TAVOLO delle PROPOSTE e NOTE per il GRUPPO.
Admin:
Scrivete le vostre proposte (firmate con il nick) qui sotto di seguito.
paolav:
butto lì qualche idea.
io mi staccherei dalla forma con la quale fu scritta la lettera di intenti.
porrei in primo piano quello che credo sia il dato che ci accomuna: facciamo parte di un forum dell'area pd, dove si possono percepire visioni (per alcuni settori) decisamente di centro contemporaneamente a visioni (sempre per alcuni settori) più vicine alla sinista marxista, come pure tematiche strettamente legate all'esperienza cristiana o vissuti ascrivibili alle tematiche del femminismo storico.
In attesa di essere raggiunti magari prossimamente da partecipanti all'area radicale, possiamo però dire che il percorso di alcuni di noi è profondamente intessuto anche di quell'energia.
Proprio per questo mi sembrerebbe azzardato e inutilmente dispendioso costringerci a una sintesi tout court.
sintesi che dovrebbe forzatamente provenire da una mescolanza di origini e vissuti che, a mio parere, hanno tutti dignità di esistere anche in virtù di ciò che rappresentano ma, soprattutto, della memoria storica alla quale vanno ascritti.
penso che il centro sinistra si sia già fatto fin troppo male sacrificando appunto memoria storica, visioni del vivere e della società stessa in funzione di coesioni ancora più utopistiche delle matrici dalle quali volevano affrancarsi.
Per queste considerazioni mi baso soprattutto sull'esperienza del femminismo, dove la pratica di relazione (fra donne ma anche fra donne e uomini) insegna che per condividere vita, risorse ed esperienze non è necessario abiurare la propria identità e la tensione verso il mondo che da essa procede. E' sufficiente non perdere di vista il percorso comune in funzione di un obiettivo e una cultura condivisi, obiettivo e cultura nei quali le diverse esperienze possono incontrarsi creando valore e forza.
si potrebbero delineare pochi e schematici punti nei quali ci potremmo ritrovare (noi di questo gruppo ma anche il forum stesso che ci ha accolto e ci ha fatto incontrare).
ne delineo solo alcuni, lasciando la compilazione a tutti i partecipanti che vorranno definire una lista: laicità, attenzione per le classi/categorie svantaggiate, attenzione verso l'uso delle risorse, attenzione per l'ambiente, attenzione a una qualità della vita che non sia preda sottomessa del consumismo etc. etc. etc.
come già scrivevo a Gianni, trovo che potrebbe essere utile assumerci il "compito" (già delineato ampiamente dalla lettera di intenti del 2002) di produrre documenti e iniziative allo scopo di essere acceleratore di confronto, adesione e unità di percorso tra le varie realtà sociali (pd, associazioni, volontariato etc.)
ciao
paola
paolav:
per ora il mio contributo consiste in ciò che ho postato poco fa.
non lo posto anche qui per non dover imporre ripetizioni spiacevoli per chi legge.
(scusatemi, non avevo notato prima questa dislocazione delle proposte ::)).
ciao
paola
--------------
L'ho spostato io.
gianni
mariok:
Io mi concentrerei sui motivi che ci hanno indotto a partecipare a questa iniziativa e soprattutto su quale è la nostra proposta.
In altri termini: a parte i principi che ci accomunano, la visione che abbiamo del PD e dei suoi valori, in realtà cosa ci ripromettiamo?
A me sembra che il motivo più o meno sottinteso in tutti i nostri interventi sia sintetizzabile in un'espressione: VOGLIA DI PARTECIPARE E DI ESSERE ASCOLTATI.
Senza entrare in una possibile polemica sul come (non) funzionano i circoli e perchè sono ritenuti dai più insoddisfacenti, mi limiterei ad osservare che, per gli obiettivi di crescita del PD, per la dichiarata volontà di essere un partito aperto ed innovativo, anche per la molteplicità delle forme partecipative, i circoli, anche se parte essenziale dell'organizzazione, non bastano.
D'altra parte non c'è chi non si dica convinto che le nuove tecnologie, ed in particolare la rete, offrono enormi possibilità di partecipazione che vanno assolutamente sviluppate e valorizzate.
Ma nella pratica, che succede? La realtà è sotto i nostri occhi ed è abbastanza deludente. O vediamo "vetrine telematiche" come quella del sito ufficiale del PD, che è un'ottima fonte di informazione e di documentazione, ma non mi sembra certo un efficace strumento di partecipazione (soprattutto perchè manca di interattività). Oppure assistiamo ad un proliferare di forum, che spesso assomigliano a degli "sfogatoi", talvolta (come nel nostro caso) caratterizzati anche da momenti di reale confronto e di discussione, ma che sono completamente scollegati dall'organizzazione del PD e sono completamente ignorati dal partito.
C'è in altri termini una lampante contraddizione tra la voglia di partecipazione che si esprime attraverso i forum, le enunciazioni sulle potenzialità da valorizzare della rete e la scarsa considerazione e, talvolta, un diffuso senso di frustrazione di cui soffrono le realtà come la nostra.
Il tema, quindi, e l'obiettivo della nostra dichiarazione di intenti, potrebbe essere quello di costituire dei "circoli telematici" che abbiano tutta la dignità di componenti "riconosciute" dell'organizzazione del partito, con precise regole di costituzione e di partecipazione e con ben individuati referenti organizzativi nel partito.
Qualcosa del genere è stata già tentata dai radicali. Potremmo anche far tesoro di quell'esperienza per dar vita alla nostra in maniera forse più strutturata e "disciplinata".
Il primo passo potrebbe essere quello della sperimentazione di un prototipo, sollecitando la partecipazione anche di altri forum, che dall'eventuale successo della nostra iniziativa potrebbero trovarsi la strada spianata anche per una loro esperienza in tal senso.
Che ne pensate?
darwin:
Affiancare al lavoro sul territorio il lavoro in rete mi sembra un'ottima idea. E' prevista anche nello statuto. La rete è anche meno controllabile dai signori delle tessere, per cui sarebbe davvero far entrare una ventata di aria fresca piena di idee. Condivido in pieno.
Navigazione