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Autore Discussione: Roberto Saviano ha appena dato una risposta durissima (e sacrosanta) al ...  (Letto 56 volte)
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« inserito:: Maggio 28, 2025, 05:08:12 pm »


Post di Gianni Gavioli


CULTURA, LAVORO, GIUSTIZIA, ETICA, AMBIENTE, GIOVANI; AVANTI OLTRE L'OGGI.
Gianni Gavioli  ·
Amministratore
Esperto del gruppo in Realtà virtuale
 
Informazione e condivisione
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Lorenzo Tosa

Roberto Saviano ha appena dato una risposta durissima (e sacrosanta) al vergognoso attacco di Fratelli d’Italia nei suoi confronti.
Ed è una risposta che merita di essere letta tutta perché non parla solo di Saviano. Parla di democrazia. Parla di violenza istituzionale. Parla di tutti noi.
“Disgusto. Fratelli d’Italia non è un partito ma una banda.
Questo post è uno schi**.
Ricordare l’impegno di Giovanni Falcone in questo modo? Dicendo: “Loro sono morti e quindi eroi, lui è vivo e quindi un mentitore”?
Questa è mentalità mafiosa.
Chi racconta il potere criminale, per loro “specula”? Questa è omertà.
Vogliono il silenzio e lo mascherano, millantando che chi racconta il male diffonde il male.
Ci cascano? Sì.
È facile: la colpa è della musica trap, della violenza nelle serie.
E non dell’estrema disoccupazione, dell’assenza di formazione?
In quale democrazia un partito può commemorare bersagliando?
Ma lo ripeto: Fratelli d’Italia non è un partito. È una banda.
E come una banda agisce: bersaglia, insinua, intimidisce.
Fratelli d’Italia ha da anni problemi gravi con il crimine organizzato, dal Piemonte alla Sicilia, da Anzio a Piacenza.
Dimenticano Giuseppe Caruso, esponente del partito, condannato in primo grado a 20 anni e poi a 12 in Cassazione come membro della ’ndrangheta.
Referente del clan Grande Aracri, era il politico di Fratelli d’Italia che si occupava – per conto delle ’ndrine – di ottenere finanziamenti europei per le loro imprese agricole.
E poi c’è Giovanni Acri, consigliere comunale di Fratelli d’Italia a Brescia, arrestato nel 2024 dall’Antimafia.
L’accusa? Era a disposizione della famiglia di ’ndrangheta dei Tripodi.
Ricuciva affiliati feriti durante conflitti a fuoco.
Obietteranno: “Figure locali.”
Ma sono proprio attraverso le figure locali mafiose che, da sempre, molti partiti (non tutti, ma molti) governano il consenso e controllano territorio e risorse.
Va raccontato anche questo: Acri si dimise per far entrare in consiglio comunale un uomo vicino a Carlo Fidanza.
In cambio, Fidanza assunse il figlio del medico accusato dall’Antimafia di Milano di essere un ’ndranghetista.
Fidanza – attualmente capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento Europeo – ha patteggiato una condanna per corruzione per quell’assunzione.
Fratelli d’Italia non è un partito con scelte antimafiose.
Solo retorica e facili commemorazioni.
È una banda.
Amica degli amici.
E come una banda si muove”.
Sottoscrivo ogni parola. Le sottoscriviamo in milioni. E, se volete colpire lui, dovete colpirci tutti.
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