LE RADICI DEL NORDEST
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Vicenza
SCHIO (Vicenza) - Gli scledensi hanno scelto un nuovo sindaco. E non è quello che quasi tutti si aspettavano, visti i risultati del primo turno: al ballottaggio vince Valter Orsi, candidato «civico», contro Dario Tomasi, candidato del centrosinistra. I dati: Orsi (sostenuto dalle liste Noi Cittadini, Fare per fermare il declino, SchioDando, Veneto Stato) ha ottenuto nei 40 seggi scledensi il 51,57% (7.923 voti) contro il 48,42 per cento di Dario Tomasi (sostenuto da Pd, TesSiamo Schio, Schio Bene in Comune, Progetto Veneto, Communitas). È un risultato del tutto inatteso, per la città: il centrosinistra di fatto governa dalla metà degli anni '90, e Orsi (che in passato era già arrivato al «fotofinish» del ballottaggio, sostenuto anche da Lega Nord e Pdl) ha di gran lunga aumentato i 5.157 consensi ottenuti al primo turno.
Viceversa, Tomasi li ha visti ridurre: erano a quota 9.316, pari al primo turno a circa il 45% contro il 25% di Orsi. «Non ci sono colori di partito in piazza, ma solo il cuore della gente. E quindi è una festa doppia», ha esclamato contento Orsi verso l'una del mattino, arrivato in piazza Statuto davanti al Comune assieme a un carosello di auto di sostenitori.
E fra brindisi e cori la festa, che molti dopo il primo turno davano per quasi impossibile, si è protratta fino alle prime ore del mattino.
Ad Arzignano Giorgio Gentilin (centrodestra) si conferma sindaco con 6.344 voti, pari al 55.62% battendo Lorella Peretti (Pd) che si ferma al 44.38%, pari a 5.061 voti.
A Montecchio Maggiore Milena Cecchetto (centrodestra) si conferma sindaco con 5.031 voti, pari al 52.79 per cento. Battuto lo sfidante Maurizio Scalabrin, 4.499 voti, pari al 47.21 per cento.
09 giugno 2014
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Andrea Alba
Da - http://corrieredelveneto.corriere.it/vicenza/notizie/politica/2014/9-giugno-2014/sorpresa-schio-vince-orsi-223360502446.shtml
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LA NOVITA'
Nuovo gusto tutto vicentino
In gelateria arriva « La Gata»
Gli ingredienti di base sono latte, panna e i componenti dell'omonima torta
VICENZA – Da “magnagati” a “magna-la-gata”. E non si tratta di certo di un felino, come vorrebbe invece il vecchio detto riferito ai vicentini. “La gata” prima era solo una torta, adesso si è trasformata anche in un gelato. Da un’idea dei gelatieri del raggruppamento provinciale di Confartigianato è nato il gusto tutto “vicentino”, nelle gelaterie da lunedì 24 marzo. Vuol essere una sorta di sfida locale alle tante mode in fatto di gelati. Ogni anno spuntano tipi nuovi e fantasiosi (nei colori e nei sapori). Chi non ricorda il “Puffo”? E chissà a quale cartone animato in voga oggi si ispirerà il gusto dell’estate 2014.
Per salvare la qualità e dar lustro al nome di Vicenzae ai suoi prodotti, i maestri gelatai dell’associazione di categoria hanno pensato e creato “La gata”, che prende ispirazione dall’omonima torta, creata dai pasticceri di Confartigianato nel 2006. Il gelato, color nocciola, è formato da una base di latte e panna arricchita da un preparato composto dagli ingredienti de “La Gata” cotti con una procedura diversa rispetto a quella della torta. Ci sono: burro, zucchero, farina di grano tenero e di mais, mandorle, miele d’acacia, una buccia d’arancia, vaniglia, cacao, un goccio di grappa. Prodotti che, nella maggior parte dei casi, sono espressione della terra berica. Un esempio su tutti: la grappa. Ma anche il burro e il miele vengono acquistati da produttori locali, e la farina viene fatta con una procedura apposita. A rendere croccante il tutto, infine, ci sono pezzetti di una frolla senza uovo.
«Per trovare il gusto più adatto ci abbiamo impiegato un anno, più o meno – racconta Roberto Agosti, presidente dei pasticceri e gelatieri di Confartigianato Vicenza – prima avevamo provato con altri prodotti, come la ciliegia e il mandorlato, ma il risultato non era accattivante. Così siamo passati alle prove con “La gata” e, dopo vari tentativi, abbiamo trovato il gusto». Ora è pronto per essere servito in cono o in coppetta. Il debutto ufficiale è fissato per lunedì 24 marzo, in occasione della seconda giornata europea del gelato artigianale, in 31 gelaterie della provincia.
21 marzo 2014
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Elfrida Ragazzo
Da - http://corrieredelveneto.corriere.it/vicenza/notizie/vino_e_cucina/2014/21-marzo-2014/gata-nuovo-gusto-gelato-tutto-vicentino-2224247923194.shtml
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Crisi: Vicenza regge meglio di Viterbo
14 lug 2014, pubblicato da Andrea Polo in: Altro Crisi Economica Primo piano Varie
La legge è uguale per tutti, ma la crisi economica evidentemente no. In uno studio pubblicato sul quotidiano economico Il Sole24Ore si analizzano gli effetti che, negli scorsi sette anni, la crisi economica ha avuto sul benessere dei cittadini residenti in diverse città italiane evidenziando come, a seconda della latitudine, i residenti abbiano subito più o meno i contraccolpi della crisi.
Secondo l’analisi, che ha preso in considerazione diversi aspetti del vivere in una città, come ad esempio il prezzo degli immobili, i prestiti richiesti, la quantità di rifiuti prodotti e il tasso di disoccupazione, il comune che meglio di qualunque altro campanile italiano ha saputo reggere il contraccolpo è stato Vicenza. Alle sue spalle altre due città spesso in vetta alle classifiche del Ben Vivere italiano: Bolzano e Modena.
A soffrire invece in modo più netto della crisi economica due città del Lazio: Viterbo e Latina e, se ben ricordate, anche l’indagine condotta da Demoskopea per Immobiliare.it relativamente ai divorzi, aveva indicato in questa area quella che più soffriva economicamente dopo le separazioni. Anche se i primi due posti nell’elenco delle province messe in crisi dalla crisi sono occupati da capoluoghi laziali, in realtà leggendo lo studio si scopre che, nel complesso, a soffrire maggiormente sono state le province del Piemonte (ed in effetti è Novara ad occupare la terza posizione alle spalle di Viterbo e Latina), Emilia Romagna e Marche.
Il dato si spiega anche verificando come, in linea generale, i centri medio piccoli hanno sofferto più dei grandi visto che, se si considera anche la sola disoccupazione, il tasso in sette anni è raddoppiato e, come esperienza insegna, trovare lavoro in provincia è più difficile che nella metropoli.
Da -http://news.immobiliare.it/crisi-vicenza-regge-meglio-di-viterbo-19071?utm_source=newsletter_blog&utm_medium=email&utm_content=crisi-vicenza-regge-meglio-di-viterbo-19071&utm_campaign=20140717
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Ebola, Luca Zaia infuriato: "Il Veneto non è un lazzaretto. Soldati Usa, andate a curarvi a casa vostra"
L'Huffington Post
Pubblicato: 29/10/2014 10:10 CET Aggiornato: 1 ora fa
"Facciano i bagagli e se ne vadano a casa loro. Mica possiamo diventare un lazzaretto". "Prima vengono i veneti, poi gli americani. A maggior ragione se parliamo di salute". Il governatore del Veneto, Luca Zaia - intervistato da Repubblica - è infuriato. La quarantena vicentina dei militari dell'Us Army Africa rientrati dalla Liberia falciata da Ebola, proprio non riesce a digerirla.
"È vero che il termine quarantena l'hanno inventato i veneziani nel 500-600, ma sono allibito e incazzato. Perché dobbiamo beccarceli noi questi militari a rischio? In virtù di quale principio nessuno si è chiesto e si chiede perché gli americani fanno rientrare dei soldati da un paese bollino rosso per un virus mortale, e li mandano in Italia? [...] Ma dico: in nome della sovranità nazionale ognuno cura i suoi cittadini a casa propria. O no? Dov'è il governo in questa vicenda? Non voglio buttarla in politica ma siamo alla guida del semestre europeo, il presidente del Consiglio interviene e pontifica sulla qualunque: e facciamo questa figura?".
L'ordine di rientrare a Vicenza è arrivato dal Pentagono. "Ma certo, è un ordine partito dall'alto. Una vicenda gestita a livello centrale, ministeri, ambasciate. Ci hanno trattato come la Repubblica delle banane. Presenterò una denuncia formale all'ambasciata americana. Stiamo esponendo i veneti alla possibilità, pur remota quanto si voglia, che qualcuno di questi militari abbia contratto il virus. Ma che se li tengano loro".
Il rientro dalla Liberia era previsto. Perché tutte queste polemiche solo adesso? "Ho saputo di questa notizia solo l'altra sera. L'ho subito trovata una cosa sconcertante. Per coerenza, come ho detto che ci vuole la chiusura delle frontiere per i profughi - sui quali non abbiamo garanzie sanitarie - dico che anche questi militari dovevano e devono tornare a casa loro. Se arrivi dalla Liberia, nave o aereo sono la stessa cosa".
Il governatore si mostra indifferente al rischio di un incidente diplomatico. "L'unica cosa che temo, e che vorrei scongiurare, è che ci siano delle spiacevoli sorprese e che i veneti possano correre dei rischi. Anzi, purtroppo li stanno già correndo. Sono stato l'unico amministratore che è andato all'inaugurazione della base Del Din, ma questa volta gli amici americani hanno sbagliato". Come fare, per rimediare? "Se gli americani vogliono fare un gesto di amicizia, si carichino i bagagli e tornino a casa loro. Il Veneto non vuole diventare un avamposto della Liberia. Ospitiamo basi militari, non centri per Ebola'".
Da - http://www.huffingtonpost.it/2014/10/29/ebola-luca-zaia-infuriato_n_6066114.html?utm_hp_ref=italy
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Tornano i forconi, ma è flop Malumori in viale del Sole
Lo slogan: «Dimissioni in massa di tutti i politici».
Ma il Movimento 9 dicembre è diviso sulle azioni
I venetisti: «I sit-in sulle strade? Capitolo chiuso»
VICENZA. ORE 12.41 UN FLOP IL PRESIDIO. Si è risolto in un flop il ritorno in strada dei forconi. Scarsa la partecipazione di manifestanti ai presidi nel vicentino e il volantinaggio è stato mal digerito dagli automobilisti. Pochi si sono fermati per accettare il volantino, quasi nessuno per uno scambio di opinioni con i manifestanti.
ORE 8.36. Blocchi stradali, volantinaggio, protesta. Tornano i forconi. Con il loro ultimatum allo Stato, uguale a quello di un anno fa: «I politici che hanno trascinato nel baratro l'Italia devono dimettersi in massa». Ricomincia anche a Vicenza la contestazione del Movimento 9 dicembre, con un presidio all'incrocio di viale del Sole che prenderà vita dalle 7 di oggi. Tutto già scritto, disagi compresi? Non esattamente. Perché Gabriele Perucca, lunga militanza Life, votato anima e corpo alla causa di San Marco e coordinatore del presidio cittadino durante la “rivoluzione” 2013 non ci sarà e i venetisti nemmeno. «I blocchi stradali? Capitolo chiuso», dice.
Forconi un anno dopo. Un film già visto?
Noi forconi non lo siamo mai stati. (...)
Leggi l'articolo integrale sul Giornale in edicola.
da - http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/Home/972011_tornano_i_forconi_ma__flop_malumori_in_viale_del_sole/
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