LA-U dell'OLIVO
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Autore Discussione: LETTERA D'INTENTI - (Giugno 2002 nasce LA U)  (Letto 9510 volte)
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« inserito:: Agosto 12, 2007, 04:43:27 pm »

LA-U

Vogliamo farla nascere come Associazione tra Ulivisti?

Qual è l'obiettivo che ci unisce?


Abbiamo elaborato alcuni spunti di riflessione, e li abbiamo inseriti molto schematicamente in questo documento che non costituisce Atto Costitutivo della Libera Associazione tra Ulivisti. È un manifesto, una sorta di “Dichiarazione d’intenti”, come tale non è intangibile, muterà anzi al mutare delle posizioni politiche che nell’ambito della Coalizione evolveranno, con la finalità di mantenere l’apporto collaborativo di tutti noi all'Ulivo, il più aderente e proficuo possibile rispetto alle realtà politiche sociali ed economiche del Paese.

Lo pubblichiamo e vorremmo fosse oggetto di critiche propositive, infatti, con ciò non proponiamo alla comunità Ulivista della rete un semplice invito ad esprimersi in merito, ma chiediamo un contributo alla stesura del vero e proprio progetto di costituzione de LA-U che, nella sua versione definitiva, come già detto in altre occasioni, vorremmo fosse il risultato di un lavoro di analisi e sintesi delle idee, attese e prospettive che, ciascuno di noi singolarmente e tutti insieme, immaginiamo debba essere il percorso della nostra Associazione.

Un lavoro cooperativo e democratico di quanti ritengono di voler collaborare e tra cui intendiamo porci in posizione paritaria nell'avventura che insieme decidiamo di intraprendere e quali strade insieme decidiamo sia più proficuo percorrere per giungere alla meta comune che ambiamo raggiungere, un Ulivo forte ed unito.

Dopo quasi due anni che dialoghiamo nei vari forum di CentroSinistra abbiamo la netta sensazione di avere conosciuto molti amici, discusso anche vivacemente con alcuni di loro, ricevuto informazioni che ci hanno permesso buoni approfondimenti e... molto altro ancora. Un aspetto su tutti è emerso, spesso spiacevolmente, tra noi è la nostra facile litigiosità!

Questa litigiosità che, con tanta buona volontà, potrebbe anche essere valutata come una "caratteristica" ottiene che nascano gruppi più o meno grandi che, coerenti con la nostra genetica, continuano le aspre discussioni al chiuso delle nuove torri d'avorio.


In conseguenza di ciò:

A) Gli aderenti alla Libera Associazione tra Ulivisti intendono mettersi nella condizione di non avere un leader, che pretenda di "orientarli"! Prevediamo invece la formazione di un Gruppo Dirigente dell'Associazione che sia eletto in tempi brevi.

B) Consapevoli che la provocazione e la litigiosità non producono frutti, stabiliamo norme di partecipazione che privilegiando il dialogo, anche acceso al limite, purché costruttivo, lascino libero lo scambio d'opinioni e consentano che le idee autentiche siano sempre ascoltate e discusse. In casi estremi, potrà rendersi necessario espellere chi dell'offesa, del litigio per il litigio, dell'arroganza fa il suo segno distintivo di partecipazione e non porti nessun contributo allo scambio d'opinioni.

Tenendo ben presente, se vogliamo essere Ulivisti, che si dovrà stare insieme pur provenendo da esperienze e convinzioni politiche diverse, che ci dovranno unificare e far riconoscere in una politica progressista, a patto che le diversità siano ben chiare e non incidano negativamente sul progetto generale di un Nuovo Ulivo. In questa nostra Associazione prevalga il senso dell'amicizia, sia protagonista la tolleranza a tutti i livelli sociali e culturali, ma non ci sia estranea l'intransigenza verso tutto ciò che non intende avvantaggiare l'Ulivo. Vorremmo che siano privilegiati gli approfondimenti, che si faccia in modo che i migliori emergano per il valore dei loro contributi e non per atteggiamenti o prese di posizione che tendono a sorpassare o prevaricare gli altri associati.


Quella che segue è una serie di domande/provocazioni, rivolte agli aderenti ed agli aspiranti associati con la speranza che questo contributo possa servire ad attivare e mantenere, nella Libera Associazione tra Ulivisti, la migliore disponibilità nel volersi rivolgere con chiarezza anche alle persone che non praticano la politica attiva, che non hanno profonda conoscenza degli accadimenti storici della politica etc.

In poche parole fare in modo che le persone che hanno interesse a frequentare LA-U riescano a comprendersi senza annoiarsi, senza sentirsi estranei nelle discussioni, senza essere costretti a prendere "lezioni private" per capire le intenzioni e i programmi dell’Associazione stessa.

Vorremmo che le domande che seguono stimolassero aderenti e simpatizzanti a collaborare a stendere il progetto dell'Associazione partendo, senza essere superficiali, dai quesiti e dalle considerazioni che scaturiscono nelle persone laiche, democratiche e progressiste.


1) Allo stato attuale delle politiche di CentroSinistra esiste l'Ulivo? L'Ulivo attualmente è poco più di un cartello elettorale. Abbiamo visto con quanta fatica è nata la Margherita, vediamo come faticano i DS a raggiungere una reale armonizzazione interna, e quanto timore abbiano di perdere il loro ruolo.
Attualmente quindi, l'Ulivo è quasi inesistente. E' su quel "quasi" però che a nostro avviso si deve lavorare, perché, dall'uomo della strada ai militanti dei partiti, molti sono disponibili a investire energie su questo progetto. L'ulivo esiste, seppure non in perfetta salute, grazie ai movimenti spontanei del popolo dell'Ulivo, cui noi della LA-U intendiamo portare il nostro contributo.

2) E' possibile che essere e definirsi Ulivisti possa servire a riconoscersi, non solo come appartenenti a partiti e movimenti progressisti e solidaristici, ma anche come cittadini che agiscono nel quotidiano ed abbiano interessi socio/culturali di un certo tipo? In poche parole essere Ulivisti può costituire una identità politica, sociale e culturale e così significare anche l'avere un certo particolare stile di vita e di comportamento nella società?
Noi riteniamo che essere Ulivisti, indipendentemente dalle idee politiche di origine, indipendentemente dalla religione e da altre filosofie, dovrebbe rappresentare anche "un'etica" nel comportamento pubblico e, perché no, privato.
L'Ulivo deve coltivare un'utopia "laica" aggiungendo il concetto di democrazia tra le prerogative degli uomini e delle donne che vi si riconoscono.
In sintesi pensiamo che questo sia proprio ciò che ci differenzia dalla destra.

3) Quest’Associazione intende agire in modo distinto dai partiti, per realizzare una "libertà" operativa guidata da logiche rigorosamente Uliviste. Noi riteniamo che in ogni caso, i contatti coi parlamentari e coi partiti siano essenziali, per la costruzione di una Federazione che sappia riunire in se varie espressioni sociali, grandi e piccole, privilegiando il rapporto con le singole persone che si riconoscano nei valori di CentroSinistra.
Nel fare questo, deve sviluppare e mantenere contatti, ci auguriamo fecondi, appoggiando e collaborando con parlamentari ed esponenti dei partiti progressisti di Centro e di Sinistra, indipendentemente dalla loro appartenenza.
I Parlamentari, a loro volta, dovranno sapersi attivare per valorizzare la partecipazione della base come elemento fondante del Nuovo Ulivo, riconoscendo in tal modo valore ad una nuova e più profonda partecipazione che il volontariato politico Ulivista esige gli sia riconosciuta. Concordiamo su questi punti?

4) È corretto quindi secondo noi affermare che LA-U vuole essere nell'Ulivo, quell'Ulivo del più ampio consenso sociale che tutti vogliamo. Nello stesso tempo la LA-U opera staccata dai partiti che lo compongono, agendo non "dentro" o "contro" ma "intorno" ad essi e attivandosi nel Paese, tra le persone e le associazioni, per facilitarne la migliore e più rapida realizzazione. Secondo noi l'Associazione deve essere indipendente, anche se deve essere disponibile ad accettare, ad ogni livello, chiunque sia capace di privarsi del tradizionale abito mentale dei partiti, per lavorare alla pari con gli altri alla costruzione del progetto. Siamo d'accordo?

5) E' possibile nei prossimi anni, ma iniziando da subito, creare una Federazione di Partiti Ulivisti, da intendersi però non in antitesi bensì come tappa preparatoria del Partito Unico, che operi nel Paese con pensieri, progetti e opere che intendono non solo governare, ma anche modificare il modo di fare politica in Italia e migliorare la nostra qualità della vita?
Noi pensiamo che ciò possa avvenire e, ritenendo doverosa un'accelerazione nei processi costitutivi dell'Ulivo che tutti sogniamo, auspichiamo che per le prossime elezioni il progetto sia già formulato.
Contemporaneamente sentiamo la necessità di creare una struttura tra Ulivisti, stabilizzata e capace di efficace operatività sul territorio.? Siamo d’accordo su questo punto?

6) Nel periodo successivo è possibile che tale Federazione, dopo un’adeguata fase di assestamento, si trasformi nel Partito Unico basato sulle tesi Uliviste, riviste e aggiornate alla luce delle vicende che contribuiremo a far evolvere, anche a livello internazionale? Pensiamo che sia possibile.
Per non disperdere consensi, però, siamo consapevoli sarà necessaria una costante opera di "ricerca e comunicazione" rivolta ad ogni realtà politica e sociale progressista e solidaristica, non solo inserita nei partiti, ma anche estranea ad essi.

7) È’ per noi fondamentale l'esigenza di mantenere rapporti visibili e concreti, di vicinanza operativa e politica, con il sito www.ulivo.it, per evitare dispersioni ed al contempo, aprirci a cooperazioni anche molto strette con altri siti Ulivisti già avviati. Intendiamo mantenere, inoltre, analogamente i rapporti più stretti possibili con tutti i gruppi che si richiamano all'idea di Ulivo: non volendo costituire solo un gruppo in più, ma anche un collegamento tra gruppi e realtà Uliviste. Concordiamo su questa necessità?

8) È’ nostra intenzione formare un gruppo di studio e di approfondimento sui temi ambientalisti in grado di descrivere seriamente i pericoli e i vantaggi che le diverse tecnologie offrono all'umanità, che abbia tra i compiti accettati, il promuovere e mantenere rapporti con le realtà vicine al Nuovo Ulivo che si occupano dei problemi dell'ambiente e della relativa qualità della vita compresi i movimenti globali. Siamo d’accordo su questa impostazione?

9) Con lo stesso criterio siamo del parere che sia istituito un gruppo di studio sui temi di "Consumo Consapevole", non allo scopo di seguire il velleitarismo di chi pretende di praticare il boicottaggio come metodo di protesta generica, quanto, invece per approfondire, in modo costruttivo e culturalmente elevato, la conoscenza dei fenomeni che stimolano i consumi e riflettere sulle azioni concrete, di informazione e formazione, da intraprendere per permettere ai Consumatori di valorizzare il proprio potere d'acquisto salvaguardando i loro veri interessi, non soltanto economici?

10) In tal modo riteniamo possibile che l'Associazione tenda a far conoscere la realtà produttiva delle aziende italiane, di piccole e medie dimensioni, che producono buona qualità e sono conosciute solo localmente, per la loro incapacità economica di pubblicizzarsi. La valorizzazione della produzione italiana di qualità e la genuinità dei prodotti di tali aziende, rispetto al potere della persuasione, che diffonde spesso prodotti di scarsa qualità, è un valore da salvaguardare? Riteniamo interessante e opportuno inserire nella nostra Associazione questo tipo di ricerca?

11) Prendendo spunto da recenti prese di posizione riteniamo che uno degli aspetti fondamentali che le forze interessate all'Ulivo debbano chiarire sia la "difficoltà a rispondere alla richiesta di individualismo", che molti considerano e la sinistra europea ha dimostrato essere, causa delle recenti sconfitte elettorali. La difficoltà è anzitutto culturale, almeno in Italia, nel contesto di un elettorato diessino che ancora oggi, si ritiene consideri "l'individualismo come una brutta parola." Quale deve essere la posizione de LA-U rispetto a questo tema (individualismo, personalismo, solidarismo, senso della Collettività e dello Stato), tenendo conto che è “personalistico”, nell’accezione negativa che a tale parola si attribuisce, ogni atto che privilegi l’individuo singolo, ma anche il gruppo, a discapito della collettività e che però contestualmente tale concetto nulla ha a che vedere con l’esigenza sociale e politica di mantenere la “persona” al centro delle proprie azioni. In particolare siamo d'accordo che la capacità della coalizione di Ulivisti di tornare al Governo si misurerà anche in base alla sua capacità di saper proporre e difendere una moderna visione degli obiettivi politici in cui individualismo e solidarismo, siano motivo di riflessioni unificanti nel Paese?

12) Tra i forum tematici de LA-U proponiamo che ce ne siano di riservati al mondo gay, agli anziani, all'handicap come luoghi di discussione sulle loro problematiche, salvaguardando la spontaneità della partecipazione dei singoli partecipanti. Siamo d'accordo?

13) Analogamente negli stessi forum tematici, possono ritenersi opportuni spazi dedicati alla pubblica amministrazione ed al suo rapporto con i cittadini e le imprese?

14) Vogliamo verificare se i nostri giovani sono interessati a gestirsi uno spazio, come per esempio quello di recente costituzione dei "Studenti per l’Ulivo", con ampia libertà di ammobiliarlo nel modo che ritengono più opportuno, liberi di interagire il più possibile tra loro e con i loro ospiti?

15) LA-U deve ignorare i conflitti di vertice, puntando a raccogliere al suo interno la "vera base Ulivista" e con quella riuscire ad essere visibile nel paese allo scopo di consolidare dal basso le motivazioni reali e profonde dello stare insieme nell'Ulivo da parte dei singoli partiti della coalizione?

Noi per ora ci fermiamo qui.


Firmato
LA-U Il Gruppo di  Lavoro

Giugno 2002
« Ultima modifica: Gennaio 11, 2011, 04:19:46 pm da Admin » Registrato
Admin
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« Risposta #1 inserito:: Agosto 12, 2007, 05:38:44 pm »

Questa lettera-manifesto fu stesa da me e pochissimi amici dell'Ulivo, nel Giugno 2002.

Si sperava che intorno a questi propositi e proposte si formasse una libera associazione di ulivisti da incontrare in www.liberaassociazionetraulivisti.org -

La cosa non avvenne e per tutti questi anni io ho resa viva, quella speranza, come un feto nel limbo politico da cui, però, non sono/siamo riusciti a farla emergere.

In un attacco di virus (o altro) di pochi mesi fa andò perso l'archivio di news di 5 anni.

L'ho ripreso in questa forma che oggi diviene il forum di http://forum.laudellulivo.org/index.php.

www.liberaassociazionetraulivisti.org si ferma qui. Ma non si cancella!

La nascita del PD ci impone di concentrare il lavoro su www.ulivo.it - ma sono molte le premesse che ci preoccupano - .

Se con la nascita del PD si vuole frenare il cammino verso il vero Ulivo, rilancerò (spero con maggior successo) l'idea di una associazione tra ulivisti che si riunisca attorno ai partiti ricercando una volontà di partecipazione più determinata di quella attuale con cui riprendere le tesi uliviste "prodiane"... anche oltre Prodi, che a fine legislatura lascia la politica.

ggiannig 
« Ultima modifica: Luglio 03, 2008, 09:46:37 am da Admin » Registrato
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« Risposta #2 inserito:: Marzo 20, 2008, 02:32:47 pm »

Quanto scritto nel 2002 deve essere adattato ai tempi attuali... e prevedibili per il futuro.

Ma non compirò da solo un simile adattamento, il mio impegno nel localismo veneto se mi riuscirà di portarlo avanti mi permetterà di fare finalmente con un lavoro in team le necessarie rivisitazioni.

ciao
ggiannig
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« Risposta #3 inserito:: Maggio 08, 2008, 06:28:29 pm »



Questo messaggio lo dedico ai folli.

A tutti coloro che vedono le cose in modo diverso.

Potete citarli. Essere in disaccordo con loro.

Potete glorificarli o denigrarli, ma l'unica cosa che non potete fare è
ignorarli.

Perchè riescono a cambiare le cose.

E mentre qualcuno potrebbe definirli folli, io ne vedo il genio.

Perchè solo coloro che sono abbastastanza folli da pensare di poter cambiare
il mondo, lo cambiano davvero.


(Mahatma Gandhi)


da Spaziolibero mailing list
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« Risposta #4 inserito:: Novembre 11, 2009, 04:36:04 pm »

VENT'ANNI

di Arturo Parisi


A venti anni dalla caduta del Muro di Berlino, con la elezione di Pierluigi Bersani alla guida del Pd e la ricomposizione unitaria della dirigenza del partito attorno alla sua segreteria, si conclude una fase di ridefinizione del nostro sistema politico.

Anche se il contesto istituzionale e sociale e' ancora lontano da una stabile definizione, ritengo che la presenza del Partito democratico sulla scena politica sia ormai un dato stabile con il quale tutti dovranno fare stabilmente i conti.

Cosa sia il Pd e' una domanda che non ha ancora ricevuto una compiuta risposta. In particolare non sappiamo se esso possa essere considerato veramente un partito nuovo, o invece un nome nuovo per la continuazione e combinazione di storie passate. E neppure sappiamo come l'eventuale ritorno alla legge elettorale proporzionale sostenuta da una parte qualificata del partito influira' sulla rappresentanza e sulla rappresentazione e quindi sulla natura e sulla azione del Pd.

E' tuttavia indiscutibile che, dopo un percorso al quale gli ulivisti hanno partecipato da protagonisti, il Pd si trova oggi ad incorporare nel simbolo e nel nome il progetto che ha guidato i nostri passi lungo il ventennio che oggi si conclude: i quasi sedici anni che ci separano dal 2 febbraio del 1995 quando per la prima volta irruppe sulla scena politica il segno dell'Ulivo, e, prima ancora, ad immediato ridosso dalla caduta del Muro, gli anni della battaglia referendaria per le riforme istituzionali.

Il successo, per la terza volta, delle primarie, un altro istituto imposto nella politica italiana dalla nostra battaglia, documenta inoltre l'esistenza di una consistente domanda che al Pd stabilmente si rivolge. Come dicemmo la sera delle primarie, i 3 milioni di cittadini, che, dalla Lombardia alla Campania, dalla Puglia al Lazio, si sono recati ai seggi hanno dato la misura della quantita' della domanda, non quella della qualita' della risposta, il segno rinnovato di una attesa, non la condivisione di una pretesa.

Resta comunque difficilmente discutibile che la elezione del Segretario del Pd, a conclusione delle prime primarie realmente competitive, metta fine ad una fase.
Per molti questo e' l'approdo cercato, per altri l'approdo possibile, per alcuni la realizzazione dell'Ulivo per altri il suo fallimento.

Dentro questa vicenda gli ulivisti hanno partecipato da protagonisti, mescolandosi ogni volta tra gli altri e investendo la loro liberta' a partire dal giudizio sul presente e dalla scommessa sul futuro, mai come semplice riproduzione del passato.
Dopo venti anni ci troviamo su questo traguardo, accomunati dal ricordo delle battaglie passate, di quelle perse non meno che di quelle vinte, non accomunati invece dal giudizio su che fare nel futuro. Non pochi sono quelli che si sono separati dallo stesso partito ritenendo vana ogni scommessa. Alcuni pensano di aver vinto la propria scommessa, altri sanno di averla persa, altri infine l'hanno persa e non lo sanno.

Una fase, ripeto, si e' comunque conclusa. Sia che il Pd sancisca il compimento, sia che il Pd decreti il fallimento del progetto dell'Ulivo, la continuazione di ogni azione distinta di ulivisti in quanto ulivisti finirebbe per essere praticata e letta con gli occhi della nostalgia. Questo si' sarebbe un fallimento. La nostalgia e' infatti il sentimento di certo piu' incompatibile con un progetto come il nostro che e' stato pensato da sempre al futuro.

Se l'azione degli ulivisti e' superata, superata e' percio' la funzione che questo sito ha finora svolto in riferimento alla quotidianita' della poltica,

Se il tempo dell'Ulivo come annuncio e' concluso e superata una azione distinta degli ulivisti, resta tuttavia che una stagione che si e' chiamata Ulivo e' esistita, una stagione nella quale sono esistiti gli ulivisti.

Sarebbe un peccato che di questa stagione si perdesse memoria: una grave mancanza verso chi in questi anni per questo progetto si e' speso, ma soprattutto la perdita di un riferimento per valutare e indirizzare la azione presente.

Per questo motivo, penso che Ulivisti.it, potrebbe dare un suo ulteriore contributo se si mettesse al servizio di questo obiettivo dismettendo la funzione finora svolta. Riconvertito come archivio, esso potrebbe custodire la memoria, dei fatti, delle idee, delle azioni che hanno riempito e animato quelli che sono stati gli anni dell'Ulivo, gli anni degli ulivisti.



11 novembre 2009

Newsletter ulivisti.it
 
« Ultima modifica: Novembre 14, 2009, 10:52:28 am da Admin » Registrato
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