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Autore Discussione: GOFFREDO DE MARCHIS.  (Letto 71150 volte)
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« Risposta #120 inserito:: Gennaio 17, 2018, 12:24:18 pm »

Berlusconi ad Hammamet, Bobo Craxi conferma: "Lo sapevo da fonti tunisine"
Arcore smentisce, ma il figlio dell'ex segretario socialista morto 18 anni fa conferma la notizia della partecipazione del leader di Forza Italia alla commemorazione in Tunisia.
La visita forse saltata per le tensioni nel Paese per le proteste riprese nelle piazze

Di GOFFREDO DE MARCHIS
14 gennaio 2018

ROMA - Silvio Berlusconi smentisce il suo viaggio ad Hammamet e Tunisi per commemorare Bettino Craxi nel diciottesimo anniversario della morte e per vedere il presidente tunisino Essebsi. "Non è prevista nessuna visita del presidente Berlusconi ad Hammamet nelle prossime settimane. La notizia è destituita di ogni fondamento", scrive la segreteria del leader di Forza Italia. Ma il figlio dell'ex segretario socialista conferma, come ha scritto Repubblica, la richiesta di incontro partita da Arcore. Proprio per la data dell'anniversario.

"Anch'io avevo sentito da fonti tunisine che il Presidente Berlusconi sarebbe andato in vista dal Presidente Essebsi. Sarebbe stata un'occasione per rinnovare l'amicizia mediterranea ed anche per un gradito omaggio a una Storia Italiana che ha avuto epilogo ad Hammamet", è la versione di Bobo Craxi diffusa su Twitter. E' possibile dunque, sempre che la missione non venga rimessa in agenda nelle prossime ore, che abbiano pesato nella rinuncia i giorni difficili che sta vivendo la Tunisia con proteste di piazza contro il governo, proprio in occasione del ricordo della Primavera araba e della rivoluzione tunisina.
 
Bobo Craxi - @bobocraxi
Anch’io avevo sentito da fonti tunisine che il Pres. Berlusconi sarebbe andato in visita dal Presidente Essebsi. Sarebbe stata un’occasione per rinnovare l’amicizia mediterranea ed anche per un gradito omaggio ad una Storia Italiana che ha avuto epilogo ad Hammamet.
6:10 PM - Jan 14, 2018

Anche la figlia del leader socialista è intervenuta: "Figurarsi se proprio Berlusconi, un sincero amico che non ha mai mancato in tutti questi anni di testimoniare la sua vicinanza attraverso messaggi, lettere pubbliche e dichiarazioni varie - e non certo a ridosso di occasioni elettorali - debba chiedere autorizzazioni preventive o altro per venire ad Hammamet. Sarebbe accolto a braccia aperte, anche se io non ho informazioni sul viaggio". Ha parlato anche Matteo Salvini, alleato del Cavaliere alle prossime elezioni, a In mezz'ora: "Sono scelte. E non le commento. Non voglio tediare gli elettori. Ma Berlusconi è liberissimo di andare in Tunisia". Poi, è arrivata la precisazione da Arcore.   

© Riproduzione riservata 14 gennaio 2018

Da - http://www.repubblica.it/politica/2018/01/14/news/berlusconi_craxi_bobo_viaggio_hammamet-186495173/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P1-S2.5-T2
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« Risposta #121 inserito:: Settembre 23, 2018, 04:45:30 pm »

Pd, Calenda cancella l'invito a cena ai tre big del partito.
Renzi era pronto a sfilarsi, Calenda cancella l'invito a cena ai tre big del partito.
In mattinata l'ex ministro annuncia che Renzi, Gentiloni e Minniti hanno accolto la sua proposta.
Ma l'ex segretario frena: "Questi levano i vaccini, e i nostri parlano delle cene. Roba da matti".
Zingaretti risponde con una sera in trattoria insieme a un imprenditore, uno studente, un professore, un amministratore, un professionista, un volontario.
E alla fine lo stesso Calenda decide: "Non se ne fa nulla"

Di GOFFREDO DE MARCHIS
17 settembre 2018

ROMA. Il tema ha monopolizzato la discussione nel Pd per due giorni (insieme all'idea di Orfini di sciogliere il partito e rifondarlo). L'invito a cena da parte di Calenda a tre big del partito - Renzi, Gentiloni e Minniti - è stato oggetto di polemiche, ironie e contromosse (un'altra cena ma in trattoria da parte del governatore del Lazio Zingaretti). Proviamo a riorganizzarci e ad evitare la subalternità ai 5 Stelle, aveva detto Calenda. È finita con un tweet serale dello stesso ex ministro dello Sviluppo. Dopo un'ondata di dichiarazioni e una presa di distanza di Matteo Renzi.

Carlo Calenda
@CarloCalenda
 Dopo 24h di polemiche interne e amenità varie, a partire dalla disfida delle cene, ho cancellato l’incontro. Lo spirito era quello di riprendere un dialogo tra persone che hanno lavorato insieme per il paese e aiutare il @pdnetwork . In questo contesto è inutile e dannoso.

L'INCONTRO VOLUTO DA CALENDA
In mattinata arriva la dichiarazione soddisfatta di Carlo Calenda: Matteo Renzi, Paolo Gentiloni e Marco Minniti hanno infatti accettato l'invito rivolto loro da Carlo Calenda. L'appuntamento non è più per martedì, come previsto inizialmente. "La data è stata spostata - spiega l'ex ministro dello Sviluppo economico rispondendo ad un suo follower su twitter - e per evitare l'ennesimo tormentone sul PD rimane riservata". Ma Calenda si è detto molto contento: "È un gesto di responsabilità di tutti i partecipanti. Bene così. Ottima notizia". Questo, almeno, fino alla frenata di Matteo Renzi.

APPROFONDIMENTO
Pd, ormai due partiti in uno. I renziani senza candidato: si sfila anche Delrio
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LA CONTROCENA DI ZINGARETTI
Qualche ora dopo, ecco l'annuncio di Nicola Zingaretti, per ora l'unico candidato ufficiale alle primarie del Pd: una controcena con un imprenditore, un operaio, uno studente, un professore, un volontario, un professionista. In altre parole i rappresentati delle diverse categorie sociali italiane. "Per un congresso diverso, aperto e partecipato, la prossima settimana - ha spiegato il governatore del Lazio - ho organizzato in trattoria una cena con un imprenditore del Mezzogiorno di una piccola azienda, un operaio, un amministratore impegnato nella legalità, un membro di un'associazione in prima fila sulla solidarietà, un giovane professionista a capo di una azienda start up, una studentessa ed un professore di liceo".

"A tutti loro voglio chiedere - ha proseguito Zingaretti - che dobbiamo fare secondo voi? Dove abbiamo sbagliato? Come riprendere a lottare e vincere? Perché la nostra storia ricomincia così: ascoltando le persone". Poi, dopo aver definito sagge le parole di Gentiloni sul congresso, il governatore ha ricordato l'appuntamento con la sua iniziativa il prossimo 13 e 14 ottobre a Roma all' Ex Dogana, per Piazza Grande.

LA REPLICA DI CALENDA
La mossa di Zingaretti ha lasciato incredulo Calenda: "Una controcena? Non credo. Anzi lo escludo. Zingaretti è persona troppo intelligente per 'rispondere' così a un incontro tra quattro persone che peraltro non è fatto contro nessuno ma solo per confrontarsi tra ex colleghi di governo. Evitiamo interpretazioni che non reggono". Dopodiché il ministro è tornato sulla sua proposta di andare "oltre il Pd". "Oggi il partito - ha argomentato - è un tutti contro tutti. Non si può andare avanti così. Va fatta una segreteria costituente, con persone che hanno una voce pubblica, anche con sindaci come Sala o Gori. Poi si fa un congresso rapidamente e si elegge, che so? Zingaretti. Ma chi vince deve aver chiaro che andare alle Europee così è un suicidio. Ci sono persone disposte ad impegnarsi ma non con il solo Pd" ha detto l'ex ministro intervistato da Tgcom 24. "Oggi la capacità di rappresentare un pezzo ampio di società il Pd da solo non c'è l'ha più - ha rilanciato -  Occorre qualcosa che va oltre".

LA PRESA DI DISTANZA DI RENZI
Nel pomeriggio, mentre in rete esplodono le ironie sulla cena a quattro, dalla Cina Matteo Renzi ha preso le distanze: "Questi levano i vaccini, e i nostri parlano delle cene. Roba da matti", ha detto ai suoi collaboratori.

EMILIANO: "LORO CENANO, GLI ITALIANI STANNO FUORI"
Durissimo, sull'iniziativa delle cene, uno dei leader della minoranza interna: il governatore della Puglia, Michele Emiliano: "La questione della cena mi sembra un metodo sul quale avevo sentito molte volte renzi dire che non gli piaceva partecipare a caminetti. Evidentemente ha cambiato idea. È una modalità politica che ancora una volta lascia fuori gli italiani, la struttura del partito. Pensano di essere dentro ancora una struttura che gli consente di prendere decisioni durante una cena. E questo la dice lunga sulla crisi profondissima del partito". Una stroncatura anche da un ex parlamentare dem, Stefano Esposito: "Se potete datevi tutti una sana regolata. Se potete e se volete. Un abbraccio"

PRODI: "DIFENDIAMO L'UE, SOVRANISMO È UN SUICIDIO"

E mentre i big del Pd dibattono del congresso, uno dei più autorevoli fondatori del partito, Romano Prodi, lancia l'allarme contro il sovranismo in Europa: “È un suicidio. O stiamo assieme e abbiamo una parola nel mondo, oppure torniamo al sovranismo e non abbiamo nessuna parola", ha detto l'ex premier intervenendo a una conferenza a Bolzano.
 
© Riproduzione riservata
17 settembre 2018

Da - https://www.repubblica.it/politica/2018/09/17/news/pd_calenda_cena_confermata-206663169/?ch_id=sfbk&src_id=8001&g_id=0&atier_id=00&ktgt=sfbk8001000&ref=fbbr
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