Prepararsi a una possibile guerra: la Germania e i Paesi nordici mettono in allerta i cittadini
Corsi, app informative e opuscoli dettagliati spiegano come costruire rifugi, accumulare scorte alimentari e affrontare la quotidianità senza l’elettricità
di Monica Coviello
1 dicembre 2024
Se la prospettiva di una guerra che si estenda in Europa sembra remota per molti Paesi, altri, allarmati dalla crescente tensione geopolitica, la stanno prendendo in considerazione e stanno adottando misure per rendere la popolazione kriegstüchtig («capace di combattere»), come dice il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius. La Germania e diversi Paesi nordici hanno intensificato le misure per preparare i cittadini a scenari di crisi o guerra, con iniziative che spaziano da app informative a opuscoli dettagliati. Questi strumenti spiegano come costruire rifugi, accumulare scorte alimentari e affrontare una quotidianità senza elettricità.
Germania: un app per localizzare rifugi
La Germania sta sviluppando un’app per individuare i bunker più vicini in caso di attacco. Il numero di rifugi pubblici in Germania è attualmente insufficiente: circa 600 strutture con una capacità complessiva di 480.000 persone in un Paese di 84 milioni di abitanti. Molti di quelli che erano stati costruiti durante la guerra fredda sono stati smantellati, ma il governo ha lanciato un piano nazionale per riconvertire spazi pubblici – come stazioni della metropolitana e cantine di scuole e uffici comunali – e imporre ai costruttori di integrare rifugi sicuri nelle nuove abitazioni, seguendo l’esempio della Polonia. Anche le famiglie sono state invitate ad adattare spazi privati, come cantine e garage, per renderli rifugi in caso di emergenza.
Svezia: una tradizione di preparazione civile
In Svezia, un opuscolo intitolato If Crisis or War Comes (Se arriva una guerra), distribuito a milioni di famiglie, fornisce istruzioni su come affrontare emergenze come attacchi militari, blackout e scarsità di risorse. Il manuale, originariamente diffuso durante la seconda guerra mondiale, è stato aggiornato con consigli su sicurezza digitale, utilizzo delle latrine senza acqua e approvvigionamento di beni essenziali.
Norvegia: un vademecum per la sopravvivenza
Anche la Norvegia ha distribuito un opuscolo simile, che invita i cittadini a prepararsi per eventi come attacchi, cambiamenti climatici e cyberattacchi. Viene consigliato di accumulare provviste alimentari per almeno una settimana, tra cui cracker, legumi in scatola, cioccolato, miele e frutta secca, oltre a medicine essenziali come le compresse di iodio per emergenze nucleari. Il governo norvegese sottolinea inoltre l’importanza di tenere del denaro contante, più carte di credito e di verificare regolarmente l’ubicazione dei rifugi locali.
Finlandia: «Saresti in grado di sopravvivere 72 ore?»
La Finlandia, che condivide un confine di 1.340 chilometri con la Russia, ha creato una piattaforma online chiamata 72tuntia.fi per insegnare ai cittadini come affrontare emergenze di breve durata, dalle interruzioni idriche agli incendi, fino ai conflitti armati. La piattaforma fornisce test pratici per verificare la propria preparazione e offre suggerimenti per rafforzare la resilienza psicologica e la sicurezza personale. Suvi Aksela, dell’associazione nazionale femminile per la preparazione alle emergenze (Nasta), ha spiegato che il limite di 72 ore è considerato il minimo essenziale per affrontare una crisi. L’invasione russa dell’Ucraina ha rappresentato un campanello d’allarme per i Paesi nordici: in Finlandia, ad esempio, sono aumentate le vendite di radio a batterie e i corsi di preparazione emergenziale hanno registrato un boom di iscrizioni.
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