LA-U dell'OLIVO
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1  Forum Pubblico / *SOCIALESIMO, IN ITALIA LE PERSONE SONO IGNORATE O INGANNATE, OCCORRE UNA "DEMOCRAZIA AUTOREVOLE". / Il PD, sono tanti partiti, TROPPI sia dentro che intorno! inserito:: Novembre 13, 2025, 01:01:26 am
Il PD, sono tanti partiti, TROPPI sia dentro che intorno!

Mancano soltanto coloro che non votano per Protesta contro una legge elettorale da circo equestre.

Un tendone chiuso dove si vendono poltrone. 
ciaooo
2  Forum Pubblico / O.P.O.N. Opinione Pubblica Organizzata Nazionale. FONDAZIONE (Formazione ancora in Corso). / Stiamo studiando che OPON, se riuscirà a formarsi, nasca come una FONDAZIONE. inserito:: Novembre 13, 2025, 12:58:42 am
Gianni Gavioli
 
Amministratore
Esperto del gruppo in Virtual Reality

Persona più attiva

Stiamo studiando l'ipotesi che OPON, se riuscirà a formarsi, nasca come una FONDAZIONE.
OPON Opinione Pubblica Organizzata Nazionale.
Fondazione Politica Apartitica Italia-Europa.
Abbiamo bisogno dei contributi Basilari, formativi e fondativi,
da parte di persone esperte, per lo Statuto e la concretizzazione della Fondazione.
Gianni Gavioli
3  Forum Pubblico / *ARLECCHINO EURISTICO E IL "PICCOLISMO" DI "RE-CORDIS, FATTI, EMOZIONI,IDEE. / Come te ribelle. Vorrei Essere Milioni di Donne Schiave. ciaooo inserito:: Novembre 13, 2025, 12:53:17 am
Come te ribelle.

Vorrei
Essere
Milioni di Donne
Schiave.

E come te ribelle.
Ma sono
Vecchio
Vestito di anni

Capace
D'Intendere
Non di Volere.
Solo.

ciaooo

Ispirata da Monica Vitti
Novembre 2024

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---
In effetti il mio Arlecchino Euristico, é un personaggio Solo. 
A suo modo sta vicino alle persone e questo, oggi, lo porta ad una sorda solitudine, muta tra mille parole sentite, ma non ascoltate.
Parole viste vivere e morire, parole che gli sono passate accanto, come presenze in un canovaccio dove é solo accennato il tutto
che deve comunicare vivendolo. Parole/Persone che ti sembrava applaudissero ma forse erano solo gesti, non ti so dire.
Le maschere non sentono gli applausi, i fischi e neppure le imprecazioni.
Non c'è motivo sia diverso, perchè devono difendersi soltanto dalla polvere.     
ciaooo
4  Forum Pubblico / LA COSTITUZIONE, la DEMOCRAZIA, la REPUBBLICA, VANNO DIFESE! Anche da Noi Stessi. / A diciassette anni, Lepa Radić scelse l’onore invece della vita. inserito:: Novembre 07, 2025, 05:00:01 pm
Gianni Gavioli

Viaggio nella Storia

In un’Europa devastata dall’occupazione nazista, dove il terrore aveva preso il posto della speranza e le strade odoravano di paura, una ragazza di appena diciassette anni decise di non piegarsi.
Il suo nome era Lepa Radić.

Era nata nel 1925, in una piccola cittadina della Bosnia, in una famiglia contadina semplice e orgogliosa. Crebbe tra i campi, i monti e le voci antiche della sua terra. Amava leggere, studiare, sognava un futuro sereno. Ma la guerra le strappò via l’infanzia troppo presto.

Quando le truppe naziste invasero la Jugoslavia nel 1941, Lepa vide il suo paese frantumarsi sotto il peso dell’odio. Vide uomini deportati, case incendiate, bambini rimasti soli. E capì che il silenzio non era più possibile.
Aveva solo sedici anni quando si unì ai partigiani jugoslavi, il movimento di resistenza che combatteva contro l’occupazione tedesca.

Non portava un fucile sulle spalle ogni giorno, ma la sua missione era altrettanto rischiosa: trasportava armi e medicinali, curava i feriti, portava messaggi segreti da un villaggio all’altro. Ogni passo era una sfida alla morte.
Lepa non cercava la gloria. Cercava la libertà.
E lo faceva con una calma e un coraggio che molti uomini adulti non seppero mai trovare.

Nel febbraio del 1943, durante la battaglia di Grmeč, i tedeschi accerchiarono il suo gruppo. Dopo giorni di scontri feroci, Lepa fu catturata. La interrogarono, la picchiarono, cercarono di spezzarla.
Ma non ci riuscirono.

Quando le offrirono la vita in cambio dei nomi dei suoi compagni, Lepa li fissò con occhi limpidi e rispose:
“Non sono una traditrice del mio popolo.”

All’alba del 8 febbraio, la condussero nella piazza di Bosanska Krupa. Aveva il viso gonfio, i capelli disordinati, ma lo sguardo era sereno.
I soldati tedeschi prepararono la corda. La folla, terrorizzata, guardava in silenzio. Qualcuno piangeva.
Lepa salì al patibolo con passo fermo, le mani legate dietro la schiena. Si voltò verso la gente e gridò parole che ancora oggi restano scolpite nella memoria dei Balcani:

“Compagni, non temete per me! Il mio sacrificio servirà alla libertà! Combattete e vincerete!”

Poi sorrise.
Un sorriso lieve, quasi dolce.
Un sorriso che fece impallidire i suoi carnefici.

Pochi istanti dopo, la corda si tese. Ma quel sorriso rimase sospeso nell’aria, come una luce che non si spegne.

Lepa Radić non morì sconfitta: morì invincibile.
Aveva solo diciassette anni, ma il suo nome divenne leggenda. In Jugoslavia fu onorata come Eroina Nazionale — la più giovane del Paese a ricevere quel titolo.

La sua storia non è solo un ricordo di guerra: è un messaggio di coraggio, di lealtà e di dignità.
Ci ricorda che la libertà non è mai gratuita, e che a volte sono i più giovani a insegnarci cosa significa non arrendersi.

A diciassette anni, Lepa Radić scelse l’onore invece della vita.
E in quella scelta trovò l’eternità.

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Nella fotografia:

La Morte vide il tuo Viso Austero e si impauri', . . . lascio' fare al servo nazista!
ggiannig
5  Forum Pubblico / *DEMOCRAZIA AUTOREVOLE, IN ITALIA, PER ESSERE CAPACI E CREDIBILI NEL MONDO. / Democrazia Autorevole, é Equilibrio tra Competenza e Umanità Nell'Ascolto. inserito:: Novembre 07, 2025, 04:56:51 pm
Gianni Gavioli
 
Amministratore
Esperto del gruppo in Realtà virtuale
Persona sempre più attiva
 
Democrazia Autorevole, é Equilibrio tra Competenza e Umanità Nell'Ascolto.

Di questo Gruppo Tematico, chiedo di togliere la presenza dall'elenco Facebook, ma non la visibilità, perché un Tema di questo tipo
in un ambiente trumpista, come quello, appare quasi ridicolo.

Dopo deciderò cosa fare.

Grazie scusate.
ggiannig
Italia - 16 settembre 2025
6  Forum Pubblico / ESTERO. OCCIDENTE, ORIENTE, MULTINAZIONALI, la CHIESA e ALTRE REALTA' RELIGIOSE. / GAZA: COM’È DAVVERO LA SITUAZIONE. inserito:: Novembre 05, 2025, 12:24:54 pm

Post di Davide

Davide Riccardo Romano

GAZA: COM’È DAVVERO LA SITUAZIONE.

1
7  Forum Pubblico / PERSONE SOCIALI, INTELLIGENZE CIVICHE ATTIVE MA UGUALMENTE INGANNATE. / La Democratura é in atto da quando elementi Sfascisti del Sistema Esistente, ... inserito:: Novembre 03, 2025, 11:23:44 am

Post di Gianni Gavioli

Gianni Gavioli
 ha aggiornato la descrizione del gruppo Le PERSONE SOCIALI cioè L'INTELLIGENZA CIVICA e L'ITALIA DEI PROBLEMI.
Amministratore
Esperto del gruppo in Virtual Reality

Persona più attiva

L'Intento é sempre lo stesso, da anni, riuscire fare Gruppo di studio e comunicazione sociale, per portare CONSAPEVOLEZZA.
Italia - 19 luglio 2025
Gianni Gavioli.
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La Democratura é in atto da quando elementi Sfascisti del Sistema Esistente, anche per conto di dittature straniere e di colonialisti politico-economici, hanno accelerato la corsa verso lo smembramento disastroso della Repubblica Costituzionale!
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Prima si pensava che un Tema di questa Importanza, carico di effetti anche gravi imposti ai cittadini, NON fosse lecito venisse lasciato nelle mani di FEUDATARI e di FAMIGLIE LOCALI, interessati per egoismo di parte, allo SFASCIO dell'Esistente, con effetti a livello NAZIONALE.
Adesso manovre e rapporti torbidi, dagli effetti finali sconosciuti, voluti dal governo e intrapresi con realtà straniere, aumenta la preoccupazione per la nostra già debole e incompleta Democrazia.
Tutto ciò che ci circonda e controlla spinge a costringerci ad aspettare, da sottomessi al loro Dominio peggiore del PASSATO Fascismo, i risultati del loro attuale Sovranismo SFASCISTA.
Infatti Sovranismo da periferia del mondo, Populismo sostenuto dalle falsità e dall'Egoismo di Parte, Valori personali assenti oppure basati sul possesso e manomissione delle enti d'informazione, hanno come scopo preciso e unico, interessi personali immediati.
Cercheremo di dimostrare che Informando chi ne ha bisogno, si possano trasformare le negatività in stati di serenità, per tutti.
Gianni Gavioli
ciaooo
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I SFASCISTI.
Tipico di questi personaggi che ben conosciamo perchè visibilissimi, con pretesti strumentali, offese personali, cattiveria e diffusione dell'odio, tendono dentro i propri limiti valoriali, di dedicarsi al rapinare "l'attimo fuggente".
Lasciamo che facciano i loro piccoli e grandi comodi nel dominare l'Italia??
Assolutamente NO!
Occupiamoci qui e nei Gruppi consimili di darci da fare almeno per rendere edotti gli Italiani, circa il pericolo che ci stanno facendo correre, cioè di finire sottomessi a interessi di paesi stranieri e di guerrafondai.
Impegniamoci nei confronti del resto del mondo con l'intento di recuperare la dignità di Cittadini Europei, anche agendo dall'interno di questo Social, in apparente evoluzione, ma di fatto in involuzione democratica e sociale.
ggiannig ciaooo
8  Forum Pubblico / PROGRESSISTI, CONSERVATORI e SOVRANISTI. NOI CHI SIAMO? LORO CHI SONO? / Se proprio l’idea di rinunciare all’alleanza col M5S non passa . . . inserito:: Novembre 03, 2025, 11:18:43 am
Daniele Paparella

Suzuki Maruti dal Giappone:
dopo quante sconfitte capiranno che il campo largo - e a monte l’idea che la politica coincida col sommare voti di sigle senza un programma comune credibile e senza contraddizioni - è un’idea stupida e perdente?

Perché insistono?
Sono scemi?
Comincio a sospettarlo. Se proprio l’idea di rinunciare all’alleanza col M5S non passa (per ragioni aritmetiche, comunque per me indifendibili), che facciano le cose per bene e organizzino una conferenza programmatica congiunta di coalizione e vengano fuori con un programma senza equivoci. Segnalo giusto quei 3-4 macigni sul percorso programmatico.
1: le posizioni putiniane del M5S, impresentabili.
2: la vicinanza di Conte e soci alla destra sul tema dell’immigrazione.
3: la passione grillina per complotti e anti-scienza.
4: la cultura nimby del M5S Non sono cose su cui si può mediare. In gran parte non sono nemmeno negoziabili.
Quindi la vedo durissima, anzi diciamo pure impossibile. Talmente impossibile da essere stupido perfino provarci, dato che non è che si può essere “putiniani moderati” o “un po’ incinte”. Sia chiaro: non li voterei nemmeno se riuscissero ad appianare le distanze siderali tra PD e M5S. Questo perché considero un atto politico anche il solo fatto di considerare il M5S un interlocutore.
Magari altri hanno una memoria peggiore della mia e li votano. Io no. Aggiungo: davvero si aspettano che chi votava PD torni al voto per una coalizione fatta con chi ha insultato la sinistra, la sua storia, le sue figure, i suoi militanti per intero?
Sono ancora tutti lì: Taverna, Fico, Appendino. E non ho letto autocritiche, ripensamenti Qualcuno di loro ha chiesto scusa per la vergogna di Bibbiano? Per i notav e gli assalti alle sedi e ai politici e militanti del PD? Per gli insulti a Liliana Segre?
Dove si constata il cambiamento “civile” dei grillini, che si dà per scontato? Io non lo vedo. E il governo politico gialloverde con la Lega di Salvini? Credono di cavarsela avendo votato per abolire i sanguinari decreti Salvini che avevano approvato? Il tutto senza spiegare, come se fosse normale? Al PD, come una moglie menata che si riprende in casa il marito violento, fanno finta di niente e subiscono in silenzio sperando vada bene. Ma questa cosa offende prima di tutto gli elettori. La realpolitik ha un confine ed è la dignità della tua comunità. Credo che la cosa sia un problema, seppure minore (perché vicina parte dei criptofascisti inconsapevoli del M5S sono già passati a destra) anche per i grillini/contiani: passano anni a dire che il PD è il male e poi si alleano con loro ma malvolentieri. Non funziona Il fatto che non funzioni è chiaro perfino agli elettori del M5S, che notoriamente non brillano per acume, per usare un eufemismo. Ed è chiaro a molti ex elettori PD, che restano a casa.
Non è chiaro ai capi del PD. Personalmente fatico a vedere un’evidenza più grande.

da FB
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Gianni Gavioli
Gli errori sono molti agli occhi e alla sensibilità di coloro che "simpatizzano" ma non votano il PD.
Il più grave è la Ignavia di non capire che liberarsi nettamente di una " % ", che giustamente la Gente non stima e considera indegni di "vicinanza", farebbe recuperare subito, tra noi i non votanti per protesta.

Ignoriamo il poco che la complicità con i traditori della patria ci porterebbe, vergognosamente.
ggg

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9  Forum Pubblico / PROGRESSISTI, CONSERVATORI e SOVRANISTI. NOI CHI SIAMO? LORO CHI SONO? / Manifesto del Partito Comunista. - (solo per fare cultura) inserito:: Novembre 03, 2025, 11:11:36 am
https://it.wikipedia.org/wiki/Manifesto_del_Partito_Comunista
10  Forum Pubblico / L'ITALIA E' PENISOLA. GENTE CON PROPRIE CULTURE MA NON UN ARCIPELAGO DI STATERELLI FEUDI DI FAMIGLIE LOCALI! / Perdite 10264 sul Monte Cengio di Vicenza 1915/1918 "Il salto del Granatiere". inserito:: Novembre 03, 2025, 11:08:52 am

Battaglia del Monte Cengio
parte del Fronte italiano della prima guerra mondiale
Data   29 maggio 1916 - 3 giugno 1916
Luogo   Altopiano dei Sette Comuni
Schieramenti
Italia (bandiera) Italia     Austria-Ungheria
Perdite
10264   
Voci di battaglie presenti su Wikipedia
Manuale
V · D · M
Fronte italiano
1915-1918

La battaglia del monte Cengio è stata una battaglia che si combatté sul monte Cengio, montagna nel comune di Cogollo del Cengio ai limiti dell'altopiano dei Sette Comuni in provincia di Vicenza, durante la prima guerra mondiale. Essa si sviluppò durante la Frühjahrsoffensive austroungarica.

Da parte italiana la battaglia coinvolse soprattutto i reparti dei Granatieri di Sardegna che, sul Cengio, in sei giorni persero complessivamente, assieme ai fanti delle Brigate Catanzaro, Novara, Trapani e Modena, tra morti, dispersi e feriti, 10 264 uomini.

La montagna divenne l'ultimo baluardo difensivo all'attacco austroungarico: in caso di conquista nemica, infatti, gli imperiali avrebbero potuto dominare la pianura veneta. La battaglia, da parte italiana, coinvolse in particolare i Granatieri del 2º Reggimento, che vennero mandati frettolosamente sul Cengio per la difesa dell'altopiano di Asiago: dopo avere esaurito le munizioni, essi ingaggiarono un furioso corpo a corpo con i soldati dell'Esercito austro-ungarico che li spingevano sempre più verso il baratro; giunti sull'orlo del precipizio, i granatieri si difesero fino all'ultimo a colpi di baionetta. L'avanzata austroungarica si interruppe improvvisamente a seguito dell'offensiva Brusilov in Russia che costrinse gli attaccanti a lasciare la montagna.
Il mito del Salto del Granatiere

Il mito racconta che i soldati italiani, rimasti senza munizioni, si avvinghiarono ai corpi degli assalitori trascinandoli con sé nel precipizio del Cengio. Da allora uno sperone roccioso sopra al dirupo è soprannominato "Il salto del Granatiere".
Il monte Cengio oggi

Oggi sono visitabili un'ardita mulattiera di arroccamento a precipizio sulla pianura sottostante, gallerie, postazioni militari e trincee ed una chiesetta dedicata ai soldati che qui hanno perso la vita. Tutte le infrastrutture vennero costruite dopo la battaglia del 1916.

La piccola chiesa votiva dei Granatieri di Sardegna è ornata all’interno dalla pala della Madonna del Granatiere (1999) di Ernani Costantini.
Accosto all’esterno della chiesa vi è la scultura del Granatiere costruita con pezzi di granate esplose dall'artista cogollese Giocondo Zordan e posta nel luogo nel 1975 dal gruppo alpini di Cogollo del Cengio.

Lapide indicante le onorificenze concesse ai soldati che combatterono sul Monte Cengio
Lapide commemorativa presso il Monte Cengio

Voci correlate

    Monte Cengio
    Mulattiera di arroccamento al Monte Cengio
    Giuseppe Pennella
    Carlo Stuparich
...
    Battaglia del Monte Cengio, in Storia e Memoria di Bologna, Comune di Bologna. Modifica su Wikidata
  Portale Grande Guerra
  Portale Vicenza

da Wikipedia
11  Forum Pubblico / *ARLECCHINO EURISTICO E IL "PICCOLISMO" DI "RE-CORDIS, FATTI, EMOZIONI,IDEE. / Restare in piedi, anche quando tutti sono in ginocchio? inserito:: Novembre 03, 2025, 11:04:30 am
Gianni Gavioli

nel pezzo Fb su Redford

Restare in piedi, anche quando tutti sono in ginocchio?
No si tenta di aiutarli sino a quando si capisce che tutto é inutile.
Ma ormai si é vecchi e si cerca almeno una sedia.
Non per sedersi ma per finire . . . insieme.
ciaooo
12  Forum Pubblico / Da MENTI SUPERIORI e CUORI GENEROSI sgorga "Acqua di Cultura", tra le migliori. / Per rafforzare la nostra consapevolezza! inserito:: Ottobre 31, 2025, 12:46:26 pm
Abbiamo Tutti bisogno di PERSONE, come punti di riferimento, oneste e di cultura alta nel loro settore specifico.

Per rafforzare la nostra consapevolezza!

Non miti, non leader, non pastori di greggi e capi branco, ma guide di democrazia e di buona socialità garantita da leggi giuste.

Abbiamo bisogno del GIUSTO!

Laico e Interreligioso!

ggiannig
13  Forum Pubblico / *"L'ISOLA DI ARLECCHINO EURISTICO". TROVARSI SENZA ESSERSI CERCATI. / Negli anni ’20, la Ford Motor Company era diventata un ecosistema economico... inserito:: Ottobre 31, 2025, 12:07:12 am

Post del feed
Facebook

Quando Henry Ford morì nel 1947, la sua famiglia non ereditò semplicemente un impero — aprì un caveau e vi trovò una fortuna. All’interno delle riserve private della Ford Motor Company giacevano quasi 700 milioni di dollari in contanti, mai toccati da banche o investitori.
Fu una rivelazione che sconvolse persino il mondo degli affari. Ford aveva costruito uno dei più grandi imperi industriali della storia — e lo aveva fatto senza prendere in prestito neanche un centesimo.
Mentre altri costruttori automobilistici si appoggiavano a Wall Street, Ford mantenne la sua azienda privata, finanziando tutto internamente — dalle linee di montaggio della Model T al gigantesco impianto di River Rouge, che divenne il cuore pulsante della manifattura americana. Rifiutava di contrarre prestiti, emettere azioni o cedere il controllo. Le banche offrivano influenza; Ford preferiva l’indipendenza.
La sua logica era semplice ma radicale: “Se devi alla banca 100 dollari, è un tuo problema. Se le devi 100 milioni, è un problema loro.” Lui non voleva avere a che fare con nessuno dei due casi.
Negli anni ’20, la Ford Motor Company era diventata un ecosistema economico autosufficiente — produceva il proprio acciaio, il proprio vetro, persino la propria elettricità. Il denaro proveniente dalla vendita di ogni Model T non usciva dall’azienda: alimentava la prossima invenzione, il prossimo stabilimento, il prossimo esperimento.
E funzionò. Quando la Grande Depressione travolse i concorrenti sommersi dai debiti, la macchina finanziata privatamente di Ford continuò a girare. Poteva rallentare la produzione, pagare i lavoratori e aspettare che passasse la tempesta — tutto senza una sola telefonata dalla banca.
Così, quando i suoi eredi scoprirono centinaia di milioni di dollari in contanti sigillati nel caveau dell’azienda, non si trattò di avidità. Fu la prova definitiva dell’ossessione di Ford per il controllo — e della sua sfida al mondo finanziario che un tempo lo aveva deriso.
In un’epoca in cui le aziende ballavano al ritmo di Wall Street, Ford marciava al proprio — il suono dei pistoni, del progresso e dell’indipendenza assoluta.
Non costruì solo automobili. Costruì un nuovo tipo di potere — uno che non aveva bisogno di chiedere il permesso.
Avresti avuto il coraggio di seguire il tuo istinto, contro ogni banchiere d’America — e di finanziare il futuro con le tue sole tasche?


da FB
14  Forum Pubblico / PROGRESSISTI, CONSERVATORI e SOVRANISTI. NOI CHI SIAMO? LORO CHI SONO? / Quattro righe tra utenti Facebook e Marco Taradash inserito:: Ottobre 29, 2025, 07:35:51 pm
Post di Marco Taradash

Marco Taradash

Scegliere fra la Rana e la Fenice.
Trump e Putin da Orban per decidere le sorti dell’Europa.
…Dell’Ucraina e quindi dell’Europa. Chi non capisce che non ci può essere un’Europa autonoma e forte se l’Ucraina finirà nelle mani della Russia o in una zona amorfa controllata da Putin e Trump è o inconsapevole o collaborazionista del non ancora definito (ma anche questo dipende dalla soluzione ucraina) neo fasciostalinismo russo-americano.
Se i tre a Budapest troveranno un accordo a spese della sovranità e libertà ucraina l’Unione Europea sarà messa di fronte a una alternativa drastica: fare la rana e quindi lasciarsi bollire a fuoco lento fino a sciogliersi in una brodaglia velenosa di rimpianti e risentimenti, oppure incendiare le navi alle sue spalle, mettere in shutdown l’attuale organizzazione mantenendo attivo soltanto l’essenziale e rifondare l’Unione attraverso un’assemblea costituente che nel giro di pochi mesi ri-costruisca una Europa basata sul federalismo, sulla sussidiarietà, e su istituti di democrazia liberale operanti a ogni livello, nella federazione e negli stati.
Dentro i volenterosi, fuori gli ipocriti, i furbi e i sabotatori.
Sarà un passaggio durissimo e pieno di rischi, ma fra la Rana e la Fenice qualcuno alla fine dovrà decidere.


Matteo Di Nenno
L'Europa potrà essere davvero federale, ormai, solo federandosi con l'America e con la Russia. Altrimenti diventerà come e peggio di questa America e di questa Russia. Chi non capisce che la federazione seve a governare e civilizzare l'inevitabile interdipendenza di tutto e tutti in tutto il "globo terraqueo", non a conseguire un'impossibile indipendenza dal nemico nel proprio territorio, non ha mai letto il Manifesto di Ventotene o, peggio, non l'ha mai capito.


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Gianni Gavioli
Matteo l'Europa Deve Essere Federale di SUO! Non federata con chicchessia! Cioè serva o cliente di questo o quello. E da Stati Uniti d'Europa deve offrire alla Russia una qualsivoglia Intesa che ci garantisca entrambi nella nostra Pace Europea! La Russia ha al vertice menti capaci di capire che restando quella che è oggi, alimenta solamente quel complesso di inferiorità che impone ad ogni stupido isolazionismo di starsene in un angolo del N.O.M.
ggg

 
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Matteo Di Nenno
Gianni Gavioli Federarsi non significa asservirsi e una "una qualsivoglia Intesa che ci garantisca entrambi" c'è già. Nel Consiglio di Sicurezza delle "Nazioni Unite" due Stati europei, Francia e Gran Bretagna, hanno lo stesso status di USA, Russia e Cina. Se al posto di Parigi e Londra ci fosse Bruxelles conterebbe davvero come gli altri, certo, ma come gli altri non faremmo affatto la Pace! Le confederazioni tra Stati sovrani e indipendenti non servono a un piffero. La stessa NATO, in realtà, è l'impero americano. Se gli USA la piantassero di fingersi nostri "alleati" e ci annettessero insieme alla Groenlandia e al Canada, come piacerebbe a Trump, canadesi ed europei, da vassalli che sono oggi, diventerebbero cittadini statunitensi a tutti gli effetti. Allora potremmo anche votare quel Presidente degli Stati Uniti che oggi, alla faccia del "taxation without representation", ha promesso ai suoi elettori di "tassare noi per non tassare gli americani". L'ha ribadito nella cerimonia d'insediamento della sua Amministrazione e l'ha ottenuto al vertice della NATO, con Meloni che prima ha applaudito e poi obbedito come un tacchino che festeggiasse il Giorno del ringraziamento mettendosi nel forno. Solo da concittadini dello stesso Stato si può, non fare la Pace, ma litigare civilmente: da privati concorrenti nello stesso mercato, con i propri candidati alle elezioni, con gli avvocanti davanti alla legge uguale per tutti. Pure io credo che anche in Russia esistono "menti capaci di capire che restando quello che è oggi", uno Stato che difende la propria sovrana indipendenza in modo sempre più paranoico, la Russia può solo mettersi in un angolo come il topo che ricorda spesso Putin. Gli Oligarchi di Gazprom, per esempio, che ci hanno guadagnato dalla guerra in Ucraina? Per non parlare di Musk che è stato licenziato dal Pentagono e ha pagato una fortuna a Trump per vendergli una Tesla. Chi ha un po' di sale in zucca capirà sicuramente che gli Stati Uniti non si fanno col "nemico del nemico" per difendersi meglio, ma col nemico per non doversi più difendere.
---

Gianni Gavioli
Matteo Di Nenno Di solito non apro o proseguo dispute fumose, sono vecchio e non intendo perdere il tempo che mi resta, inseguendo manipolazioni che conosco da anni.
Ignoro le manipolazioni fesse.
Ma questa non é fessa, ho sollevato in questi giorni una ipotesi che nessuno ha ancora fatto, neppure i "cagnolini di Putin traditori dei propri paesi".
Devo correggerti non per te ma per chi legge cose da me firmate.
Se scrivo:
"l'Europa Deve Essere Federale di SUO!" non intendo altro che questo.
Se scrivo: "E da Stati Uniti d'Europa si deve offrire alla Russia una qualsivoglia Intesa che ci garantisca entrambi nella nostra Pace Europea!"
Intendo INTESA tra Europa e Russia, non altri.
E trascuro altre inesattezze.
Preciso invece:
L'intento della mia Immaginazione ha solo due punti come obiettivi da raggiungere (a favore di tre popolazioni, quella Russa, quella Ucraina e quella Europea) far capire a Putin che da anni massacra popolazioni e continua a non essere nessuno, nell'Ordine Mondiale, che se la Pace Europea fosse entrata nella sua testa e in quella della sua Corte, unitamente a quella di una Europa che profitti della sua enorme potenzialità (non soltanto militare ma culturale, ambientale e del sereno vivere della bella gente europea) questo e quello ci RENDEREBBE PIU' Forti, non più dipendenti o soggiogati da pericolosi fuoriusciti di testa, ma soltanto obbligati al consenso (quello buono) delle nostre popolazioni, finalmente aggiornate al buon vivere.
ciaooo
15  Forum Pubblico / *N.O.M. NUOVO ORDINE MONDIALE, NEO-IMPERIALISMI O POLI DI INFLUENZA ECONOMICI E POLITICI. / Il Gruppo dirigente della Federazione Russa dalle Opportunità creano TRAGEDIE. inserito:: Ottobre 29, 2025, 07:32:31 pm
Gianni Gavioli
Il Gruppo dirigente della Federazione Russa conosce quanto pesa la fascinazione di Trump per Putin.
Conta quanto può ricavare al momento, da compromessi anche pericolosamente scivolosi.
Perché invece Putin e la sua corposa Intelligencija non valutano la Convenienza Totale di un avvicinamento all'Europa, ignorando le illusioni di un POLO Russo che gli USA, la Cina ed Altri, non permetteranno mai si possa sedere alla tavola del Nuovo Ordine Mondiale di Pace Attiva, nel business mondiale?
In disparte erano tenuti e in disparte saranno in futuro, magari anche sottomessi.
Per avvicinarsi all'Europa Basterebbe loro dare più Vera Democrazia in Russia e trattare con l'Europa alla pari, senza patologie curabili da una parte e dall'altra.
Il Polo Europa avrebbe si quel posto nel N.O.M. e con un peso adeguato a Veri Valori, non da Propaganda di pagliacci al guinzaglio!
ggg

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Post di Paolo Migliaro

Paolo Migliaro
Preferiti

Sergey Karaganov, politologo vicino a Putin: "Noi siamo in guerra con l'Europa". L'ennesima dimostrazione che la Nato non c'entra nulla.

di Marco Imarisio
«Un grande Paese ha bisogno di una ideologia di Stato. Altrimenti non è niente. E quando la perde evapora la nazione stessa. L’antica Roma ce l’aveva, l’Italia di oggi no. Forse è per questo che da molti secoli non siete un grande Paese».
Al Forum economico di San Pietroburgo dello scorso giugno non era sfuggito a nessuno l’elogio del professor Karaganov fatto da Putin in persona, accompagnato persino da una pacca sulla spalla. «Mi ha fatto piacere. Credo che lui sia d’accordo con la mia visione del mondo».
Le coordinate di Karaganov, politologo, uno dei fondatori del Valdai Club alle cui riunioni Putin prende parte regolarmente, sono contenute in un testo di pochi mesi fa, Il sogno della Russia nel XXI secolo, dove propone l’adozione di una ideologia statale nel suo Paese, una sorta di nuovo collettivismo spirituale nel cui nome devono essere sacrificate le libertà individuali. Non si conosce l’opinione di Putin sul saggio di Karaganov. Ma il fatto che sia stato pubblicato sul sito del ministero degli Esteri e in quello del Consiglio di sicurezza è già un indizio.
«Gli Usa non rappresentano il peggio della civiltà occidentale. Sono molto più razionali di voi europei — nel nominarci, il sorriso di Karaganov diventa una smorfia di disgusto — e quindi diventa più facile trattare con loro. Ma Donald Trump non ha interesse nel fermare la guerra in Ucraina, se non quello della vanagloria personale, a meno che non vi sia una escalation verso un disastro totale, un fiasco come quello dell’Afghanistan, oppure un incidente nucleare. Lui e l’America ne stanno traendo beneficio, prosciugando l’Europa, spogliandola delle sue risorse, facendosi pagare per tenere in vita Kiev. Perché mai dovrebbe fermare tutto?».
L’idea di Karaganov per concludere il conflitto ucraino è quasi irriferibile. Nell’estate 2023 sostenne la necessità di lanciare una testata nucleare sulla Polonia.
«Era un paradosso. Io dicevo solo che bisogna reinstallare il sentimento della paura nel genere umano, che ha completamente perso il timore di Dio e della guerra. Per questo dico che se voi ci attaccaste, dovremmo rispondere con l’atomica. Io spero nella pace, e sono grato a Putin e Trump per i loro sforzi. Ma i vertici e le strette di mano non bastano. A cominciare dagli Usa, tutti devono capire che noi non stiamo combattendo contro l’Ucraina. La nostra è una guerra contro l’Europa unita. Contro l’Europa di Napoleone e Hitler. Le vostre élite hanno perso ogni forma di credibilità e di autorità, e per questo cercano una guerra contro di noi. Per fermarle, potrebbe essere necessario uno choc».
L’osservazione sul piccolo dettaglio che la Russia ha invaso uno Stato sovrano si perde nell’esposizione della sua ideologia statale, che sembra piacere anche a Putin e sembra pensata in contrasto alla discutibile idea del nostro continente, condivisa da entrambi.
«Tengo a precisare che io e l’attuale presidente siamo due entità separate. Non sempre siamo d’accordo. Lui pensa che la fine dell’Urss sia stata la più grande tragedia del ventesimo secolo, io credo invece che le due Guerre mondiali siano state molto peggio. E sono entrambe cominciate in quell’Europa che oggi è la culla dell’individualismo più sfrenato, di un consumismo contro natura che ha generato un neofemminismo nichilista, la negazione della Storia e una inaccettabile libertà dei costumi. Quello che io propongo è una idea basata sul ritorno a valori comuni, antichi e condivisi. Io ho creato una ideologia per leader veri. E se vuoi esserlo davvero, sei obbligato a limitare le libertà individuali e civili. La missione della Russia è quella di fermare il degrado dell’uomo e di liberare il mondo dalle egemonie globali. E siamo finalmente sulla strada giusta. Forse per questo Trump è affascinato da Putin. Il presidente americano sa che siamo obbligati a vincere questa guerra. Ma il tempo delle sue scelte si sta avvicinando. O sta con noi, oppure sta con l’Europa».

da Fb (con miei comenti invisibili)

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Algo Ferrari

Al Bano e Pupo si dovrebbero vergognare!
Da Daria Kryukova
Russia, 2025: che ballino i cigni
Insieme a Diana Loginova (in foto)!sono stati arrestati anche il batterista e il chitarrista della band Stoptime. Arrestati per aver cantato canzoni di cantanti russi — artisti amatissimi con milioni di fan — che il regime di Putin ha bandito perché si sono espressi contro la guerra. Immaginate se in Italia venissero vietati, che so, Achille Lauro o Ghali.
«Voglio guardare il balletto, che ballino i cigni
Che tremi il nonno per il suo “Lago” in silenzio
Fuori dai miei schermi Soloviev, che ballino i cigni»
Questa canzone di Noize MC è stata dichiarata estremista in Russia.
Oggi viene cantata dai giovani mentre mimano la danza dei piccoli cigni — perché, anche se troppo giovani per ricordare, conoscono bene il significato: in URSS Il lago dei cigni passava in TV solo quando il leader moriva o c’era un colpo di Stato.
E il loro sogno oggi è lo stesso: vedere la Russia finalmente libera.
Il Teatro Mariinskij può continuare a mettere in scena La Bayadère, Kim Kimin incantare il pubblico con i suoi salti leggeri, Valerij Gergiev dirigere magistralmente Chovanščina di Musorgskij, e Vincenzo De Luca ripeterci che invitare Gergiev è un atto di rispetto verso la cultura russa — e che il contrario è russafobia.
Ma questa non è più cultura. La vera cultura russa, oggi, è una ragazza di 18 anni, arrestata in strada per aver cantato Noize MC e Monetochka.
Una giornata nera. E una Pietroburgo nera.
Il più grande russofobo del mondo si chiama Vladimir Putin, e sta cercando di annientare tutto ciò che è ancora vivo in Russia, fermare il tempo. Ma non ci riuscirà.
Al Bano e Pupo ci parleranno ancora di pace e dialogo — faranno appelli alla comprensione e alla “fratellanza dei popoli”, magari in qualche intervista pomeridiana sulla RAI o davanti al Cremlino, tra sorrisi diplomatici e malinconiche canzoni anni ’80. Ma, ovviamente, nessuno di loro spenderà una sola parola per difendere una ragazza di 18 anni in manette il cui unico crimine è aver cantato in strada.
Diana viene portata in tribunale in manette, come una criminale pericolosa.
Il suo crimine? Aver cantato le canzoni di “agenti stranieri”. E la chitarra? Un’arma pericolosissima.
È il terrore animale del regime davanti a ogni manifestazione di pensiero, di libertà, di giovinezza.
E questa è stata, tra le altre, una delle ragioni per cui Putin ha iniziato questa guerra.
Le cause sono molte, e nessuna riguarda davvero l’Ucraina: la guerra è una conseguenza della dittatura in Russia. Illudersi che “qualsiasi pace” in Ucraina metterà fine a tutto questo è un grave errore.
Putin ha bisogno della guerra. Gli serve per stringere ancora di più il controllo interno, per schiacciare ogni voce, ogni ribellione, ogni speranza.
E una delle ragioni più profonde è questa: ha completamente perso il contatto con i giovani.
I giovani russi oggi non capiscono più perché un vecchio che non sa usare nemmeno internet debba ancora decidere delle loro vite. Sono nati e cresciuti sotto di lui — e ne hanno abbastanza.
Non vogliono più vivere in un paese dove la musica è reato, la chitarra è un’arma, la danza è sovversione e la speranza è sedizione. Lo sapete, nell’Unione Sovietica circolava una battuta:
«Oggi suona il jazz, domani venderà la Patria».
Niente di nuovo — tutto ciò che era vietato allora come “nemico”, lo è anche oggi.
Niente di nuovo — tutto quello che allora era vietato come “nemico”, oggi lo è di nuovo.
Solo che adesso al posto del jazz ci sono Monetochka, Noize MC e una chitarra suonata per strada.
Ma anche oggi, in mezzo al buio, in mezzo alla paura, qualcuno canta. Qualcuno balla. Qualcuno non si piega.
E finché in Russia ci sarà almeno una ragazza con una chitarra e un sogno di libertà, nulla sarà perduto.
Perché i cigni, alla fine, balleranno davvero.

da FB
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