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Autore Discussione: Arlecchino ci scrive...  (Letto 8845 volte)
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« inserito:: Luglio 08, 2008, 10:28:39 am »

Le nevrosi

Cosa sono le nevrosi? Quante sono? Come si riconoscono? Leggendo le prossime pagine scoprirete una risposta seria e professionale a queste domande.

Cosa sono le nevrosi?


Le nevrosi sono disturbi emotivi causati inizialmente da stimoli capaci di produrre un conflitto nella persona. Può capitare di trovarsi in una situazione in cui allo stesso tempo desideriamo e temiamo di compiere una certa azione: per esempio desideriamo accarezzare un cane, ma ci tratteniamo dal farlo perché abbaia. Il cane che abbaia è lo stimolo iniziale: da un lato ci attira, dall’altro ci respinge. In noi si produrrà un conflitto fra l’azione e l’immobilità, siamo bloccati e cominciamo ad accusare tensione muscolare, respirazione veloce, comportamento “nervoso”. Questo stato ci farà stare male, saremo a disagio e cominceremo a sentire l’ansia: abbiamo paura. Col tempo la situazione iniziale sparirà, ma potrà ancora accadere di trovarci di fronte ad una simile: incontriamo un altro cane che non abbia. Allora senza saperlo si ripeterà il conflitto e ricomparirà l’ansia, anche se il cane è del tutto tranquillo. Potrà anche accadere di trovarci in situazioni molto differenti che per i motivi più svariati abbiamo associato a quella iniziale: guardiamo in TV un documentario sugli animali. Anche se non compaiono cani, può darsi che la sola vista di animali produrrà ansia in noi.

Col tempo l’ansia sarà provocata anche da stimoli diversi da quelli iniziali, perché la persona attribuirà anche ad essi il significato di quelli iniziali. La persona è stata condizionata a reagire ansiosamente, ha appreso la nevrosi.

Questo tipo di nevrosi (chiamate fobie) sono molto diffuse proprio grazie alla semplicità del meccanismo di innesco. Non sempre, però, riguardano situazioni così semplici come quella dell’esempio mostrato. Molte altre riguardano situazioni più complesse in cui entrano in gioco le relazioni interpersonali e la nostra personale “filosofia di vita”.

Il condizionamento dovuto alle esperienze passate, specie quelle dell’infanzia e dell’adolescenze può portare una persona a pensare più o meno in questo modo: “Ho bisogno assolutamente di essere amato e approvato praticamente da tutte le persone che conosco!!!”; questa persona su molte altre situazioni della vita avrà altri modi simili di pensare che col tempo diventeranno caratteristici della sua persona: saranno la sua filosofia di vita. Spesso non facciamo caso a questi pensieri: sono solo il modo in cui pensiamo che le cose devono andare.

Alcuni tipi di filosofia sono particolarmente “a rischio nevrosi”, poiché porteranno la persona ad accumulare nel corso della sua vita una serie di esperienze traumatiche. Colui che pensa che nella vita debba ricevere amore e approvazione da tutti quelli che conosce, comincerà a soffrire terribilmente di fronte alle innumerevoli occasioni in cui qualcuno gli fa una critica negativa; pretenderà approvazione in ogni occasione; passerà tutto il suo tempo a cercare di ottenere l’approvazione e l’attenzione degli altri; diventerà accomodante e servile; diventerà insicuro fino a infastidire gli altri (ironia della sorte); inibirà ogni slancio amorevole verso gli altri. La sua vita sarà terribilmente priva di gratificazioni, proprio ciò di cui va maggiormente alla ricerca. In cambio sarà colma di sofferenza.

Negli studi condotti da vari psicologi sono state individuate innumerevoli idee come quella appena esposta. Sono, appunto, le idee o filosofia di vita, che generano più frequentemente un disturbo emotivo: le chiameremo idee irrazionali. Sembrerà strano, ma ciò che provoca i maggiori disastri emotivi non è una emozione, un istinto o una pulsione, ma più frequentemente una idea irrazionale. Essa si anniderà nella nostra mente quando la nostra capacità di pensare razionalmente sarà più debole (per es. da piccoli) e come una calamita attirerà continuamente idee simili fino ad impedirci di pensare diversamente. Albert Ellis nella sua lunga attività di psicoterapeuta ebbe modo di individuarne undici. Le esponiamo per darvi modo di riflettere su quanto molti presunti “valori positivi” sono invece privi di fondamento razionale e, tragica e ovvia conseguenza, origine di molta sofferenza. Confrontatevi con esse e fateci sapere il vostro punto di vista. ... omissis


Idee irrazionali che producono nevrosi[1]

“Per un essere umano adulto è un bisogno pressante essere amato o approvato praticamente da tutte le persone importanti della collettività in cui vive”
“Si deve essere totalmente competenti, adeguati e vincenti sotto ogni possibile aspetto, per potersi considerare degni di valore”
“Certe persone sono cattive, perfide o infami e devono essere condannate e punite per la loro malvagità”
“È tremendo e catastrofico se le cose non vanno come ci piacerebbe tanto che andassero”
“L’infelicità umana dipende da cause esterne e gli individui hanno poca o nessuna capacità di controllare le proprie pene e i propri disturbi”
“Se qualcosa è o può essere pericolosa o dannosa, bisogna preoccuparsene e continuare a pensare alla possibilità che succeda”
“È più facile evitare certe difficoltà e responsabilità piuttosto che affrontarle”
“Dobbiamo dipendere dagli altri e abbiamo bisogno di qualcuno più forte di noi su cui contare”
“Il nostro passato è una determinante essenziale del nostro comportamento attuale, e ciò che una volta ha influenzato fortemente la nostra vita deve continuare per sempre ad avere lo stesso effetto”
“Dobbiamo sconvolgerci terribilmente per i problemi e i disturbi degli altri”
“C’è sempre una soluzione giusta, esatta e perfetta per tutti i problemi umani, ed è una catastrofe se non la si trova”



1Cfr. Albert Ellis, Ragione ed emozione in psicoterapia, Astrolabio, Roma 1989.   


da www.salus.it
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« Risposta #1 inserito:: Luglio 08, 2008, 10:31:30 am »

Dopo anni di vita vissuta nel forum mi è capitato spesso di notare comportamenti nevrotici individuabili dai messaggi portati.

Secondo voi la visione delle cose pubbliche da parte di persone di sinistra può dare patologie di questo tipo a differenza dei simpatizzanti di destra?

ciaoooooooooooo
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« Risposta #2 inserito:: Luglio 09, 2008, 12:08:50 pm »

I simpatizzanti di destra vanno incontro a patologie di tipo diverso: possono avere paranoie (oddio, il rom in fondo alla strada mi sta guardando, di sicuro mi aggredirà), possono avere manie di gandezza (IO non sopporto il rom che è in fondo alla strada. NESSUNO sopporta il rom che è infondo alla strada), la totale incapacità di rapportarsi con le problematiche degli altri (IO ho avuto 4 figli senza problemi, se altri non ne possono avere vuol dire che non ne devono avere. E se proprio insisti, che sarà mai fare un pò di terapia ormonale ogni volta che vorrai fare un tentativo!), Fino anche la schizofrenia: incapace di provare rimorso per le proprie azioni, disinteressata ai bisogni, ai sentimenti e persino alla sicurezza fisica di terzi, incapace di controllare le conseguenze delle sue azioni, incline a mentire e ingannare senza rimorsi per conseguire i suoi scopi, incapace di conformarsi alle norme sociali condivise.

Felice
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« Risposta #3 inserito:: Luglio 09, 2008, 11:02:53 pm »

E noi a quali si va incontro?

ciaoooooo
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« Risposta #4 inserito:: Luglio 10, 2008, 10:13:49 am »

Disturbo bipolare
Chi soffre di questa condizione tende a presentare fasi depressive seguite da fasi maniacali.
Le fasi depressive sono caratterizzate da un umore particolarmente basso, una marcata e profonda tristezza e dalla sensazione che non ci sia più nulla in grado di dare piacere. Inoltre, durante queste fasi, il sonno può facilmente aumentare o diminuire, così come l’appetito; concentrarsi su un’attività diventa più difficile. A volte la disperazione ed il senso di vuoto sono così marcati che le persone pensano al suicidio.
Le fasi maniacali, in alcuni casi, sono esattamente il contrario delle fasi depressive. Sono caratterizzate, infatti, da un umore particolarmente euforico, dalla sensazione che tutto sia possibile e da un ottimismo eccessivo. Le idee ed i pensieri si accavallano rapidamente nella mente ed a volte diventano così veloci che spesso diventa difficile seguirli. Il comportamento diventa disorganizzato ed inconcludente. L’energia è tanta che spesso chi attraversa queste fasi non sente il bisogno di mangiare o dormire ed ha la sensazione di poter fare qualsiasi cosa, a tal punto da commettere azioni impulsive o compromettenti, come spese folli o imprese avventate.
In altri casi, tuttavia, la fase maniacale non è caratterizzata da umore euforico, bensì disforico, ovvero da un senso costante di rabbiosità e ingiustizia subita, intolleranza, irritabilità e, spesso, vera e propria aggressività, mancando la capacità di valutare adeguatamente le conseguenze delle proprie azioni.

 Ghigno
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« Risposta #5 inserito:: Luglio 10, 2008, 10:36:56 am »

Mammamaria,

io ho sempre pensato, nella mia professione (per decenni ho diretto collaboratori), che se non si è in buona salute non si può operare con successo. Ed ero attento ad eventuali problemi, nei miei collaboratori.

Ho anche sempre pensato che il bene più alto che ci viene dato è la nostra vita nel nostro corpo, corpo fisico, spirituale e mentale.
Corpo che va salvaguardato da ogni rischio anche dal punto di vista morale. Corpo che nel caso si ammali deve essere curato nel modo migliore.
 
Invecchiando ho purtroppo notato un aumento, nelle persone che incontravo, di malati in almeno una parte (ovviamente non principalmente fisica... non sono medico) del loro essere.

Ma forse mi sbaglio ...

ciaoooooooooooooo 
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