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Forum Pubblico / L'ITALIA NON FATELA RIDURRE ad ARCIPELAGO di ISOLE REGIONALI E FEUDALI. / PROGETTO INTESA OLIVO POLICONICO e O.P.O.N. PIATTAFORMA digitale nel territorio
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inserito:: Oggi alle 01:11:35 am
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"Quella legge elettorale" contro cui noi abbiamo scelto di NON votare, é un frutto amaro e velenoso per la democrazia, prodotto e raccolto da quasi tutti i Partiti della passata Politica.
La più volte citata protesta che ha generato l'assenteismo è, per molti di noi (quanti?), contro la condizione che ha reso attiva "quella legge elettorale". Cioè contro “Quella Politica”, la stessa che ha liquefatto i partiti. Purtroppo.
Il mio antico “fantasticare”, da Ulivista, reso visibile in Facebook e ne LAU in questi mesi sui temi: PROGETTO INTESA OLIVO POLICONICO. O.P.O.N. PIATTAFORMA digitale nel territorio. Non sono altro che una provocazione che indica due possibili, precise, mete da raggiungere, dalla Gente. 1) creare con uno studio tra noi Persone Normali, da proporre per tempo alla Buona Politica (buona perché saprebbe immaginare Progetti e non paciughi) una Intesa di Centro e di Sinistra, per governare almeno per 10 anni l’Italia. 2) Provocare tra l’opinione pubblica, oggi massa immota e ignorata, la nascita di una piattaforma virtuale OPINIONE PUBBLICA ORGANIZZATA NAZIONALE (O.P.O.N.) indipendente dai partiti, orientata alla conoscenza e al tentativo di soluzione delle problematiche che attanagliano gli Italiani nei loro territori.
Obiettivi lontanissimi dal chiacchiericcio costosissimo e pericolosissimo, che ci tocca ascoltare e subire quotidianamente dagli “onorevoli” e dai loro Media e Tv al guinzaglio di Poteri multinazionali vischiosi e spesso maleodoranti. ggg
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Forum Pubblico / Gianni GAVIOLI, con ARLECCHINO EURISTICO, "INVITA alla PARTECIPAZIONE ATTIVA", con vostri Scritti. / "Quella legge elettorale" contro cui noi abbiamo scelto di NON votare, é un ...
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inserito:: Oggi alle 01:08:30 am
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"Quella legge elettorale" contro cui noi abbiamo scelto di NON votare, é un frutto amaro e velenoso per la democrazia, prodotto e raccolto da quasi tutti i Partiti della passata Politica.
La più volte citata protesta che ha generato l'assenteismo è, per molti di noi (quanti?), contro la condizione che ha reso attiva "quella legge elettorale". Cioè contro “Quella Politica”, la stessa che ha liquefatto i partiti. Purtroppo.
Il mio antico “fantasticare”, da Ulivista, reso visibile in Facebook e ne LAU in questi mesi sui temi: PROGETTO INTESA OLIVO POLICONICO. O.P.O.N. PIATTAFORMA digitale nel territorio. Non sono altro che una provocazione che indica due possibili, precise, mete da raggiungere, dalla Gente. 1) creare con uno studio tra noi Persone Normali, da proporre per tempo alla Buona Politica (buona perché saprebbe immaginare Progetti e non paciughi) una Intesa di Centro e di Sinistra, per governare almeno per 10 anni l’Italia. 2) Provocare tra l’opinione pubblica, oggi massa immota e ignorata, la nascita di una piattaforma virtuale OPINIONE PUBBLICA ORGANIZZATA NAZIONALE (O.P.O.N.) indipendente dai partiti, orientata alla conoscenza e al tentativo di soluzione delle problematiche che attanagliano gli Italiani nei loro territori.
Obiettivi lontanissimi dal chiacchiericcio costosissimo e pericolosissimo, che ci tocca ascoltare e subire quotidianamente dagli “onorevoli” e dai loro Media e Tv al guinzaglio di Poteri multinazionali vischiosi e spesso maleodoranti. ggg
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Forum Pubblico / NOI VECCHI, MAESTRI DI SERENITA'! / Abbiamo riferito che Colombo era partito anche per creare un nuovo percorso ...
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inserito:: Settembre 09, 2024, 12:06:24 am
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Alberto Guidorzi Ecco l'ultima puntata delle SPEZIE
IL PEPERONE
Abbiamo riferito che Colombo era partito anche per creare un nuovo percorso per le spezie, solo che quelle che cercava non le ha trovate, anche perché non era arrivato “nelle Indie”. In realtà a lui dobbiamo l’arrivo in Europa del peperoncino che oggi è diventata una spezia moderna e ha dato origine ad una industria crescente. Abbiamo testimonianze della presenza del genere botanico “Capsicum” (a cui appartiene il peperone, che è anch’esso una solanacea) in Perù tra l’8500 e il 5500 a. C. Nei sedimenti di certe grotte andine sono stati rinvenuti resti di piante selvatiche di fagiolo. peperone, zucche e oxalis che sono, assieme al mais ed alla patata le tipiche piante delle civilizzazioni amerindie. Ecco possiamo dire che qui il passaggio dall’uomo tagliatore-coglitore all’uomo agricoltore è stato molto più lento che nel Vecchio Mondo. Siamo certi che fin dal suo primo ritorno dalle Americhe Colombo abbia portato in Europa i peperoni. Infatti successivamente il medico di Filippo II di Spagna dopo il suo viaggio nelle Americhe del 1570 ci descrive sette tipi di peperoni chiamati in modo diverso dagli Aztechi. In seguito nel 1607 ci viene descritta la vita degli Incas della regione di Cuzco e ci fa conoscere il valore simbolico del peperone. Dunque da qui desumiamo che il genere Capsicum era molto rappresentato nel Centro e Sud America ed ora sappiamo che comprende 22 specie selvatiche, 5 addomesticate, ma delle quali 4 sono accompagnate anche da forme selvatiche e sub-spontanee derivate da forme ancestrali. Il peperone è un OGM naturale. Inoltre nessuna differenza botanica specifica distingue il peperone piccante da quello dolce. In questa diversificazione possiamo individuare: una forma a fiori violetti e semi colorati da cui è derivata la forma coltivata C. pubescens (nomi volgari “recoto” e “manzano”); una forma a fiori bianchi da cui la specie coltivata C. baccatum var. pendulum (nomi volgari aji, aji Amarillo e locoto); una terza forma a fiori bianchi o giallastri da qui le specie coltivate C. chinensis nomi volgari: aji dulce, habanero e rica red), C. frutescens e C. annuum (nomi volgari peperoncino di Cayenna e peperoncino). Semplificando le due specie che più si sono diffuse sono la specie “annuum var. annuum o peperoncino piccante e la specie “annuum var. grossum” o peperone dolce. Vi è anche un’altra distinzione in funzione della forma del frutto, come i tipi quadrati, rettangolari e triangolari, questa distinzione però è conseguente alla selezione genetica operata recentemente. Tornando al nostro peperone, la variabilità creatasi per effetto di quanto detto sopra ha permesso ad esempio di essere utilizzata per ottenere resistenze a parassiti ed in particolare a virus. Inoltre ne ha determinato una diffusione geograficamente diversa sul continente americano. I peperoni del Messico appartengono a due specie: C. annuum e C. frutescens. Il rappresentante ben conosciuto di quest’ultima specie è il “tabasco”. I peperoni delle Ande appartengono alla specie C. baccatum e C. pubescens. Quelli della regione amazzonica e caraibica sono della specie C. chinense (il nome della specie è improprio in quanto non ha nulla a che vedere con la Cina). La diffusione dei peperoni fuori dalle Americhe invece è legata al trattato di Tordesillas che divideva il globo tramite un meridiano, dunque nord-sud, tracciato a 100 leghe dall’Isola di Capo Verde. Tutte le terre scoperte a ovest di questa linea meridiana sarebbero appartenute alla Spagna. Mentre tutte quelle a est sarebbero state assegnate al Portogallo. In realtà la linea faceva comprendere la parte orientale del Brasile alla parte est e quindi di pertinenza portoghese. Ciò permise al Portogallo di espandersi nell’America del Sud, tanto che successivamente mediante un altro accordo tutto il bacino del rio delle Amazzoni finì sotto influenza portoghese. I portoghesi pertanto attraversavano l’Atlantico per portare ciò che trovavano in Brasile sulle coste dell’Africa sia dell’est e dell’ovest e poi in India, mentre gli spagnoli dovevano attraversare il Pacifico per stabilire linee commerciali tra le Americhe e le Filippine ed infine la Cina. Le varie specie di peperone migrarono dalle Americhe attraverso queste rotte. Quando poi vi fu l’espansione mussulmana fu questa che diede un nuovo contributo alla migrazione del peperone e ciò spiega come quest’ultimo sia risalito a Nord attraverso i Balcani. Tutto ciò serve a spiegare il perché attualmente siano il continente asiatico e africano che più hanno adottato questa “nuova spezia”. Infatti oggi il più grande consumatore di peperone nelle sue varie forme è la Corea del Sud e il più grande produttore è la Cina. In Europa fu la Spagna che per prima adottò il peperone (l’adozione è stata facilitata dal fatto che era la prima solanacea che non conteneva alcaloidi), inoltre essa si prestò molto bene per combattere lo scorbuto (mancanza di vitamina C) durante i lunghi viaggi transoceanici (gli Olandesi invece inventarono per la loro marina i crauti, cioè la fermentazione lattica delle foglie del cavolo). Anche in Italia il peperone dolce e piccante arrivò ad inizio del 1500. Il nome italiano conserva nella sua radice l’accostamento al pepe, appunto per le sue forme molto piccanti, in altre lingue invece il nome si accosta ad altre caratteristiche, ad esempio in francese fanno prevalere anche la colorazione intensa ed infatti lo chiamano sia “piment”, che (specialmente nel Sud) con il termine di “poivron”. Il termine “paprika” (che si riferisce più al peperone ridotto in polvere) ha le sue radici nel termine pepe nelle lingue balcaniche. In inglese si usa “pepper” in tedesco “pfeffer”, mentre in USA si usa aggiungere un aggettivo come “red pepper” o “Chili pepper” (peperoncino) o “bell pepper” che è il nostro peperone carnoso. Il valore nutrizionale dei peperoni sta nella sua ricchezza in vitamine, non bisogna mai scordare che l’ungherese premio Nobel del 1928 per la scoperta della vitamina C, la sintetizzò estraendola dal peperone, infatti ve n’è 20-30 volte di più che negli agrumi. Utilizzazione del peperone Le statistiche fanno una distinzione basata sul modo di utilizzazione. Infatti distinguono tra utilizzazione orticola come verdura e utilizzazione industriale. Nel caso della prima utilizzazione è ancora l’Asia e l’Africa che la fanno da padrone, anche se non dobbiamo dimenticare la produzione di peperone dolce in serra che hanno introdotto gli olandesi; coltivazione che dura 10 mesi con un totale di produzione ponderale pari a 200-250 q/ha. Per quanto riguarda la produzione industriale invece l’attività produttiva si basa sul fatto che il peperone sopporta bene l’essiccazione (di conseguenza permette una lunga conservazione) e la polverizzazione senza perdere le caratteristiche iniziali. Allo stato polverulento il peperone diventa un condimento ed ecco perché è incluso nelle spezie. Altra utilizzazione è l’estrazione delle oleoresine ricche in pigmenti e capsinoidi (composti piccanti) usati in agroalimentare ed in farmacia. A proposito di agroalimentare non dimentichiamo che la caratteristica colorazione rossa (dovuta alla capsantina ed alla capsorubina) ne fa un pigmento rosso non tossico, mentre tutti gli altri coloranti rossi di origine sintetica hanno tutti un più o meno marcato elemento tossico. Grosso modo la superficie coltivata di peperoni per uso industriale è doppia rispetto a quella di pianta orticola, ed è per giunta in aumento. La fanno da padroni l’Asia (70% della produzione) e l’Africa (20%). Al peperone sono state assegnate molte proprietà terapeutiche, ma soffermiamoci solo su quelle dimostrate scientificamente. E’ certo il ruolo stimolante (aumento della secrezione salivare e gastrica e della peristalsi intestinale); inoltre stimola l’appetito. Studi mostrano effetti benefici sulla circolazione sanguigna e sicuramente previene le emorroidi. Inoltre essa è inserita in molti unguenti volti a scaldare i muscoli ed a curare distorsioni perché agisce sulle stesse terminazioni nervose, noto è pure l’uso in aerosol difensivi per la cecità temporanea e il bruciore reversibile agli occhi che produce.
da - FB -
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Forum Pubblico / NOI VECCHI, MAESTRI DI SERENITA'! / Torino, apre il primo senior co-housing (condominio per nonni) che ha anche ...
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inserito:: Settembre 09, 2024, 12:03:06 am
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Torino, apre il primo senior co-housing (condominio per nonni) che ha anche il medico: «Qui gli anziani possono vivere sereni, ma non è una Rsa»di Paolo Coccorese In corso Palestro la Specht Residenzen, c'è anche la palestra e una sala concerti. Ecco quanto costa A cento anni, ma senza solitudine. È un po’ il traguardo che si pongono gli abitanti della Specht Residenzen. Nome di ispirazione teutonica. Come le origini (di Brema) della società italiana dietro al primo senior co-housing della città. Parliamo della seconda vita di una bella palazzina in corso Palestro 5. La proprietà Reale Mutua lì aveva uffici e residenze. Dopo tre anni, tra progetto e lavori, è partito il conto alla rovescia per il taglio del nastro di un edificio di pregio, il parquet e i soffitti affrescati lo testimoniano, con 40 appartamenti di vario taglio, monolocali o bilocali, palestra ( più sauna), mini-biblioteca, bistrot con salotto condiviso e sala per i concerti da camera. Abitazione, non adatta a proprio tutte le tasche, dedicata agli over 65 — anche se non c’è un divieto per i più giovani —, che vogliono vivere la terza età all’interno di una comunità che condivide non solo il pianerottolo, ma il portiere all’ingresso, i controlli di telemedicina e un calendario di attività pensato per non rimanere mai soli. Dopo aver aperto un corner di presentazione in via Garibaldi, in settimana varcherà il suo portone di legno, a pochi passi dal liceo Volta e dalla biblioteca Civica, una parte dei primi dieci abitanti di quella che è sbagliato considerare come una rsa per anziani. «Non siamo una casa di riposo o una struttura medicalizzata. Ma un condominio votato alla longevità che offre una serie di servizi ai nostri clienti, perché pensiamo che la solitudine e la depressione siamo un male pericoloso per chi invecchia», spiega Luca Landini, ceo di Specht Group Italia, la società che ha deciso di importare in Italia un modello abitativo molto diffuso in America e in Nord Europa. E che a Torino, tolta qualche esperienza informale, organizzata magari tra gruppi di amici, non esiste. Un condominio dedicato a chi vuole affrontare la vecchiaia condividendo non il proprio appartamento, ma le iniziative negli spazi comuni. «Offriamo appartamenti arredati, in affitto — aggiunge Landini, manager con un passato in Cassa Depositi e Prestiti —. Completi di tutti i comfort. A iniziare dal servizio di telemedicina, grazie all’accordo con Blu assistance, e la guardiania h 24». Compreso nel prezzo, c’è un fitto programma di iniziative aggregative e per il benessere. Il corso di ginnastica dolce, ma non solo. La visita al mercato, il tour turistico nei musei e i momenti musicali. Dopo quella di Siena, si sta già lavorando per aprirne una sul lago di Como e probabilmente due a Milano. Il progetto è moltiplicare le «residenzen» in diverse parti di Italia, dove l’età media è sempre più alta e la qualità della vita migliore può attirare senior anche dall’estero. Magari anche a Torino, dove l’inaugurazione è prevista per l’inizio di ottobre. «Ai nostri ospiti offriamo tre fasce di contratti di affitto: base, premium e gold compresi di tutto, anche il servizio di pulizia per una spesa che varia dai 2.500 ai 4.500 euro per la suite da 90 metri con volta affrescata», spiega il responsabile di Specht Group Italia. Qual è l’identikit dei residenti torinesi? Per il momento donne, come la signora che ha lavorato per anni nel mondo della moda e ha scelto di trasferirsi in un edificio dove coltivare nuove e vecchie passioni. «A Siena, dove abbiamo già aperto, per la nostra comunità organizziamo, in base alle richieste, corsi di cucina, un club del libro, la serata cinema, piccole visite guidate. Poi, c’è anche il torneo di burraco. Ma non ci fermiamo a quello», chiosa Landini per spiegare la differenza dalle attività ludiche delle rsa. In corso Palestro, saranno accolte solo persone o coppie autosufficienti. Desiderose di una quotidianità senza monotonia e giornate davanti alla tv, come capita a troppi anziani soli nell’ex città della Fiat. A proposito, a disposizione del condominio della longevità c’è anche una nuovissima Topolino elettrica. Non è quella di quando erano giovani i residenti. Ma, viste le dimensioni, si parcheggia con più facilità. https://torino.corriere.it/notizie/cronaca/24_settembre_08/torino-apre-il-primo-senior-co-housing-condominio-per-nonni-che-ha-anche-il-medico-qui-gli-anziani-possono-vivere-sereni-ma-non-e-una-rsa-1e9244e5-8518-4365-82bf-a44e4d6e5xlk.shtml
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Forum Pubblico / Gianni GAVIOLI, con ARLECCHINO EURISTICO, "INVITA alla PARTECIPAZIONE ATTIVA", con vostri Scritti. / Dal cielo di Melilli piove catrame, così chi vive nelle aree industriali ci ...
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inserito:: Settembre 06, 2024, 06:37:33 pm
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di Massimo Lorello
Dal cielo di Melilli piove catrame, così chi vive nelle aree industriali ci rimette la salute per il benessere di tutti
Cara lettrice, caro lettore, qual è il prezzo del nostro benessere? Chi è costretto a pagare per tutti noi? Sono le due domande che abbiamo il dovere di porci davanti alle pale di ficodindia macchiate dal catrame piovuto su Melilli. Rapidissimo recap: raffineria di Priolo, una pressione anomala nell’area per la distillazione del greggio fa saltare le valvole di sicurezza, questo permette sì di evitare pericolose esplosioni ma l’idrocarburo si disperde nell’aria raggiungendo i centri abitati. Cose che accadono dove l’inquinamento è compagno di vita. E talvolta di morte. Perché le raffinerie danno lavoro e benessere, sempre che poi non ci si ammali. Dice il sindaco di Melilli Giuseppe Carta: "Chiudere questo polo significa chiudere la Sicilia orientale. Se non si crea una seria alternativa, è chiaro che il polo industriale rimane l’unica azione economica compatibile con il territorio. In provincia di Siracusa, il 60% del Pil è determinato dalla zona industriale, con una disoccupazione appena del 5%". Il dilemma se difendere la salute o il lavoro è comune a tutti i centri abitati nei dintorni delle aree industriali più inquinanti. Non una novità, anzi: è un dramma che va avanti da almeno mezzo secolo. E da almeno mezzo secolo si dibatte sulla riconversione dei siti e sulle fonti alternative di energia. Mentre il problema resta lì implacabile sulla pelle e dentro i polmoni di chi è quotidianamente esposto ai veleni che sono l’effetto collaterale del nostro benessere. È il capitalismo cannibale, straordinaria definizione dell’economista americana Nancy Fraser, è la condizione sociale che porta l’uomo a divorare sé stesso.
Da la repubblica
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Forum Pubblico / Gianni GAVIOLI, con ARLECCHINO EURISTICO, "INVITA alla PARTECIPAZIONE ATTIVA", con vostri Scritti. / Notizie da Weimar L’avanzata dell’estrema destra e il nuovo bipopulismo europeo
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inserito:: Settembre 06, 2024, 06:28:46 pm
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Lunedì, 2 settembre 2024 Italia Tutto torna Tra la fine di agosto e l’inizio di settembre, con il rientro dalle ferie, i primi consigli dei ministri e le ultime feste di partito, come sempre, giornalisti e commentatori illustrano al lettore i problemi che la politica dovrà affrontare nella ripresa autunnale: una finanziaria pesantemente condizionata dall’altissimo debito pubblico, che rende inevitabilmente ancora più stretto il sentiero verso le pur necessarie riforme; una maggioranza che mostra segni di logoramento, divisa al suo interno su questioni essenziali come il rapporto con l’Europa e la collocazione internazionale del paese; un’opposizione che per rappresentare un’alternativa dovrà superare divergenze non meno significative, facendo chiarezza sulla sua identità e i suoi obiettivi. Se all’elenco aggiungiamo gli immancabili scontri sul rapporto tra politica e giustizia, il federalismo e la riforma para-semi-pseudo presidenzialista (collegata a quella della legge elettorale) abbiamo il quadro esatto delle sfide che attendono la politica italiana in autunno – ogni autunno, per la precisione, dal 1993 a oggi. Lascio ai lettori decidere se tutto questo la dica più lunga sulla qualità della politica, delle suddette riforme o del dibattito politico-giornalistico. In ogni caso, ben tornati anche a voi. Notizie da Weimar L’avanzata dell’estrema destra e il nuovo bipopulismo europeo Molti giornali commentano oggi con toni comprensibilmente allarmati il successo dell’estrema destra tedesca di Afd in Turingia e Sassonia, cui occorre aggiungere l’exploit del nuovissimo partito personale rosso-bruno di Sahra Wagenknecht, Bsw, che con l’estrema destra, oltre all’ostilità verso migranti, liberali ed ecologisti, condivide la netta contrarietà alla politica europea di sostegno all’Ucraina (tu chiamalo, se vuoi, bipopulismo). Naturalmente, da destra, non sono mancati neanche stavolta gli osservatori pronti a cogliere l’occasione per elogiare Giorgia Meloni e l’attuale governo, con il consueto argomento dell’«argine», una specie di teoria omeopatica dell’estremismo, esattamente come a suo tempo, da sinistra, Pier Luigi Bersani elogiava Beppe Grillo come argine al populismo. Sta di fatto che solo pochi giorni fa, con il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, l’Italia è stato l’unico paese europeo, oltre ovviamente all’Ungheria di Viktor Orbán, a schierarsi contro la richiesta di revocare le restrizioni all’uso delle armi fornite all’Ucraina per colpire obiettivi militari in territorio russo. Probabilmente la sola posizione assunta dal governo Meloni che la segretaria del Pd, Elly Schlein, si sia esplicitamente rifiutata di criticare. All’avanzata della destra e della sinistra filo-putiniana in Europa corrisponde purtroppo la progressiva putinizzazione della destra e della sinistra italiana. Al crescere dei putiniani di destra e sinistra in Germania corrisponde la putinizzazione della destra e della sinistra in Italia Del resto, come ha scritto Christian Rocca nel suo editoriale, «siamo il paese che tra governo e opposizione ha almeno tre partiti sulla stessa lunghezza d’onda del Cremlino, più un altro concepito sul lettone di Putin». E con Fratelli d’Italia che ha già cominciato «il riallineamento sulla sua naturale posizione anti occidentale, come ai tempi in cui Meloni si congratulava per la vittoria elettorale del dittatore Putin, perché si prepara a un possibile successo di Donald Trump (e quindi di Putin) a novembre in America». Nel merito, sulla questione dell’utilizzo delle armi, le parole più chiare ed esaurienti mi paiono quelle pronunciate sabato scorso dalla premier socialdemocratica danese Mette Frederiksen: «Non vedo segnali, nel comportamento russo in Europa o nel mondo, che mi convincano che si fermeranno all’Ucraina, indipendentemente da come alcuni pensano che potremmo porre fine a questa guerra. Quando osservo le loro azioni nei Balcani occidentali, quando vedo come cercano di destabilizzare la mia società con vari tipi di attacchi, o quando considero il loro comportamento in Africa, in particolare nella regione del Sahel, li giudico la minaccia più grande per l’Europa». Di conseguenza, ha aggiunto, «ritengo che questo dibattito accademico molto astratto su linee rosse e restrizioni debba finire ora. Si tratta di garantire che gli ucraini vincano la guerra, e sono felice di aver ricevuto il sostegno dell’intero parlamento danese, di tutti i partiti politici e della popolazione. Il popolo danese è molto vicino all’Ucraina, sostiene la sua causa e il governo danese è in prima linea quando si tratta di fatti e non solo di parole». Se c’è qualcosa di marcio, stavolta non è in Danimarca. Egemonie La Verità di Sangiuliano Dopo l’ingloriosa uscita del sottosegretario Vittorio Sgarbi dal ministero della Cultura, la dura battaglia della destra italiana per l’egemonia rischia di perdere anche il suo principale condottiero, vale a dire lo stesso ministro. Gennaro Sangiuliano è infatti da giorni silenziosamente al centro di un’imbarazzante vicenda legata al ruolo di una collaboratrice, fino a qualche giorno fa poco cavallerescamente derubricata a estranea desiderosa di accreditarsi, il cui ruolo è stato tuttavia confermato da numerose testimonianze, e-mail interne e fotografie che la ritraggono al fianco del ministro in occasioni ufficiali e meno ufficiali. Significativo che ad attaccare Sangiuliano oggi sia persino la Verità, probabilmente il giornale più vicino a Fratelli d’Italia, da dove Mario Giordano si rivolge al ministro «con l’affetto degli amici che hanno cominciato insieme questo lavoro» per ricordargli come fossero accomunati dallo stesso desiderio: «Smontare i presuntuosi che raccontano balle sperando di farla franca». E conclude: «Io non sono cambiato». Lo segnalo a testimonianza della qualità del vivaio da cui la classe dirigente della nuova destra ha attinto i suoi migliori ingegni per la battaglia culturale, ma anche come apologo sul valore dell’amicizia. LINKIESTA ETC N°7 –ESTATE 2024 Direttore editoriale, Christian Rocca Per critiche spunti o suggerimenti, scrivete a redazione@linkiesta.it
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Forum Pubblico / DOMANESIMO. PACE ATTIVA E SUDDIVISIONE IN POLI D'INTERESSE, SARA' IL DOMANI DEL MONDO. / BRICS versus G7, la minaccia all’Occidente di MASSIMO NAVA
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inserito:: Settembre 06, 2024, 01:17:21 am
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Rassegna geopolitica Brics versus G7, la minaccia all’Occidente di MASSIMO NAVA La Storia definirà in un futuro prossimo i nuovi equilibri mondiali. Nel giro di trent’anni, a partire dalla caduta del Muro di Berlino, il mondo ha conosciuto la fine della Guerra fredda, disegni e speranze nel mito della globalizzazione, l’iperpotenza americana, lo scontro di civiltà e ora una nuova contrapposizione fra blocchi che poco assomiglia all’ideale del multilateralismo. È di questi giorni la candidatura della Turchia ai Brics, l’alleanza che riunisce le principali economie emergenti e si presenta come un’alternativa al G7, dominato dai Paesi occidentali. Una candidatura non irrilevante, considerando che sarebbe la prima di un Paese membro della Nato. Ankara esprime la «volontà di cercare alleati al di fuori dell’Occidente». Dopo i fondatori — Brasile, Russia, India e Cina — la lista degli aderenti presenti e futuri si allunga così in modo preoccupante : a scorrerla — Arabia Saudita, Argentina, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia, Sud Africa e Iran (oltre a una trentina in lista d’attesa) — si delinea una volontà di maggiore influenza globale. Forse non antagonista, data la complessa rete di rapporti economici e diplomatici con molti Stati occidentali, ma in qualche modo concorrenziale all’egemonia dell’Occidente. È corretto parlare di cambiamento di scenario, anche se non è ancora un ordine nuovo. Nel mirino, anche la riforma della governance globale, in particolare quella delle Nazioni Unite, secondo forme più adatte a gestire situazioni di crisi complesse, come il conflitto in Palestina. Per quanto riguarda la Turchia, occorre ricordare che gli scambi commerciali con la Ue ammontano a circa 200 miliardi e non è intenzione di Ankara di metterli a rischio. Tuttavia la Turchia si è posta sempre più in una posizione di equilibrio a tutto campo, sia nei confronti della Ue, sia nel Nord Africa, sia nel conflitto fra Ucraina e Russia. Nell’iniziativa turca si riflettono molte delle cause che stanno determinando questi nuovi sviluppi. Ankara, dopo decenni spesi a coltivare un’integrazione sempre più forte nella Ue, immagina di giocare un ruolo più pesante e più autonomo nel Mediterraneo. Il conflitto in Ucraina è stato altamente divisivo degli equilibri mondiali: la condanna dell’aggressione russa e le sanzioni occidentali contro Mosca non hanno determinato l’isolamento della Russia, bensì un suo avvicinamento a Cina e Iran e parzialmente all’India. Il conflitto in Palestina rischia di rendere più delicata e imbarazzante la posizione degli Stati Uniti a sostegno di Israele. Nel grande gioco geostrategico — si pensi soprattutto alle rotte commerciali e ai corridoi energetici — stanno cambiando le regole. Nuovi e forti protagonisti pretendono di giocare la partita ad armi pari. Anche il dollaro rischia di farne le spese, sebbene fra i nuovi membri del Medio Oriente e del Nord Africa ci siano tradizionali alleati di Washington. Il presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sissi, ad esempio, si è detto «impaziente» di lavorare con i nuovi partner per «portare la voce dei Paesi del Sud». E l’Arabia Saudita si propone come «il primo Paese mediorientale a diventare membro di tre dei principali blocchi mondiali: il G20, l’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (di cui è partner) e i Brics», come sottolinea il quotidiano Asharq Al-Awsat. A sua volta, l’Iran esalta il «successo strategico» anche perché la nuova alleanza potrebbe incidere sul sistema dei pagamenti e quindi alleviare i problemi di Paesi sottoposti a sanzioni. Come ha sottolineato Bloomberg, l’ingresso di Arabia Saudita, Iran ed Emirati Arabi Uniti, insieme a Russia e Brasile, «avvicina alcuni dei maggiori produttori di energia ai maggiori consumatori del mondo in via di sviluppo, conferendo al blocco un peso economico maggiore». Inoltre, incoraggia «un maggior numero di scambi in valute alternative» al dollaro Usa. Si tratta del 29%del Pil mondiale, secondo i dati del Fondo Monetario, e del 46% della popolazione mondiale. Inoltre, il nuovo gruppo di alleati raddoppierebbe la produzione di petrolio dal 20,4% al 43,1% della produzione mondiale, secondo i dati dell’ultimo rapporto dell’Energy Institute. Per il Financial Times, questo allargamento rappresenta «una vittoria per la Cina», che sperava in una rapida espansione dei Brics affinché il gruppo potesse diventare «un maggiore rivale del G7». Il quotidiano economico sottolinea che a marzo Pechino ha sponsorizzato la riconciliazione tra l’Arabia Saudita e l’Iran, i due maggiori produttori di petrolio al mondo, che ora sono entrambi membri del blocco. Tornando alla posizione della Turchia, il quotidiano filogovernativo Sabah scrive che la decisione non deve essere messa in contraddizione con le storiche alleanze del Paese. «L’adesione ai Brics rafforzerebbe la nostra posizione nei confronti degli Stati Uniti, così come nei confronti dell’Unione europea, che ci ha chiuso le porte per sessantacinque anni. L’Ue sarebbe obbligata a una maggiore considerazione». In questo quadro, c’è inoltre da considerare la possibile adesione da parte dell’Azerbaigian, stretto alleato della Turchia, grande produttore di petrolio e Paese musulmano. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan dovrebbe partecipare alla prossima riunione dei Brics a Kazan, in Russia, il 22 ottobre. La sua iniziativa è fortemente criticata dall’opposizione, che parla di suicidio diplomatico. A Kazan, Paesi membri e Paesi aspiranti cercheranno anche di definire meglio i criteri di ammissione, per una maggiore convergenza di interessi economici e politici. La Russia, che potrebbe capitalizzare politicamente l’allargamento, in realtà frena, temendo appunto una diluizione di obiettivi, a dimostrazione che la priorità è geostrategica. Quella di Ankara è una strategia a tutto campo, che mira anche a far valere il proprio ruolo come potenza militare. Basti ricordare ad esempio la produzione di droni, che la Turchia vende alla Russia, ma anche a Paesi Nato. Al tempo stesso compra armi dalla Russia e aerei dagli Usa. Inoltre ha stabilito un meccanismo di cooperazione militare con Cina, Russia, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan contro le nuove emergenze su scala regionale, in particolare terrorismo e movimenti separatisti. Il numero di Paesi che desiderano aderire ai Brics è in continua crescita. Secondo il consigliere di Putin Yuri Ushakov, «circa 30» hanno presentato domanda. Recentemente, il vice ministro degli Esteri russo, Sergei Riabkov, ha posto una delle condizioni per l’adesione all’alleanza: «Non partecipare alla politica illegale di sanzioni internazionali e di misure restrittive applicate contro altri Paesi membri dei Brics, inclusa la Russia». Questo l’elenco dei 29 Paesi interessati a candidarsi per il vertice. Per l’Africa : Algeria, Marocco, Nigeria, Ciad, Guinea Equatoriale, Eritrea, Senegal, Uganda, Zimbabwe e Sud Sudan. Asia: Azerbaigian, Kazakistan, Bangladesh, Pakistan, Thailandia, Vietnam, Indonesia, Sri Lanka. Medio Oriente: Turchia, Bahrein, Kuwait, Palestina, Siria. America Latina: Bolivia, Venezuela, Nicaragua, Honduras, Cuba. Per l’Europa: Bielorussia. Va ricordato che rispetto alla Ue, in cui i Paesi membri trasferiscono parte di sovranità, i Brics mantengono invece piena sovranità, senza alcuna struttura comune. Non esiste una banca centrale. E nemmeno una moneta unica, se non il progetto di «moneta digitale comune». In particolare, la Russia sta attualmente lavorando con le banche centrali dei Paesi membri dei Brics per creare una piattaforma per i pagamenti in valute nazionali. Le transazioni finanziarie potrebbero essere effettuate «direttamente» utilizzando il rublo digitale, lo yuan digitale o il real digitale. mnava@corriere.it
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Forum Pubblico / L'ITALIA NON FATELA RIDURRE ad ARCIPELAGO di ISOLE REGIONALI E FEUDALI. / Dal cielo di Melilli piove catrame, così chi vive nelle aree industriali ci ...
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inserito:: Settembre 05, 2024, 12:51:18 am
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di Massimo Lorello
Dal cielo di Melilli piove catrame, così chi vive nelle aree industriali ci rimette la salute per il benessere di tutti
Cara lettrice, caro lettore, qual è il prezzo del nostro benessere? Chi è costretto a pagare per tutti noi? Sono le due domande che abbiamo il dovere di porci davanti alle pale di ficodindia macchiate dal catrame piovuto su Melilli. Rapidissimo recap: raffineria di Priolo, una pressione anomala nell’area per la distillazione del greggio fa saltare le valvole di sicurezza, questo permette sì di evitare pericolose esplosioni ma l’idrocarburo si disperde nell’aria raggiungendo i centri abitati. Cose che accadono dove l’inquinamento è compagno di vita. E talvolta di morte. Perché le raffinerie danno lavoro e benessere, sempre che poi non ci si ammali. Dice il sindaco di Melilli Giuseppe Carta: "Chiudere questo polo significa chiudere la Sicilia orientale. Se non si crea una seria alternativa, è chiaro che il polo industriale rimane l’unica azione economica compatibile con il territorio. In provincia di Siracusa, il 60% del Pil è determinato dalla zona industriale, con una disoccupazione appena del 5%".
Il dilemma se difendere la salute o il lavoro è comune a tutti i centri abitati nei dintorni delle aree industriali più inquinanti. Non una novità, anzi: è un dramma che va avanti da almeno mezzo secolo. E da almeno mezzo secolo si dibatte sulla riconversione dei siti e sulle fonti alternative di energia. Mentre il problema resta lì implacabile sulla pelle e dentro i polmoni di chi è quotidianamente esposto ai veleni che sono l’effetto collaterale del nostro benessere. È il capitalismo cannibale, straordinaria definizione dell’economista americana Nancy Fraser, è la condizione sociale che porta l’uomo a divorare sé stesso.
Da la repubblica
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Forum Pubblico / LA CULTURA E UN DIVERSO CAPITALISMO. - ECONOMIA, FINANZA, MONDO DEL LAVORO. / LINKIESTA L’avanzata dell’estrema destra e il nuovo bipopulismo europeo.
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inserito:: Settembre 02, 2024, 05:06:00 pm
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LINKIESTA Lunedì, 2 settembre 2024 Italia Tutto torna Tra la fine di agosto e l’inizio di settembre, con il rientro dalle ferie, i primi consigli dei ministri e le ultime feste di partito, come sempre, giornalisti e commentatori illustrano al lettore i problemi che la politica dovrà affrontare nella ripresa autunnale: una finanziaria pesantemente condizionata dall’altissimo debito pubblico, che rende inevitabilmente ancora più stretto il sentiero verso le pur necessarie riforme; una maggioranza che mostra segni di logoramento, divisa al suo interno su questioni essenziali come il rapporto con l’Europa e la collocazione internazionale del paese; un’opposizione che per rappresentare un’alternativa dovrà superare divergenze non meno significative, facendo chiarezza sulla sua identità e i suoi obiettivi. Se all’elenco aggiungiamo gli immancabili scontri sul rapporto tra politica e giustizia, il federalismo e la riforma para-semi-pseudo presidenzialista (collegata a quella della legge elettorale) abbiamo il quadro esatto delle sfide che attendono la politica italiana in autunno – ogni autunno, per la precisione, dal 1993 a oggi. Lascio ai lettori decidere se tutto questo la dica più lunga sulla qualità della politica, delle suddette riforme o del dibattito politico-giornalistico. In ogni caso, ben tornati anche a voi. Notizie da Weimar L’avanzata dell’estrema destra e il nuovo bipopulismo europeo Molti giornali commentano oggi con toni comprensibilmente allarmati il successo dell’estrema destra tedesca di Afd in Turingia e Sassonia, cui occorre aggiungere l’exploit del nuovissimo partito personale rosso-bruno di Sahra Wagenknecht, Bsw, che con l’estrema destra, oltre all’ostilità verso migranti, liberali ed ecologisti, condivide la netta contrarietà alla politica europea di sostegno all’Ucraina (tu chiamalo, se vuoi, bipopulismo). Naturalmente, da destra, non sono mancati neanche stavolta gli osservatori pronti a cogliere l’occasione per elogiare Giorgia Meloni e l’attuale governo, con il consueto argomento dell’«argine», una specie di teoria omeopatica dell’estremismo, esattamente come a suo tempo, da sinistra, Pier Luigi Bersani elogiava Beppe Grillo come argine al populismo. Sta di fatto che solo pochi giorni fa, con il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, l’Italia è stato l’unico paese europeo, oltre ovviamente all’Ungheria di Viktor Orbán, a schierarsi contro la richiesta di revocare le restrizioni all’uso delle armi fornite all’Ucraina per colpire obiettivi militari in territorio russo. Probabilmente la sola posizione assunta dal governo Meloni che la segretaria del Pd, Elly Schlein, si sia esplicitamente rifiutata di criticare. All’avanzata della destra e della sinistra filo-putiniana in Europa corrisponde purtroppo la progressiva putinizzazione della destra e della sinistra italiana. Al crescere dei putiniani di destra e sinistra in Germania corrisponde la putinizzazione della destra e della sinistra in Italia Del resto, come ha scritto Christian Rocca nel suo editoriale, «siamo il paese che tra governo e opposizione ha almeno tre partiti sulla stessa lunghezza d’onda del Cremlino, più un altro concepito sul lettone di Putin». E con Fratelli d’Italia che ha già cominciato «il riallineamento sulla sua naturale posizione anti occidentale, come ai tempi in cui Meloni si congratulava per la vittoria elettorale del dittatore Putin, perché si prepara a un possibile successo di Donald Trump (e quindi di Putin) a novembre in America».Nel merito, sulla questione dell’utilizzo delle armi, le parole più chiare ed esaurienti mi paiono quelle pronunciate sabato scorso dalla premier socialdemocratica danese Mette Frederiksen: «Non vedo segnali, nel comportamento russo in Europa o nel mondo, che mi convincano che si fermeranno all’Ucraina, indipendentemente da come alcuni pensano che potremmo porre fine a questa guerra. Quando osservo le loro azioni nei Balcani occidentali, quando vedo come cercano di destabilizzare la mia società con vari tipi di attacchi, o quando considero il loro comportamento in Africa, in particolare nella regione del Sahel, li giudico la minaccia più grande per l’Europa». Di conseguenza, ha aggiunto, «ritengo che questo dibattito accademico molto astratto su linee rosse e restrizioni debba finire ora. Si tratta di garantire che gli ucraini vincano la guerra, e sono felice di aver ricevuto il sostegno dell’intero parlamento danese, di tutti i partiti politici e della popolazione. Il popolo danese è molto vicino all’Ucraina, sostiene la sua causa e il governo danese è in prima linea quando si tratta di fatti e non solo di parole». Se c’è qualcosa di marcio, stavolta non è in Danimarca. Egemonie La Verità di Sangiuliano Dopo l’ingloriosa uscita del sottosegretario Vittorio Sgarbi dal ministero della Cultura, la dura battaglia della destra italiana per l’egemonia rischia di perdere anche il suo principale condottiero, vale a dire lo stesso ministro. Gennaro Sangiuliano è infatti da giorni silenziosamente al centro di un’imbarazzante vicenda legata al ruolo di una collaboratrice, fino a qualche giorno fa poco cavallerescamente derubricata a estranea desiderosa di accreditarsi, il cui ruolo è stato tuttavia confermato da numerose testimonianze, e-mail interne e fotografie che la ritraggono al fianco del ministro in occasioni ufficiali e meno ufficiali. Significativo che ad attaccare Sangiuliano oggi sia persino la Verità, probabilmente il giornale più vicino a Fratelli d’Italia, da dove Mario Giordano si rivolge al ministro «con l’affetto degli amici che hanno cominciato insieme questo lavoro» per ricordargli come fossero accomunati dallo stesso desiderio: «Smontare i presuntuosi che raccontano balle sperando di farla franca». E conclude: «Io non sono cambiato». Lo segnalo a testimonianza della qualità del vivaio da cui la classe dirigente della nuova destra ha attinto i suoi migliori ingegni per la battaglia culturale, ma anche come apologo sul valore dell’amicizia. -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Agitazione e propaganda LINKIESTA MAGAZINE 02/24 – L’ETÀ DELL’INSURREZIONE Nel nuovo numero di Linkiesta Magazine con gli articoli di Big Ideas del New York Times ci siamo chiesti di che cosa abbiamo paura. In edicole selezionate di Milano e Roma e negli aeroporti e nelle stazioni di tutta Italia dal 24 luglio. LINKIESTA ETC N°7 –ESTATE 2024 Direttore editoriale, Christian Rocca Per critiche spunti o suggerimenti, scrivete a redazione@linkiesta.it
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Forum Pubblico / Gianni GAVIOLI, con ARLECCHINO EURISTICO, "INVITA alla PARTECIPAZIONE ATTIVA", con vostri Scritti. / Note Varie di Gianni Gavioli e di Arlecchino Euristico, suo nickname.
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inserito:: Settembre 02, 2024, 11:44:15 am
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Gaetano Giovanni Gavioli Amministratore Esperto del gruppo in Virtual Reality · · Gli atleti russi andavano ammessi! Siamo già sommersi da provocatori e spie russe qualcuna in più, atletica, la si poteva ammettere. Le responsabilità dei popoli sono Diverse da popolo a popolo. La responsabilità di tenersi un dittatore al potere é tutta interna, come quella di chi accetta traditori e corrotti al governo. La responsabilità di un popolo di fanatici che accetta il terrorismo, nei rapporti con altri popoli, é un pericolo mondiale, ... è Diverso e Differente!!! ggg --- A proposito di Umanesimo. Gaetano Giovanni Gavioli Amministratore Esperto del gruppo in Virtual Reality · · L’uomo nuovo sarà il centro dell'universo di Pace e dio sarà all'interno di ogni uomo, che lo vorrà. (Tema da approfondire e studiare per identificarci o respingerlo). ggg --- Gaetano Giovanni Gavioli Amministratore Esperto del gruppo in Virtual Reality · · L'Opinione Pubblica è l'insieme di Categorie Sociali Diverse e Differenti. (Tema da studiare alla stesura dello Statuto). ggiannig ggianni41@gmail.com--- Gaetano Giovanni Gavioli Amministratore Esperto del gruppo in Virtual Reality · · Presa Diretta mi sta interessando con una inchiesta sul mistero SANITÀ PUBBLICA. QUANTO paghiamo i medici ospedalieri in Italia? Quanto vengono pagati in Francia e negli altri paesi all'estero??? Per la Piattaforma lo chiederemo subito ai tre sindacati dei medici in ITALIA e appena possibile ai sindacati stranieri. La Salute delle persone è il più importante patrimonio dell'umanità. ggiannig ggianni41@gmail.com--- Gaetano Giovanni Gavioli Amministratore Esperto del gruppo in Virtual Reality · · Il pretesto e lo scarica barile, tipici della Politica di destra. Quello che ci fa incazzare è doverle dare ragione in molti casi. Così l'opinione pubblica è cornuta e bastonata. La sinistra ha operato male e questi entrano nel giardino e si mangiano la mela. ciaooo -------------------------------- Gaetano Giovanni Gavioli Amministratore Esperto del gruppo in Virtual Reality · · L'Università di oggi prepara in quale modo i medici? E quanti? Chi ce lo spiega in parole semplici. QUI in Facebook ggg ggianni41@gmail.com--- Gaetano Giovanni Gavioli Amministratore Esperto del gruppo in Virtual Reality · · Gianni Cuperlo voi della Buona Politica avete le risposte perché avete (abbiamo) governato per anni e siete all'opposizione da tempo. Io vi seguo e affianco da sempre, ignorato come molti altri e come è stata ignorata l'opinione pubblica da tutte e due le Politiche. Sia quella Buona di Centro e di Sinistra (sempre più incasinata colpevolmente) sia quella NON Buona e secondo noi Cattiva. Noi siamo il 50 % che da qualche anno (troppo pochi) NON vota per protesta verso tutte e due le vostre Politiche. ALCUNI di noi, cocciuti ex ulivisti, oggi OLIVO POLICONICO in formazione, vorremmo tornare a votare. ciaooo --- Gaetano Giovanni Gavioli Amministratore Esperto del gruppo in Virtual Reality · · Non ammalarsi diventerà la vostra salvezza. Io sarò già estinto. ciaooo --- Gaetano Giovanni Gavioli · Contenuto condiviso con: Tutti L'anticamera dei licenziamenti. Così il Sfascismo risolve, da par suo, il BISTICCIO Sanità pubblica contro Sanità Privata e la nostra salute la portano tra le braccia delle ASSICURAZIONI. In tal modo saremo curati da ottimi assicuratori e mediocri, impreparati, Medici. ggiannig ggianni41@gmail.comGaetano Giovanni Gavioli Amministratore Esperto del gruppo in Virtual Reality · · LAU l'ho partorita 25 anni fa, (partenogenesi social). Se tutto va bene la - OPON (OPINIONE PUBBLICA ORGANIZZATA NAZIONALE) - nascerà entro dicembre 2024, oppure abortira'. ciaooo --- Gaetano Giovanni Gavioli Amministratore Esperto del gruppo in Virtual Reality · · Gaetano Giovanni Gavioli Amministratore Esperto del gruppo in Virtual Reality Per la futura Piattaforma virtuale O.P.O.N. se mai riusciremo a costituirla, abbiamo bisogno dell'adesione e vicinanza di avvocati, fiscalisti, programmatori internet e ogni altro specialista utile a non farci commettere corbellerie in Internet e nei territori. Ma la categoria di professionisti specializzati, che dobbiamo far conoscere alla Gente e con migliore cognizione di causa, é quella dei Medici. Perché al di là del polverone che si alza quotidianamente, sulla Sanità Pubblica o Privata che necessitano di una immediata, profonda Riforma, sarà soprattutto sul LORO futuro che dobbiamo capire come lo Stato e subito dopo il Parlamento intendono procedere, nei confronti del personale sanitario. Solo con il contributo di Medici, dei Sanitari, dei loro Sindacati e l'adesione di elementi attivi del Mondo sanitario, alla futura nostra Piattaforma, la Gente riuscirà a conoscere e capire, vivendo nei loro problemi, se si potrà fare una profonda Riforma prima che il tutto divenga soltanto un business delle Compagnie di Assicurazione. O.P.O.N. SE RIESCE a nascere ci sarà! ggiannig Adesioni RISERVATE a : ggianni41@gmail.com--- Gaetano Giovanni Gavioli Amministratore Esperto del gruppo in Virtual Reality · · Coloro tra di noi Opinione Pubblica che si sente nella condizione di contribuire al riscatto etico e morale di una comunità devastata nella sua parte più numerosa e nel contempo più debole, dovranno dedicarsi soprattutto alla conoscenza dei problemi che affliggono la Gente in ogni Regione. L'informazione controllata dai poteri forti che puntano allo Sfascio dell'attuale Sistema Italia, dopo averlo sfigurato e depauperato con la Cattiva Politica lasciata scorrazzare a proprio piacimento, ci impone di organizzare per la Gente e con la Gente, una Piattaforma di informazione e comunicazione tra di NOI, con un forte determinazione a NON farci condizionare limitando la nostra conoscenza della realtà Regionale, Nazionale e Internazionale. Noi siamo parte dell'Europa e del Mondo, NON servi di un Feudo Regionale condizionato da politici e famiglia "locali". Non si può essere LIBERI in una Democrazia che impedisce di CONOSCERE la realtà dei fatti e delle cose o peggio la falsifica. La mistificazione di governo, della realtà, è un crimine. ggg Gaetano Giovanni GavioliL'ITALIA NON SARA' RIDOTTA ad un ARCIPELAGO di FEUDI REGIONALI. Amministratore Esperto del gruppo in Virtual Reality · · Le Regioni sono causa di molti problemi irrisolti. Questo Regionalismo ha fallito! Troppe delle nostre risorse sono state derubare per interessi di parte e interessi locali spartiti dalla Cattiva Politica e spariti. ggg --- Gaetano Giovanni Gavioli Amministratore Esperto del gruppo in Virtual Reality · · Non dobbiamo subire la disfatta, voluta per una precisa volontà di Sfasciare la Sanità Pubblica. La Partitocrazia punta a derubare i risparmi delle famiglie italiane, non dobbiamo consentirle di completare il misfatto. ggg --- Gaetano Giovanni Gavioli Amministratore Esperto del gruppo in Virtual Reality · · Gli atleti russi andavano ammessi! Siamo già sommersi da provocatori e spie russe qualcuna in più, atletica, la si poteva ammettere. Le responsabilità dei popoli sono Diverse da popolo a popolo. La responsabilità di tenersi un dittatore al potere é tutta interna, come quella di chi accetta traditori e corrotti al governo. La responsabilità di un popolo di fanatici che accetta il terrorismo, nei rapporti con altri popoli, é un pericolo mondiale, ... è Diverso e Differente!!! ggg --- Gaetano Giovanni Gavioli Amministratore Esperto del gruppo in Virtual Reality · · L'uomo nuovo, sarà il centro dell'universo di Pace e dio sarà all'interno di ogni uomo, che lo vorrà. (Tema da approfondire e studiare per identificarci o respingerlo). ggg --- Gaetano Giovanni Gavioli Amministratore Esperto del gruppo in Virtual Reality · · L'Opinione Pubblica è l'insieme di Categorie Sociali Diverse e Differenti. (Tema da studiare alla stesura dello Statuto). ggiannig ggianni41@gmail.com--- Gaetano Giovanni Gavioli Amministratore Esperto del gruppo in Virtual Reality · · Presa Diretta mi sta interessando con una inchiesta sul mistero SANITÀ PUBBLICA. QUANTO paghiamo i medici ospedalieri in Italia? Quanto vengono pagati in Francia e negli altri paesi all'estero??? Per la Piattaforma lo chiederemo subito ai tre sindacati dei medici in ITALIA e appena possibile ai sindacati stranieri. La Salute delle persone è il più importante patrimonio dell'umanità. ggiannig ggianni41@gmail.com--- Gaetano Giovanni Gavioli Amministratore Esperto del gruppo in Virtual Reality · · Il pretesto e lo scarica barile, tipici della Politica di destra. Quello che ci fa incazzare è doverle dare ragione in molti casi. Così l'opinione pubblica è cornuta e bastonata. La sinistra ha operato male e questi entrano nel giardino e si mangiano la mela. ciaooo Gaetano Giovanni Gavioli Amministratore Esperto del gruppo in Virtual Reality · · L'Università di oggi prepara in quale modo i medici? E quanti? Chi ce lo spiega in parole semplici. QUI in Facebook ggg ggianni41@gmail.com--- Gaetano Giovanni Gavioli Amministratore Esperto del gruppo in Virtual Reality · · Gianni voi della Buona Politica avete le risposte perché avete (abbiamo) governato per anni e siete all'opposizione da tempo. Io vi seguo e affianco da sempre, ignorato come molti altri e come è stata ignorata l'opinione pubblica da tutte e due le Politiche. Sia quella Buona di Centro e di Sinistra (sempre più incasinata colpevolmente) sia quella NON Buona e secondo noi Cattiva. Noi siamo il 50 % che da qualche anno (troppo pochi) NON vota per protesta verso tutte e due le vostre Politiche. ALCUNI di noi, cocciuti ex ulivisti, oggi OLIVO POLICONICO in formazione, vorremmo tornare a votare. ciaooo --- Gaetano Giovanni Gavioli Amministratore Esperto del gruppo in Virtual Reality · · Non ammalarsi diventerà la vostra salvezza. Io sarò già estinto. ciaooo Gaetano Giovanni Gavioli · Contenuto condiviso con: Tutti L'anticamera dei licenziamenti. Così il Sfascismo risolve, da par suo, il BISTICCIO Sanità pubblica contro Sanità Privata e la nostra salute la portano tra le braccia delle ASSICURAZIONI. In tal modo saremo curati da ottimi assicuratori e mediocri, impreparati, Medici. ggiannig ggianni41@gmail.comGaetano Giovanni Gavioli Amministratore Esperto del gruppo in Virtual Reality · · LAU l'ho partorita 25 anni fa, (partenogenesi social). Se tutto va bene la - OPON (OPINIONE PUBBLICA ORGANIZZATA NAZIONALE) - nascerà entro dicembre 2024, oppure abortira'. ciaooo Gaetano Giovanni Gavioli · Contenuto condiviso con: Tutti Tutti gli articoli che mi è stato impedito di postare in Fb li trovate tra poco in: http://forum.laudellulivo.org/index.phpTempo di incollarli, scusate e mille grazie ciaooo dal Gruppo Tematico OPON su Facebook
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Forum Pubblico / LA NOSTRA COLLINA della più BELLA UMANITA', quella CURIOSA. / Mi viene segnalato da conoscenti che, in provincia di Vicenza, ai parenti di ...
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inserito:: Settembre 01, 2024, 06:59:06 pm
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Mi viene segnalato da conoscenti che, in provincia di Vicenza, ai parenti di ricoverati in ospedale viene chiesto di andare ad assisterli, sia dar da mangiare a pranzo, sia a cena e ad assisterli per la notte. Sono fatti isolati o nuovi provvedimenti regionali a seguito dei provvedimenti del governo Meloni? Mi date conferme e notizie, in posta privata, grazie. ggg ggianni41@gmail.com
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Forum Pubblico / Gianni GAVIOLI, con ARLECCHINO EURISTICO, "INVITA alla PARTECIPAZIONE ATTIVA", con vostri Scritti. / In questa fase ovviamente, si rischia il fallimento dell'IDEA, nella sua . . .
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inserito:: Settembre 01, 2024, 06:56:33 pm
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In questa fase ovviamente, si rischia il fallimento dell'IDEA, nella sua attuazione pratica e concreta, non dell'idea in sè. Per cui ogni adesione personale sarà da me tenuta riservata, anche ad ogni altro singolo aderente. Si conosceranno tra loro e dopo loro autorizzazione soltanto al raggiungimento del numero di 30 Protagonisti. Ai Protagonisti e loro collaboratori accettati nel gruppo, spetterà il compito della Studio preliminare e l'elaborazione dello Statuto. Sempre escludendo elementi ancora attivi nell'attuale Politica. Grazie dell'attenzione. Gianni Gavioli ggianni41@gmail.com----------------------------------- Gaetano Giovanni Gavioli ha aggiornato la descrizione. Amministratore Esperto del gruppo · · Da studiare! Gianni Gavioli Italia - 2 gennaio 2024. -- L'Italia in Europa e le sue Realtà. - Società, Politica, Studio, Umanismo, Ambiente. Socialesimo, Studio per una Societas di Stati in Regime Democratico Occidentale e Mediterraneo. --- Democrazia. Priorità: Realizzare finalmente una Democrazia Parlamentare Completa, in Italia, basata sulla Costituzione Repubblicana rivisitata e realizzata. Socialismo : Progetto di revisione socio-politica, in ottica futuribile, che ponga il Cittadino Individuo-Persona, al centro della società socialista. Che ammetta il "diritto di resistenza", nelle situazioni di ingiustizia, ma rifiuti quello della rivoluzione violenta e della "guerra giusta". SOCIALESIMO, un percorso internazionale verso un Socialismo Liberale, che NON calpesta i valori del passato, ma ne riconosce i moltissimi errori, fatti commettere da ideologie cannibalizzanti, assurde e da capi popolo spesso più assassini che leader da abbattere. Studio sulla fattibilità di una società, più che nazionale, come insieme di organizzazioni di Stati Nazionali, accomunati in una Confederazione da formare, con uno spessore definitivo di tempi, regole e comandamenti, per mettere ordine, con pragmatismo strategico e operativo, nel pensiero sociale e concreto di Centro e di Sinistra, Progressista e Riformista. Recuperando i valori sino ad ora inutilizzati e correggendo gli errori commessi ancora oggi. Su questi, invece, progettare per il futuro senza ritardi daltonici, provocati quotidianamente dalla politica, dagli anni venti del 1900 sino ad oggi. Da tempo mi sono convinto che, pur non rinnegando le passate convinzioni, del resto revisionate nel tempo, noi tutti si debba realmente cambiare modo di pensare, sia in Democrazia, sia nel Socialismo. In un altro mio gruppo in Fb e ne LAU propongo considerazioni in cui spiego il mio pensiero “Domanista” che è un invito a riflettere, sulla realtà che portiamo con noi dal nostro “Ieri”, sulla realtà che stiamo vivendo nel nostro “Oggi” e soprattutto come il nostro cambiamento lo si debba organizzare, per progettare e affrontare la realtà del “Domani”, dei nostri Giovani. Come vogliamo siano e quali in concreto saranno le Realtà future delle nostre Famiglie, delle nostre Comunità, in Italia, In Europa e nel Mondo? Il Domanesimo é il suo studio di fattibilità. ggiannig Ps: la mia iniziativa e le ragioni che hanno motivato il chiamare Il DOMANESIMO un Gruppo Tematico in Fb e una sezione della mia LAU, non hanno nulla a che vedere con il "Domani", quotidiano lanciato successivamente sul mercato dell'informazione. Piacevole, vista anche la differenza di potenziale economico e progettuale, che si siano ispirati a noi?? ggiannig
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Forum Pubblico / LA CULTURA, I GIOVANI, L'AMBIENTE, LA COMUNICAZIONE ETICA E LA SOCIETA'. / Ci sono molti errori, di cui si parla poco o mai, nei gangli dell’organizzazione
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inserito:: Settembre 01, 2024, 06:53:10 pm
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Ci sono molti errori, di cui si parla poco o mai, nei gangli dell’organizzazione del sistema Turismo e dei suoi Operatori (Turismo settore complesso ma importantissimo per l'Italia).
Ed è di quegli errori o caratteristiche negative, che dovremmo scrivere prima di dare dati statistici (in ogni caso benvenuti e ottima base di partenza per ogni riflessione). Il più grave ERRORE Strategico e Organizzativo, consiste nella castrante prevalenza di impegno, verso il Turismo di TANTI (di massa), rispetto a quello molto più redditizio e capace costruttore d’Immagine e di Reputazione, che è quello rivolto ai VIAGGIATORI.
Turisti e Viaggiatori, sono un Mondo e hanno un modo di visitare, agli antipodi gli uni degli altri. Far prevalere culturalmente e organizzativamente, l’accoglienza di Turisti significa declassare il potenziale enorme che l’Italia possiede da secoli. Significa costringere i Viaggiatori ad una mescolanza degradante, spesso imbarazzante e autolesionista, che fa fuggire. Turisti e Viaggiatori, inoltre ed ovviamente si “mescolano” con noi, abitanti di questo paese il che, visto come siamo messi, non li gratifica positivamente, né gli uni né gli altri.
Non siamo più genuini nell’ospitarli, come eravamo negli anni 50/60 del dopoguerra, oggi, magari risolti meglio alcuni problemi di igiene personale e pubblica, pullula intorno al turismo, l’imbroglio, la furberia disonesta, la violenza gratuita, lo sberleffo cretino, cioè tutto l’armamentario di un Popolo che ha perso il bello della semplice ignoranza tradizionale, per cavalcare la cattiveria della stupidità fatta regola di vita. Tanto utile a certi partiti populisti in brutto. Il tutto è aggravato dalla follia crescente di chi capisce il proprio degrado o la propria inutilità sociale e compie azioni disumane soprattutto, ma non soltanto a carico delle donne. Chi si occupa di statistica, inserisca queste note di uno che ha vissuto decenni fuori casa (per lavoro) e ha conosciuto da vicino, ad ogni livello, coloro che accolgono chi viaggia. Recuperare i valori che ho conosciuto in molti operatori, nel trascorrere del tempo, in ogni regione d’Italia e ad ogni livello, potrebbe far crescere notevolmente, le rese economiche per tutti, cominciando dai lavoratori del settore. Ovviamente ho incontrato anche molti fetenti del settore. Ma il Viaggiatore (anche solo per lavoro) vivendo, impara a difendersi, senza violenza, la parola è una buona arma sapendola usare. Devo anche ammettere che i fetenti della mia epoca, non erano drogati o folli da degrado psichico-fisico ed erano rapidi nel capire, con chi avevano a che fare. Altri tempi purtroppo.
ggiannig ciaooo agosto 2022
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