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Autore Discussione: DIARIO VENETO (1)  (Letto 92111 volte)
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« Risposta #120 inserito:: Novembre 11, 2009, 04:39:20 pm »

Ai responsabili dell'azienda contestata la frode fiscale

Venezia: evasione fiscale da 600 milioni per il Gruppo Pam, indagati i vertici

La nota società proprietaria di ipermercati secondo le Fiamme Gialle avrebbe evaso Iva per 120 milioni


VENEZIA - Un'evasione fiscale di circa 600 milioni di euro è stata accertata dalla Guardia di finanza di Venezia nei confronti del Gruppo Pam, la nota società proprietaria, tra l'altro, degli ipermercati Panorama.

Il vertice dell'azienda, secondo quanto si è appreso, è indagato per frode fiscale.

Alla società è stata inoltre contestata un'evasione dell'Iva per 120 milioni di euro. Sulla vicenda gli inquirenti mantengono uno stretto riserbo.


11 novembre 2009
da corriere.it
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« Risposta #121 inserito:: Novembre 18, 2009, 10:21:22 am »

Truffe allo Stato, il rapporto Brunetta rivela che il Veneto è peggio di Napoli
 
             

Che la Sicilia sia al primo posto per il numero di truffe ai danni dello Stato uno se lo può anche aspettare.

Ma che subito dopo ci sia il Veneto, ben davanti alla Campania, è davvero sorprendente.

Eppure, sono questi i dati del rapporto sulla trasparenza presentato ieri dal venezianissimo ministro Renato Brunetta.

da ilgazzettino.it



 
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« Risposta #122 inserito:: Novembre 22, 2009, 10:44:57 am »

La pubblicazione sostenuta e finanziata dal responsabile regionale all'Istruzione

Le accuse dell'opposizione e lo stupore dei docenti.

La difesa: "Non parla di storia"

Vicenza, libro sul Muro copiato dal web distribuito a scuola, sponsor l'assessore

di CLAUDIO MALFITANO


VICENZA - Quattro clic di mouse e un po' di ideologia di destra: ecco com'è nato il libretto sul ventennale dalla caduta del muro di Berlino che la Provincia di Vicenza e l'assessore regionale all'Istruzione Elena Donazzan hanno fatto distribuire in tutte le scuole della provincia. E' l'accusa dell'esponente del Pd vicentino Matteo Quero.

Le contestazioni. Sotto accusa sono l'associazione Strade d'Europa, presieduta da Michele Bonanno, l'autore del libretto, il 22enne Andrea Guglielmi ed Elena Donazzan, l'assessore regionale che ha promosso e sostenuto (con 15 mila euro) tutta l'operazione. Accuse circostanziate e anche documentate: una buona parte del libro è stata copiata da diversi siti web. A partire ovviamente da Wikipedia, l'enciclopedia on line in cui tutti possono aggiungere e condividere informazioni. Ma non solo: il giudizio su un'Europa diventata dopo la seconda guerra mondiale il "protettorato condominiale di due potenze" è tratto pari pari dalla recensione di un libro di Sergio Romano scritta dal maggiore Rosario Castelli e pubblicata sul sito Carabinieri. it. E poi via via scopiazzando, ha spiegato il consigliere provinciale del Pd Matteo Quero: "Quel libro è un raffazzonato centone, un collage raccogliticcio da fonti eterogenee, compreso un sito turistico sulla Germania e gli interventi di un parlamentare del Pdl ai convegni di Azione Giovani. Il tutto condito con un corredo fotografico in cui le croci celtiche vengono presentate come simbolo di spiritualità irlandese".

I docenti. Il fatto che il libretto promosso dalla Regione fosse arrivato sui banchi di tutti i ragazzi vicentini non è andato giù agli insegnanti dell'Itis Rossi, che hanno scritto una lettera aperta alla Donazzan: "E' una silloge priva di organicità e soprattutto non accompagnata da alcun apparato critico. Anche la più modesta delle tesine dei nostri studenti non manca mai almeno di riferimenti bibliografici", spiegano i prof, segnalando malignamente anche un errore ortografico nella prefazione scritta dall'assessore. Una pubblicazione bocciata anche dai consiglieri regionali del Pd, che l'hanno bollata come "iniziativa da MinCulPop", ricordando la propaganda fascista.

La replica. "Non accetto lezioni di stile da un signore che è stato trovato ubriaco alla guida in una rotonda frequentata da prostitute. Direi che proprio non può parlare", è la reazione stizzita dell'assessore regionale all'istruzione Elena Donazzan, che poi accetta di entrare nel merito delle accuse: "L'associazione Strade d'Europa è stata l'unica a fare una proposta sul tema della caduta del muro di Berlino. Per questo ho deciso di patrocinarla e finanziarla - spiega -. Ma si tratta di un elaborato, non di un trattato. Scritto da giovani per i giovani. E tratta marginalmente di storia, si parla più dell'Europa di oggi". Nessuno scandalo nel copia e incolla? "E' una ricerca su testi: ovvio che dei giovani navighino su Internet - risponde l'assessore - e i professori dell'Itis Rossi si vergognino del loro livore politico.
(da Il Mattino di Padova)

© Riproduzione riservata (21 novembre 2009)
da repubblica.it
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« Risposta #123 inserito:: Dicembre 29, 2009, 11:04:22 am »

Con la Puppato l'ex rettore di Ca' Foscari e molti amministratori locali
 

TREVISO (28 dicembre) - Sono già una cinquantina i comitati elettorali per Laura Puppato presidente del Veneto. Dopo appena due giorni di lavoro, sono centinaia i cittadini che hanno aderito attraverso Facebook e hanno sottoscritto l’appello di Marco Paolini e Andrea Zanzotto sul sito petizionionline.it.

Al sindaco di Montebelluna in queste ore è giunto l’appoggio dell’ex rettore di Ca’ Foscari Pierfrancesco Ghetti, di Giuseppe Civati e di Ivan Scalfarotto, vicepresidente nazionale del Partito democratico. Oltre a quello di Montebelluna (comitato regionale), sono sorti i comitati provinciali in ognuna delle altre sei province del Veneto. Si stanno strutturando in queste ore numerosi comitati comunali, ciascuno con un referente locale.

Dal Bellunese hanno dato il loro appoggioil segretario provinciale Lidia Maoret e numerosi amministratori; tra gli altri i sindaci di Ponte nelle Alpi, Pieve di Cadore e Pieve D’Alpago, il consigliere regionale del Pd Guido Trento, la vicepresidente dell’assemblea regionale del Pd Claudia Bettiol e Valerio Tabacchi, membro dell’esecutivo regionale del Pd. In provincia di Padova hanno aderito l’assessore comunale di Cadoneghe Silvio Cecchinato (Italia dei Valori), Marcello Volpato, ex sindaco di Camposampiero, Maurizio Osti, componente della Direzione regionale del Pd e alcuni coordinatori di circolo, tra gli altri quello di Camposampiero e Trebaseleghe.

In provincia di Venezia hanno aderito Stefania Busatta, vicesindaco di Spinea e consigliere provinciale. A Rovigo l’assessore provinciale alle politiche giovanili Leonardo Raito – che sta lavorando alle costituzione della rete di comitati comunali – e il consigliere comunale Claudio Curina. A Vicenza il consigliere comunale Giovanni Diamanti e in provincia di Verona Silvio Gandini, ex sindaco di Legnago, e Fosco Frapporti.

Nel Trevigiano pronti i comitati di Treviso, Mogliano, Valdobbiadene, Pieve di Soligo, Farra di Soligo, Cison, Follina, Vittorio Veneto, Asolo, S. Zenone degli Ezzelini, Maserada, Povegliano. Altri venti comitati sono stati finora costituiti nelle altre province: tra gli altri Belluno, Asiago, Rovigo, Spinea, Camponogara, Vigonza, Cadoneghe, Camposampiero, Verona. Hanno sottoscritto l'appello molti sindaci e amministratori locali. Tra questi, Floriana Casellato di Maserada, Renzo Tonin di Follina, Mauro Furlanetto di Monfumo, Fausto Gottardo di Giavera del Montello Giuseppe Scriminich di Cavaso del Tomba, Sergio Zappalorto di Povegliano, Angelo Ceccato di Caerano San Marco, Daniela Marzullo di Casier, Bruna Battaglion di Casale sul Sile.

da ilgazzettino.it
 
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« Risposta #124 inserito:: Dicembre 16, 2017, 11:17:06 am »

Zonin, nega tutto e si lamenta di aver perso soldi

L'ex presidente e numero uno della Popolare di Vicenza si difende su tutti i fronti davanti alla Commissione d'inchiesta e nega anche di essere stato a conoscenza dei finanziamenti baciati

13 Dicembre 2017

ROMA - "Purtroppo ho perso anche io dei soldi", così l'ex presidente della Popolare di Vicenza Gianni Zonin ha risposto, entrando a San Macuto per l'audizione presso la commissione di inchiesta sulle banche, a chi gli chiedeva delle perdite subite da migliaia di risparmiatori a causa del crac della banca. Zonin, loden verde e valigetta di pelle marrone, era accompagnato dal suo avvocato e si è detto "tranquillo". L'audizione dell'ex patron della Vicenza è stata anticipata a oggi perché venerdì 15 (data in cui era stata in un primo tempo fissata) è prevista l'udienza preliminare del processo che lo vede imputato a Vicenza. (ANSA).

"Inviterei l'audito a non soffermarsi su aspetti processuali o a svolgere la propria difesa, questo non è un tribunale né un organo inquirente, non è un quarto grado di giudizio". Così il presidente della Commissione d'inchiesta sulle banche Pier Ferdinando Casini ha aperto l'audizione dell'ex presidente della Popolare di Vicenza Gianni Zonin. Casini ha ricordato come Zonin viene audito "in libera audizione con la facoltà farsi assistere da avvocato. Tale disposizione è analoga al regolamento della Commissione Antimafia". Non è quindi un'audizione testimoniale ma "il presidente si riserva la facoltà di trasmettere il resoconto stenografico all'autorità giudiziaria". "Le finalità politiche e istituzionali della commissione inchiesta non coincidono con quelle dell’Autorità giudiziaria, solo a essa spetta il compito di individuare delle responsabilità penali. Questa non è una sede processuale parallela e una duplicazione del processo".

"I rapporti con le istituzioni sono sempre stati improntati alla massima trasparenza e disponibilità perché questa era la filosofia del nostro cda" lo ha detto l'ex presidente di Banca Popolare di Vicenza, Gianni Zonin, in audizione alla commissione banche rispondendo al senatore Augello che gli chiedeva dei rapporti con la Banca d'Italia e Consob.

Zonin, nessuna pressione Bankitalia fusione con Veneto Banca. Era nostra idea ma non ci fu volontà dall'altra parte. "Non c'è stata nessuna pressione da nessuno e in nessun modo, era una idea del cda e del sottoscritto di avviare un processo" con Veneto Banca". Zonin ha confermato l'incontro del 27 dicembre 2013 con il presidente di Veneto Banca Trinca in "una mia azienda agricola nel Friuli". Zonin ha ribadito la validità di quella fusione che avrebbe creato "un grande gruppo veneto" ma "non c'era la volontà dall'altra parte".

Banca Popolare di Vicenza predispose un'Opa su Etruria ma la banca toscana diede risposta negativa e quindi "abbiamo accantonato".  "Su Etruria - ha detto - c'è stato un dossier di Lazard che diceva che sul mercato c'era qualche opportunità e Rothschild ci aveva indicato che era possibile acquisire Etruria". Quest'ultima aveva infatti due vantaggi per la Vicenza, ha spiegato, "noi eravamo già presenti in Toscana attraverso Cariprato e con Etruria saremmo diventati secondo istituto in Toscana dopo Mps. Ci siamo rivolti a Mediobanca come advisor per vedere il range in cui era possibile trattare sul prezzo". Zonin ha quindi spiegato che "siamo arrivati anche a predisporre un'Opa" valutando da 0,90 a 1 euro le azioni, "abbiamo fatto un'Opa da 212 milioni e 500 mila euro. La loro risposta fu negativa e quindi abbiamo accantonato". Zonin ha quindi ribadito che "avevamo fatto un'offerta con Mediobanca e loro non ritenevano di accettare e quindi abbiamo chiuso il capitolo".

"In 19 anni non ho mai partecipato ai comitati esecutivi, non c'era l'intromissione della presidenza", ha detto Zonin, ricordando come il "presidente non aveva deleghe né poteri se non quelli riservati al presidente e a salvaguardare l'immagine dell'istituto" e per questo le delibere sui finanziamenti erano di competenza dei rispettivi organi. Il consiglio di amministrazione della Popolare di Vicenza non ebbe mai la conferma da parte degli organi di controllo interno, audit e consiglio sindacale, della presenza di finanziamenti baciati. Zonin ha ricordato che "nel 2014 un dipendente che aveva cambiato banca aveva scritto una lettera dicendo che in qualche filiale venivano fatti finanziamenti baciati. La lettera data al direttore generale e a diversi uffici e alla fine l'organo di controllo ha guardato, ma non ha trovato nulla". Zonin ha quindi aggiunto che poi nella primavera 2014 durante l'assemblea un socio rivolgendosi al presidente del collegio sindacale aveva parlato dell'esistenza di baciate. " Il collegio sindacale ha fatto verifiche e dopo due o tre mesi ha verbalizzato che non aveva trovato nessun finanziamento baciato. Il cda ha sentito queste parole ma anche conferma di uffici preposti che non c'era niente".

FOL-DOA
Bpvi: Zonin, ambasciatore Washington mi presentò Falchi Ex capo segreteria Bankitalia curava rapporti internazionali (ANSA) - ROMA, 13 DIC - Gian Andrea Falchi "mi fu presentato dall' ambasciatore italiano a Washington che mi disse che questa persona stava per andare in pensione e che poteva darci una mano in un momento di cambiamento anche delle leggi sul mondo bancario" e nei rapporti con la Bce. E' quanto afferma l'ex presidente di Bpvi Gianni Zonin alla domanda del deputato Dal Moro (Pd) sull'assunzione come consulente di Falchi, già a capo della segreteria particolare di Banca d'Italia. "Io mi aspettavo - replica Zonin a Dal Moro - mi dicesse grazie di andare a prendere una persona di elevato standing. Noi eravamo una una banca di provincia" e servivano quindi una persona che "poteva essere di aiuto come consulente" per i "rapporti internazionali". "Io ragiono da imprenditore. Se poi su ogni scelta si vede il lato negativo..." conclude Zonin. (ANSA).

DOA-FOL
Bpvi: Zonin, porte girevoli? Unicredit ha preso top Bankitalia Ex presidente, istituto ha fatto benissimo (ANSA) - ROMA, 13 DIC - "Anche ora Unicredit ha preso il top della Banca d'Italia (Fabrizio Saccomanni ndr) e dico che ha fatto benissimo": così l'ex presidente della Popolare di Vicenza Gianni Zonin risponde al deputato Dal Moro (Pd) che, in commissione d'inchiesta sulle banche, gli chiede del fenomeno delle 'porte girevoli' di ex funzionari pubblici assunti dalla banca. Zonin dopo che Dal Moro ha elencato una lista di varie persone assunte nel corso degli anni e provenienti da organi di vigilanza e Gdf, ha replicato come "non era compito del presidente assumere personale, veniva assunto dal dg che faceva le sue scelte e, se si trattava di dirigenti, portava il nome in consiglio. Le cose le ho viste dopo quando arrivavano in consiglio. Io comunque guardo se le persone sono brave serie e se sanno portare avanti la banca, il resto non è compito mio".(ANSA).

DOA
Bpvi: Zonin, seppi di baciate da Bce il 7 maggio 2015

(ANSA) - Roma, 13 dic - Dell'esistenza di finanziamenti baciati "io l'ho saputo il 7 maggio 2015 dal capo ispettore Bce che mi ha convocato d'urgenza a Milano". E' quanto ha detto l'ex presidente della Popolare di Vicenza Gianni Zonin in audizione alla commissione di inchiesta sulle banche, riferendo di averne subito chiesto conto telefonicamente al direttore generale. (ANSA).

FOL-DOA
Bpvi: segretata audizione Zonin dopo circa un’ora lavori

(ANSA) - ROMA, 13 DIC - L'audizione dell'ex presidente della Popolare di Vicenza Gianni Zonin, in Commissione d'inchiesta sulle banche, è stata segretata dopo circa un'ora dall'inizio dei lavori. La decisione, disposta dal presidente Pier Ferdinando Casini, è stata richiesta dal deputato Dal Moro (Pd) che stava formulando a Zonin diverse domande sui rapporti con gli organi di vigilanza interni ed esterni. (ANSA).

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© Riproduzione riservata13 Dicembre 2017

DA - http://www.repubblica.it/economia/finanza/2017/12/13/news/zonin_nega_tutto_e_si_lamenta_di_aver_perso_soldi-184032061/?ref=RHPPBT-VE-I0-C6-P12-S1.6-T1
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« Risposta #125 inserito:: Gennaio 30, 2018, 01:40:33 pm »

25 GENNAIO 2018

Il Consolato giapponese avvisa i propri connazionali: "A Venezia vi truffano"

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