione Sociale e Politica, partendo dal considerare un Protagonista della Comunicazione. Lavinia Marchetti
IL GIORNALISTA PERFETTO PER UN MONDO IMPRESENTABILE: ENRICO MENTANA E IL CONSENSO. di Lavinia Marchetti C’è un motivo per cui ho scelto Enrico Mentana come caso di studio. Non perché sia il peggiore, ma perché è il più rappresentativo. Perché nel suo giornalismo si condensa un’intera sintassi dell’egemonia, per dirla con la scuola di Francoforte. Mentana è lo specchio brillante, e dunque deformante, di un sistema mediatico che ha smesso di informare per iniziare a costruire consenso. L’egemonia, oggi, non si annuncia né si proclama: si installa. Non è una vera e propria censura, ma una selezione. Funziona come una specie di grammatica segreta che ti fa parlare la sua lingua mentre credi di scegliere la tua, la concretizzazione di un pensiero magico in atto. Così il frame diventa destino. E Mentana, in questo sistema, non è il più servile, ma il più raffinato. Il più rappresentativo. È lì che risiede il suo potere: nella perfetta simulazione della libertà, nella competenza a selezionare ciò che può esistere nello spazio della parola pubblica. La domanda è: "lui ne è consapevole?". L'intellettuale che dirige opera una specie di sospensione dell'incredulità. Ci crede e non ci crede allo stesso tempo. Il concetto di sospensione dell’incredulità, che nasce in ambito estetico, viene qui trasposto alla politica e al giornalismo: come lo spettatore che decide di credere a una finzione cinematografica per goderne appieno, Mentana sembra stringere un patto ambiguo con la narrazione dominante. È troppo intelligente per non sapere, ma abbastanza funzionale da accettare, forse anche con sincerità, il gioco della selezione, dell'evocazione, del frame costruito. È questa ambiguità morale e cognitiva che lo rende il caso perfetto per mostrare la funzione sistemica del giornalismo italiano in tempo di guerra e genocidio. Il caso Mentana è solo la punta dell’iceberg. Dietro di lui si muove una macchina più vasta, fatta di testate, redazioni, agenzie stampa, interessi energetici e accordi politici. Eni, Israele, Meloni, i media mainstream: tutto si tiene. Questo testo è un tentativo di mappare quel potere. Di mostrare, fotogramma per fotogramma, come l’informazione italiana sia diventata un’arma di distrazione e di consenso. La figura di Mentana, celebrata per decenni come baluardo della "libertà di stampa" in Italia, merita oggi una riflessione radicale. Perché ciò che si dispiega nel suo discorso pubblico non è semplicemente una linea editoriale: è un modello egemonico, nel senso pieno e gramsciano del termine. Non un'opinione tra le altre, ma il tentativo di costruire consenso attorno a un ordine mondiale dove Israele viene eretto a bastione occidentale, Gaza a zona d'eccezione e i crimini contro il popolo palestinese a effetto collaterale. L'egemonia che non si vede: Gramsci nell'era della post-verità Nel Quaderno 13, Gramsci definiva l'egemonia come "direzione intellettuale e morale" che il blocco storico dominante esercita attraverso la cultura e i media, prima ancora che con la forza. In questa chiave, Mentana non è un semplice giornalista: è un funzionario dell'egemonia, un attore che produce senso, normalizza lo stato delle cose, rende dicibile e accettabile l'inaccettabile. Non è un caso che nei primi giorni dopo il 7 ottobre 2023, mentre si contavano i morti del rave israeliano, Mentana abbia parlato di "crimine contro l'umanità" con una rapidità e una veemenza mai riservata, nei mesi successivi, ai 37.000 palestinesi uccisi dai bombardamenti israeliani. La notizia dei "bambini decapitati", mai confermata, è stata rilanciata da Mentana con toni drammatici: "Non vi mostriamo le immagini perché sono scioccanti". Il contenuto visivo, inesistente, veniva così convertito in verità emozionale. Non c'è bisogno di mostrare ciò che si vuole far credere: basta evocarlo con lo statuto simbolico della tv. I silenzi come strumento ideologico La seconda strategia è la selettività narrativa. La strage di Gaza è stata narrata da Mentana come rumore di fondo. Lo speciale su La7 del primo anniversario dell'attacco di Hamas, intitolato significativamente L'orrore di un anno, ha mostrato tre quarti d'ora di immagini del 7 ottobre senza quasi mai menzionare l'assedio, le distruzioni, i bambini palestinesi sepolti vivi sotto le macerie. Questa operazione non è un errore. È una costruzione. È il volto nuovo della violenza simbolica (Bourdieu): ciò che non viene detto, in un contesto di monopolio del discorso, vale quanto ciò che viene mostrato. L'inquadratura è già gerarchia morale. Il montaggio televisivo è già geopolitica. Il frame della democrazia ferita Ancora più significativa è l’introduzione che Mentana fece all’intervista a Netanyahu trasmessa da La7 nell’ottobre 2023: “È giusto ascoltare anche la voce della democrazia ferita”. In quella frase si condensa tutto il potere mitopoietico del discorso giornalistico come apparato. Israele viene innalzato al rango di soggetto sovrano della ferita, titolare legittimo del dolore, mentre Gaza è dissolta nel fuori campo simbolico, ridotta a rumore morale, priva di parola, di volto, di statuto. È così che opera la sintassi dell’egemonia: costruisce il dolore selezionabile e getta nell’irrappresentabilità l’eccesso dell’ingiustizia. Il frame si fa dispositivo pedagogico, che addestra il pubblico alla compassione selettiva e all’indifferenza strategica. Il risultato è una macchina affettiva di rimozione e normalizzazione che ricorda da vicino ciò che Adorno chiamava "barbarie della cultura". Reazioni, critiche e l'effetto di ritorno dell'egemonia A questa gestione asimmetrica della realtà hanno risposto voci dissidenti. Mario Capanna, su l’Unità, ha parlato di "notizie tendenziosamente antipalestinesi e antiarabe". Piero Sansonetti ha accusato Mentana di rilanciare bufale e di screditare chiunque ponesse una narrazione alternativa. Il sito Contropiano ha definito la sua trasmissione una "porcata" giornalistica. Ma l'aspetto più interessante è stato il dissenso che è emerso dal suo stesso pubblico. Commenti social, lettere aperte, centinaia di utenti che accusavano Mentana di "parzialità morale", di "coprire i crimini israeliani", di "far scomparire Gaza dalla scena del dolore". Ciò rivela che l'egemonia non è mai totale: genera crepe, scarti, contro-narrazioni. Eppure, il dispositivo resiste. Quando a Dogliani, nel maggio 2025, Mentana affermò che "quello che accade a Gaza è un crimine di guerra, ma non un genocidio", mise in scena l'ultimo atto della sua strategia: riconoscere una minima parte della verità per salvare il frame dominante. Il frame in cui Israele è ancora il civilizzato, e i palestinesi ancora i sacrificabili. La gerarchia morale del diritto: la CPI come banco di prova Nel maggio 2025, la Corte Penale Internazionale ha chiesto l’arresto di Benjamin Netanyahu per crimini contro l’umanità. Mentana, nel suo editoriale serale, ha commentato: “Una decisione che certamente farà discutere. Ma non dimentichiamoci da dove è partito tutto: dal massacro del 7 ottobre”. È il paradigma perfetto del rovesciamento narrativo: anche quando la giustizia internazionale prende posizione, il frame mediatico restituisce la parola d’ordine che salva l’ordine simbolico. Il frame resta integro, e Gaza rimane invisibile. Concretizzazione del pensiero magico. La gestione delle parole: eufemismo, riduzione, traslitterazione Un altro aspetto decisivo è la gestione lessicale del conflitto. Quando Mentana definisce i coloni che hanno aggredito il regista Hamdan Ballal come "settler, persone che vivono una vita di confine armato", attua una traslitterazione conciliante. Il termine "coloni" viene tradotto in "abitanti armati". Il concetto di apartheid viene sostituito da "conflitto". L'embargo umanitario diventa "assedio militare". Ogni parola è depotenziata, e con essa la capacità di vedere. oltre il caso Mentana, la forma Stato-Informazione Mentana non è l'origine del problema. È la sua epifania. Il suo giornalismo mostra come, nell'attuale capitalismo cognitivo, il consenso si costruisca non più col manganello, ma con la selezione dei fotogrammi, la scelta dei verbi, la gerarchia dei corpi. Il "buon giornalismo" diventa così forma-Stato: ripete, rafforza, protegge l'ordine simbolico dell'Occidente. Come ricordava Chomsky, "la propaganda è alla democrazia ciò che la violenza è alle dittature". In questo senso, il TG La7 è una delle forme più sofisticate di questa propaganda. Non perché menta, ma perché sceglie.
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Arturo Infante
In effetti il post fa emergere tutta la complessità del tema informazione. La denuncia di una certa "lievità" di certe forme anche di violenza. Non solo le parole urlate e forti sono pietre, possono essere anche sofisticatamente pietre. Il metodo, però, va applicato a 360° non solo nel caso specificato, per esempio additando la bufala dei bambini decapitati come ha certificato Le Monde (un giornalismo molto simile a quello di Mentana). Quanta informazione ci giunge per giudizi ex ante, che influenzano contenuti e forma. L'articolo va letto per comprendere un metodo di valutazione e discernimento delle informazioni che oggi ci sommergono, escludendo per prima cosa di selezionare a priori le fonti per adesione ideologica o di gradimento, evitando di non esaminare nel dettaglio ogni parte nel modo più obiettivo possibile. I tentativi egemonici hanno tanti padri, sono trasversali anche per pulsione naturale, la lettura di questi tentativi è un valore aggiunto. Per esempio deve esser tenuto in conto perché un certo modo di far informazione ha tanto seguito, magari è il più seguito, in questo grado il gradimento statistico è un indice di valore dell'informazione perché molti lo giudicano attendibile? Manca nel discorso una componente fondamentale nella informazione televisiva, la forma dell'immagine stessa che può essere in accordo (dando credibilità al contenuto) o non in accordo (creando una sensazione immediata di non credibilità). Per esempio "il corpo di Mentana", che si sottopone al martirio delle maratone elettorali, è un fattore che scatena credibilità, tenendo tutti intorno ad un tavolo e sopportando lui il peso fisico della maratona che lo fa emergere come super partes. L'autrice non è certo una cretina ma è dotata di una elevata cultura formale e semiologica. Soprassederei a commenti improvvisati ed impulsivi, scaturiti perché è stato colpito un simbolo scelto ex ante l'articolo confermando l'articolo stesso. La battaglia deve essere quella di creare cultura e spirito critico che permette di valutare liberamente, prima nella nostra mente.
da FB del 13 giugno2025
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Forum Pubblico / LA COLLINA della più BELLA UMANITA', quella CURIOSA E ATTIVA. / Le gaffes del padre delle nostre odierne disgrazie, da Populismo allo Sfascismo
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inserito:: Giugno 21, 2025, 06:09:55 pm
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Post di Gioele Gioele Joel dtesoonSpr91952683200mit3um59 cffh665h08tma10000c1m3iai203ch · Sia pure con 6 giorni di ritardo, vorrei commemorare il secondo anniversario della morte di Silvio Berlusconi, con una breve antologia delle principali gaffes ed esternazioni più esilaranti del Cavaliere (dopotutto, egli era uomo di spirito, avrebbe certamente apprezzato). - "Non fonderò mai un partito." - "Scendo in campo per un nuovo miracolo italiano." - "Un milione di nuovi posti di lavoro." - "Meno tasse per tutti." - "Alla RAI non sposterò nemmeno una pianta" (infatti poi le piante, almeno quelle, sono rimaste tutte al loro posto). - Lezione di democrazia: "Non capisco perché a San Siro debbano entrare anche i tifosi delle altre squadre, togliendo il posto ai nostri. San Siro deve diventare solo rossonero." ( https://www.dirittodicritica.com/.../il-cuore-nerazzurro.../). - Stato sociale: "I poveri sono persone diseducate al benessere" (è un fatto di educazione, sono maleducati). - "Io sono l'Unto del Signore, c'è qualcosa di divino nell'essere scelto dalla gente." - "Non ho mai detto di essere l'Unto del Signore." - "Il mio Governo è schierato con l'opera di moralizzazione della vita pubblica intrapresa da valenti magistrati." - "Mussolini non ha mai ucciso nessuno, anzi mandava gli oppositori in vacanza nelle isole." ( https://www.corriere.it/.../09_Settembre/11/berlusconi.shtml). - "Ho dato mandato irrevocabile ai miei avvocati di vendere le mie televisioni" (era il 1995). - "Bossi parla come un ubriaco da bar, con lui non prenderò mai più un caffè: è un giuda, traditore, ladro, ricettatore di voti, personalità doppia anzi tripla. È fuori di testa." - Trasmissione di Porta a Porta, Bertinotti accenna al sacrificio della resistenza, ai fratelli Cervi, all'eroica figura del padre dei fratelli Cervi, e Berlusconi si intromette come al solito: "Sarò lieto di incontrare il padre dei fratelli Cervi quanto prima" (il padre dei fratelli Cervi è morto nel 1970 https://www.nextquotidiano.it/berlusconi-cervi.../). - Vertice NATO, Pratica di Mare, tutti i capi di Stato e di Governo schierati, il Cavaliere regala loro un piccolo bignamino di storia patria: "In questo luogo, passò Enea, in fuga con il padre Anchise, e diede il via alla grande dinastia, da cui poi nacquero Romolo e Remolo." ( https://youtu.be/6ojpnOd-79Y?si=0XI1BPs90O2QlXYe). - "Paolo di Tarso era un grande filosofo greco." - Vaticano, il Milan ha appena vinto la Champions League e Berlusconi porta la squadra in udienza dal Pontefice, Giovanni Paolo II: "Santità, Lei è un uomo straordinario, ogni suo viaggio è come un gol. Lei ha la stessa idea vincente del mio Milan, che poi è l'idea di Dio: la vittoria del Bene sul Male." (Pare che Wojtyła non si sia mai più riavuto da allora). - Politica internazionale (1997): "Arafat mi ha chiesto di dargli una TV per la Striscia di Gaza: gli manderò Striscia la notizia." - Washington, prima commemorazione del primo anniversario della strage delle Torri Gemelle. Comunità italoamericana, tutti i maggiorenti dell'Amministrazione USA presenti. Berlusconi prende la parola: "Vorrei qui ricordare l'attacco del comunismo alle due Torri" (sconcerto in sala: si pensava fosse stato Al-Qāʿida, avevano anche appena spianato l'Iraq e l'Afghanistan, invece era opera del comunismo https://www.corriere.it/.../2004/05_Maggio/20/premio.shtml). - Il Cavaliere, reduce da Bagdad: "Ormai in Iraq c'è una vita regolare. Poi certo, ci sono anche delle cose che non funzionano, ad esempio i semafori: a Bagdad non funzionano. Gli automobilisti scendono dalla macchina e si mettono a dirigere il traffico, ma provvederemo." ( https://www.corriere.it/.../Extra/2005/magazine/index.shtml). - "Montanelli e Biagi erano gelosi di me, mi attaccavano perché avrebbero voluto essere come me e non ci sono mai riusciti." - "Anch'io ho scritto le Tavole della Legge, come Napoleone e Giustiniano. Mosè invece era solo un passatavole." ( https://www.televideo.rai.it/televideo/pub/articolo.jsp?id=16674&p=&idmenumain=0). - "Hanno fatto una prova anche su di me, sulla mia funzionalità cerebrale e fisica e hanno deciso che sono un miracolo che cammina." - "Mi sta venendo un complesso di superiorità tanto che dico: "Meno male che ci sono io" ( https://m.dagospia.com/.../berlusca-mejo-alberto-sordi...). - "In una giornata io lavoro 27 ore" ( https://m.dagospia.com/.../berlusca-mejo-alberto-sordi...). - Papa Wojtyła entra in coma, ma il Cavaliere assicura: "La situazione di salute del Santo Padre, è di assoluta tranquillità" (mancano pochi istanti, alla morte di Papa Wojtyła). - "La nostra è una Costituzione di stampo sovietico." - "Non ho mai attaccato la Costituzione, ma non è moloch" ( https://www.reuters.com/.../berlusconi-mai-attaccato-la.../). - "Noi siamo il partito dell'amore contro il partito dell'odio: io non ho mai insultato nessuno." ( https://www.academia.edu/.../Il_partito_dellamore_e_il...). - "Coglione!" - "Faccia da stronza!" - "Stalinisti!" - "Ladri!" - "Golpisti!" - "Me ne frego!" - "Fascisti!" - "Vaffanculo!" - "Sento parlare la signora Rosy Bindi? È sempre più bella che intelligente". - "Angela Merkel? Una culona inchiavabile." - "I giudici sono matti, mentalmente disturbati, antropologicamente diversi dal resto della razza umana: se fai quel mestiere, devi avere delle turbe psichiche." ( https://www.corriere.it/.../09_Settembre/04/belrusconi.shtml). - "Noi ai giudici gli insidiamo le mogli: siamo dei tombeur de femmes." ( https://www.ilgiornaleditalia.it/.../silvio-berlusconi...). - "I giudici di Mani Pulite vanno arrestati, sono un'associazione a delinquere con licenza di uccidere che mira al sovvertimento dell'ordine democratico." ( https://www.quotidiano.net/blog/ghidetti/coraggio-48.306). - "Non ho mai attaccato la magistratura, anzi, ne ho il massimo rispetto." - "Credo che chi mente agli elettori dovrebbe dimettersi subito." - "Per portare a Parma l'Agenzia Alimentare Europea, ho dovuto riesumare le mie doti di playboy e fare la corte alla Presidente finlandese Tarja Halonen." Panico nel parlamento finlandese: come sarebbe a dire, la nostra presidente ha ceduto l'Agenzia Alimentare Europea all'Italia in cambio di una notte d'amore, con uno così tra l'altro? La poveretta si vede costretta a discolparsi al parlamento, dicendo in sostanza: "ma scusate, ma non crederete mica a quello che dice Berlusconi, ma avete presente chi è quello lì?" E loro rispondono: "bé, è il capo di un governo europeo, se lo dice avrà i suoi buoni motivi". Incidente diplomatico, proteste dell'ambasciata. Berlusconi, resosi conto di averla fatta grossa, tenta di rimediare alla sua maniera, facendo una battuta: "ma come possono sperare i finlandesi di avere l'Agenzia Alimentare Europea? Noi abbiamo il prosciutto di parma, loro cos'hanno, il prosciutto di renna?" Risultato: gli allevatori e i coltivatori finlandesi interrompono le importazioni di materiale alimentare dall'Italia. Embargo. La crisi si aggrava, al che Berlusconi tenta una seconda volta di porre rimedio, riuscendo a raddoppiare la gaffe. Si presenta infatti ad una convention di Forza Italia e mostra la foto della Halonen (che non è proprio una bellezza: https://it.wikipedia.org/wiki/Tarja_Halonen), e dice: "ma vi pare che io potessi veramente sul serio fare la corte a una così?". Praticamente le dà della racchia in mondovisione, e così, anche la Finlandia, che all'epoca era uno dei pochi paesi che ancora ci parlavano, l'abbiamo sistemata ( https://www.teatronaturale.it/.../1762-silvio-berlusconi...; https://www.corriere.it/.../finlandia_berlusconi_chiesa...). - "Io ero contrario alla guerra in Iraq, gliel'ho detto a Bush, ma George non mi ha voluto dare ascolto." ( https://youtu.be/9ccuG03yZEA?si=EwG8LGMVKLLGnuon). - Conferenza di fine anno a metà legislatura, Berlusconi vanta i grandi risultati del suo Governo: "Con il nostro Governo, gli sbarchi di clandestini sono calati del 247%." Duecentoquarantasette per cento. Lui non diceva cifre a caso: quando mentiva, mentiva con la virgola, al dettaglio. Pensate l'iperbolicità della cifra: gli sbarchi di clandestini diminuiti del 247% vorrebbe dire non solo che in due anni e mezzo non era più arrivato nessuno (zero sbarchi), ma anche che tutti quelli precedentemente arrivati (prima dei due anni e mezzo del suo Governo) avevano iniziato un controesodo biblico di massa, verso i paesi di origine (del quale, oltretutto, nessuno aveva avuto evidenze). - Bruxelles, parlamento europeo, seduta del 2 luglio 2003, il Cavaliere, che in quella circostanza si insediava come presidente di turno del Consiglio dell'Unione Europea, si rivolge all'eurodeputato tedesco Martin Shultz (socialista, quindi uno che più antifascista e antinazista di così non si può), il quale, nel suo intervento, mosse alcune pesanti critiche a Berlusconi e al suo governo in merito al suo conflitto di interessi, al quoziente intellettivo del suo ministro Bossi e al fatto che godesse dell'immunità parlamentare a causa di ritardi procedurali addebitabili all'ex presidente del Parlamento europeo Nicole Fontaine, infine chiese cosa Berlusconi intendesse fare "per accelerare la creazione di una procura europea" e "per accelerare l'introduzione del mandato di arresto europeo". Pronta la replica del Cavaliere: "Signor Shultz, so che in Italia c'è un produttore che sta montando un film sui campi di concentramento nazisti. La suggerirò per il ruolo di kapò." ( https://youtu.be/0bPqaqGJ5Js?si=3UEHC6RC7vGWV9_h). - "Io non racconto barzellette: io dico parabole." - "Non ho mai registrato tanto entusiasmo nei miei confronti negli ultimi 14 anni, al punto che mi sono venute le stigmate." ( https://www.corriere.it/.../berlusconi_non_torno_indietro...). - "Putin è un sincero anticomunista e democratico: me l'ha detto lui." - "Putin è una persona rispettosa degli altri, è un riflessivo, è un uomo profondamente liberale, è uno che mantiene la parola data. È veramente un democratico: io lo conosco da più di 15 anni, lo considero quasi un mio fratello minore, ho con lui una grandissima cordialità e confidenza, e oggi è indubitabilmente il numero uno tra i leader del mondo" ( https://youtu.be/Aeibs3XZ6i8?si=M6bfPId3k1pNevFX). - "Gheddafi è un leader di libertà e di grande saggezza" ( https://acmos.net/berlusconi-gheddafi-una-storia-di...). - Appena atterrato in Estonia: "Come si chiama questo paese? Ah, Estuania. Bella l'Estuania." - Arriva un giornalista del New York Times per intervistarlo sulla politica italiana, il Cavaliere esordisce così, accogliendolo con queste parole: "Lei lo sa che sono alto 1.71? Le pare che io possa essere definito un nano, visto che sono alto 1.71?", Immagino la reazione di quel poveretto, che tra l'altro era appena arrivato dagli Stati Uniti. Probabilmente gli avrà detto: "Bé, se lei effettivamente fosse alto 1.71 no, ma non sembra." - "Ai miei tempi potevo dirmi abbastanza alto, oggi con le nuove generazioni confesso di essere sotto la media. Ma non significa essere così nano come mi dipinge la satira." - "Vi presento l'on. Giuseppe Palumbo, di Forza Italia. Ecco un uomo che ha sempre le mani in pasta...è ginecologo!" - Bruxelles, riunione dei capi di Stato e di Governo europei, tutti schierati per la foto finale, Berlusconi sfugge inavvertitamente all'interprete (che probabilmente gli faceva anche da badante) e inizia a parlare lingue sconosciute, come solo gli indemoniati, nel suo caso l'inglese, improvvisando un saluto a nome di Ciampi, il quale ovviamente poveretto non ne sa nulla, è totalmente incolpevole: "Ai giv iu de salutescion of mai president of de republic italian." ( https://www.paginainizio.com/frasi/frasi.php?id=58427). - "Il lifting me l'ha imposto mia moglie"; la quale ovviamente smentisce all'istante, non ne sapeva niente. - "Noi di Forza Italia abbiamo una moralità di livello così elevato, che gli altri non possono nemmeno percepirlo" (in effetti, non risulta che nessuno l'abbia mai percepito). - "Le mie televisioni mi remano contro." - "Ormai i capelli li devo chiamare per nome." - "Il trapianto dei capelli è ottimo, lo consiglio a tutti." - Festa nazionale della Guardia di Finanza, il Presidente del consiglio nel suo discorso arringa le nuove reclute, che dovranno combattere per conto dello Stato contro l'evasione fiscale: "Lo Stato deve chiedere ai propri cittadini non più di un terzo di quanto questi guadagnano. Se lo Stato mi chiede massimo un terzo, sento che è una richiesta corretta. Altrimenti, si tratta di una sopraffazione, e quindi ci si ingegna, per difendersi, a trovare sistemi elusivi o addirittura evasivi che senti in sintonia con il tuo intimo sentimento di moralità, che non ti fanno sentire colpevole. L'evasione di chi paga il 50% dei tributi, è un diritto naturale, che è nel cuore degli uomini, e non ti fa sentire moralmente colpevole." ( https://www.corriere.it/.../2004/11_Novembre/11/berlu.shtml). - Al parlamento europeo, un parlamentare - ovviamente straniero - gli chiede delle sue leggi ad personam, e lui risponde: "Basta! Questa storia delle leggi ad personam è falsa! Me ne sono fatte solo tre!" (Come se ci fosse un bonus, che ciascun governo ha a disposizione). - "Galliani è la persona più onesta che abbia mai conosciuto" (quindi immaginiamoci le altre). - Atterra in Romania: "Bella l'Ungheria!" - Gli si fanno avanti delle bambine, con i fiori, una delle quali legge una poesia. Alla fine il Cavaliere, che ormai è in tempesta ormonale permanente, per cui qualunque cosa di femminile veda - fosse anche una gatta o una cagna - tenta di farle la corte, fa lo spiritoso con le bambine, dicendo: "Voi ora mi vedete così (eravamo prima del trapianto), ma sapete perché? Perché il mio cervello è talmente sviluppato, che ha espulso i capelli dalla testa." - "La giustizia è un cancro da estirpare." - "La mia religione è il maggioritario." - "Io sono per il proporzionale." - "Mai fatto affari con la politica, anzi, ci ho sempre rimesso." - "Accusare me di corruzione è come arrestare Madre Teresa di Calcutta perché una bambina del suo istituto ha rubato una mela" ( https://tg24.sky.it/cronaca/2023/06/13/frasi-berlusconi). - Amministrative del 1995. Emilio Fede, fidandosi dei sondaggi di Crespi, assegna tutte le regioni italiane al centrodestra, tutte bandierine azzurre. Poi arrivano i risultati veri, ed Emilio Fede si vede costretto, mestamente, a strapparle quasi tutte, sostituendole con quelle rosse. Berlusconi, quando si rià dallo shock, quando lo rianimano, viene intervistato e dichiara testualmente: "Il risultato delle amministrative è bugiardo, gli elettori si sono sbagliati. Erano giusti gli exit poll che mi davano vincente." - Il suo Governo vara incentivi a spese dei contribuenti per chi acquista decoder: "Non sapevo che mio fratello vendesse decoder, non posso mica sapere tutto." - Durante la conferenza stampa congiunta con il premier spagnolo José Luis Rodriguez Zapatero, al termine del bilaterale italo-spagnolo: "Le dico di essere stato e di essere di gran lunga il migliore Presidente del Consiglio che l'Italia abbia potuto avere nei suoi 150 anni di storia." ( https://www.reuters.com/.../berlusconi-sono-il-miglior.../). - "Odio andare in televisione, è una cosa che non sopporto." - "Nesta al Milan? Impossibile, sarebbe immorale" (Nesta va al Milan). - "Gilardino al Milan? Mai, sarebbe amorale, con i prezzi che corrono" (Gilardino va al Milan). - "Io sono il Gesù Cristo della politica." ( https://www.corriere.it/.../2006/02_Febbraio/12/index.shtml). - "Va bene, paragonatemi pure a Mosè." - Trasmissione Porta a Porta, lavagna, titolo gigantesco "Grandi Opere", Lunardi seduto, Berlusconi in piedi (alti più o meno uguali), il Cavaliere con un pennarello comincia ad imbrattare una cartina geografica di complanari, circonvallazioni, ponti, strade, autostrade, aeroporti, ferrovie. A un certo punto, gli parte la mano, e traccia una lunga riga che va dall'Italia alla Russia. Si teme un embolo. Vespa preoccupato, domanda: "Cavaliere, che cos'è?" E Berlusconi risponde: "Sto trattando con la Russia dell'amico Putin, per aprire un corridoio negli urali e collegarci all'Oceano Pacifico." - "Il pubblico italiano non è fatto solo di intellettuali, la media è un ragazzo di seconda media che nemmeno siede al primo banco. È a loro che devo parlare." - "A Veltroni ho detto: sono il tuo Messia, ti libero dall'abbraccio mortale della sinistra." ( https://it.m.wikiquote.org/wiki/Silvio_Berlusconi). - "Per uscire dalla crisi bisogna essere ottimisti." (È un fatto di ottimismo, di spirito positivo). - "Fra me e Confalonieri c'è un patto: quello di avvisarci reciprocamente qualora uno dei due rincoglionisse. Ma Fedele non mi ha ancora detto niente." - "Mai avuto rapporti piccanti con le minorenni. Se fosse successo, mi sarei dimesso immediatamente." ( https://www.ilgiornale.it/.../giuramento-berlusconi-sul...). - "Il bunga-bunga è solo una vecchia storiella e lo sapete. Una storiella bellissima, di tanti anni fa, che mi ha fatto ridere molto" ( https://youtu.be/hd7pTTx5IZw?si=1GHjdSMWh_GhWOmg). - Premiazione di un gruppo di ragazzi nel 2011. Berlusconi scherza con due ragazze: "Siete così brave che mi viene voglia di invitarvi al bunga bunga." ( https://youtu.be/tnWj-rFkhLA?si=Ikt0tYAIQSz9pmai). - "Tre giorni e Napoli sarà libera dalla spazzatura." ( https://www.reuters.com/.../rifiuti-berlusconi-napoli.../). - "Crisi da noi? Ma se i ristoranti sono pieni!" - "I miei figli come ebrei sotto Hitler." ( https://youtu.be/XaUNpx8ib3E?si=apLo2GI1XZZ4Wzi2). - "Ho detto al Presidente [Medvedev] che Obama ha tutto per poter andare d'accordo con lui: perché è giovane, è bello e anche abbronzato. E quindi penso che si possa sviluppare una buona collaborazione." ( https://youtu.be/5bJZKCps6bw?si=r0mIYo7vMidNiVYX). - Settembre 2002, Camp David (Maryland), Berlusconi è ricevuto dall'allora Presidente degli Stati Uniti, George W. Bush. A un certo punto, il Cavaliere prende la parola, azzardando un discorso in inglese: "E aggiungo una cosa ancora: ai considers des de fleg of iunait steits, nos oli a fleg ov a cauntri, bas is a iuniversal messagg of fridom ev... dimocrasi!" Bush, visibilmente imbarazzato, chiosa con una battuta sarcastica, prendendolo per il culo: "His english is very good!" ( https://youtu.be/KEtbVcdYmsU?si=8aTbYTVrg4iOas_q). - Roma, 29 marzo 2009, primo Congresso nazionale del PDL. Berlusconi ci tiene ad avere le proprie "dame" in primo piano. A un certo punto, in cerca della Meloni, si rivolge così all'attuale Presidente del Consiglio: "Dov'è l'altra? Dov'è la zoccola? La piccola, vieni qua". ( https://youtu.be/BY1zvoPaAXc?si=vDsY3Tl1xaDY9LBO; https://youtu.be/EmImP2QMQ4Y?si=SwsejAYDtrSy-19t). È probabile che ne abbia tralasciate diverse (è un mare magnum sconfinato), eventualmente segnalatemele. da Facebook 18 giugno 2025
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Forum Pubblico / ARLECCHINO ASPERGE CONOSCENZA SPICCIOLA, SUL WEB DAL 1995, ATTINGENDO DAL VECCHIO SECCHIO. / Enrico Cerquiglini. Il Sovrano delle Lune Spezzate
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inserito:: Giugno 21, 2025, 06:05:50 pm
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Enrico Cerquiglini redSsponot6c1a11liu64cuf8th87817c9uhti0h38fh ic238fi9t4h700h ·
Il Sovrano delle Lune Spezzate
In un tempo che è il nostro, ma finge di non esserlo, governava un uomo noto come il Sovrano delle Lune Spezzate. Il suo nome reale era lungo e impronunciabile, ma lo si pronunciava ovunque. Aveva il volto cereo di chi dorme con le luci accese e gli occhi corrosi dalla luce dei monitor, tanto da non distinguere più l’alba dal tramonto, né la verità dalla sceneggiatura. Si diceva fosse nato in una notte di eclissi, quando anche le stelle avevano distolto lo sguardo. Parlava con voce lenta, vagamente materna, come si sussurra a un neonato o a una bomba prima di lasciarla cadere. Ogni frase cominciava con: “Vi proteggerò” — subito dopo seguiva il ronzio dei droni. I suoi ordini scendevano come neve radioattiva: colpivano scuole, pozzi, ospedali, panifici. I bambini venivano estratti a pezzi dai calcinacci, e lui si presentava in mondovisione, impettito, con le mani giunte come un parroco stanco: "Ci dispiace. Ma il nostro è un intervento necessario, chirurgico. Abbiamo salvato il mondo da crimini orribili." Chi mostrava immagini troppo vere veniva accusato di istigare all’odio. Chi piangeva i figli era definito strumentalizzato. Chi gridava “basta” era etichettato disfattista. Il Sovrano delle Lune Spezzate aveva un alleato. Lo chiamavano l’Uomo Color Rame, per la sua chioma che sembrava un’esplosione di tramonto tossico, e per la pelle densa e gommosa, come certi giocattoli lasciati al sole. Veniva da una terra che aveva già scolpito il secolo con due funghi nucleari, piantati su città piene di gente in bicicletta, che moriva gridando nomi di bambini. Ma lì lo chiamavano ancora “difensore della pace”. L’Uomo Color Rame rideva spesso, con denti che parevano finti. Riemergeva dai campi da golf e firmava accordi lucidi, pieni di clausole opache. Forniva al Sovrano armi, satelliti, parole come "libertà", "ordine", "sicurezza". Erano parole vuote, ma dentro ci si potevano infilare milioni di morti. "Potreste fare di più" diceva. "La democrazia è un prodotto: bisogna venderla a colpi di fuoco." Intanto, sotto la cupola trasparente che il Sovrano aveva fatto costruire attorno al suo palazzo – "per proteggere la verità" diceva – la gente non moriva più. Non invecchiava. Ma non rideva, non cantava, non faceva più figli. Il tempo era stato sospeso come una sanzione. Si viveva guardando il Sovrano mangiare in diretta, mentre intorno la realtà cadeva a pezzi come un vecchio teatro. La gente cominciò a dimenticare le parole per nominare il dolore. Si diceva evento critico, danno collaterale, fraintendimento strategico. Le madri cullavano bambole finte. Gli anziani raccontavano favole senza finale. E i bambini giocavano a checkpoint, armati di bastoni e bandiere senza colori. Fu allora che nel cielo apparvero gli uccelli neri. Non avevano ali, né piume. Solo occhi umani, profondi, come specchi d’acqua che non riflettono nulla. Sorvolavano le rovine gridando nomi — i nomi dei morti, dei dimenticati, degli scomparsi. Ogni nome era un richiamo. Ogni volo un’accusa. Il Sovrano ordinò di abbatterli. "Sono menzogne alate. Armi psicologiche." Ma più ne abbattevano, più comparivano. E più gridavano. La cupola tremò. I vetri si fecero opachi. Il Sovrano parlava da solo, rispondendo a domande mai poste. "Loro ci odiano. Loro vogliono distruggere la civiltà. Loro sono il vero pericolo." Eppure, qualcosa cambiava. Una crepa, minuscola, si aprì proprio sopra il trono. Nessuno sapeva da dove fosse venuta: forse un sasso lanciato da un bambino, forse una parola detta nel cuore di una madre che non aveva più nulla da perdere. Il Sovrano guardò in alto. Vide il cielo. Ma il cielo non lo guardava più. Per un istante, tutto tacque. Poi, dalle profondità della terra, si udì una risata: non era umana, né animale. Era il rumore del mondo che non vuole più essere spettatore. La cupola si spezzò. Il Sovrano non cadde. Né a terra, né fuori dal tempo. Continuò a camminare tra le macerie come un dio mancato, vivo e troppo visibile, scolpito nei marmi delle menzogne. Le sue mani, sempre pulite, ordinavano ancora fuoco. Ogni giorno una città in meno. Ogni notte una giustificazione in più. L’Uomo Color Rame non sparì. Tornò a sorridere dai vetri blindati del suo palazzo, mentre firmava nuovi contratti con inchiostro fatto di petrolio e sangue antico. Diceva: “Stiamo difendendo la civiltà”, mentre tracciava con un dito le rotte dei prossimi droni. I due si scrivevano lettere di fuoco e si scambiavano doni avvelenati. Li chiamavano alleanze. E i popoli – i loro popoli – cambiarono. Non morirono tutti. Non fuggirono. Si trasformarono. Le madri smisero di cantare e cominciarono a scavare. I padri costruirono altari con ossa. I figli impararono a nutrirsi di carne bruciata, senza più distinguere tra vivi e morti. Si muovevano al tramonto, coperti di bandiere che odoravano di formalina. Dicevano preghiere, ma erano slogan. Gridavano “pace”, ma marciavano in guerra. Ogni volta che la fame tornava – e tornava sempre – cominciavano un nuovo conflitto, in nome di qualche dio addomesticato, o di una qualche democrazia mutata in veleno. I volti non si vedevano più, perché non erano più necessari. Bastava il ruggito. Bastava l’odore del sangue. E il mondo diventò un banchetto. Ogni città una ferita. Ogni ferita una ragione. Ogni ragione un’arma. Ogni arma una fede. Il Sovrano delle Lune Spezzate guardava tutto questo dall’alto della sua torre di specchi e mormorava: "Li ho resi forti. Finalmente mi somigliano." E l’Uomo Color Rame rispondeva, dall’altra parte dell’oceano: "Finalmente siamo infiniti." Ma non c’era più nessuno a contarli. Solo il vento, che portava via i nomi. Solo il silenzio, che sapeva ancora piangere.
da facebook 19 giugno 2025
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Forum Pubblico / N.O.M. NUOVO ORDINE MONDIALE, POLI DI ATTRAZIONE ECONOMICA E POLITICA O NEO-IMPERI. / Trump, allora non hai fatto tanto chiasso per nulla, sei nella cacca sino ...
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inserito:: Giugno 21, 2025, 05:56:00 pm
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Gianni Gavioli Condiviso con Tutti
Gli Stati Uniti Grandi Debitori nel Mondo. USA grande debitore nel mondo. Lo afferma Visco. su Repubblica. Io ti dico: Trump, allora non hai fatto tanto chiasso per nulla, sei nella cacca sino alle ginocchia. La California sta sempre male? Migliora o peggiora. Noi Europei saremo ancora alleati degli USA, ma tuoi immondi, strumenti di piacere, mai! ciaooo ---------------------- ---------------------- Maria Zimotti
Agi Berta
L'intervista. La Nobel Ebadi: «Solo gli iraniani possono decidere il loro destino» Mantenete la calma, stringete i denti, sopportate questa situazione difficile e, soprattutto, continuate la disobbedienza civile». È l’appello che Shirin Ebadi, giurista e attivista iraniana, premio Nobel per la Pace del 2003, lancia alla sua gente, a Teheran, dall’esilio londinese. «È solo così – sottolinea – che si può portare il regime a cadere». Si aspettava questa brutale escalation? Avevamo il sentore che sarebbe potuto succedere, ma non adesso. Più che altro, temevamo un attacco israeliano in caso di fallimento dei negoziati sul nucleare. Non immaginavamo che potesse succedere mentre erano in corso. Come hanno reagito gli iraniani? Nei primi giorni, nelle prime ore degli attacchi, quando sono stati fatti fuori i capi Pasdaran, la gente era felice. È da più di 46 anni che il popolo iraniano lotta contro la dittatura religiosa. E tutti hanno pensato che questo scontro gli avrebbe aiutati. Ma quando i razzi di Tel Aviv hanno cominciato ad attaccare le infrastrutture e a causare vittime tra i civili, la percezione è cambiata. Il premier Benjamin Netanyahu gli aveva tra l’altro mandato un messaggio a ricordare che israeliani e iraniani sono popoli amici. Gli attacchi indiscriminati che sono seguiti gli hanno presto fatto capire che non è così. Odiano più Khamenei o Netanyahu? In questo momento, odiano tutti e due. Il premier israeliano ha lanciato agli iraniani anche un incoraggiamento alla ribellione: come è stato accolto? Il popolo non ha dato retta a questo messaggio perché capisce da solo qual è il momento giusto per scendere in piazza a lottare. Lo ha già fatto in passato e lo rifà. Pensa dunque che da questa guerra possa davvero arrivare la spallata al regime dell’Ayatollah? Non credo che la guerra contro Israele possa portare alla caduta della dittatura, la cui fine, definitiva e duratura, dipende dagli esiti della lunga battaglia che il popolo iraniano sta combattendo da anni per riappropriarsi del proprio destino. Finché questo regime sarà al potere, gli iraniani non potranno vivere in pace, anche se tra Teheran e Tel Aviv finisse la guerra. Il regime iraniano non rappresenta la società iraniana che disapprova la politica estera dell’ayatollah e dichiara di non essere nemica di nessun popolo. Secondo lei il Paese – classe dirigente, donne, giovani – è pronto al cambiamento? Assolutamente sì. Ci sono moltissime persone in grado di guidarlo verso un futuro di libertà. Tra questi ci sono molti dirigenti di medio livello, parte della struttura governativa ormai contrapposta al regime, che conoscono le difficoltà della gente, dai problemi economici alle violazioni dei diritti umani, perché vivono tra loro. Non sono affatto preoccupata per questo… Cosa la preoccupa, allora? Il regime è alle prese con la guerra contro Israele ma continua a colpire e martoriare la popolazione. Le autorità hanno dichiarato che chiunque diffonda notizie sulle conseguenze degli attacchi israeliani, foto e video delle devastazioni provocate dai missili di Tel Aviv, verrà incriminato. Nella città di Diaspur diverse persone sono state arrestate, semplicemente, per averle condivise sui social. Una femminista molto conosciuta, Mutaha Regulei, condannata e incarcerata per insurrezione ma liberata la scorsa settimana perché aveva scontato la pena, è stata di nuovo arrestata perché aveva scritto sui social una frase a criticare il conflitto in corso. Pare che il regime abbia dichiarato guerra a Israele e, insieme, al proprio popolo considerandolo un nemico da combattere. È ancora possibile evitare che la crisi si estenda? Non credo che questo conflitto possa diventare globale, e non vorrei assolutamente che succedesse. Sono sicura, anzi, che non durerà a lungo. È pronta per tornare a Teheran? Lo farei domani, se potessi. Io non ho paura del carcere che mi aspetterebbe in patria se facessi ritorno in questo momento, ci sono già stata. Ma penso che, adesso, sia più utile qui, in un Paese come il Regno Unito in cui posso parlare liberamente dando voce ai miei connazionali in Iran. Sto cercando anch’io di fare la mia parte.
da FB
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Forum Pubblico / PROGRESSISTI, CONSERVATORI e SOVRANISTI. NOI CHI SIAMO? LORO CHI SONO? / Il Cremlino è incredibilmente bravo a rovinare i talenti del paese.
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inserito:: Giugno 21, 2025, 05:51:28 pm
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Accadde oggi 3 anni fa Gianni Gavioli Condiviso con Tutti
Salvatore Messina APRITE GLI OCCHI!! DI Pino Vaccino
Scrive oggi su Le Monde Kirill Martynov Redattore capo di « Novaïa Gazeta Europe » Etre la voix des Russes qui n’accepteront jamais la guerre de Poutine : l’éditorial de " Novaïa Gazeta Europe"
Copio da Le Monde:.........................La guerra contro l'Ucraina ha reso impossibile lavorare come giornalista in Russia. Coloro che si definiscono giornalisti e hanno accesso ufficiale al pubblico sono diventati rappresentanti della macchina della propaganda. Gli altri, me compreso, hanno dovuto scegliere tra abbandonare la professione alleandosi con una falsa propaganda che afferma che non c'è guerra in Ucraina, ma solo una lotta dell'esercito russo contro i "neo-nazisti", o lasciare il Paese. Abbiamo scelto la seconda opzione. Il Cremlino è incredibilmente bravo a rovinare i talenti del paese. Questo è successo molte volte nel corso della storia. Dall'inizio della guerra, Novaya Gazeta ha mantenuto la sua politica editoriale e ha continuato a dire la verità a milioni di russi sulla sanguinosa aggressione perpetrata da Vladimir Putin all'Ucraina. Sono orgoglioso che siamo riusciti a resistere così a lungo, nonostante la censura della guerra: il giornale è stato mantenuto trentadue giorni dopo il suo scoppio. Il 7 aprile, Dmitry Muratov è stato aggredito su un treno: un uomo si è spruzzato la faccia con vernice rossa. Abbiamo trovato il colpevole, ma le autorità russe si sono rifiutate di indagare. Lo stesso giorno, noi, un gruppo di giornalisti editoriali, abbiamo deciso di lasciare la redazione di Mosca e abbiamo immediatamente annunciato il lancio di Novaya Gazeta. Europa. Non seguiremo più le regole stabilite dal Cremlino. Nei nostri testi, gli oppositori del Cremlino non sono più indicati come l'espressione imposta di "agenti stranieri", e agiamo in conformità con le leggi europee sulla libertà di espressione. Sappiamo che milioni di russi non accetteranno mai la guerra di Putin e vogliamo essere la voce di quei russi che condividono i valori europei. L'Europa è tornata ad essere un continente diviso, come lo era prima del 1991. Al posto della vecchia cortina di ferro, le autorità russe hanno eretto nuove mura: informative e culturali, portate a sangue attraverso il territorio, dall'Ucraina. Ciò che sta accadendo oggi segna la vera dissoluzione dell'URSS: gli eventi di trent'anni fa sono solo una ripetizione. È possibile avere una Russia che non minacci i suoi vicini, che conviva in pace con loro nel rispetto di tutte le lingue e culture? Se possiamo sognare un futuro del genere in futuro, dobbiamo metterci al lavoro ora. Il 24 febbraio 2022, data dell'invasione russa dell'Ucraina, è l'evento principale della nostra generazione: una catastrofe senza precedenti. Dobbiamo costruire media, università e progetti politici che rendano impossibile ripetere questa tragedia. Negli ultimi sei mesi, Novaya Gazeta ha percorso un percorso unico: dal riconoscimento internazionale alla brusca cessazione della sua pubblicazione. Il giornale fondato da Mikhail Gorbaciov nel 1993 non apparteneva agli oligarchi, ma agli stessi giornalisti. Era impossibile chiuderci per semplice volontà del proprietario, come è stato fatto con i nostri colleghi della radio Moscow Echo. Nel dicembre 2021, il nostro editore, Dmitry Muratov, ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace per il suo eccezionale contributo alla difesa della libertà di espressione. E già a marzo le autorità ci hanno fatto capire che, se volevamo rimanere liberi, era meglio smettere di pubblicare il giornale in Russia."...................................................
copiato da facebook 19 giugno 2025
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Forum Pubblico / PROGRESSISTI, CONSERVATORI e SOVRANISTI. NOI CHI SIAMO? LORO CHI SONO? / Dalla Fondazione socialismo da Mondoperaio dall'istituto da quest'ultimo scorso
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inserito:: Giugno 21, 2025, 05:48:13 pm
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Con Può buon pomeriggio a tutti Ecco grazie grazie per la partecipazione a questa iniziativa Pongo cioè organizzata insieme dal Dalla Fondazione socialismo da Mondoperaio dall'istituto da quest'ultimo scorso Abbiamo già lavorato insieme altre volte quindi questo mi sembra un'altra tappa importante oggi riprendiamo con illustri studiosi un errore non è una riflessione avviata mesi fa E la cui prosecuzione fu impedito poi dagli accadimenti pan de circa su una questione attuale tra virgolette Cosa come come lo chiama il sottotitolo della nostra croccantino l'indispensabilità ad un impegno grande dei cattolici Per ricostruire la politica italiana Cioè una una riprendiamo un acquisto le sue reali possibilità e sui relativi lui Nitti Due nuovo impegno dei cattolici Taviani nonché diciamo dei democratici in genere Per sollevare il Paese dalla difficile situazione in cui vive il nostro sistema democratico Ci è parso che l'Istituto Sturzo Abbia il carattere ed atti per un confronto di questo tipo è un istituto di Studi cattolici come ovvio come ho avuto un suo fondatore Luigi Sturzo ma possente rimane un istituto autonomo Che afferma la sua identità autonoma affrontando con tutti quelle che paiono alcune questioni più delicate e più delicate del momento Il confronto dialogo che abbiamo oggi mi pare ardua Dialoghiamo sulla questione cattolica nel suo versante più propriamente politico quando tutti pressoché tutti hanno presente che l'esperienza politica Organizzata dei cattolici si è esaurita circa trent'anni fa con la fine della DC Quindi uno potrebbe dire si affronta siamo fuori tempo si affronta una cosa che già risolta si fa da parte oggi la si fa Un discorso al massimo di buona filologia A tutto è cambiato ovviamente dopo la fine della dalla deciderà era iniziato prima insomma la fine della DC è stato unisce avvenimento Dude un'esperienza più che una fine traumatica ancor più diciamo Del degli eventi giustizia Tutto è cambiato per tante ragioni per i cattolici legate anche ad evolversi del magistero della Chiesa I movimenti ecclesiali svolgono le loro attività pastorali E caritative e di animazione sociale I cattolici sono i tre protagonisti di quel terzo settore sociale che è divenuto un fondamento un fondamentale elemento dinamico dove la nostra società Alcuni importanti comunità religiosa che penso agli amici di Sant'Egidio sviluppo in una straordinaria forma di carità in tutto il mondo E sono alfieri di progetti di pace tesi a risolvere o almeno a contenere I tanti conflitti che sono in atto da quello Ci attraversano da tanto tempo come quello della dell'Ucraina credo più recente del Sudan i tanti altre vi sono che sono sparsi per il mondo perché seguiamo poco ovviamente Tutto questo diventa Per questo il cambiamento l'impegno a discutere oggi della questione cattolica Mi pare abbastanza Ardito Rimane scoperta Infatti rimane scoperta in tutto questa tipologia di di impegno dei cattolici oltre che ovviamente impegni gutturale accademici eccetera eccetera Rimane scoperta in modo almeno in modo specifico tutto il versante del rapporto ed è una risposta ai tanti elementi di crisi Che dati da tempo colpiscono il nostro Paese L'elenco è molto facile re riassumo in due battute La esaurirsi della funzione d'integrazione di indirizzo politico Svolto per decenni dai partiti soppiantata o meno che si è tentato di soppiantare in parte da generi che o particolare esperto espressione populistica La insufficienza e la carenza e mettere in secca fuggono il nostro sistema istituzionale specie il Parlamento ma forma di governo credo che Inter lo Stato Il ridimensionamento ieri di monsoni amento Di uno dei diritti Franco fondamentale costituzionale fondamentale diritto al lavoro Tetto di terza generazione come si in parte in parte soppianta soppiantata almeno nelle immagini che corrono da diritti nuovi diritti che di individuale diretti chiederemmo di prima generazione Il tutto tutto questo avviene mentre accade un difficile posizionarsi Del sistema politico italiano di fronte alle catastrofi immani inverso del quale rischiamo di andare incontro da ragazzo catastrofe climatica Aggirante al grande problema della dell'emigrazione e via discorrendo Ma cos'è significa fare queste vengo peraltro le cose note a tutti Certo di fronte a questo evento non si può a vere nessuna nostalgica del passato Il passato è chiuso eh una storia irripetibilità tante ragioni sia perché sentito quanto nata sia perché Mosca E c'è invece dall'influente qui è un po'si inserisce il tentativo discorso che abbiamo avviato Su un piano che non può che essere culturale formativo Su un piano comune che ci porti in qualche modo a sviluppare e a condividere Interpretazioni Venter alcune interpretazioni delle tante ragioni politiche non dalla crisi delle crisi che ho appena elencato è per lei sconosce riconosce la crescente disparità sociale è se possibile sempre su questo piano conoscitivo indicare qualche dare a fornire qualche Inter indicazione risolutiva che abbia senso e il contenuto Su questa non facile prospettiva di impegno si colloca era il ferimento di questo incontro a Camaldoli Per partire da Camaldoli come previsto nella locandina in pratica quello straordinario documento Intitolato Non come Codice Conosciuto come consumo non era un codice ma che era un indirizzo in direzione importante intitolato per la comunità cristiana principi dell'ordinamento sociale Elaborato è scritto da un altrettanto storta straordinario gruppi gruppo di intellettuali cattolici avevano maturato ovviamente Esperienza intellettuale lavorative straordinari anche luogo non minuti accenno solamente il suo dell'esattore del DTT più tutto questo travaglio Sergio pallonetto Polito rinnoverà il veronese Poi Pasquale Saraceno La nullità piani l'appiglio leggo nell'UE Capograssi eccetera Un gruppo di giovani si dicevo Con a fianco una serie di te oggi abbastanza all'avanguardia nel periodo padre blocco veri Don Carlo Colombo dovrà cattolica che dopo una lunga maturazione conclusero la stesura del documento nel monastero di carta di di Camaldoli tra il diciotto e il ventiquattro luglio del mille novecentoquaranta Poche ore dopo E già in consiglio del fascismo Non perché no no no no No non non Ostuni saccheggio dicendo che ci fu un ordine del giorno dal medico al grande però diciamo una casualità interessante poche ore dopo Approva l'ordine del giorno proposto per Dino Grandi che produsse le dimissioni del Duce cioè di Benito Mussolini Veramente la situazione in cui maturò codice e abissalmente diversa Dalla situazione che vediamo oggi Forse unico indice comune che mi pare di poter trarre e che allora in modo drammatico quel momento vitale si spezzò in due come diceva Benedetto Croce E Nei tra quella Diciamo un qualche analogia tra quella situazione drammatica e l'assetto situazione di oggi che non è drammatica L'unico elemento demagogica forse si può trovare nel fatto che allora e oggi Ci troviamo voci si trovarono e ci troviamo in una situazione di grande trasformazione perder l'ottavo attuali So che allora con la tragedia della guerra in atto si capiva si capiva si intuiva si desiderava che il fascismo se sapessi ha sconfitto E c'era da riflette la sua condizione per creare un nuovo sistema democratico questa è la dimensione in cui s'molte volte Oggi invece poiché le declinazioni di questa di questa di questa problematica attuale su una deviazione che sono condensate in quali paradigmi tipo democrazia di contro democrazia di temo che natura delle quali parliamo Benissimo almeno come tendenza nelle democrazie occidentali Quello che non sappiamo o non conosciamo Possiamo eliminare ridurlo ricondurlo al passato e magari studiare meglio ancora come si è fatto se fatta abbastanza come si produsse Quella quella quel documento importante C'è una cosa che secondo me posso si può sottolineare molto molto rapidamente cioè sottolineare molto rapidamente che quei giovani questo può essere un indicazione anche per noi soprattutto per il più giovane mi sono da parte nella loro operazione una valutazione cosa valutazioni in parte positiva Che è una quota devo intellettualità cattolica penso gli economisti di una sacca tolto Francesco Vito Amintore Fanfani ancora coltivavano sulla forza ammonito moralizzatrice del corpo dal corporativismo Perché il corporativismo era l'unico strumento quello italiano dovesse avanzare hanno per spagnolo che Prometteva di comprimari o annullare quindi nuovismo Proprietario E la totale a concernente totale subalternità dei l'avvocato In alternativa credo che ci si può nemmeno viene fuori esperienze di alcuni di questi giovani soprattutto pallonetto Saraceno e Taviani Cioè di Che il problema non era quello di porsi di fronte a tutte al diritto universale dal lavoro Ma di superare la questione guiderà alle tre virgola tra virgolette che limitava l'intervento è giusta Richiamando per lo Stato un'identità funzione sia nella ricerca di nuovi tipi di intervento interventi mai pervasivi Sia nelle soluzioni e nel sostegno alle imprese industriale con finalità pubbliche Però netto lavorava spalla a spalla con Donato Menichella quarantatré addirittura gli chiese un giovanissimo di subentrare direzione generale devo dire devo dire questo Una situazione che viene ben descritta mi avvio subito ha concluso non preoccupante davano il quale ricordava un articolo tre del quarantatré Che se l'economia pubblica a come obiettivo quello di realizzare una maggior giustizia sociale bisognava sottolineare la divergenza dalle posizioni eternamente Estremamente individualistica marchigiano davanti che l'incremento della pubblica fiducia nell'azione dello Stato non poteva mai andare a detrimento Dell'autonoma responsabilità dell'individuo e dove il Paese quindi teniamo no fermi i due cardini diciamo del moderno democratico occidentale diciamo anche del modello capitalistico e occidentale Ancora Pezzullo Al corrente che vanta solo una funzione sussidiaria Devo istituzione dei poteri pubblici ci si riferiva allo Stato E al diritto per la regolazione e la difesa delle azioni trasforma Trinci che naturalmente la società proponi indicato elabora Fissati quindi prendono prerogative e lui mi Ne aveva organizzazione razionalizzazione della società Dell'azione giuridica E se voi citate forme di controllo dell'autorità pubbliche da parte dei cittadini si stigmatizza una questo è molto importante secondo me La concezione assolutistica e della sovranità cito dalla banda del Codice quelle relative al potere in tutta sia dello Stato che del corpo sociale Ti comprimevano la libertà intellettuale potevano sostenere i rischi di una nuova tirannia quella terra mia permettetemi di sottolineare che come scrisse il crimine codici quella tirannia che in qualsiasi tipo di regime Non è altro che la politica perché sopraffatti Vieri Sopraffatto due sottolinea qui c'è un'impronta Capograssi accumulo scioperi Quindi questa diciamo anche grandissimi lui poi ce l'hanno ripreso mentre da chi chi mi seguirà Quindi Quello che si immagino circospetto era l'idea di una democrazia che nasceva si profilava Si muoveva fermenta ma dal basso non per mantenere Lo status quo ma per determinare nuove Santi azione nuove conduzione E anche uno di una forma di Stato capace di assumere le istanze Della società Edi razionalizzarlo sul piano giuridico Io credo che questi due indicazioni rimangono né lavoro diciamo Universalità assolutamente necessarie per una riflessione anche per oggi Io ho finito vi ringrazio adesso prima di passare la parola a Giuliano Amato Montebello altre Berlusconi Fusco siete tanti escluso Vicende Si è un'arma coesione lunga è inserito devo venti fuori dove generano Mondo peggiore questa lettera che il cardinale zuppi presidente da conferenze esplica episcopale italiana ha inviato al senatore Gennaro Acquaviva che qui seduto in occasione di questo convegno convegno ripartire da Camaldoli Caro Gennaro Desidero dire grazie a te e agli altri relatori dell'incontro di oggi perché so quanto nasca dalla sempre giovanile passione di amore politico ancora più intensa confrontandosi con le domande del presente Ho usato un'espressione di papa Francesco contenuto nella grande visione di fratello di tutti amore politico Non basta suggerire alcuni comportamenti Perché occorre che questi diventino scelte visione etica politica soluzioni sono sicuro che la riflessione che porterete avanti questa sera insieme agli altri Alcuni pezzi da novanta non smettono di orientare animata niente voleva dire mai vedi accolto ottobre all'esterno ma io l'altra cancellate siamo un po'di concorrenza via no beh Alcuni pezzi è non smettono di cercare di capire e di indicare a tutti il parroco scelte più efficace Ci aiuterà a ricostruire orientare animare la politica del nostro Paese Il vostro neghiamo ripartendo da Camaldoli ci ricorda che stiamo vivendo un periodo di ricostruzione dopo l'immagine del Covent della pandemia della guerra Che richiedono buoni militanti consapevole capaci di operare per il bene comune grazie e cordiali saluti Questo Mons Allora adesso Due No grazie dell'iter dell'Inter si si Si è omonimo dice schietto acqua getta acqua Non inventa ci aspetta Risente Perché tornare a Kamasutra Uno come me che hanno lavorato a lungo con Saraceno comma nove parte con Ferrari Aggradi ha ucciso Tornare a Camaldoli significa tornare a un clima di cultura un clima di Programmazione ancor prima di futuro Che certamente si era in queste persone Nessuno di noi ha conosciuto personalmente baronetto perché a marzo del quarantacinque vedi non aveva però il clima il modo di vivere nel modo stesso in cui gli stessi Montini anni dopo corti parlo Mio fratello del Papa sia dell'introito hanno interpretato Camaldoli era tutto un società che diventava per far una società che cresceva su se stessa non una società che veniva disegnata dall'altro magari del fascismo magari dalla dottrina sociale della Chiesa ma una società che cresceva su se stessa Questo è stato il punto cruciale insomma Poi Ma possiamo averne altri Però quando baronetto nel nel quarantacinque spiega com'era avvenuto questa Questa convergenza di ieri qui dieci quindici persone in pieno fascismo anzi in piena caduta del fascismo Parlamento diceva la frase che rimarca metri sempre cresciuto molto Non ne abbiamo in questo gruppo non abbiamo ammirato a fare grandi cooperazione dei definizione degli studiosi e riforme apodittiche di una dottrina definita ma abbiamo mirato ad approfondire i complessi problemi che presenta la società moderna E ad offrire al lettore all'uomo d'azione gli elementi vero in tempo per orientamento sicuro al tempo stesso adatto alla contingente concretezza della fase storica politica che attraversiamo Questa frase finestra Ex è scritto avevamo da un gruppo che faceva parte del Dell'eccellenza della dimensione culturale cattolica è scritta da persone tipo Saraceno tipo tormento che facevano parte dell'eccellenza dell'economia locale dell'economia italiana tutte e due vicini A a a ai al grande giro dell'Illiria durante il giro di volo debbano a ripiena docet Eppure Il gruppo non c'è ispirato a definire un programma a definire decide leggi assoluti delle verità assolute come dice come diceva Parlamento nella presentazione del nel testo proprio nel nel quarantacinque si è dedicata a capire riesce a capire Come orientarsi Tino a sinistra come a destra Naturalmente lo sforzo di Camaldoli Fu quello di arrivare a costringere coloro che avevano maggiori sicurezze al confrontarsi con questo tipo di cristianità Che si apriva al mondo che ci abito al mondo che dava ai singoli Il personaggi che vivono nel mondo dava degli orientamenti per capire ogni dava Atene verità apodittiche da applicare Questa naturalmente per la cultura cattolica italiana di quel periodo è stato un Un traguardo ombra notevolissimo In braccio notevolissimo perché su questo si punta sostanzialmente una parte di formazione del partito cattolico nel quarantacinque quarantasei successiva che molto spesso è stato dimenticato Perché la Democrazia Cristiana Ennahda in maniera concorso la strana con Indie sulle crisi interne ed esterne ma è nata in un periodo in cui Il fronteggiamento della società di inserirsi nella società era un elemento fondamentale Non guidarla dall'altro non guidarlo dalla dottrina sociale della Chiesa ottava all'economia corporativa da qualsiasi ha capito una cosa ma vivere dal di dentro per va be'questo è non è stato facile Tant'è vero che c'è stato qualcuno che ha disconosciuto Quel tipo di entrata della cattolicità nella realtà quotidiana nella realtà nell'economia moderna Lo stesso scopo ha detto che è è stata un'eccezione una aspirazione di Chris di nuovo cristianità che è andata perduta Come si Facendo seguito Ad altri discorsi per esempio di baci Bozzo ottimi No dell'OSCE quell'apertura al mondo sia stato un fatto negativo per alcuni lo è stata Era la fine della cristianità come corpo collettivo come corpo di di sicuro come corso di sicurezza verso tutte come cultura tutto sommato chiuse in se stesse Mentre abbiamo poi pacata dicono Del Noce sosteneva che alla fine noi avremmo pagato questa Questa sta Tradimento della cristianità come entità palpabile precisa autoreferente auto decisioni E che il comma vorremmo porre proprio Madama con la rottura della secolarizzazione ma in particolare con la moltiplicazione nell'egoismo individuale del soggettivismo etico Il problema era Che la rottura degli schemi precedenti delle sicurezze precedenti Chi doveva fare un partito era che che per un parking perché giocano per l'idea assolutamente necessario per respirare che una società poi alla fine invece questa rottura con gli schemi precedenti è diventata prigionia Dell'individualismo individuale del soggettivismo e violento quello che abbiamo oggi E rimontare oggi dal soggettivismo etico a un'eventuale Bene Comune la cui i romeni Camaldoli partivano ma per dire guardate che il Veneto come lo si fa impastando le mani nella società hanno praticando la dall'esterno oggi ritornare al bene comune è una fatica boia in parte perché nessuno ci crede magari ma in parte perché è difficile predicare bene comune all'interno di una società che chiede sostanzialmente solo soggettività soggetti interreligiosa soggettività economica soggettività coltura soggettività morale è questo e poi il punto cruciale Il punto cruciale che però non Non può essere eluso dicendo è stata una un passaggio particolare fallito per certi versi cristianesimo dei Tyrant anima dal di dentro di una società complessa no invece è diventata hobby personale coscienza personale dei singoli e non Società dello complessivo di come di di comune sentire Questo nella bisogna ricordare che nella formazione da parte del re ma preferisce questo è stato un elemento drammatica L'evento drammatico perché Ricci la formazione diceva guarda è stata fatta deve essere Gennaro fra Hruska studiato meglio di me è stata fatta su due strade La strada che potremmo attribuire A Pio dodicesimo è una strada che potremo attribuire al ammonti qui siamo in piena cultura Montaigne Ma se in tutta la cultura cattolica per loro un modo di fare il partito di fare qualche cosa di organizzata che fa veniva concepita in maniera diversa Il giudice si pronunci non volevano partito Ha la parola rurale affida Montinaro non vuole partito strutturale Nel dodicesimo pensarono a un partito di movimento Ricordiamoci è stato il grande palazzo romano dei dedursi da due presidenti Il partito ed io attuata i coltivatori diretti in metà del Paese immediata Rita oppure stratosferici intorno qua a Padova capace lei il partito i maestri cattolici Gennaro Acquaviva ricordati ricorderà bene verrà dottoressa Come si chiama Valore la quale fui chiamata da proprietario dodicesimo cinque giorni dopo la liberazione di Roma fu chiamata la Val Varone maestro elementare e Carlo Carretto maestro elementare e il Papa ieri S qui ci sono qui è una busta con un po'di soldi Nel cortile trovarvi una Cinquecento da domani mattina voi girata del mezzogiorno e in tutte le province meridionali infatti una sezione maestri cattolici Perché la cultura nel venti meridionali e passa attraverso il firma essere cattolici E chi conosce il potere democristiano sa quanto è stata importante I maestri cattolici anche in termini di potere pronto verso aprile Ecco dall'altra parte invece c'era i vecchi popolare che si riconoscevano Tremonti che si riconosceva il nuovo dura politica più precisa che invece preparavano il nuovo attrito Se andate a leggere ti ricordi di Erano sei cilindri Adriano ossicini ricorda il giorno incontra per strada il vecchio Spataro E di e stabilisce Mazzocca Sky fasce dice stai facendo i cattolici comunisti cristiano sociale file movimentista no torna con noi tu sei figlia di un deputato Precedente deputato popolare torna con noi ritorneremo a fare del Partito popolare e sì c'è un gruppo che sta intorno a De Gasperi che sta preparando azienda ho compiuto con un sorriso Questo nel Giannelli novembre del quarantuno cioè su tre quattr'anni prima dalla fine del fascismo la preparazione del partito è stata una cosa faticosa faticosa nei tempi faticosa nei riferimenti culturale i movimenti di al dodicesimo il partito organizzato Ko con un manager con due manager Saraceno Ettaro Rizzo che venivano dal direi che avevano che addirittura uno era vicedirettore generale riesce pratica che derivano da una cultura massonica perché venivano utilizzati dal ceppo bene ad uscirne induce e trombone Si sono organizzati e hanno fatto collegamento fra di loro e hanno creato in un parcheggio con tutti i suoi oggi pensiamo che ci siano le condizioni per far Senza un minimo di riflessione sul passato senza la minima dei pensionati Ilire Ermanno voi siamo ancora in grado di interpretare i nuovi mezzi Mai si in ordine di tempo non parlo dei coltivatori diretti o dei maestri cattolici del già archeologia culturale e sociale ma anche i movimenti più strane non c'è non c'è Abbiamo anzi la paura di allontanarsi da quella cultura del movimento di base che purezza alla forte nella Democrazia cristiana Ha paura vera Quanta gente logistico tenta di riuscì di uscire dal partito democratico perché sta diventando un partito radicale di massa Perché il radicale è un tentativo di a vere Un'identità sempre più spinta ma sempre meno legata alla realtà sempre più legata allo slogan sempre più immediata all'opinione L'opinione via Luigi Petteni dell'opinione della libertà individuale cioè siamo addirittura in una fase di allontanamento dalle origini ricavato Non una frase Riescono a rotazione E questa è il punto essenziale Il punto essenziale se noi vogliamo ripartire non per fare un partito nessuno di noi perché all'estero Io ci faceva il fabbro quindi non c'è un problema magro non ci sono ambiziosi progetti Ma se vogliamo riflettere sul fatto se c'è Il problema di a vere un forza organizza E a mio avviso cioè diciamo forse organizzata non per fare movimento per faremo partire ma per dare senza che interrotto che la cultura cattolica interpreta una società ordinata una società in cui bene collettivo sta dietro l'angolo non si vede ma c'è in cui l'ordine pubblico non è legata alla pubblica sicurezza contro il grande mare negavano ha una concezione del vivere insieme cioè senza ritorno ostruire i meccanismi fondanti Dire me ne vado al centro vi faccio gli amatori sarebbe una follia Alcuni invece cercano di far ma Arrivato al centro Elsa possano all'ANCI entro oggi significa avere delle difficoltà tecniche rispetto al quarantacinque Quarantacinque povera il movimento dei dipendenti la struttura organizzata nella burocrazia statale della burocrazia delle partecipazioni statali a c'era lei Charlie i grandi trofei Cerri i ricercatori e c'era lei perché tutto sommato poi c'era stato un grande Ma suona male il capo di cenere allora che era uno dei beneficiari più anziani cioè giostrare intorno al grande masso mezza nazionale La vittoria di tutti Gli uomini e le donne la signora Rosa cioè cercare E quindi Tosini giocarsi tutte cose rivela emerge invece usciva dal centro vissute gioco Gioco su un'aspirazione arbitrale una cosa che già s'è già andato per è già in atti sì è già esaurita perché all'epoca era la liberazione dalle grandi verità per ridare spazio ai singoli esercenti oggi sarebbe non si capisce bene La ricerca di un soggetto nuovo che non ha Voglio insomma il meccanismo che io cerco di sempre significa Quello che hanno assoggettabilità a Dice Jackie si formano se c'è un soggetto facoltà se la gente ci crede se invece gli orrendi a se stesso come soggetto non si forma società internet soggette interne si si forma a metà strada fra venditori e suo personale e il bene comune dichiarato per tutti Oggi noi abbiamo visto produttrice detenzione intermedi dei soggetti oggi riproporre un'alimentazione soggetto intermedio puramente politica a milanese è la cosa più difficile perché significa non significa ci rinuncia Sappiamo che è molto più faticoso di quanto siano state per inosservata Dunque grazie grazie dell'iter per questo Bello inquadramento fattori di memoria e di riflessione Adesso passo la parola direttamente a monsignor Panda Vincenzo Paglia gentile concessione Presidente Amato Ebbene Noi siamo gratis chimico ai pezzi da novanta con ancora oggi noi anche siamo ormai di pezzi avanzati dunque grazie dell'invito e io non possono partire dalla guerra in Ucraina anche perché stiamo rischiando la catastrofe E l'Europa non può dire io non c'entro come purtroppo di fatto per certi versi può apparire anzi se dovessimo recitare il confiteor comune oltre dieci al peccato in pensieri parole opere e commissioni Io in questo caso parleremo molto di emozione L'omissione Di aver dimenticato meglio non voluto aiutare la perestrojka di Gorbaciov oggi di aziende parte da quelli diniego della Thatcher e di Reagan di aiutare Gorbaciov il quale aveva intuito il fallimento di tutto l'operazione sovietica L'economia era una totale disastro e io ricordo avuto qualche rapporto con lui quando mi disse dopo il diniego della appunto della Thatcher per lui è finita In realtà tutti hanno sperato dopo l'ottantanove che il mondo cambiasse Non che la storia fosse finita ma che ci alias Bastarono tre anni Perché in quei tre anni accaddero cose notevoli Accadde gli accordi di Oslo tra palestinesi E Bray Fini l'apartheid in Sudafrica Ci furono gli accordi Mozambico Nel novantadue fine novantuno in realtà la catastrofe inizia le guerre balcaniche Che dovranno quanto le due guerre mondiali con quella che poi io chiamerei la balcanizzazione del mondo Ci si cominciò ad abituare ad ammazzarsi tra nemici tra parenti dando spazio ad una violenza internazionalista o anche il PRI litigiosa con il fondamentalismo islamico E io credo che questo sia importante tenerlo presente proprio per il parallelismo con la guerra in Ucraina Che in fondo fa da catalizzatore a quanto è accaduto in questi decenni precedenti i conflitti armati si moltiplicano E la famosa terza guerra mondiale a pezzi di cui parla papa Francesco che però ora Sta prendendo via via i pezzi saldarsi tra loro si parla persino di nucleare La quasi dimenticato Il rischio di una spirale di violenza e aggravato dalla convinzione comune che solo le armi portano alla soluzione delle contese E pensare che più dodici nel messaggio del Natale del quarantuno sono rimasto sorpreso nel leggere e scrivere Nel campo di un nuovo ordinamento fondato sui principi morali non vi è posto una volta eliminati i più pericolosi focolai di conflitti armati Per una guerra totale né per una sfrenata corsa agli armamenti Non si deve permettere che la sciagura di una guerra mondiale con le sue rovine economiche sociali e le sue aberrazione per due frazioni umorali Si rovesci per la terza volta sopra l'umanità è piuttosto singolare che già più dodici parlava di una terza guerra mondiale a rischio L'istituto nazione internazionale di pace per il di Stoccolma Dice che nel due mila ventidue la spesa militare è aumentata di centoventisette miliardi rispetto al due mila ventuno E continua a crescere Dimori dopo quello crollato nessuna nati costruiti altri ottanta per quasi cinquanta chilometri l'equivalente dalla circonferenza dalla terra Alla fine del ventidue sui confini europei si contavano Due mila e quarantotto chilometri di barriere Nel quattordici cene non solo trecentoquindici e nel due mila nessuna tutto ciò pone in evidenza un problema a mio avviso Ciascuno è come ripiegato sui propri interessi Ciascun individuo ma spesso ciascun Rocca ciascun quartiere ciascuna città ciascuno Stato ciascuna nazione e anche gruppi di nazione Noi chi vada Giove le diceva l'uomo soffre soprattutto per mancanza di visione Ecco io direi che è crollato non solo il muro di Berlino è crollato il Noemi La coscienza di un noi Quella coscienza che forse ci siamo L'abbiamo sentita solo quando l'uomo andò sulla luna Allora ci sentimmo tutti Del pianeta come una sulla realtà Perché io credo che quando parliamo di cambiamento d'epoca Noi dovremmo riflettere con maggiore attenzione che il cambiamento delle prove vuol dire che per la prima volta nella storia dell'umanità dal quarantacinque in poi neo possiamo alto distruggerci totalmente con il nucleare Con la crisi ecologica ma il club di Roma già nel cinquantaquattro ce l'aveva detto e dura con le nuove tecnologie emergenti e convergenti noi possiamo manipolare l'uomo fino in fondo uno scienziato giapponesi sicuro che si è creato un comune suo che non manda volta al posto suo lui ha osato dire noi siamo l'ultima generazione organica la prossima sarà all'inizio su una specie di genio universale Io credo che oggi abbiamo bisogno Di un nome Un vecchio C'è bisogno cioè di un resto Che abbia una visione una passione universale Ed io per certi versi corro A papa Francesco che con le due incivile che l'ha votato sì sul creato e fraterno tutti su quelli che la che lo abitano offre una visione di cui abbiamo bisogno noi noi plurale è un nuovo quindi è un mosso da passioni forti che osano sognare e vivere già da oggi Il domani anche in Italia Il tempo che stiamo vivendo è un tempo opportuno un momento in cui rigenerare la storia per andare oltre il convegno Ripartire da Camaldoli per certi versi direi anche di sì ma si diceva prima il mondo è cambiato abissalmente Però alla passione deve essere quella Allora fu possibile scrivere tra uomini e donne di culture fedi diverse Noi ci diamo anche scomunicati con i comunisti e è che siamo andati a Porta a Porta Eppure Quegli uomini di fedi e culture diverse scrissero una Costituzione votata da tutti E quella Costituzione nasceva dal desiderio di ricostruire dalle macerie della guerra un Paese che fosse per tutti non per i cattolici o per i comunisti o per i liberali ma per tutti e allora qui certo quei momenti al di là del Codice di Camaldoli Cineporto Vero un momento Sorgi Ivo Certamente singolare apprendere che pallonetto scrive una parte del messaggio di più dodici a Natale Con l'appoggio di Montini e l'aiuto di De Gasperi Due bei volumi che De Rita scorso di banchetti gli anni della prepolitica quarantuno quarantacinque con il sottotitolo l'impegno congiunto di Sergio parametro Alcide De Gasperi Per la concezione alla costruzione delle fondamenta della Nuova Democrazia cristiana della nuova forza politica e dei cattolici italiani stanno a dire che c'è bisogno di ritornare a pensare Di riporre di ritornare di costruire un noi e non solo tra i cattolici Le divisioni purtroppo non ci sono ed è questa l'urgenza che io credo debba essere acquisiti a tutti anche perché Le crisi delle democrazie avanzate sono tutti sotto gli occhi di tutti E fu più dodici a parlare della Scelta democratica come la scelta più vicina anche alla dottrina della Chiesa cattolica E non basta ovviamente parliamo di democrazia dure si rafforzano le tentazioni degli imperi continuare a dire che la guerra non può finire perché Putin vuole tornare all'Impero è ovvio ma perché ci si impiccò ciò vuol fare Erdogan al limite cosa vuol fare ecco perché il problema è un altro Il problema ricostruire una visione universale e non a caso Camaldoli ma anche altri documenti che uscirono ripartirono tutti dall'idea dell'Europa E dall'idea universale e poi la ricostruzione del Paese perché io credo che questa prospettiva richieda da parte nostra un grande bisogno di visioni Che siano visioni universali proprio perché oggi non è possibile ripensare il nostro Paese senza scriverlo nel contesto europeo ed universale Ecco perché allora il termine speranza non ci sono buoni sentimenti e qualche idea Il termine speranza significa ricostruire una società del noi rispetta una sorta di monoteismo dell'invio Che è diventata la religione che tutti pratichiamo e siamo tutti rigorosamente monoteistica Io punto E accanto a questo si può dire anche come scrive stai l'unico ecco perché l'urgenza di ricostruire questa dimensione Del noi credo debba vederci tutti in una prospettiva vero generativa come furono quegli anni Dell'immediato dopo o durante la guerra che permisero di ricostruire e descrivere anche alla costituzione successivamente Papa Francesco il primo Papa Dopo piogge dopo Paolo sesto che non è italiano E venuto dopo una chiesa Che ha visto un Papa dimettersi come mai era accaduto nella storia gli altri si dimisero per altri motivi E papa Francesco Vuole che la Chiesa italiana qui con Gennaro Cennamo qualche tensione Vuole che la Chiesa italiana si ricostruisca in una visione universale Non è che non bada ai cattolici italiani Vuole che i cattolici italiani Pulcino con una sensazione una direzione Di università ecco perché la prima posturale che tutti dobbiamo avere quella della responsabilità davanti a Dio di tutta la storia del nostro pianeta è la procedura di Abramo il quale di fronte alla decisione di Dio di distruggere Sodoma corrotta Lui si mise davanti da solo e disse ma davvero tu voi far morire tutti Papa Francesco il ventisette marzo del venti a piazza San Pietro è questa oggi la postura che la Chiesa chiede cattolici Dobbiamo avere per la responsabilità della polis oggi politica può essere solo scritta con la lettera maiuscola altrimenti autoreferenzialità E questo è congeniale al cattolicissimo nel retail Vacca G. scriveva Ci si rimprovera d'essere individualisti anche nostro malgrado a causa della nostra fede quando in realtà il cattolicesimo essenzialmente sociale Il cattolicesimo oggi o alla responsabilità del mondo intero o non ha ragione di esistere basta parlare di minoranza Perché vuol dire non comprendere che noi siamo essenzialmente per i molti Gesù i discepoli alla folla Noi siamo per la folla non per i discepoli Ecco questo a me pare che sia il nodo da cogliere anche nella prospettiva di di papa Francesco che io ricordo ancora che quando il pollice litanie vollero andare a trovarla ricevette alle sei di mattina A San Pietro ora non perché ce l'avesse con loro ma perché Lui nella fratelli tutti al paragrafo settantuno farla della necessità della politica Ma che si liberi dal giogo dei poteri forti dell'economia e questo a sua volta a liberarsi dal mito efficienti sta dal momento che l'efficienza non è l'unico valore E tanto meno il valore più alto per il consorzio umano L'efficienza ovviamente è importante ma credo che in questi anni in questo tempio urgente Che non c'è un piano prepolitico ma non solo quello del volontariato sul piano della cultura io qui che vedo la sfida più grande che dobbiamo affrontare la cultura Della convivenza mondiale Tra Stati e persone diverse non uguali E questa difficile senza una politica culturale Che stia appunto alla base del bene comune In questo contesto ora c'è bisogno e qui da una mano Gennaro di mille Acquaviva Gennaro Di mille istituti Sturzo Di mille luoghi per riflettere su questi temi è questa l'urgenza d'urgenza e io credo E mi permetto di citare qui anche Giuliano Amato per qualche fatica che stiamo facendo insieme che questa era anche l'intuizione di Papa Benedetto con upper class In una società diversa e nuova c'è bisogno di di allearci di riflettere in maniera ampia Non solo Fede e ragione E dibattere in una in una come dire in uno stesso nome oggi fede e ragione Deborah era la responsabilità di difendere un romano Che sta fuori e che rischia di essere distrutto distorto o peggio disperata disperante ecco perché io credo qui l'amico De Rita Dicevo qualche anno qualche messo insomma In buona sostanza del mondo cattolico italiano sia auto inflitto nell'ultimo trentennio una duplice avvilente illusione Quella di poter essere ingerito che entrò nella pasta dei partiti dei vari partiti perché ho intenzione né almeno in parte i programmi e quello di poter esercitare con successo Il potere come influenza prescindendo dal potere come potenza davvero più illusioni Presenti dovunque mai rilevanti dappertutto che io credo che noi abbiamo il compito di realizzare delle realtà nella storia Che possono incidere e cambiare già da oggi in maniera politica la situazione quando si parla di Sant'Egidio che va questa è una scelta politica Nella scelta semplicemente di volontariato Mi permetto di a uscite di auto citarmi l'impegno di aver prodotto dopo due anni un disegno di legge delega approvato dal Parlamento senza nessun voto contrario la scelte nella la conseguenza politica di una visione che diventa storia che diventa carne che diventa cultura in un'assenza totale di cultura di un nuovo popolo come quello di anziani che è avvenuto Quattordici mila persone in Italia che non hanno pensione politico né con organo e sociale culturale e neppure esplosione neppure sanitario Perché io credo che noi dovremmo allenarci in questa prospettiva lasciando la come dire La la la triste pensiero della minoranza Pertini che in realtà la cultura che noi vogliamo mettere in atto è già a maggioranza Grazie Per questo discorso illuminante appassionato Se potremmo limiti in cui potremo cercheremo di tener fede a questa criminali inizializzo tutti assieme ovviamente ora do la parola al presidente Amato che è stato paziente è stato spostato due volte queste già tra i tanti va bene no spostato una volta caso Vincenzo De Maspes Casorezzo Beppe era già davanti a me Ma io o o da otteneva evince Ciani Tra l'altro mi scuso con voi perché il faro esattamente come Luigi ci vuole quando avrò finito Io sarò il ritardo grazie a lui ma dovevo scappare Ecco ho ho voluto d'accordo con Gennaro Acquaviva intitolare questo mio intervento allora attualità del disegno costituzionale il figlio di Camaldoli che ha un significato ve lo dico in poche parole sostanzioso Il in un momento nel quale coloro che sono consapevoli i grandi cambiamenti intervenuti dal tempo immediatamente post costituzionale ad oggi Nella nostra società Quelli io quei ciascuno dal suolo Quelle identità furioso segni in cui ha scritto recentemente bravo nostro collega Fulvio cortese La sensazione che il disegno costituzionale sia saltato che non valga più davanti ad una realtà come questa che non abbia la cornice in cui collocarla in realtà un po'questo può sembrare vero questo superamento di un assetto costituzionale che aveva identificato come per obiettivi irrinunciabili dell'individuo e della persona Alcune libertà che sono quelle enunciate espressamente agli articoli tredici e seguenti della Costituzione E che per alcuni anni nel difetti ha visto l'affermarsi di queste libertà Di contro ai limiti complessivi che essi avevano avuto soprattutto dalla legislazione parere pubblicata dalla legislazione fascista e così noi abbiamo avuto l'espansione della libertà personale Affidata ai giudici e non più ai prefetti abbiamo avuto la libertà delle comunicazioni abbiamo avuto la libertà di pensiero che la libertà di stampa l'abolizione delle censure Abbiamo avuto l'affermazione sia pure attuali a pezzi e a bocconi Dei diritti che si realizzano no né in quanto veniamo lasciati liberi di fare quello che vogliamo ma in quanto riceviamo quello che ci spetta quindi i diritti sociali per primi i diritti alla formazione alla scuola Siamo arrivati poi al diritto alla salute che si è espresso in un sistema sanitario ecco tutto questo è sembrato l'attuazione del disegno costituzionale tarda indiscutibilmente Stato Sono successi Ottima idea Sono successi negli ultimi decenni però dei fatti Talmente sconvolgenti che hanno portato ciascuno gli individui a domandarsi a domandare essi l'area dei loro diritti davvero finiva acqua Insomma noi chiamiamo questa la individualizzazione delle vite che per mille ragioni è intervenuta La fine della grande famiglia contadina il piccolo nucleo familiare nella vita urbana La fine della grande impresa Taylor Istica eccone migliaia e migliaia di addetti E le piccole unità ad alto valore aggiunto e a poco personale il passaggio dalle mansioni in tutta Bley alle mansioni in camice bianco Ed fenomeno che accade in tutti Il mondo e che porta a A proprio a rendere più lei non comunitari Meredith non c'è più neanche la grande famiglia a volte la stessa famiglia composta da tre quattro persone Non esiste più come nucleo vitale ma ciascuna di queste persone incontra gli altri quando si alza la mattina o quando va a letto la sera Le tecnologie che cambiano Che ha ha cambiano anche il nostro modo di comunicare Che ci rendono soli anche quando comunichiamo con gli altri perché lo facciamo attraverso questi attrezzi e non attraverso il il il colloquio Le tecnologie che Creano anche delle potenzialità che un tempo non avevamo Ci tengono vivi quando cento anni fa saremmo già defunti consentendoci di respirare non attraverso i nostri polmoni ma attraverso macchine Che pompano l'aria per noi Qui abbiamo visto in questi giorni è un bambino in attesa di trapianto cardiaco quand'ero bambino io trapianto cardiaco era una locuzione che non esisteva Che in attesa di trapianto cammina in ospedale portando sopra a rotelle una macchina che è il suo cuore Che pulsa fuori di lui ma che alimenta la sua circolazione sanguigna Tutto questo messo insieme età faccio molto breve ma parlo a persone che come me Ha cambiato completamente le aspettative A me non basta Poter morire secondo molti il più tardi possibile No Io voglio decidere di morire quando io decide di morire Nasce tutta una nuova tematiche Che poi fa capo il suicidio assistito e l'eutanasia Ascoltavo ieri sera una conversazione che c'era in un podcast del New York Times tra una psichiatra Americana è uno psichiatra olandese sul fatto che il Canada si accinge a da mettere il suicidio assistito penalmente immune del malato di mente Prassi che esiste già in Olanda Il è la prima domanda ma il consenso consapevole a che punto a acqua tipo tutti disturbo mentale può essere collegato dei quel tipo non lontani Posso decidere di Far nascere figli il quando e il come Abbondio Al di là dei processi naturali che portano tutto questo Posso Sposare chi credo Posso cambiare identità sessuale tutte cose che hanno quasi sempre un fondamento Ma Sono miei diritti Ecco tra le evoluzioni che sono intervenute è intervenuta anche l'evoluzione del diritto Di cui noi stessi italiani siamo partecipi Che ha portato alla trasformazione di contenitori precedenti La privacy Era nata come diritto a non rendere noto a terzi ciò che intercorre per nostra volontà tra noi due questa era la privacy Poi negli anni Sessanta parte negli Stati Uniti e in questa storia Per privacy si comincia di intendere il mio diritto a nona vere interferenze di terzi nelle mie decisioni private Noi ci ritroviamo casualmente direi nella convenzione dei diritti umani europea del mille novecentocinquanta articolo otto i giuristi lo conoscono più o meno questa formula Che gli Stati firmatari non faranno interferenze ingiustificate nella vita privata in questo viene caricato del dei nuovi significati della privacy e allora Si fa in giudizio si va nelle corti perché qualunque desiderio che io ho e che un ostacolo Esterna mi impedisce di realizzare sia considerato come diritto Ecco qui dentro di potrà colpire il fatto che è la cultura laica e in genere quella che si fa poi promotrice dell'allargamento senza confini dei diritti E che fa quindi di questi contenitori dei pozzi di San Patrizio dai quali si estraggono novità le più diverse Nella nostra Costituzione fin dall'origine c'è l'articolo due che riconosce i diritti inviolabili della persona a quel tempo la cultura laica si affrettò a dire Sono solo i diritti espressamente enunciati dalla stessa Costituzione negli articoli successivi nel timore Che la cultura cattolica e stress dall'articolo due diritti virgolette naturali Che erano proprie del del suo bagaglio culturale che potevano non essere condivise Ora C'è stato questo fiume Ora naturalmente questo come tutti i fiumi c'ha sempre per l'acqua buona dell'acqua cattiva fatto sta che deve che si è posto il problema amata esserci un limite ma non è possibile che esistano solo individui con i loro desideri ma quant'è che si incontrò che ci si scontra con visioni comuni Con il bene comune di cui parlava prima Beppe con l'una idea di società che anche un'idea di società può essere il bene comune Contro la quale certi desideri trasformati in diritti da soddisfare su un piano puramente individuale possono portare dei dei guasti dei danni è una domanda che è venuta crescendo E che poi appunto alla base del famoso dialogo Ratzinger Habermas del due mila quattro Che aveva esattamente questo tema qui stiamo scivolando verso società Nelle quali l'etica diventa un giocattolo dei singoli ciascun singolo con la sua etica There che ogni etica esterna diventa un finisco una interferenza nella mia vita privata nella mia autodeterminazione La società scompare a quel punto e quindi è interesse di tutti Per l'esistenza stessa della società trovare la piattaforma comune Tornare a cercare E mettere insieme nelle culture e di qui la ragione e la fede appunto partirono E di qui l'idea che poi avverrà masse svilupperà e che sta tuttora sviluppando nella storia della filosofia di cui era uscito Ecco un pezzo da novanta anni che c'è ancora un cervello che funziona come quello di Beppe Beppe non ho detto che tu sia un Haber mass ora non però insomma avete la stessa età Benché Il quale scrive a Berna sproloquio che nella società post secolare non è tanto l'incontro tra due entità eterogenee come la ragione della fede Ma è il fatto che nelle religioni portatrici di stilemi di valori anche di Uto pire Debbono intere agire con la raggiunga razionale crearne un impasto comune Questo è un sacrosanto gettito sembra vale a dire un giustissimo superamento Della secolarizzazione del ventesimo secolo che aveva bandito i valori e gli stilemi e i paradigmi di provenienza religiosa dal dibattito pubblico Quasi che questo violasse della separazione tra il temporale lo spirituale un passo troppo lungo della secolarizzazione Che è stato pagato nei decenni Allora ecco sì risiamo E se abbiamo una ampio riconoscimento di questa necessità vitale Vitale delle società del nostro tempo Questo era il disegno della Costituzione della Repubblica Così come loro trovavamo all'origine Non tanto nel Codice di Camaldoli ma nel personalismo degli anni trenta di cui il Codice di Camaldoli riflette le fondamentali prospettive Nelle disegnare i rapporti tra la persona l'interazione con le altre persone Lo sviluppo della personalità di ciascuno atterra a Berzo il rapporto con gli altri E non attraverso la chiusura nei propri desideri trasformati in diritti a prescindere dagli altri L'articolo due Una volta che il non leggete in questa Prospettiva che è una sua perché figlio di quella cultura io sono stato tra quelli che insomma hanno fatto notare che a pagina quattro del testo originario Insomma si dicono cose sulla famiglia Che tu a buon diritto puoi dire ma questi erano dei maschilisti sciagurati Perché c'era scritto che è naturale che il capo famiglia sia lui insomma perché lui il capofamiglia e Quella eguaglianza nei limiti dell'unità familiare Per loro voleva proprio dire nei limiti in realtà e quello che poi abbiamo realizzato giustamente L'eguaglianza nei diritti dei figli naturali e dei figli illegittimi era un altro punto su cui quel documento era erano persone del loro tempo ma nel loro tempo c'era il personalismo Che è stato un grande filone culturale grande filone culturale non solo cattolico cristiano anche se esprimo la rivista di tendenza molto qualificata ma non era solo quello E qui sto è è la lettura del nostro articolo due Perché aggancia Gli uni agli altri Il riconoscimento dei diritti inviolabili della persona sia come singolo sia nelle formazioni sociali In cui si sviluppa la sua personalità e la richiesta Del adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà sociale più economiche politiche Leggete vertenze E in brocche Infrared trovati proprio l'idea della Coscienza entro la quale ci deve essere il limite del libertà e perché Infrared proprio non scrive Lelli la libertà che essi irregolare dall'interno costituisce la sostanza morale dei singoli Eccolo qua I doveri Questo io poi una volta che vi ho scritto ho fatto in modo da attribuirlo anche a Rodotà forse c'era una qualche violenza da parte mia del farlo E però ho preso qualche suo passaggio per dire anche lui riconosce che i doveri non sono un qualcosa di esterno che sopraggiunge di cui qualcuno mi deve ricordare l'esistenza Ma stanno dentro E quindi le colonne ed era Colleghi continuano assegnare i confini di ciò che l'individuo può pretendere per sé ignorando gli altri questo è il fondamento di Camaldoli questo è la lettura dell'articolo due della Costituzione Questo è ciò di cui oggi abbiamo bisogno per recuperare Il senso di collettività messe ancora Acquaviva lei disturba pensi ad avere mille come lei Cosa succederebbe Ecco ancora più essenziale in società che sono ormai in società di dividersi E quindi questo fatto Che dobbiamo capirci ed è fondamentale che ciascuno di noi si tenga conto degli altri e che troviamo quel ragionevole accomuna da accomodamento Che sta poi nel documento di Abu Dhabi che non a caso Papa Francesco ha firmato con il Grande Imam di di Alessandria nell'auspicio di appunto società che rimangono integre pure essendo plurime qua mi fermo Mi scuso con voi grazie grazie Il tributo Critico navigabile difficile ovviamente Concludiamo confronto dialogo e comprende versi cercando in direzione comuni veramente l'opera forse appartiene più alle altre generazioni e generazioni più più giovani ma che forse noi possiamo aiutasse a mo'di glielo possiamo dire mai ecco due cioè fornirci muoviti da questa parte qua no e che probabilmente non nessuno no ma loro è anche più facile Allora anche più facilmente se non siamo più duramente noi siamo meno abituati al diverso soprattutto a fare i conti con chieder loro fin dalle elementari ormai nelle nostre stesse società ci si abituano Va bene lo faremo grazie a Trieste Passare sotto No no Brunello centosedici Alla ricerca Loro professor bombe Ammette per far rimuovere io obbedisco come dice quello più famoso Allora funziona sì Allora Né né mi è stato chiesto di parlare su questo problema del retroterra di allora e di oggi Paralleli e analogie storiche sono trappole da cui uno storico di professione dovrebbe tenersi alla larga Ma sono richiesti da una pubblica opinione che si chiede se precludendo così questo approccio lo studio del passato abbiamo interesse che vada oltre l'accademismo Dunque prenderò i miei rischi proverò ad affrontare il tema che mi è stato assegnato Innanzitutto cerco di capire perché mi è stata posta questa domanda Il significato di quel che si fece dal diciotto al ventiquattro luglio del quarantatré al Monastero di Camaldoli dove c'erano riunite una trentina di persone che avevano un ruolo nell'intellettualità cattolica è abbastanza chiaro Nel tramonto ormai evidente del regime fascista mentre la guerra iniziano a volgere al peggio fra le forze dell'Asse Un gruppo di studiosi di rilievo guidati dall'assistente centrale dei laureati cattolici vescovo di Bergamo monsignor Bernareggi Si trovarono a porsi il problema di elaborare una mappa della dottrina sociale cattolica sull'esempio di quanto era stato fatto nel mille novecentoventisette a Malindi Già partendo da queste notazioni cronachistica possiamo chiederci se oggi qualcosa di simile sarebbe immaginabile Non sembra proprio Innanzitutto non sappiamo immaginare quale vescovo a nome della Chiesa possa assumersi il compito che fu di monsignor Bernareggi Anche a prescindere dal fatto banale che oggi non saprei neppure citare il nome della sua dell'attuale assistente centrale di laureati cattolici In secondo luogo mi sembra difficile immaginare chi oggi nell'universo che in senso lato raggruppa il cattolicesimo sociale potrebbe assumere il ruolo che ebbero Sergio fornite Vittorino Veronese Non si tratta di fare paragoni fra la qualità di questi due personaggi e quella di altre personalità oggi attive perché non credo che questo sia il problema persone di qualità ne esistono anche oggi ovviamente Piuttosto questione dell'assenza ora di una referenzialità implicita indiscussa quali quelle delle persone di vertice di allora non saprei davvero indire indicare i nomi di due intellettuali accettati da tutti senza bisogno di particolari investiture occasionali Dio mi viene in mente un'autorità ecclesiale e non semplicemente ecclesiastica che sia disposta ad assumersi l'onere di eleggere alcuni ha punti di riferimento Anche perché ammettiamolo se venisse fatto sarebbe sufficiente per delegittimare investiti di quel compito Naturalmente ponendo la questione in questi termini del tutto estrinseci superficiali per quanto credo non così banali ma stiamo ancora affrontando il problema di fondo che ci presenta il tema di cui devo trattare Perché allora nemmeno centoquarantatré almeno un'avanguardia di cattolici legittimata anche istituzionalmente in quel ruolo Vuole rispondere alla crisi di sistema o per dirla nei termini allora correnti alla crisi di civiltà in cui erano coinvolti con l'elaborazione di una proposta di un'interpretazione per i tempi futuri E perché oggi quanto pure non manca una crisi di sistema anche per certi versi più drammatica di allora non emerge dal mondo cattolico lo sforzo delle lavorazioni di una proposta e di una interpretazione per i tempi futuri Rispondere a questa domanda impone un confronto fra le due crisi che abbiamo richiamato Negli anni Quaranta sembrava che la crisi civiltà su cui si era tanto discusso nei due decenni precedenti basti richiamare qui famoso libro di UI Zenga Stesse trovando il suo sbocco in una fase finale che avrebbe implicato una rinascita obbligata e che di conseguenza fosse impellente per la Chiesa cattolica riguadagnare la guida della ricostruzione Il problema della crisi del sistema sociale politico generato dalla vittoria del capitalismo era stato dibattuto dalla fine ottocento in poi Non è discutevano in Italia solo le ali estreme del quadro sistemico cioè i socialisti cattolici ma era un pensiero che aveva attecchito anche fuori di questi ambienti Basterebbe citare i nomi di Vilfredo Pareto e di Guglielmo Ferrero Certamente gli approcci delle due estreme erano antitetici per i socialisti più ortodossi si trattava della dissoluzione del mondo borghese come era stato profeta profetizzato da Marx E questo sarebbe avvenuto per ragioni legate all'incapacità del capitalismo di garantire giustizia sociale Per il cattolicesimo più integralista la crisi derivava invece dall'abbandono delle capacità equilibrio attrici della religione che avevano portato al declino morale e alla dissoluzione delle reti di convivenza tradizionali Non si può dimenticare che la risposta dei fascismi si inserì nella interpretazione di questa crisi civiltà offrendo una propria ricetta per superarlo In verità un pasticcio ideologico che prendeva elementi un po'da tutte le voci critiche e che si offriva di frullare all'insieme dando vita ad una sua cosiddetta rivoluzione e per citare tasca era una controrivoluzione postuma alla minaccia di dissoluzione dell'ordine sociale che supponeva è viziato dalla tradizione Ed una controrivoluzione preventiva della rivoluzione che si dava per certa si sarebbe verificata qualora appunto le forze della conservazione radicale non avessero stabilito regimi in grado di risolvere autoritativamente E demagogicamente la crisi di civiltà la chiesa fu in parte ambigua in queste dinamiche sia a livello vaticano che a livello italiano Da un lato si compiaceva che quanto era successo confermasse in qualche misura l'anatema sulla modernità che c'aveva lanciato non senza contraddizioni che qui non posso esaminare Dal lato opposto non riteneva che i fascisti protegge i fascismi potessero essere veramente la risposta alla crisi di civiltà viste anche le loro resistenze caparbia farsi guidare dalle gerarchie ecclesiastiche Per questo alla fine si era optato per un opera di preparazione nella tesa per il momento in cui il radicalismo reazionario fosse finito in angolo lasciasse il campo alla domanda Tanto dico nuova interpretazione indicazione delle vie d'uscita dalla crisi di civiltà borghese quanto di una nuova classe dirigente In grado di prendere la guida della nuova fase C'è un due passaggi che voglio sottolineare in questo intervento come sentite e tagliato con l'accetta Il primo era del messaggio di più dodicesimo perinatale mila centoquarantadue In cui per quanto fra le righe datele Conti lei contingenze ci si riappacifica con la democrazia come forma da politica moderna e si invitano i cattolici ad agire perché il precetto dell'ora Si ricordi che la democrazia era stato un concetto visto a lungo dalla Chiesa come negato ore dell'ordine gerarchico che si ritenga fondato da Dio il secondo di questi passaggi è proprio il convegno di Camaldoli Quando anche in questo caso in moto scenico spira attivo Si chiede ad una qualificata rappresentanza della ricavato organizzato e formato nel contesto e tra gli articoli di elaborare una sorta di manifesto per la rivoluzione costituzionale che attese apre una nuova fase che sia vorrei sottolineare che questo compito veniva affidato a dei laici e non ai dottrinari ecclesiastici tipo gli scrittori della città cattolica Anche questo è un segno dell'arma pacificazione con la democrazia La precedenza rappacificazione temporanee come mostra la storia seguente del complicato rapporto fra le gerarchie da dieci specie turbolenti anni dall'apertura a sinistra La caratteristica del contesto in cui si svolse il lavoro di Camaldoli e poi quello dell'avanguardia cattoliche nella nostra fase costituente le due cose lo dico fra parentesi non coincidono completamente dolcetti per dire a Camaldoli non c'era La Pira sì Bene allora Questo Contesto era quello di una fase di speranza positiva verso la costruzione di un mondo nuovo quella costruzione a cui come dice la Pira nel suo intervento sul processo Todi costituzione marzo quarantasei i cattolici non avevano potuto partecipare nella fase della rivoluzione borghese fra Sette e Ottocento perché erano rivoluzione Scontro anticlericale ma che ora avrebbe visto il loro attivo e convinto coinvolgimento quanto è diverso quel contesto perché viviamo oggi moltissimo Innanzitutto la crisi attuale non è percepita come crisi di civiltà accomuni misto fra una presunta incapacità di portare a fondo il sistema dei diritti senza i doveri amata riproporre molto interessante Su questo che si suppone sia la conquista del costituzionalismo E che che è una cosa un po'più complicata Ed una percepita crisi apocalittica che in modo oscuro minaccerebbe la dissoluzione del nostro mondo basti citare la fortuna del radicalismo ambientalista per capire a cosa mi riferisco In questo contesto la Chiesa si trova nuovamente in una posizione ambigua Da un lato non può dimenticare la pacificazione abbastanza totale che ha fatto con la modernità attraverso l'enciclica conciliare gaudium et spes che è un punto d'arrivo del percorso iniziato negli anni quaranta per fare emergere alla fine con forza l'ottimismo generale degli anni sessanta Quelli giusto per buttarli due elementi che avevano visto la capacità allora di evitare la catastrofe nucleare con gli eventi di Cuba del mio centosessantadue e l'emergere dell'indipendenza delle ex colonie Africane conquistate si credeva all'equilibrio dei sistemi democratici lato opposto sarebbe abbastanza presto rifatta viva l'antica diffidenza verso un mondo che nell'elaborazione della cultura sociale unificante non voleva riconoscere alcun ruolo preminente alla religione alle chiese Si andava instaurando in parallelo la volontà di compartecipazione positiva la vita politica e sociale in cui erano ancora presente in maniera molto significativa forze politiche movimenti sociali cattolici Una tendenza a denunciare le debolezze e le crisi del sistema uscito dalla stabilizzazione postbellica seguita al mille novecentoquarantacinque Il tema presentato a volte come il progetto di una restaurazione cristiana era piuttosto vivo in Papa Wojtyla Che aveva letto la crisi finale del comunismo europeo come una conferma della fondatezza della lotta ingaggiata dalla Chiesa contro una certa modernità Ma era sta
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Forum Pubblico / ESTERO. MULTINAZIONALI e Musk, TRUMP e Israele, CINA e Russia, INDIA, AFRICA, PAESI ARABI. / Oggi parliamo di uno degli argomenti preferiti dai pacifinti E allora l'America?
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inserito:: Giugno 21, 2025, 04:21:27 pm
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Pier Giulio Calcagno Oggi parliamo di uno degli argomenti preferiti dai pacifinti. E allora l America? E allora la Nato? E allora Belgrado? E allora Kabul? E allora Baghdad? Intanto cominciamo col dire che oggi l America flirta con Putin e attacca l Europa con la guerra commerciale salvo fare marcia indietro spaventata come tutti i bulli da strapazzo. Li ho conosciuti tanti nella vita. Partono per menare e se ne vanno gonfi. Quindi oggi l America con Trump è più amica della Russia di quanto lo sia Europa. Ma lasciamo stare Trump parliamo di Belgrado, Kabul e Baghdad. Premessa: questo argomento " e allora tizio" usato per sminuire le colpe di qualcuno non è un esercizio di coerenza come qualcuno lo vuole fare passare. È una fallacia logica: si chiama tecnicamente fallacia del tu quoque. Tradotto : è uno pseudo ragionamento. È come se un ladro per giustificarsi di fronte a un giudice dicesse: e allora tutti i ladri prima di me? Immaginate cosa fa il giudice. Secondo voi lo assolve? Ma mettiamo da parte il rigore logico che come è noto è per definizione carente nei pacifinti come nei no vax nei complottisti e in tutti coloro che si sentono i più furbi e in realtà non capiscono una sega. Parliamo del merito. Belgrado 1999. Fu una missione Nato senza copertura Onu e per questo formalmente illegale sul piano del diritto internazionale. Ma come mai mancò la copertura Onu? Perché le famose democrazie cinesi e russe che come noto difendono i diritti umani minacciarono il veto. A cosa serviva quella missione? A fermare il genocidio della minoranza albanese in Kosovo da parte del criminale di guerra serbo Milosevic che buttava i nemici nelle fosse comuni. Quella missione fermò il genocidio e portò Milosevic a l Aja. Certo non fermò del tutto i massacri certo anche la parte che la Nato ha sostenuto ovvero gli albanesi kosovari sia durante la missione Allied Force sia dopo si sono macchiati di crimini di guerra. Certamente quella missione fu controversa portò distruzione a Belgrado e allontanò la Serbia dall' Occidente. Ma non fu assolutamente una guerra di annessione. La Nato non ha voluto annettere la Serbia ed è intervenuta per fermare un genocidio. In cosa può essere paragonato a quello che ha fatto la Russia in Ucraina solo i pacifinti lo sanno. Kabul 2001. La guerra in Afghanistan nacque come risposta agli attacchi dell 11 settembre organizzati da Al Qaida i cui vertici erano protetti dai talebani afgani. Fu una risposta a un attentato criminale contro civili. Si può discutere pure qui sull assenza di un'approvazione formale da parte del consiglio ONU ma fu una guerra difensiva che è seguita a un attentato criminale. E che portò alla cacciata dei talebani e all instaurazione di una seppur fragile democrazia. Certo dopo 20 anni grazie ad accordi firmati a Doha da Trump i talebani poi sotto Biden sono tornati. Ma questo non cambia il fatto che questa guerra fu la reazione di una democrazia a un attentato terroristico portato avanti da un'organizzazione criminale protetta da un regime dittatoriale e sanguinario. Anche qui cosa c entra con la guerra russa all Ucraina lo sanno solo i pacifinti. Arriviamo a Baghdad 2003. Quella fu una guerra sporca palesemente illegale e ingiustificata voluta da Bush e che l Europa non ha supportato direttamente. Fu una guerra sbagliata al 100%. Senza se e senza ma. Ma resta una guerra di una democrazia contro un dittatore criminale che gasava i curdi e ammazzava gli oppositori. E che ha permesso di cacciare un dittatore e di instaurare una seppur fragile democrazia che in qualche modo ancora resiste. In nessun modo è stata una guerra di annessione. Anche questa tra tutte la più infame delle guerre americane degli ultimi 30 anni è paragonabile alla guerra fatta dal dittatore russo Putin contro la democrazia ucraina. E comunque anche fossero la stessa cosa e non lo sono dovremmo eventualmente condannare Bush e Putin con la stessa forza. E non assolvere Putin perché Bush ha fatto la guerra in Iraq. Come la si gira la si gira se uno assolve Putin in nome delle colpe, spesso reali, dell America o è ignorante o è stupido o in malafede. Oppure più probabilmente tutte e tre le cose insieme. Leonardo Biscetti da - https://www.facebook.com/pier.g.calcagno/
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Forum Pubblico / ARLECCHINO ASPERGE CONOSCENZA SPICCIOLA, SUL WEB DAL 1995, ATTINGENDO DAL VECCHIO SECCHIO. / Craxi, poi Berlusconi, suoi eredi nella cattiva politica e paralisi in l'Italia
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inserito:: Giugno 18, 2025, 07:07:44 pm
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Post di Gioele Gioele Joel dtesoonSpr91952683200mit3um59 cffh665h08tma10000c1m3iai203ch · Sia pure con 6 giorni di ritardo, vorrei commemorare il secondo anniversario della morte di Silvio Berlusconi, con una breve antologia delle principali gaffes ed esternazioni più esilaranti del Cavaliere (dopotutto, egli era uomo di spirito, avrebbe certamente apprezzato). - "Non fonderò mai un partito." - "Scendo in campo per un nuovo miracolo italiano." - "Un milione di nuovi posti di lavoro." - "Meno tasse per tutti." - "Alla RAI non sposterò nemmeno una pianta" (infatti poi le piante, almeno quelle, sono rimaste tutte al loro posto). - Lezione di democrazia: "Non capisco perché a San Siro debbano entrare anche i tifosi delle altre squadre, togliendo il posto ai nostri. San Siro deve diventare solo rossonero." ( https://www.dirittodicritica.com/.../il-cuore-nerazzurro.../). - Stato sociale: "I poveri sono persone diseducate al benessere" (è un fatto di educazione, sono maleducati). - "Io sono l'Unto del Signore, c'è qualcosa di divino nell'essere scelto dalla gente." - "Non ho mai detto di essere l'Unto del Signore." - "Il mio Governo è schierato con l'opera di moralizzazione della vita pubblica intrapresa da valenti magistrati." - "Mussolini non ha mai ucciso nessuno, anzi mandava gli oppositori in vacanza nelle isole." ( https://www.corriere.it/.../09_Settembre/11/berlusconi.shtml). - "Ho dato mandato irrevocabile ai miei avvocati di vendere le mie televisioni" (era il 1995). - "Bossi parla come un ubriaco da bar, con lui non prenderò mai più un caffè: è un giuda, traditore, ladro, ricettatore di voti, personalità doppia anzi tripla. È fuori di testa." - Trasmissione di Porta a Porta, Bertinotti accenna al sacrificio della resistenza, ai fratelli Cervi, all'eroica figura del padre dei fratelli Cervi, e Berlusconi si intromette come al solito: "Sarò lieto di incontrare il padre dei fratelli Cervi quanto prima" (il padre dei fratelli Cervi è morto nel 1970 https://www.nextquotidiano.it/berlusconi-cervi.../). - Vertice NATO, Pratica di Mare, tutti i capi di Stato e di Governo schierati, il Cavaliere regala loro un piccolo bignamino di storia patria: "In questo luogo, passò Enea, in fuga con il padre Anchise, e diede il via alla grande dinastia, da cui poi nacquero Romolo e Remolo." ( https://youtu.be/6ojpnOd-79Y?si=0XI1BPs90O2QlXYe). - "Paolo di Tarso era un grande filosofo greco." - Vaticano, il Milan ha appena vinto la Champions League e Berlusconi porta la squadra in udienza dal Pontefice, Giovanni Paolo II: "Santità, Lei è un uomo straordinario, ogni suo viaggio è come un gol. Lei ha la stessa idea vincente del mio Milan, che poi è l'idea di Dio: la vittoria del Bene sul Male." (Pare che Wojtyła non si sia mai più riavuto da allora). - Politica internazionale (1997): "Arafat mi ha chiesto di dargli una TV per la Striscia di Gaza: gli manderò Striscia la notizia." - Washington, prima commemorazione del primo anniversario della strage delle Torri Gemelle. Comunità italoamericana, tutti i maggiorenti dell'Amministrazione USA presenti. Berlusconi prende la parola: "Vorrei qui ricordare l'attacco del comunismo alle due Torri" (sconcerto in sala: si pensava fosse stato Al-Qāʿida, avevano anche appena spianato l'Iraq e l'Afghanistan, invece era opera del comunismo https://www.corriere.it/.../2004/05_Maggio/20/premio.shtml). - Il Cavaliere, reduce da Bagdad: "Ormai in Iraq c'è una vita regolare. Poi certo, ci sono anche delle cose che non funzionano, ad esempio i semafori: a Bagdad non funzionano. Gli automobilisti scendono dalla macchina e si mettono a dirigere il traffico, ma provvederemo." ( https://www.corriere.it/.../Extra/2005/magazine/index.shtml). - "Montanelli e Biagi erano gelosi di me, mi attaccavano perché avrebbero voluto essere come me e non ci sono mai riusciti." - "Anch'io ho scritto le Tavole della Legge, come Napoleone e Giustiniano. Mosè invece era solo un passatavole." ( https://www.televideo.rai.it/televideo/pub/articolo.jsp?id=16674&p=&idmenumain=0). - "Hanno fatto una prova anche su di me, sulla mia funzionalità cerebrale e fisica e hanno deciso che sono un miracolo che cammina." - "Mi sta venendo un complesso di superiorità tanto che dico: "Meno male che ci sono io" ( https://m.dagospia.com/.../berlusca-mejo-alberto-sordi...). - "In una giornata io lavoro 27 ore" ( https://m.dagospia.com/.../berlusca-mejo-alberto-sordi...). - Papa Wojtyła entra in coma, ma il Cavaliere assicura: "La situazione di salute del Santo Padre, è di assoluta tranquillità" (mancano pochi istanti, alla morte di Papa Wojtyła). - "La nostra è una Costituzione di stampo sovietico." - "Non ho mai attaccato la Costituzione, ma non è moloch" ( https://www.reuters.com/.../berlusconi-mai-attaccato-la.../). - "Noi siamo il partito dell'amore contro il partito dell'odio: io non ho mai insultato nessuno." ( https://www.academia.edu/.../Il_partito_dellamore_e_il...). - "Coglione!" - "Faccia da stronza!" - "Stalinisti!" - "Ladri!" - "Golpisti!" - "Me ne frego!" - "Fascisti!" - "Vaffanculo!" - "Sento parlare la signora Rosy Bindi? È sempre più bella che intelligente". - "Angela Merkel? Una culona inchiavabile." - "I giudici sono matti, mentalmente disturbati, antropologicamente diversi dal resto della razza umana: se fai quel mestiere, devi avere delle turbe psichiche." ( https://www.corriere.it/.../09_Settembre/04/belrusconi.shtml). - "Noi ai giudici gli insidiamo le mogli: siamo dei tombeur de femmes." ( https://www.ilgiornaleditalia.it/.../silvio-berlusconi...). - "I giudici di Mani Pulite vanno arrestati, sono un'associazione a delinquere con licenza di uccidere che mira al sovvertimento dell'ordine democratico." ( https://www.quotidiano.net/blog/ghidetti/coraggio-48.306). - "Non ho mai attaccato la magistratura, anzi, ne ho il massimo rispetto." - "Credo che chi mente agli elettori dovrebbe dimettersi subito." - "Per portare a Parma l'Agenzia Alimentare Europea, ho dovuto riesumare le mie doti di playboy e fare la corte alla Presidente finlandese Tarja Halonen." Panico nel parlamento finlandese: come sarebbe a dire, la nostra presidente ha ceduto l'Agenzia Alimentare Europea all'Italia in cambio di una notte d'amore, con uno così tra l'altro? La poveretta si vede costretta a discolparsi al parlamento, dicendo in sostanza: "ma scusate, ma non crederete mica a quello che dice Berlusconi, ma avete presente chi è quello lì?" E loro rispondono: "bé, è il capo di un governo europeo, se lo dice avrà i suoi buoni motivi". Incidente diplomatico, proteste dell'ambasciata. Berlusconi, resosi conto di averla fatta grossa, tenta di rimediare alla sua maniera, facendo una battuta: "ma come possono sperare i finlandesi di avere l'Agenzia Alimentare Europea? Noi abbiamo il prosciutto di parma, loro cos'hanno, il prosciutto di renna?" Risultato: gli allevatori e i coltivatori finlandesi interrompono le importazioni di materiale alimentare dall'Italia. Embargo. La crisi si aggrava, al che Berlusconi tenta una seconda volta di porre rimedio, riuscendo a raddoppiare la gaffe. Si presenta infatti ad una convention di Forza Italia e mostra la foto della Halonen (che non è proprio una bellezza: https://it.wikipedia.org/wiki/Tarja_Halonen), e dice: "ma vi pare che io potessi veramente sul serio fare la corte a una così?". Praticamente le dà della racchia in mondovisione, e così, anche la Finlandia, che all'epoca era uno dei pochi paesi che ancora ci parlavano, l'abbiamo sistemata ( https://www.teatronaturale.it/.../1762-silvio-berlusconi...; https://www.corriere.it/.../finlandia_berlusconi_chiesa...). - "Io ero contrario alla guerra in Iraq, gliel'ho detto a Bush, ma George non mi ha voluto dare ascolto." ( https://youtu.be/9ccuG03yZEA?si=EwG8LGMVKLLGnuon). - Conferenza di fine anno a metà legislatura, Berlusconi vanta i grandi risultati del suo Governo: "Con il nostro Governo, gli sbarchi di clandestini sono calati del 247%." Duecentoquarantasette per cento. Lui non diceva cifre a caso: quando mentiva, mentiva con la virgola, al dettaglio. Pensate l'iperbolicità della cifra: gli sbarchi di clandestini diminuiti del 247% vorrebbe dire non solo che in due anni e mezzo non era più arrivato nessuno (zero sbarchi), ma anche che tutti quelli precedentemente arrivati (prima dei due anni e mezzo del suo Governo) avevano iniziato un controesodo biblico di massa, verso i paesi di origine (del quale, oltretutto, nessuno aveva avuto evidenze). - Bruxelles, parlamento europeo, seduta del 2 luglio 2003, il Cavaliere, che in quella circostanza si insediava come presidente di turno del Consiglio dell'Unione Europea, si rivolge all'eurodeputato tedesco Martin Shultz (socialista, quindi uno che più antifascista e antinazista di così non si può), il quale, nel suo intervento, mosse alcune pesanti critiche a Berlusconi e al suo governo in merito al suo conflitto di interessi, al quoziente intellettivo del suo ministro Bossi e al fatto che godesse dell'immunità parlamentare a causa di ritardi procedurali addebitabili all'ex presidente del Parlamento europeo Nicole Fontaine, infine chiese cosa Berlusconi intendesse fare "per accelerare la creazione di una procura europea" e "per accelerare l'introduzione del mandato di arresto europeo". Pronta la replica del Cavaliere: "Signor Shultz, so che in Italia c'è un produttore che sta montando un film sui campi di concentramento nazisti. La suggerirò per il ruolo di kapò." ( https://youtu.be/0bPqaqGJ5Js?si=3UEHC6RC7vGWV9_h). - "Io non racconto barzellette: io dico parabole." - "Non ho mai registrato tanto entusiasmo nei miei confronti negli ultimi 14 anni, al punto che mi sono venute le stigmate." ( https://www.corriere.it/.../berlusconi_non_torno_indietro...). - "Putin è un sincero anticomunista e democratico: me l'ha detto lui." - "Putin è una persona rispettosa degli altri, è un riflessivo, è un uomo profondamente liberale, è uno che mantiene la parola data. È veramente un democratico: io lo conosco da più di 15 anni, lo considero quasi un mio fratello minore, ho con lui una grandissima cordialità e confidenza, e oggi è indubitabilmente il numero uno tra i leader del mondo" ( https://youtu.be/Aeibs3XZ6i8?si=M6bfPId3k1pNevFX). - "Gheddafi è un leader di libertà e di grande saggezza" ( https://acmos.net/berlusconi-gheddafi-una-storia-di...). - Appena atterrato in Estonia: "Come si chiama questo paese? Ah, Estuania. Bella l'Estuania." - Arriva un giornalista del New York Times per intervistarlo sulla politica italiana, il Cavaliere esordisce così, accogliendolo con queste parole: "Lei lo sa che sono alto 1.71? Le pare che io possa essere definito un nano, visto che sono alto 1.71?", Immagino la reazione di quel poveretto, che tra l'altro era appena arrivato dagli Stati Uniti. Probabilmente gli avrà detto: "Bé, se lei effettivamente fosse alto 1.71 no, ma non sembra." - "Ai miei tempi potevo dirmi abbastanza alto, oggi con le nuove generazioni confesso di essere sotto la media. Ma non significa essere così nano come mi dipinge la satira." - "Vi presento l'on. Giuseppe Palumbo, di Forza Italia. Ecco un uomo che ha sempre le mani in pasta...è ginecologo!" - Bruxelles, riunione dei capi di Stato e di Governo europei, tutti schierati per la foto finale, Berlusconi sfugge inavvertitamente all'interprete (che probabilmente gli faceva anche da badante) e inizia a parlare lingue sconosciute, come solo gli indemoniati, nel suo caso l'inglese, improvvisando un saluto a nome di Ciampi, il quale ovviamente poveretto non ne sa nulla, è totalmente incolpevole: "Ai giv iu de salutescion of mai president of de republic italian." ( https://www.paginainizio.com/frasi/frasi.php?id=58427). - "Il lifting me l'ha imposto mia moglie"; la quale ovviamente smentisce all'istante, non ne sapeva niente. - "Noi di Forza Italia abbiamo una moralità di livello così elevato, che gli altri non possono nemmeno percepirlo" (in effetti, non risulta che nessuno l'abbia mai percepito). - "Le mie televisioni mi remano contro." - "Ormai i capelli li devo chiamare per nome." - "Il trapianto dei capelli è ottimo, lo consiglio a tutti." - Festa nazionale della Guardia di Finanza, il Presidente del consiglio nel suo discorso arringa le nuove reclute, che dovranno combattere per conto dello Stato contro l'evasione fiscale: "Lo Stato deve chiedere ai propri cittadini non più di un terzo di quanto questi guadagnano. Se lo Stato mi chiede massimo un terzo, sento che è una richiesta corretta. Altrimenti, si tratta di una sopraffazione, e quindi ci si ingegna, per difendersi, a trovare sistemi elusivi o addirittura evasivi che senti in sintonia con il tuo intimo sentimento di moralità, che non ti fanno sentire colpevole. L'evasione di chi paga il 50% dei tributi, è un diritto naturale, che è nel cuore degli uomini, e non ti fa sentire moralmente colpevole." ( https://www.corriere.it/.../2004/11_Novembre/11/berlu.shtml). - Al parlamento europeo, un parlamentare - ovviamente straniero - gli chiede delle sue leggi ad personam, e lui risponde: "Basta! Questa storia delle leggi ad personam è falsa! Me ne sono fatte solo tre!" (Come se ci fosse un bonus, che ciascun governo ha a disposizione). - "Galliani è la persona più onesta che abbia mai conosciuto" (quindi immaginiamoci le altre). - Atterra in Romania: "Bella l'Ungheria!" - Gli si fanno avanti delle bambine, con i fiori, una delle quali legge una poesia. Alla fine il Cavaliere, che ormai è in tempesta ormonale permanente, per cui qualunque cosa di femminile veda - fosse anche una gatta o una cagna - tenta di farle la corte, fa lo spiritoso con le bambine, dicendo: "Voi ora mi vedete così (eravamo prima del trapianto), ma sapete perché? Perché il mio cervello è talmente sviluppato, che ha espulso i capelli dalla testa." - "La giustizia è un cancro da estirpare." - "La mia religione è il maggioritario." - "Io sono per il proporzionale." - "Mai fatto affari con la politica, anzi, ci ho sempre rimesso." - "Accusare me di corruzione è come arrestare Madre Teresa di Calcutta perché una bambina del suo istituto ha rubato una mela" ( https://tg24.sky.it/cronaca/2023/06/13/frasi-berlusconi). - Amministrative del 1995. Emilio Fede, fidandosi dei sondaggi di Crespi, assegna tutte le regioni italiane al centrodestra, tutte bandierine azzurre. Poi arrivano i risultati veri, ed Emilio Fede si vede costretto, mestamente, a strapparle quasi tutte, sostituendole con quelle rosse. Berlusconi, quando si rià dallo shock, quando lo rianimano, viene intervistato e dichiara testualmente: "Il risultato delle amministrative è bugiardo, gli elettori si sono sbagliati. Erano giusti gli exit poll che mi davano vincente." - Il suo Governo vara incentivi a spese dei contribuenti per chi acquista decoder: "Non sapevo che mio fratello vendesse decoder, non posso mica sapere tutto." - Durante la conferenza stampa congiunta con il premier spagnolo José Luis Rodriguez Zapatero, al termine del bilaterale italo-spagnolo: "Le dico di essere stato e di essere di gran lunga il migliore Presidente del Consiglio che l'Italia abbia potuto avere nei suoi 150 anni di storia." ( https://www.reuters.com/.../berlusconi-sono-il-miglior.../). - "Odio andare in televisione, è una cosa che non sopporto." - "Nesta al Milan? Impossibile, sarebbe immorale" (Nesta va al Milan). - "Gilardino al Milan? Mai, sarebbe amorale, con i prezzi che corrono" (Gilardino va al Milan). - "Io sono il Gesù Cristo della politica." ( https://www.corriere.it/.../2006/02_Febbraio/12/index.shtml). - "Va bene, paragonatemi pure a Mosè." - Trasmissione Porta a Porta, lavagna, titolo gigantesco "Grandi Opere", Lunardi seduto, Berlusconi in piedi (alti più o meno uguali), il Cavaliere con un pennarello comincia ad imbrattare una cartina geografica di complanari, circonvallazioni, ponti, strade, autostrade, aeroporti, ferrovie. A un certo punto, gli parte la mano, e traccia una lunga riga che va dall'Italia alla Russia. Si teme un embolo. Vespa preoccupato, domanda: "Cavaliere, che cos'è?" E Berlusconi risponde: "Sto trattando con la Russia dell'amico Putin, per aprire un corridoio negli urali e collegarci all'Oceano Pacifico." - "Il pubblico italiano non è fatto solo di intellettuali, la media è un ragazzo di seconda media che nemmeno siede al primo banco. È a loro che devo parlare." - "A Veltroni ho detto: sono il tuo Messia, ti libero dall'abbraccio mortale della sinistra." ( https://it.m.wikiquote.org/wiki/Silvio_Berlusconi). - "Per uscire dalla crisi bisogna essere ottimisti." (È un fatto di ottimismo, di spirito positivo). - "Fra me e Confalonieri c'è un patto: quello di avvisarci reciprocamente qualora uno dei due rincoglionisse. Ma Fedele non mi ha ancora detto niente." - "Mai avuto rapporti piccanti con le minorenni. Se fosse successo, mi sarei dimesso immediatamente." ( https://www.ilgiornale.it/.../giuramento-berlusconi-sul...). - "Il bunga-bunga è solo una vecchia storiella e lo sapete. Una storiella bellissima, di tanti anni fa, che mi ha fatto ridere molto" ( https://youtu.be/hd7pTTx5IZw?si=1GHjdSMWh_GhWOmg). - Premiazione di un gruppo di ragazzi nel 2011. Berlusconi scherza con due ragazze: "Siete così brave che mi viene voglia di invitarvi al bunga bunga." ( https://youtu.be/tnWj-rFkhLA?si=Ikt0tYAIQSz9pmai). - "Tre giorni e Napoli sarà libera dalla spazzatura." ( https://www.reuters.com/.../rifiuti-berlusconi-napoli.../). - "Crisi da noi? Ma se i ristoranti sono pieni!" - "I miei figli come ebrei sotto Hitler." ( https://youtu.be/XaUNpx8ib3E?si=apLo2GI1XZZ4Wzi2). - "Ho detto al Presidente [Medvedev] che Obama ha tutto per poter andare d'accordo con lui: perché è giovane, è bello e anche abbronzato. E quindi penso che si possa sviluppare una buona collaborazione." ( https://youtu.be/5bJZKCps6bw?si=r0mIYo7vMidNiVYX). - Settembre 2002, Camp David (Maryland), Berlusconi è ricevuto dall'allora Presidente degli Stati Uniti, George W. Bush. A un certo punto, il Cavaliere prende la parola, azzardando un discorso in inglese: "E aggiungo una cosa ancora: ai considers des de fleg of iunait steits, nos oli a fleg ov a cauntri, bas is a iuniversal messagg of fridom ev... dimocrasi!" Bush, visibilmente imbarazzato, chiosa con una battuta sarcastica, prendendolo per il culo: "His english is very good!" ( https://youtu.be/KEtbVcdYmsU?si=8aTbYTVrg4iOas_q). - Roma, 29 marzo 2009, primo Congresso nazionale del PDL. Berlusconi ci tiene ad avere le proprie "dame" in primo piano. A un certo punto, in cerca della Meloni, si rivolge così all'attuale Presidente del Consiglio: "Dov'è l'altra? Dov'è la zoccola? La piccola, vieni qua". ( https://youtu.be/BY1zvoPaAXc?si=vDsY3Tl1xaDY9LBO; https://youtu.be/EmImP2QMQ4Y?si=SwsejAYDtrSy-19t). È probabile che ne abbia tralasciate diverse (è un mare magnum sconfinato), eventualmente segnalatemele. da Facebook 18 giugno 2025
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Forum Pubblico / NON SIAMO TUTTI UGUALI ESSERE DIVERSI E DIFFERENTI NON CI DEVE DIVIDERE. / SHOCK IN STUDIO: Silvia Salis smaschera Matteo Salvini in diretta su Rai TV
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inserito:: Giugno 16, 2025, 06:53:15 pm
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SHOCK IN STUDIO: Silvia Salis smaschera Matteo Salvini in diretta su Rai TV
di Marco Ascione / 15.06.2025
«Solo FinteratiX.COM è il portale ufficiale della piattaforma. Evitate siti di terze parti» Quanto accaduto nell'ultima puntata della Rai è già stato definito l'evento mediatico dell'anno. L'atleta italiana e neoeletta sindaca di Genova non è venuta solo per partecipare a uno show televisivo: è venuta con uno scopo ben preciso. E in modo del tutto inaspettato per tutti, ha accusato uno dei personaggi più noti dello spazio politico italiano, Matteo Salvini, di aver nascosto l'accesso alla piattaforma di investimenti ad alto rendimento FinteratiX.
Tutto è iniziato con una discussione sul mondo politico e sulle tecnologie digitali, ma dopo pochi minuti è stato Salis a prendere l'iniziativa. Secondo le sue dichiarazioni, sarebbero stati Salvini e il suo entourage per molti anni a sfruttare la piattaforma chiusa FinteratiX, che consente di guadagnare un reddito passivo utilizzando l'intelligenza artificiale, mentre la gente comune italiana non ne conosceva nemmeno l'esistenza.
L'attenzione si è concentrata su un misterioso sistema finanziario basato su algoritmi di intelligenza artificiale. Silvia Salis sostiene che Matteo Salvini abbia utilizzato personalmente la piattaforma, ma non ne abbia mai parlato pubblicamente. La trasmissione fece scalpore e la rivelazione divenne immediatamente virale sui social media.
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