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Autore Discussione: La mappa della ''crisi morale'' (l'altra parte è amorale non hanno probemi. ndr)  (Letto 2282 volte)
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« inserito:: Dicembre 18, 2008, 05:16:35 pm »

2008-12-17 19:18

La mappa della ''crisi morale''


ROMA - Amministrazioni locali in bilico dal nord al sud, un quadro politico in più di una regione precario non solo a causa delle inchieste giudiziarie in corso, che hanno coinvolto più di un esponente politico, ma anche per tensioni legate a equilibri interni agli schieramenti politici. Questo il quadro degli enti locali in via di cambiamento:

EMILIA ROMAGNA: con le primarie nel Pd per il comune di Bologna, vinte da Flavio Del Bono, vacilla la poltrona di vicepresidente della regione, attualmente occupata proprio da lui. Del Bono infatti dovrà decidere se lasciare l'incarico oppure no.

TRENTINO ALTO ADIGE: a Bolzano si attende la formazione della nuova giunta che è il frutto di un accordo programmatico tra il Pd e l'Svp, anche se il governatore uscente rischia per una fronda interna del suo partito.

TOSCANA: a Firenze è scontro totale in vista delle comunali del 2009. Graziano Cioni, uno dei quattro candidati alle primarie, è indagato per corruzione: secondo gli inquirenti avrebbe ricevuto soldi e favori per facilitare la trasformazione urbanistica di Castello, un'area di proprietà del gruppo Fondiaria-Sai. In consiglio comunale, la maggioranza si è spaccata su un ordine del giorno sulla vicenda dell'area Castello. Qualche giorno fa il sindaco di Firenze, Leonardo Domenici, si è incatenato davanti a La Repubblica in segno di protesta contro l'informazione data sull'intera vicenda.

CAMPANIA:dopo il suicidio dell'ex assessore Nugnez,che ha scosso il mondo politico napoletano, già profondamente turbato dalla vicenda rifiuti, oggi gli arresti di due assessori coinvolti nell'inchiesta "Global service" hanno dato il colpo di grazia. Di Pietro ha annunciato che uscirà da tutte le giunte della Campania se non saràchiarita la questione morale. Forti tensioni anche alla regione, dove il Pd romano ha chiesto "discontinuità" all'attuale maggioranza, e al quale il governatore Bassolino ha replicato "di non sentirsi assolutamente logoro".

SARDEGNA: il governatore Renato Soru, si è dimesso lo scorso 25 novembre dopo la bocciatura in consiglio regionale di una norma per l'applicazione del Piano paesaggistico inserita nella proposta di legge urbanistica. La legge statutaria prevede un calendario rigido per la gestione della crisi: tra il 15 e il 24 dicembre il Consiglio regionale dovrà discutere le dimissioni. Se non saranno ritirate porteranno allo scioglimento dell'Assemblea e alla convocazione delle elezioni entro il 22 febbraio.

BASILICATA: il 29 novembre si è dimessa l'intera giunta dopo l'abbandono di un assessore del Pd in seguito alla pubblicazione di un'inchiesta di "Repubblica" sul dissesto regionale. Il governatore, Vito de Filippo,é poi indagato nell'ambito dell'inchiesta sui petroli, che ha visto l'arresto dell'ad di Total Italia.

ABRUZZO: Gianni Chiodi del Pdl è da domenica scorsa il nuovo governatore dell'Abruzzo. Fra 3-4 giorni arriverà la proclamazione ufficiale e subito dopo la formazione della nuova giunta di centro-destra. La regione però è scossa da un altro terremoto, l'arresto del sindaco di Pescara, D'Alfonso accusato di avere intascato tangenti in cambio di favori amministrativi.

CALABRIA: è di oggi la chiusura dell'inchiesta "Why Not"; tra i destinatari della notifica di conclusione delle indagini lo stesso presidente della regione, Agazio Loiero. 

da ansa.it
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