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Autore Discussione: Cinzia Zambrano. Msf punta il dito contro i media italiani  (Letto 2226 volte)
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« inserito:: Aprile 21, 2010, 03:12:50 pm »

"Saldi e caldo spazzano vie le guerre dimenticate".

Msf punta il dito contro i media italiani

di Cinzia Zambrano


Il lungo conflitto che colpisce la Repubblica Democratica del Congo, e che finora ha fatto milioni di vittime, ha prodotto sui telegiornali di Rai e Mediaset in tutto il 2009 solo 7 notize. Volete sapere quelle prodotte sul caldo o sui saldi? Rispettivamente 246 e 122. Di “malattie tropicali dimenticate” (come la malattia del sonno e ulcera di Buruli) nemmeno l'ombra: le notizie ad esse dedicate sono state pari a zero. Mentre di influenza suina, in soli 9 mesi, si è parlato in ben 1.337 notizie.

Conflitti, guerre, crisi umanitarie continuano ad essere temi che hanno poco "appeal" giornalistico. Dunque, meglio il caldo o il gossip. A puntare il dito contro i media italiani è l'annuale rapporto di Medici senza Frontiere: “Le crisi umanitarie dimenticate dai media nel 2009” che per la prima volta esce anche sotto forma di un libro per i tipi di Marsilio.
 
La Ong evidenzia come l'attenzione dei tg verso le crisi dimenticate sia sempre più scarsa. E stila una “Top Ten” che comprende: malattie tropicali dimenticate; la guerra nella Repubblica Democratica del Congo (RDC); il conflitto nello Sri Lanka e in Yemen; gli scarsi finanziamenti per la lotta all’AIDS; le condizioni drammatiche per le popolazioni del Sudan; i fondi inadeguati per la malnutrizione; i civili intrappolati nella morsa della violenza in Pakistan, come in Somalia e Afghanistan, dove l’accesso alle cure per i civili è estremamente difficoltoso.

A supportare Msf come tutti gli anni, l'analisi dettagliata dell'Osservatorio di Pavia, che ha catalogato i notiziari, secondo macro-aree tematiche e argomenti trattati. L’analisi evidenzia un dato stabile rispetto agli anni precedenti: le notizie sulle crisi umanitarie nel 2009 sono state il 6% del totale (5.216 su 82.788), un dato identico a quello del 2008 (6%), ma sempre in linea con il calo di attenzione prestato alle aree di crisi in questi anni (il 10% nel 2006 e l’8% nel 2007). Il livello di attenzione nei TG, con meno di un decimo di notizie dedicate alle crisi, non dà segni di miglioramento nemmeno nel 2009.

"Un’informazione esaustiva è il primo passo per MSF che da sempre crede nella testimonianza. Per questa ragione quest’anno compiamo un ulteriore passo” - spiega Kostas Moschochoritis, direttore generale di MSF - “cercando di coinvolgere ancor di più l’opinione pubblica in tutta Italia per far uscire così dall’oblio le crisi umanitarie e le persone che ne sono vittime in tutto il mondo. Con la campagna “Crisi dimenticate” e con la pubblicazione del libro ‘Le crisi umanitarie dimenticate dai media 2009’  vogliamo stimolare i media e i cittadini italiani a porre attenzione sulla vita e le sofferenze delle popolazioni vittime di guerre, malattie e catastrofi naturali. Ai mezzi di informazione chiediamo di parlare delle crisi umanitarie in modo costante. All’opinione pubblica chiediamo di mobilitarsi per fare pressione perché questo avvenga davvero”.

La tendenza dei tg è quella di interessarsi poco o nulla ai processi complessi delle crisi, privilegiando invece fatti straordinari e limitati nel tempo. Alla Sommalia per esempio si soo dedicate 293 notizie, quasi tutte riferite alle tragedie in mare. Ma nel 2009 i somali hanno continuato a essere vittima della violenza indiscriminata: milioni di persone hanno bisogno urgente di cure sanitarie. Così anche il Sudan  (con 112 notizie) e la situazione in Darfur dove la crisi è visibile a singhiozzo, concentrata sull’ordine di arresto della Corte Penale Internazionale per il presidente Bashir e sul rapimento di operatori umanitari di MSF. Proprio la riconducibilità a italiani o occidentali rende appetibile una notizia. Lo Yemen  (54 notizie) appare invece nei telegiornali solo in caso di rapimento di occidentali o come possibile base terroristica.

La crisi più visibile della Top Ten è l’Afghanistan, il contesto di guerra più rappresentato in assoluto nei tg (1.632 notizie), con due focus principali: uno italiano (la missione militare) e l’altro statunitense. In Afghanistan la violenza colpisce il sistema sanitario già precario: solo pochi ospedali e centri di salute nei capoluoghi di provincia funzionano, ma a servizio ridotto.

Si parla di AIDS e di malnutrizione solo in caso di vertici internazionali o di visite del Pontefice in Africa. Tuttavia ogni anno da 3,5 a 5 milioni circa di bambini muoiono per cause legate alla malnutrizione, un decesso ogni sei secondi. E 178 milioni di bambini, di cui 20 milioni in forma grave, soffrono di questa malattia. I fondi stanziati per la ricerca, lo sviluppo, le terapie sono del tutto inadeguati, sia per quanto riguarda la malnutrizione che per l’AIDS e ciò ha gravi conseguenze per i pazienti. Sei milioni di persone malate di HIV/AIDS hanno bisogno di terapie antiretrovirali (ARV) nei paesi in via di sviluppo.

A fronte di questo disinteresse Msf lancia, come l'anno scorso, la campagna "Adotta una crisi dimenticata": è diretta ai media, alle Università e alle Scuole di giornalismo e gode del patrocinio della Federazione Nazionale Stampa Italiana (FNSI); l’obiettivo è di dare spazio a momenti di confronto e approfondimenti sulle crisi umanitarie. Laltra azione è “Accendi un riflettore sulle crisi dimenticate”, rivolta all’opinione pubblica per attirare l’attenzione nei modi più diversi, in modo virtuale attraverso il sito crisidimenticate.it e Facebook, e attraverso iniziative concrete come i FlashMob o altre proposte.

21 aprile 2010
da unita.it
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