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Autore Discussione: POLO DEMOCRATICO, perchè?  (Letto 16304 volte)
Arlecchino
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« Risposta #15 inserito:: Maggio 19, 2017, 02:29:22 pm »

Arturo Parisi arriva a Bologna per la prima volta dopo avere accettato di candidarsi per l'Ulivo ed incontra i cittadini de l'Ulivo del collegio 12

Bologna 23 ottobre 1999
Sala Incontri Fia di Strada Maggiore 29, ore 15:40


Non immaginavo che oggi sabato 23 ottobre 1999 potessimo trovarci a questo punto del calendario politico.

Noi abbiamo lavorato per questo appuntamento con la speranza che si incrociassero contemporaneamente il calendario locale ed il calendario nazionale.

Io personalmente avevo detto che scendevo in campo assolutamente non come candidato de "i Democratici" ma come candidato di tutto l’Ulivo; quindi il presupposto fondamentale è che ci fosse l’Ulivo e che l’Ulivo recuperasse quel vigore che potesse sostanzialmente dare quello slancio di cui tutti sentiamo il bisogno.

Mi sono fermato a Roma sino a poche ore fa sostanzialmente perchè potessimo sottoscrivere la ripresa del cammino almeno tra i soci fondatori dell’Ulivo come avete visto dal comunicato presente sul sito della comunità per l'Ulivo (http://www.perlulivo.it) ed oggi finalmente posso essere qui. Ma oggi è un'occasione speciale: è un'occasione di festa per prepararci al cammino che dovremo compiere insieme.

Evidentemente, la campagna che inizia è una occasione di confronto con i cittadini e, da domani, inizieremo una serie di incontri più seri, nel senso che bisogna ascoltare: io , voi innanzitutto, e tutti assieme gli altri con serietà le domande che vengono proposte dai cittadini.

Questa campagna elettorale è singolare ed è per questo ancora più importante perchè noi dobbiamo dare delle risposte e rinnovare degli impegni, perchè qui siamo a più di metà della legislatura e dovremo affrettarci a dare conto delle promesse che faremo agli elettori.

Io scendo in campo quando la storia della legislatura e' ormai molto avanzata; quindi mi toccherà dar conto anche di un pezzo di cammino che non abbiamo condiviso tutti assieme e, d'altra parte, noi sappiamo che di questo dovremo dare conto agli elettori nel 2001, solo fra 500 giorni.

Questa è una vicenda che, da una parte, chiude la legislatura che si è aperta con la vittoria del 1996, e dall'altra anticipa l’appuntamento del 2001. Intanto, questa circostanza mi consente di scendere in campo, e , per questo, non ho potuto fare a meno di portarmi dietro ancora le vecchie 88 tesi dell’Ulivo perchè io sono candidato al Parlamento per la Legislatura in corso, la legislatura che abbiamo affrontato con quest’impegno e quindi è a questi impegni che io mi sento legato e sono questi impegni a cui io debbo mantenermi fedele e di cui devo dare conto ai cittadini.

Questo è, voglio sperare, un lavoro che faremo tutti assieme cercando di spiegare a tutti i cittadini che la posta in gioco non riguarda una vicenda di una sperduta provincia ma riguarda la storia di un grande paese di cui Bologna è una grande parte, un grande paese che si presenta come al solito ogni volta ci affacciamo sul futuro e soprattutto sul mondo, questo è ‘il senso del programma che noi abbiamo scritto assieme nel ’96 e questo è il senso dell’impegno che ancora guiderà la nostra azione nell’immediato e sino alla conclusione della legislatura.

Purtroppo, in questa fase, abbiamo dovuto fare un po’ di politica che naturalmente alle orecchie dei detrattori viene chiamata "politichese" perchè appunto riguarda come dire i soggetti, la costruzione dei soggetti, la relazione tra i soggetti. Per gli altri, è facile approfittarne e dire che "la gente" non capisce, che i politici parlano di loro stessi e non dei problemi reali dei cittadini.

Noi sappiamo che se non ci sono i soggetti non ci sono neppure i progetti e questi progetti non possono essere concretamente realizzati.

Perché ci sia un progetto condiviso di respiro ci deve essere un soggetto a cui questo progetto deve essere attribuito. Questo soggetto è per noi l’Ulivo, la coalizione dell’Ulivo, il nuovo Ulivo, quindi questo è il modo in cui noi scendiamo in campo ed il modo con cui noi andremo alla vittoria nel 2001 ed innanzitutto andremo alla vittoria adesso.

Vi ringrazio, ed ora al lavoro.

Da - http://www.perlulivo.it/radici/nuovoulivo/collegio12.html
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« Risposta #16 inserito:: Novembre 16, 2017, 09:09:21 pm »

CAOS aumentato, in questa campagna elettorale!

La fauna politica (vecchia e nuova) si propone con vecchi canovacci appena abbozzati e controfirmati da una miriade di nullità, che ambiscono al posto a tavola.

La Politica non ha ancora capito (meglio fa finta di non capire) che i partitini, le coalizion-cine-malsane rette da leader-ini da condominio, e le interviste taroccate diffuse in TV, da tempo stanno sui "testicoli" del 50% degli Italiani normali (compreso metaforicamente le Signore).

Il “CentroSinistra” (da tempo citato a sproposito) deve proporci semplicemente un Progetto Quinquennale per il Governo del Paese. E deve indicarci semplicemente con “chi” si prende la RESPONSABILITÀ' DI REALIZZARLO.

Alle prossime politiche lo deve proporre per la nostra approvazione (se ce la fa)!
Stop.

ggiannig
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« Risposta #17 inserito:: Novembre 16, 2017, 09:24:08 pm »

Solo il coinvolgimento in un Piano di Sviluppo Nazionale (da proporre e far votare dall'elettorato) di un gruppo di realtà socio-politiche di CentroSinistra, che si impegni a realizzarlo, può risanare la governabilità di questo Paese-Italia.

Renzi può avere deluso con la sua superficialità le iniziali nostre aspettative ma ha fatto cose e oggi, è l’unico che, come Segretario PD, può raccogliere credibilità se sarà capace di migliorarsi come statista e di concretizzare con azioni precise il suo pensiero.

Mentre nulla possiamo aspettarci di positivo dalla COCCIUTAGGINE comunista di chi ha sempre inteso rincorrere non il bene del popolo Italiano ma la conquista del PALAZZO del potere.

La storia lo dice: le dispute ideologiche e le guerre interne che hanno sempre serpeggiato tra le file di “quella” sinistra, da Turati a Renzi (ma di cui fu vittima anche Berlinguer) portano sempre come risultato l’aprire porte e finestra alla destra (compreso il fascismo negli anni venti e il berlusconismo sempre verde), non solo in Parlamento ma soprattutto nel Paese .

ggiannig

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« Risposta #18 inserito:: Settembre 05, 2018, 12:08:11 pm »

POLO DEMOCRATICO ...

Questa pagina su Fb riguarda tutto ciò che l'essere Cittadini Liberi, Laici e Indipendenti riuscirà ad esprimere nel vivere "semplicemente insieme" scrivendo, ma anche soltanto leggendo ciò che viene postato, per arrivare ad essere consapevoli che la realtà può essere diversa da ciò che ci presentano la politica, gli spettacoli socio-politici delle Tv. i giornali o social teleguidati.
Il nostro riferimento ad un auspicato POLO DEMOCRATICO che da mesi auspichiamo, non ci vede legati ai Partiti, ma pensiamo che l’IDEA e un PROGETTO Nazionale e Democratico, realizzato sulle tesi dell’Ulivo aggiornate, possa e debba portarci al recupero di molte insufficienze che oggi ostacolano l’evoluzione socio-politico-economica di una Italia unita anche con le sue diversità locali.
A nostro parere l'unico modo per realizzare una politica utile alla Nazione Italia, senza estremismi, è arrivare ad avere "impegnati" in un Polo Democratico, le realtà socio-economiche e i partiti delle aree di Centro e di Sinistra. Non per l’ennesima coalizione immobile e litigiosa, ma per realizzare un concreto Progetto di Riforme, anche Costituzionali, ormai indispensabili.
Aderendo al Polo i Partiti, manterranno la loro indipendenza partitica, dovendo assumersi un compito-dovere unico e preciso: quello di realizzare nella prossima legislatura il Progetto-Paese da loro e nell’insieme del Polo studiato e condiviso.
Il Progetto sarà affidato al Governo del POLO DEMOCRATICO (non ai singoli Partiti), che lo dovrà attuare.

ggiannig

(Aggiornato il 1 maggio 2018 e oggi 2 settembre 2018)
Da Fb del 2 settembre 2018
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« Risposta #19 inserito:: Ottobre 12, 2018, 06:02:46 pm »

Il CentroSinistra "sgarrupato" da chi se ne riempiva le fauci ... per nutrirsene, non c'è più.

Il PD che doveva essere la colonna vertebrale del CentroSinistra, ne ha subito le negative conseguenze, "meritatamente".
Adesso finalmente c'è chiarezza, "volendo", Comunismo e Socialismo Democratico devono decidere ognuno il proprio abito politico, assodato che un Fronte Popolare come nel dopoguerra, non è il caso si ripeta. Nenni e Togliatti sono ormai nella Storia.

Allora Nenni sbagliò e Togliatti (che aderì di malavoglia) ne trasse beneficio, ma non come la Dc e il Vaticano che stravinsero le elezioni.
Oggi sono cambiate le situazioni: Comunismo e Socialismo Democratico sono all’angolo e due movimenti antieuropei pur non avendo vinto singolarmente le elezioni, si sono uniti in un Contratto. Millantando una volontà popolare non espressa con il voto, si sono uniti in un “insieme” anomalo che ha carpito i mal di pancia di Cittadini “incazzati” e disorientati.
Tra i vari polveroni che circondano l’operazione di disgregazione del Sistema Italia, da qualche tempo si tende a far passare per “moderna” la considerazione che riferirsi rispettivamente a posizioni di Sinistra, di Centro e di Destra, non sia più valido socialmente e politicamente.

Una delle peggiori bufale propinate (date da bere) ai Cittadini strumentalizzando il giusto malcontento con un cambio epocale che nessuno con un minimo di cervello può auspicare, per se e soprattutto per i propri figli.
Cioè la fine dei Partiti e l’eliminazione dei valori etico-morali e storici, per sostituirli con una continua transumanza di greggi e mandrie, teleguidati a distanza da poteri non tanto occulti per chi sa guardarsi intorno, fuori dal cortile di casa.
Cercare di capire cosa s’intende per Destra, Centro e Sinistra, ha ancora più senso e valore, oggi, visto cosa è accaduto nel recente passato e cosa accade a paesi di tradizioni democratiche antiche, come l’Italia e la Grecia.
La politica, non da oggi, ha trattato i Cittadini come bestie da soma, come entità da irretire e gestire per propri scopi leciti e illeciti, in ogni caso dispersivi dei valori personali nella tradizione famigliare (già disgregata nei fatti) e dei potenziali beni e bellezze Nazionali e Europei. 

Oggi la situazione pur grave e in prospettiva pericolosa per la pace e le democrazie minacciate, è ancora possibile sia fermata, grazie al degrado politico finalmente rivelatosi ai più.
Se solleviamo il tappeto dell’ipocrisia sotto cui abbiamo permesso nascondessero i nostri rispettivi valori, sia nel mondo Cattolico, nei Partiti Liberali, nei Movimenti civili, nei Movimenti Radicali non violenti, sia nelle due Sinistre, si può ritrovare molto materiale etico per costruire una Nuova Resistenza Democratica, che ci liberi dalle manovre in corso da parte di una destra rapace, con mire ed elementi diversi tra loro ma convergenti nel distruggere l’esistente.
La loro missione abbattere il Sistema Italia e contemporaneamente puntare decisamente alla disgregazione dell’Europa. 

I valori del Risorgimento e della Resistenza, rafforzati dalla nostra Costituzione, possono fermarli.

Ma solo a patto siano presi come elementi storico-morali d’ispirazione e base culturale diffusa tra i Cittadini, ma al solo scopo di disegnare un futuro non demagogico, affatto nostalgico, determinato alla costruzione di un futuro giusto verso tutte le categorie e realtà di una Nazione Italia composta di Cittadini Diversi Ma Non Divisi.   
 
ggiannig
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