LA-U dell'OLIVO
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Autore Discussione: Poi il lavoro, l’impegno aziendalista che in Olivetti ho imparato ad amare, ...  (Letto 8525 volte)
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« inserito:: Giugno 15, 2021, 06:07:23 pm »

Per molti laureati Olivettiani Villa Natalia a Firenze fu un punto di partenza.
Per me operaio poco più che ventenne, un punto d'arrivo.


Poi il lavoro, l’impegno aziendalista che in Olivetti ho imparato ad amare, la carriera con l'indipendenza di chi ha come operatività, campo d'azione e orizzonte, l'azienda e i risultati positivi da ottenere e ottenuti.

In tutto il percorso ormai lungo della vita, il ricordo riconoscente per Adriano Olivetti che con il suo pensiero e la sua Olivetti, offrì a noi giovani opportunità di alta caratura oggi molto rare in un settore industriale contorto da motivazioni e convinzioni che l’hanno allontanato dalla valorizzazione aziendale delle risorse umane.   

ggiannig


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« Risposta #1 inserito:: Giugno 21, 2021, 10:05:59 am »

Arlecchino Euristico. ha condiviso un post.

Da tempo mi rifiuto di usare il termine “buono” se non costretto dalla mancanza di altre possibilità in particolari casi (per es. l’augurio “Buona Vita” non posso esprimerlo con Bella Vita, specie con una donna).
Questo mio abbandono del termine, a causa dell’ipocrisia “buonista” usata a sproposito e spesso con scopi cattivi e seminatori d’odio, dai sostenitori del Male, di una partitocrazia sempre più fetente e predona.

In sostituzione utilizzo “Bello”, molto meno inquinabile dai figli della me… di una certa parte del panorama partitico e di alcuni movimenti secessionisti e antieuropei.

Ma qui lancio un invito soprattutto ai giovani, cercate il Buono tra la gente comune, semplice, silenziosa, ne incontrerete moltissime di persone che lo sono.
Buone d’animo e insieme Belle persone.

Ma sono da istruire perchè non si facciano ingannare.
 
ciaooo
Da Lau

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« Risposta #2 inserito:: Giugno 21, 2021, 11:12:04 am »

 LA TRACCIA IRREGOLARE

Perché TRACCIA IRREGOLARE. - Mi spiego.

LA TRACCIA IRREGOLARE è una mia idea-iniziativa in cui si tratterà di Società, di Politica e Varia Umanità con l'intenzione di porsi quesiti e ipotizzare prospettive, cercando di distaccarsi dall’insanabile Pantano Partitocratico, Populista, Sfascista e Mafioso in cui siamo immersi oggi, … ma non da oggi.
La suddetta “intenzione” è IMMAGINARE panorami sociali Differenti da quelli attuali ed elaborandoli a nostra insindacabile valutazione farne Comunicazione-Provocazione ai nostri lettori, attingendo spunti e stimoli dal giornalismo d’inchiesta (Report e altri simili se ci saranno), da affidabili e impegnate fonti locali o semplici testimonianze (compreso la Vox Populi), per trarne ispirazione.
Non tanto per scoprire altarini e tabernacoli del passato o quelli attuali di oggi, quanto per essere in grado di IMMAGINARE in quale futuro questo paese potrebbe CAMBIARE in positivo partendo da ciò che ci impone il Risorgere, sia dalla Pandemia non ancora superata, sia perché ce lo offrirà il Governo Draghi e i suoi tecnici, dopo ciò che hanno dimostrato e fatto già intravedere dai primi loro modi di agire. Saper agire in concretezza con pesanti e giusti provvedimenti interni, ma soprattutto nei rapporti, nelle proposte e nelle sollecitazioni portate in Europa, nel Mondo e condivise dai PAESI DEMOCRATICI.

TRACCIA IRREGOLARE.

TRACCIA soltanto perché non abbiamo la capacità e la possibilità, da indipendenti, di approfondire le varie questioni che possiamo solo sfiorare. Anche se non ci neghiamo a collaborazioni qualificate, con scopi CONDIVISIBILI limpidi o per lo meno leggibili che volessero andare, ATTRAVERSO noi, ad approfondire le questioni che i Cittadini hanno il diritto di conoscere per rendersi consapevoli del loro destino.

IRREGOLARE perché, restando nei limiti Costituzionali della nostra Democrazia, per essere indipendenti nelle nostre opinioni e nelle eventuali prese di posizione pubbliche, occorrerà andare oltre le regole in vigore, per cambiarle, RISPETTANDOLE. Essere “REGOLARI” oggi si corre il rischio d’essere inquadrati e costretti ad agire nel fare comunicazione, anche la più semplice e superficiale, secondo “certe” regole imposte (visibilissime in Tv e nella carta stampata) che noi pochissimi e indifesi, non saremmo capaci di svolgere e NON VOGLIAMO SVOLGERE”.
Una Traccia Irregolare è spesso un pensiero fugace, ispirato dalla realtà vissuta o raccontata, che viene visto, letto, ma nessuno raccoglie per farne un discorso. Su Facebook di miei post in queste condizioni, ce ne sono e ce ne sono stati un centinaio (senza quelli censurati oppure fatti sparire dal Sistema).

Ne LAU questo non accadrà, forse continueremo ad essere soltanto letti, senza mai tornare ad un vero e proprio FORUM. In LAU resteranno le cose scritte e per evitare che ci portino attacchi distruttivi, o ci si faccia cattive manipolazioni da parte di certe testate sfasciste che ci hanno copiati da anni, quelli firmati da Arlecchino, tutte le nostre pagine sono messe al sicuro di continuo.
Lo scritto rimane e può essere un seme benefico per chi li vorrà leggere anche in futuro.
Più saranno i "seminatori" più sarà la possibilità di dare alla gente la serenità dell'essere consapevoli.

ggiannig

Italia - 19 giugno 2021

da – http://forum.laudellulivo.org/index.php

da FB del 20 giugno 2021
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« Risposta #3 inserito:: Giugno 21, 2021, 05:03:54 pm »

Il MONITORE

e LA TRACCIA IRREGOLARE.
Moniti per il Futuro.

Con LA TRACCIA IRREGOLARE Costola Indipendente del MONITORE si farà altro.

Un esempio: Prezzolini non fu uno sconfitto (come in fondo lui si riteneva) perché visse da IRREGOLARE la storia, mentre la viveva.
Il motto "non me la bevo", che fu anche di Montanelli oggi non aiuterebbe noi, immersi nelle falsità più o meno “bestiali”, nel cambiamento della società che vogliamo anche se soltanto nella parte da approfondire migliorandola, senza travestimenti partitocratici?
Un anticomunista che avversa l’antifascismo, come fu Prezzolini, non ispira una riflessione concreta tutt’altro che conservatrice?
---
Noi che si vuol cambiare dall’interno del Sistema,

° il Capitalismo e il Mondo della finanza, oggi nella melma perché colpevoli di aver trascurato la borghesia sana e profittato dell’ingiustizia del moderno colonialismo,
°oppure che vogliamo recuperare l’ambiente prima che i Predoni lo massacrino del tutto, uccidendoci come la pandemia,
°che vogliamo cercare di far capire che il Male che ci affligge a causa del potere, ottenuto manipolando le menti delle popolazioni, è arrivato al punto che anche persone colte non si accorgono di essere cadute nella schiavitù di un Regime di dittatura dolce.
° Appunto il populismo o altro ancora di peggio.

Noi possiamo affrontare, insieme, queste storture che con molte altre vessazioni ci hanno rubato la serenità tipica di noi Italiani?
Possono, dicevo, essere queste alcune delle missioni da compiere come Tracciatori IRREGOLARI di percorsi e progetti alternativi al pantano di oggi.

Possono queste azioni di democrazia applicata attirare il consenso sano di menti libere da bandiere settarie, sempre maledettamente divisive?
Se ne parlassimo (scrivessimo) sarebbe già un passo verso un futuro migliore e più giusto.

ggiannig
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« Risposta #4 inserito:: Giugno 28, 2021, 11:25:09 pm »

Tra le tante rimembranze di vecchio Capo:

1) Chi tace non sempre acconsente, spesso medita come tradire la tua posizione in azienda.
…..
2) Ci sono titolari d’azienda privata che ti assumono a responsabilità di ruolo alto, per “giocare a braccio di ferro” sulla gestione della loro impresa. Ci sono due modi di liberarti dalla loro coglionaggine:

a) °Dimostrare che i risultati ti hanno dato ragione su un progetto vincente, per l’azienda, … che lui non ha saputo comprendere alla presentazione. (Hai vinto ma dopo un altro caso simile, cercati un nuovo posto, … lui in ogni caso è il Principe, ma tu non sei Machiavelli).

b) °Oppure dirgli candidamente che non ti batti contro i più forti”.
(Hai perso, e dato che hai il pallino dell’indipendenza e non vorresti mai farti manipolare, cercati subito un altro posto perché … lui in ogni caso è il Principe, ma tu non sei Machiavelli).

ciaooo 




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« Risposta #5 inserito:: Dicembre 15, 2021, 12:02:22 am »

Gentile signora Natalia (ma anche Natascia e Natasha penso),
ti ho letto con interesse, ma sul vaccino sì, vaccino ma o vaccino forse, difficile ci sia tra noi un dialogo, ma l'ascolto sì.   
Mi spiego, ho ottant'anni e da anni parlando in casa con i miei due figli Gilberto e Gabriella, con Giovanna la compagna di Gilberto, ho avuto modo, più volte, di affermare che conosco perfettamente d'essere nella fase di Fine Vita.   

Con questa consapevolezza tutto mi "appare" come prima, ma soltanto perché ne sono consapevole senza soffermarmi, nella indiscutibile condizione, al punto di non vivere il tempo che mi resta.   
Ho scritto appare, non a caso, perché ci sono particolari che vivo meglio di prima: l'attenzione al particolare, il piacere delle piccole cose che piacciono e su cui prima sorvolavo (io ho sempre sorvolato molto su eventi, cronache, persone) senza neppure accorgermi.
Contava solo come vivevo il lavoro, da olivettiano, amandolo senza amore, naturalmente, con la naturale, fredda, risolutezza (non determinazione che non è naturale) per ottenere un risultato che dovevo raggiungere. 

Con questa "naturalezza" ho fatto le scelte operative fondamentali, anche quando le scelte me le offrivano gli altri. Coloro che erano nella condizione di offrirmi opportunità di scelta.   

Sono nato a Milano il 20 agosto alle 10, mamma mi diceva spesso come fossimo, durante il dolorosissimo parto (per lei) sotto i bombardamenti.
Nel 1945 sfollati a Finale Emilia (Papà in ritirata dalla Russia) stavo facendo colazione seduto in un balconcino o alla finestra, non ricordo, quando vidi i tedeschi (poi seppi in ritirata pure loro) che piazzavano le mitragliatrici all’incrocio di 4 vie, avvisai calmo i parenti e chi ci ospitava; immediatamente mi strapparono dalla visione, scappando tutti in una sorta di magazzino al piano terra. 
Ci siamo stati tutta la notte anche lì sotto bombardamenti, mi dicono meno intensi di quelli di Milano, ma rumorosi, fumosi, polverosi e maleodoranti.
Eravamo in guerra, avevo quattro anni, non potevo fare scelte a quell’età ma per mia fortuna ci fu chi le fece per me, mia madre.
Anni dopo ci fu un pescatore che scelse di tuffarsi per salvarmi, nelle acque di un porto diventato mio parco giochi.

Cara, sono le scelte che ci reggono, come il bastone che usa mia moglie per sperare di riuscire a camminare, oppure io che uso la stampella canadese, per farlo alla meno peggio.
Le scelte!
Essere capaci di scegliere toglie di torno un sacco di sì, ma, però.
Regalarsi consapevolezza sul da farsi, rischiando anche di morire nell’incerta certezza di non aver provocato la morte, ad altri.
Scegliere se stare nella nostra società, durante una pandemia, magari tentando di contribuire a migliorarla un poco, oppure non starci.

In questa democrazia incompleta e molliccia è facile NOstarci.
Sono offerti decine di nascondigli in cui celare le nostre povertà umane.

Scegliete e fate scegliere, usando tutte le cautele del caso, sarete sereni nell’evitare e far evitare ad altri, la Brutta Morte. 

Le auguro e ti auguro, una serena notte.
Gianni Gavioli - 3 dicembre 2021
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