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Autore Discussione: Presunta truffa dei pozzetti spia nelle discariche di Zermeghedo (Vi)  (Letto 3504 volte)
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« inserito:: Aprile 09, 2010, 04:40:32 pm »

Il caso

Rifiuti pericolosi: indagati Gardini, Ciambetti e Conta

Vicenza, l'inchiesta sullo smaltimento di liquidi pericolosi era nata da un servizio di «Striscia».

Sessantacinque persone coinvolte, tra politici e imprenditori


VICENZA - Le accuse ipotizzate dalla procura di Vicenza vanno dal traffico illecito di rifiuti, al falso, alla truffa ai danni di Arpav e all’abuso d’ufficio. L'indagine coordinata dall'ex pm vicentino Angela Barbaglio, attuale procuratore aggiunto di Verona, iniziata nel 2005 riguarda la gestione del consorzio Medio-Chiampo e del depuratore di Montebello dentro cui si sarebbero smaltiti per anni senza autorizzazioni rifiuti liquidi pericolosi con gravissime ripercussioni sull'ambiente dei fiumi vicentini e veronesi. Un storia nata da un servizio di «Striscia la Notizia» che smascherò una presunta truffa dei pozzetti spia nelle discariche di Zermeghedo (Vi). Nei giorni scorsi sono stati notificati gli avvisi di conclusione indagine nei riguardi di ben 65 persone: politici regionali di maggioranza e opposizione appena rieletti, sindaci, dirigenti regionali e i componenti della commissione tecnica regionale ambiente, un nutrito numero di imprenditori e l'ex gestione del consorzio Medio-Chiampo.

Le accuse, tutte da dimostrare, sono contenute in sette pagine dettagliate che sono state recapitate ai legali delle persone coinvolte che hanno ora qualche settimana per farsi interrogare e produrre delle memorie difensive, dopo di ciò la procura deciderà chi eventualmente chi mandare a processo o prosciogliere. Gli indagati con l'accusa di abuso d’ufficio sono 24 persone tra i cui spiccano i nomi di Elisabetta Gardini, Roberto Ciambetti, Giuliana Fontanella, l’ex assessore regionale all’Ambiente Giancarlo Conta, l’ex sindaco di Arzignano Gianfranco Signorin e Maria Pia Ferretti. I componenti della Settima commissione regionale Maurizio Conte, Giuseppe Berlato Sella e Andrea Astolfi, i consulenti esterni regionali Corrado Benetollo, Alessandra Maule, Giuseppe Boschetto (attuale sindaco di Lonigo), Ruggero Marzotto. I componenti della Commissione tecnica regionale ambiente Andrea Costantini, Michelangelo Bullo, Gisella Penna, Luisa Marchiori, Franco Biasia, Sara Ormesani, Andrea Penzo, Francesca Famelici, Michele Pezzetta e Fabio Strazzabosco.

Con l'accusa di truffa ai danni di Arpav sono indagati i vertici del consorzio Medio-Chiampo in carica fino al 2008 e i manager: Piergiorgio Rigon, Lino Zerbato, Stefano Paccanaro, Luigi Culpo, Tiziana Piras, Davide Zannato, Giovanni Bartucci, Stefania Malesan, Gianna Tasson, Giorgio Bronzi e Fabrizio Cenzato, 49 anni, Gambellara. Con l'accusa di aver scaricato i rifiuti liquidi, anche pericolosi, sono invece coinvolti 30 imprenditori vicentini e padovani: Irico Nicoletti, Antonella Zordan, Giampaolo Urbani, Alessandro Perlati, Luciano Zolin, Giuseppe Bonato, Giovanni Pretto, Giancarlo Tamburin, Antonio Scolaro, Eugenio Scolaro, Gianni Brolo, Vittorio Zaffari, Fabio Crestani, Luigi Storato, Ruggero Zoso, Gianluigi Marchetto, Mauro Prandini, Bruno Pellizzari, Antonio Bonazzi, Andrea Busolo, Doranna Folco, Sandra Dal Grande, Antonio Bicego, Paolo Crestani, Oscar Sbicego, Lorenzo Saggioro, Teresa Ceresato, Francesco Villatora, Roberto Giacomazzi, Maria Luigia Carbognin.

Tommaso Quaggio
09 aprile 2010© RIPRODUZIONE RISERVATA
da corrieredelveneto.corriere.it
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