MAMMAMARIA ci scrive:
mammamaria:
Non so se da quanto ho scritto si capisce che sono concorde con voi, gianni, paola e darwin.
Quello che intendo è proprio partire da quei punti che ci trovano in comune, quei punti imprescindibili per tutti, sinistra e centro. Per questo ritengo che, non me ne vogliano, il centro dovrà fare lo sforzo più grande, che è quello di riuscire a "Laicizzare" il proprio pensiero.
Non vedo bandiere diverse da quella sotto cui unirci tutti, proprio perchè deve trattarsi di una coesione di principi e pensieri e non una alleanza programmatica, elettorale e di governo.E' ovvio che i miei sentimenti possano somigliare a quelli di paola, ma non coincidere perfettamente: questo non vuol dire "creare correnti", solo mettere insieme le nostre diversità
E' più sui principi che sui programmi che bisogna lavorare in questo momento, perchè è dalla precisazione di quei principi che si deve partire per trovare soluzioni e di conseguenza creare programmi.
E in questo lavoro saranno importanti di sicuro proprio quegli elementi che non hanno oggi rappresentanza parlamentare: non parlo delle figure politiche, perchè della presenza di un DIliberto o di un Bertinotti non se ne sente affatto l'esigenza, così come non sento la necessità di un D'Alema o di un RUtelli. Sento la necessità delle persone che vogliano mettere insieme sforzi, idee e sentimenti.
In questo momento, che sia PD, Ulivo o Ambrogio si tratta di una realtà in formazione: non dobbiamo affascinare elettori, quelli verranno poi con il lavoro di costruzione di questo momento. DObbiamo affascinare PERSONE. Persone che possano trovare in questa cosa che sta nascendo un punto di riferimento.
Posso provare a lanciare un sasso? Poi se disperdo energie o vado fuori dagli intenti di questo gruppo di studio fermatemi.
Quali sono i punti, intesi proprio come argomenti, che ci accomunano?
QUali qelli che ci allontanano?
Ripeto, non parlo di soluzioni ma solo di argomenti e visioni.
Boldar:
Ma, per esempio io il PD non lo sento così lontano dalla cultura di sinistra, è chiaro che ha anche assorbito istanze più tipiche del cattolicesimo sociale, però molte proposte che erano state fatte in campagna elettorale le ho trovate veramente di sinistra. Intanto la politica famigliare, incentrata sull'aiuto alle famiglie in difficoltà economica, poi le proposte di costruire case a basso costo, il "chi commette un crimine deve pagarlo" (che nel resto del mondo si potrebbe dire istanza di destra, ma da molti anni qui in Italia è appannaggio della sinistra)...
Concordo con Orango quando dice che in effetti le due culture "cattolico sociale" e "riformista di sinistra" sono molto vicine, quasi si toccano. Boh, il PD non mi sembra affatto la Margherita, insomma.
mammamaria:
Arriva gradita la volontà di un movimento di massa in autunno per contrastare il governo. Purtroppo dato il momento sembrerebbero non esistere altri strumenti mediatici per far capire la situazione agli italiani, che ritengono di essere rassicurati in questa ipotetica emergenza sociale, dalla soppressione di alcuni processi, dal blocco delle intercettazioni telefoniche, dalla presenza dell'esercio nelle strade. E in tutto questo mare di emergenze non figura più tra le priorità del governo, quasi sia stata dimenticata, la difficoltà di arrivare a fine mese. Ma nessuno strumento mediatico ne parla.
E ancora nessuno strumento mediatico ha dato abbastanza spazio ad una incredibile decisione nell'emergenza rifiuti di Napoli. Se di rifiuti urbani si tratta, perchè mai delle discarfiche dovrebbero accogliere "fanghi prodotti da trattamenti chimico-fisici contenenti sostanze pericolose" o "rifiuti (compresi i materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, contenenti sostanze pericolose". Stiamo parlando di scarti prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti... che ci fanno tra i sacchetti della "monnezza" che troviamo nelle strade di Napoli?
Ma una qualsiasi manifestazione, con corteo e comizio oggi probabilmente non riuscirebbe ad avere l'effetto utile di informare gli italiani di queste realtà. E parlare di "leggi salva-premier" corre il rischio di far apparire ancora una volta Berlusconi un perseguitato politico. Bisognerebbe parlare agli italiani non dei vantaggi per il Premier da tutto ciò, ma degli svantaggi per gli Italiani che derivano dai suoi interessi. Che voglia salvarsi da un processo faccia pure, ma non mandi indietro processi altrettanto importanti con la scusa di affrontare "emergenze sociali". Si arriverebbe al paradosso che per vedere fatta gustizia di uno stupro commesso oggi, dovremmo rinunciare a vedere fatta giustizia di uno supro commesso nel 2001.
Perchè non provare ad imparare dagli altri? Più che una manifestazione una specie di V-Day ma senza "vaffa". Senza un "comizio" ma magari un Crozza che con la sua ironia spieghi le cose come fa su Ballarò, magari anche intervistando lui Veltroni. E magari un pò di musica. Una manifestazione fatta in una città specifica, magari Roma, ma ripresa città per città in maniera simile e con megascreen che facciano vedere in tutta Italia il dibattito.
E creare aspettativa: una network di siti e realtà che facciano un conto alla rovescia fino alla fatidica data. Arriva gradita la volontà di un movimento di massa in autunno per contrastare il governo. Purtroppo dato il momento sembrerebbero non esistere altri strumenti mediatici per far capire la situazione agli italiani, che ritengono di essere rassicurati in questa ipotetica emergenza sociale, dalla soppressione di alcuni processi, dal blocco delle intercettazioni telefoniche, dalla presenza dell'esercio nelle strade. E in tutto questo mare di emergenze non figura più tra le priorità del governo, quasi sia stata dimenticata, la difficoltà di arrivare a fine mese. Ma nessuno strumento mediatico ne parla.
E ancora nessuno strumento mediatico ha dato abbastanza spazio ad una incredibile decisione nell'emergenza rifiuti di Napoli. Se di rifiuti urbani si tratta, perchè mai delle discarfiche dovrebbero accogliere "fanghi prodotti da trattamenti chimico-fisici contenenti sostanze pericolose" o "rifiuti (compresi i materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, contenenti sostanze pericolose". Stiamo parlando di scarti prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti... che ci fanno tra i sacchetti della "monnezza" che troviamo nelle strade di Napoli?
Ma una qualsiasi manifestazione, con corteo e comizio oggi probabilmente non riuscirebbe ad avere l'effetto utile di informare gli italiani di queste realtà. E parlare di "leggi salva-premier" corre il rischio di far apparire ancora una volta Berlusconi un perseguitato politico. Bisognerebbe parlare agli italiani non dei vantaggi per il Premier da tutto ciò, ma degli svantaggi per gli Italiani che derivano dai suoi interessi. Che voglia salvarsi da un processo faccia pure, ma non mandi indietro processi altrettanto importanti con la scusa di affrontare "emergenze sociali". Si arriverebbe al paradosso che per vedere fatta gustizia di uno stupro commesso oggi, dovremmo rinunciare a vedere fatta giustizia di uno supro commesso nel 2001.
Perchè non provare ad imparare dagli altri? Più che una manifestazione una specie di V-Day ma senza "vaffa". Senza un "comizio" ma magari un Crozza che con la sua ironia spieghi le cose come fa su Ballarò, magari anche intervistando lui Veltroni. E magari un pò di musica. Una manifestazione fatta in una città specifica, magari Roma, ma ripresa città per città in maniera simile e con megascreen che facciano vedere in tutta Italia il dibattito.
Arriverebbe gente, e magari qualcuno si fermerebbe anche a riflettere. E sarebbe un modo per arrivare alla gente senza dare la sensazione di volere solo criminalizzare, ma fare chiarezza.
Arriva gradita la volontà di un movimento di massa in autunno per contrastare il governo. Purtroppo dato il momento sembrerebbero non esistere altri strumenti mediatici per far capire la situazione agli italiani, che ritengono di essere rassicurati in questa ipotetica emergenza sociale, dalla soppressione di alcuni processi, dal blocco delle intercettazioni telefoniche, dalla presenza dell'esercio nelle strade. E in tutto questo mare di emergenze non figura più tra le priorità del governo, quasi sia stata dimenticata, la difficoltà di arrivare a fine mese. Ma nessuno strumento mediatico ne parla.
E ancora nessuno strumento mediatico ha dato abbastanza spazio ad una incredibile decisione nell'emergenza rifiuti di Napoli. Se di rifiuti urbani si tratta, perchè mai delle discarfiche dovrebbero accogliere "fanghi prodotti da trattamenti chimico-fisici contenenti sostanze pericolose" o "rifiuti (compresi i materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, contenenti sostanze pericolose". Stiamo parlando di scarti prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti... che ci fanno tra i sacchetti della "monnezza" che troviamo nelle strade di Napoli?
Ma una qualsiasi manifestazione, con corteo e comizio oggi probabilmente non riuscirebbe ad avere l'effetto utile di informare gli italiani di queste realtà. E parlare di "leggi salva-premier" corre il rischio di far apparire ancora una volta Berlusconi un perseguitato politico. Bisognerebbe parlare agli italiani non dei vantaggi per il Premier da tutto ciò, ma degli svantaggi per gli Italiani che derivano dai suoi interessi. Che voglia salvarsi da un processo faccia pure, ma non mandi indietro processi altrettanto importanti con la scusa di affrontare "emergenze sociali". Si arriverebbe al paradosso che per vedere fatta gustizia di uno stupro commesso oggi, dovremmo rinunciare a vedere fatta giustizia di uno supro commesso nel 2001.
Perchè non provare ad imparare dagli altri? Più che una manifestazione una specie di V-Day ma senza "vaffa". Senza un "comizio" ma magari un Crozza che con la sua ironia spieghi le cose come fa su Ballarò, magari anche intervistando lui Veltroni. E magari un pò di musica. Una manifestazione fatta in una città specifica, magari Roma, ma ripresa città per città in maniera simile e con megascreen che facciano vedere in tutta Italia il dibattito.
Arriverebbe gente, e magari qualcuno si fermerebbe anche a riflettere. E sarebbe un modo per arrivare alla gente senza dare la sensazione di volere solo criminalizzare, ma fare chiarezza.
Arriva gradita la volontà di un movimento di massa in autunno per contrastare il governo. Purtroppo dato il momento sembrerebbero non esistere altri strumenti mediatici per far capire la situazione agli italiani, che ritengono di essere rassicurati in questa ipotetica emergenza sociale, dalla soppressione di alcuni processi, dal blocco delle intercettazioni telefoniche, dalla presenza dell'esercio nelle strade. E in tutto questo mare di emergenze non figura più tra le priorità del governo, quasi sia stata dimenticata, la difficoltà di arrivare a fine mese. Ma nessuno strumento mediatico ne parla.
E ancora nessuno strumento mediatico ha dato abbastanza spazio ad una incredibile decisione nell'emergenza rifiuti di Napoli. Se di rifiuti urbani si tratta, perchè mai delle discarfiche dovrebbero accogliere "fanghi prodotti da trattamenti chimico-fisici contenenti sostanze pericolose" o "rifiuti (compresi i materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, contenenti sostanze pericolose". Stiamo parlando di scarti prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti... che ci fanno tra i sacchetti della "monnezza" che troviamo nelle strade di Napoli?
Ma una qualsiasi manifestazione, con corteo e comizio oggi probabilmente non riuscirebbe ad avere l'effetto utile di informare gli italiani di queste realtà. E parlare di "leggi salva-premier" corre il rischio di far apparire ancora una volta Berlusconi un perseguitato politico. Bisognerebbe parlare agli italiani non dei vantaggi per il Premier da tutto ciò, ma degli svantaggi per gli Italiani che derivano dai suoi interessi. Che voglia salvarsi da un processo faccia pure, ma non mandi indietro processi altrettanto importanti con la scusa di affrontare "emergenze sociali". Si arriverebbe al paradosso che per vedere fatta gustizia di uno stupro commesso oggi, dovremmo rinunciare a vedere fatta giustizia di uno supro commesso nel 2001.
Perchè non provare ad imparare dagli altri? Più che una manifestazione una specie di V-Day ma senza "vaffa". Senza un "comizio" ma magari un Crozza che con la sua ironia spieghi le cose come fa su Ballarò, magari anche intervistando lui Veltroni. E magari un pò di musica. Una manifestazione fatta in una città specifica, magari Roma, ma ripresa città per città in maniera simile e con megascreen che facciano vedere in tutta Italia il dibattito.
Arriverebbe gente, e magari qualcuno si fermerebbe anche a riflettere. E sarebbe un modo per arrivare alla gente senza dare la sensazione di volere solo criminalizzare, ma fare chiarezza.
Arriva gradita la volontà di un movimento di massa in autunno per contrastare il governo. Purtroppo dato il momento sembrerebbero non esistere altri strumenti mediatici per far capire la situazione agli italiani, che ritengono di essere rassicurati in questa ipotetica emergenza sociale, dalla soppressione di alcuni processi, dal blocco delle intercettazioni telefoniche, dalla presenza dell'esercio nelle strade. E in tutto questo mare di emergenze non figura più tra le priorità del governo, quasi sia stata dimenticata, la difficoltà di arrivare a fine mese. Ma nessuno strumento mediatico ne parla.
E ancora nessuno strumento mediatico ha dato abbastanza spazio ad una incredibile decisione nell'emergenza rifiuti di Napoli. Se di rifiuti urbani si tratta, perchè mai delle discarfiche dovrebbero accogliere "fanghi prodotti da trattamenti chimico-fisici contenenti sostanze pericolose" o "rifiuti (compresi i materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, contenenti sostanze pericolose". Stiamo parlando di scarti prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti... che ci fanno tra i sacchetti della "monnezza" che troviamo nelle strade di Napoli?
Ma una qualsiasi manifestazione, con corteo e comizio oggi probabilmente non riuscirebbe ad avere l'effetto utile di informare gli italiani di queste realtà. E parlare di "leggi salva-premier" corre il rischio di far apparire ancora una volta Berlusconi un perseguitato politico. Bisognerebbe parlare agli italiani non dei vantaggi per il Premier da tutto ciò, ma degli svantaggi per gli Italiani che derivano dai suoi interessi. Che voglia salvarsi da un processo faccia pure, ma non mandi indietro processi altrettanto importanti con la scusa di affrontare "emergenze sociali". Si arriverebbe al paradosso che per vedere fatta gustizia di uno stupro commesso oggi, dovremmo rinunciare a vedere fatta giustizia di uno supro commesso nel 2001.
Perchè non provare ad imparare dagli altri? Più che una manifestazione una specie di V-Day ma senza "vaffa". Senza un "comizio" ma magari un Crozza che con la sua ironia spieghi le cose come fa su Ballarò, magari anche intervistando lui Veltroni. E magari un pò di musica. Una manifestazione fatta in una città specifica, magari Roma, ma ripresa città per città in maniera simile e con megascreen che facciano vedere in tutta Italia il dibattito.
Arriverebbe gente, e magari qualcuno si fermerebbe anche a riflettere. E sarebbe un modo per arrivare alla gente senza dare la sensazione di volere solo criminalizzare, ma fare chiarezza.
Arriva gradita la volontà di un movimento di massa in autunno per contrastare il governo. Purtroppo dato il momento sembrerebbero non esistere altri strumenti mediatici per far capire la situazione agli italiani, che ritengono di essere rassicurati in questa ipotetica emergenza sociale, dalla soppressione di alcuni processi, dal blocco delle intercettazioni telefoniche, dalla presenza dell'esercio nelle strade. E in tutto questo mare di emergenze non figura più tra le priorità del governo, quasi sia stata dimenticata, la difficoltà di arrivare a fine mese. Ma nessuno strumento mediatico ne parla.
E ancora nessuno strumento mediatico ha dato abbastanza spazio ad una incredibile decisione nell'emergenza rifiuti di Napoli. Se di rifiuti urbani si tratta, perchè mai delle discarfiche dovrebbero accogliere "fanghi prodotti da trattamenti chimico-fisici contenenti sostanze pericolose" o "rifiuti (compresi i materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, contenenti sostanze pericolose". Stiamo parlando di scarti prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti... che ci fanno tra i sacchetti della "monnezza" che troviamo nelle strade di Napoli?
Ma una qualsiasi manifestazione, con corteo e comizio oggi probabilmente non riuscirebbe ad avere l'effetto utile di informare gli italiani di queste realtà. E parlare di "leggi salva-premier" corre il rischio di far apparire ancora una volta Berlusconi un perseguitato politico. Bisognerebbe parlare agli italiani non dei vantaggi per il Premier da tutto ciò, ma degli svantaggi per gli Italiani che derivano dai suoi interessi. Che voglia salvarsi da un processo faccia pure, ma non mandi indietro processi altrettanto importanti con la scusa di affrontare "emergenze sociali". Si arriverebbe al paradosso che per vedere fatta gustizia di uno stupro commesso oggi, dovremmo rinunciare a vedere fatta giustizia di uno supro commesso nel 2001.
Perchè non provare ad imparare dagli altri? Più che una manifestazione una specie di V-Day ma senza "vaffa". Senza un "comizio" ma magari un Crozza che con la sua ironia spieghi le cose come fa su Ballarò, magari anche intervistando lui Veltroni. E magari un pò di musica. Una manifestazione fatta in una città specifica, magari Roma, ma ripresa città per città in maniera simile e con megascreen che facciano vedere in tutta Italia il dibattito.
E fino a quella data creare aspettative: un network di siti e realtà locali che facciano un conto alla rovescia in attesa dell'evento.
Arriverebbe gente, e magari qualcuno si fermerebbe anche a riflettere. E sarebbe un modo per arrivare alla gente senza dare la sensazione di volere solo criminalizzare, ma fare chiarezza.
E nell'attesa, tante iniziative locali: qualcosa come l'esperienza dei girotondi, che ha raccolto intorno a se piccoli gruppi fino ad arrivare gruppi sempre più grandi.
E in questo potrebbe essere utile questo gruppo di studio.
Non so se siete daccordo, ma credo che siamo in emergenza, e un tavolo di lavoro immediato che porti rapidamente ad un documento da proporre alle persone, tra le persone, andandole a raccogliere nelle loro realtà sia al momento la priorità.
Non è solo quello che non sta facendo questo governo, e neanche quello che sta facendo per i suoi motivi personali: ma quello che sta accadendo al nostro paese perchè lui possa perseguire i suoi scopi.
Che ne dite? Come mi capita di frequente credo di non essere stata molto chiara, perchè sto scrivendo "di pancia". Ma se qualcosa è arrivato potremmo pensare di lavorarci su?
Admin:
Più che scritto di pancia sembra un copia-incolla venuto male.
Dopo vedo di sistemarlo.
gianni
darwin:
Sono d'accordo con mammamaria sull'esigenza, anche se non vedo facile realizzarlo da noi, senza una rete. Andrebbe contrastato l'operato del governo punto per punto laddove è negativo (quasi in ogni azione direi) e non solo con un documento del ministro ombra, mandato in comunicato stampa e a volte riportato nei TG. L'azione deve essere di radicamento e continua, non si esaurisce con il compitino. Ci vuole presa nella società.
Però c'è una difficoltà, attualmente vedo il "maggior partito di opposizione" avvitato su se stesso e se si prende un'iniziativa diversa la prima cosa a cui pensare è far la guerra nel partito, a favore o contro Veltroni oggi, come se fosse il maggior esponente dello schieramento a noi avverso.
Sembra più importante la presa del PD che del governo ....... Forse è un retaggio di casta perché ........ lascio perdere.
Come costruire questa rete sarebbe un corollario del lemma sulla costruizione dei circoli in rete (tavolo 3) con un'azione sui circoli, sulle associazioni, su altri partiti (alleati o no alle elezioni, su questo nel passato abbiamo sempre fatto bene, il passaggio alla costruizione è più complicato, forse il nostro tentativo può essere una strada tracciata come metodo).
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