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Autore Discussione: Mario Conforto - Caro Ermete Realacci ti sbagli di grosso!  (Letto 2822 volte)
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« inserito:: Gennaio 12, 2008, 03:13:35 pm »

L'emergenza rifiuti in campania (12 gennaio 2008)

Caro Ermete Realacci ti sbagli di grosso!

di Mario Conforto*


Ho letto con attenzione l'agenzia ansa diramata dopo il tuo intervento in aula (9 gennaio 2008). Sono un'ecologista come te e vorrei anche per questo scrivere alcune note. Essa è condivisa in minima parte da me. Parli di grossi errori di tutta la classe politica, del centro destra e soprattutto del centro sinistra. Fin qui ci siamo!

Ma il punto su cui vorrei porre alcune considerazioni, invece, dove non vedo convergenza di pensiero, è che  tutto il ragionamento espresso ruota intorno al blocco dei lavori dell'inceneritore di Acerra ed i cittadini come i veri colpevoli della crisi drammatica che in queste ore si sta consumando. Un binomio che non mi convince assolutamente.

Bisogna allora ricordare bene i fatti come andarano. Se voglimo metterla su questo piano tra i primi oppositori furono i dirigenti della Legambiente Campania e, a mio avviso, fecero bene.

Ma non è questo il punto. E Figuriamoci, se in una grossa organizzazione, non dovessero esistere pensieri differenti. Entriamo nel merito. Non va messo nell'oblio, tra l'altro, che l'Unione europea ha richiamato più volte l'italia su tutte le infrazioni della Regione derivate dai disastri ambientali e sull'impianto. Gli organismi competenti UE e il Ministero dell'Ambiente, chiesero, un anno fa, che il modello strutturale obsoleto dell'inceneritore fosse in 27 parti modificato prima di entrare in funzione. Non ci dimentichiamo che la FIBE non ha mai avuto interesse affinché si facesse una attenta valutazione d'impatto ambientale e la valutazione ambientale strategica. Sono state eseguite regolarmente?

Il famoso piano regionale per il ciclo integrato dei rifiuti del Professor D'Elia, che risale all'epoca Rastrelli di AN, dava di fatto al privato l'individuazione dei siti per i CDR e dei termovalorizzatori. E i poteri ordinari? Le istituzioni? Regione, Provincia, comuni?  Chi decide il destino della collettività il pubblico o il privato? Il popolo è sovrano o no? Oppure dobbiamo sottostare alla logica: <<Io ho vinto le elezioni e adesso fatemi comandare e lasciatemi fare tutto>>.

Balle e non "eco" che non possono essere bruciate, anche se essiccate, perché in pratica sono "tal quale".

Il vero nodo di tutta la vicenda e che la Campania è stata la discarica illegale di tutta l'Europa. E' questa la responsabilità maggiore di chi ha governato questa regione a partire dagli anni settanta. E di più chi in questi ultimi anni non ha fatto nulla per contrastare l'ecomafia. La vera strada maestra per lo sviluppo economico ed occupazionale del Mezzogiorno, l'ha indicata Fulvia Bandoli nel suo intervento: bonifiche di quei suoli; piani per il dissesto idogeologico; efficienza energetica e fonti alternative; costruzione di fogne , depuratori e collettori che ancora mancano in tante parti dell'Area
Metropolitana di Napoli e Caserta; lotta all'abisivismo edilizio che è ancora pressante e massiccio. 

Le vie di trasporto dell'area Nord della Provincia, intorno ad Acerra, sono del tutto inadeguate.
la camorra, quando seppe che si doveva costruire l'impianto, iniziò le sue trame per entrare nell'affare e quindi ci fu una speculazione economico-catastale con un'alta indicizzazione dei suoli. Pagine nerissime sono state scritte di sprechi di ogni genere. Oggi la magistratura sta indagando e tra non molto si aprirà un processo in cui vedrà sul banco degli imputati anche Bassolino e i suoi collaboratori.

Poi sul senso di responsabilità sono d'accordo. Ma dovrebbe innanzitutto la classe politica essere capace di operare in tal senso. Non si possono sempre chiedere sacrifici ai cittadini. Essi servono solo sotto elezioni e poi li si dimentica.

Perché in quindici anni -sono gli anni della mia breve vita politica- di dirigenza e militanza di partito, tra Sinistra Giovanile, PDS e DS, Sinistra Ecologista, in Campania e a Napoli, le ex compagne e gli ex compagni, con cui ho condiviso parte della mia vita, hanno sempre ostacolato le giuste osservazioni, le critiche costruttive, le osservazioni più responsabili -anche di quelle che ti fanno dare il pizzicotto sulla pancia- affinché si evitassero gli scenari della crisi attuale, sono le stesse persone che oggi governano il Partito Democratico in Campania e che oggi non dicono proprio "nulla". Gli ECODEM? Cioè gli ambientalisti del PD! Non c'è peggior radicalismo che si esprime attraverso: "non vedo", "non sento", "non parlo". 

Che sofferenza sono stati tutti questi anni. Non si poteva parlare perché dovevamo seguire gli ordini del "padrone"; e a pensare che eravamo gli ambientalisti del "sì". Altro che ecologisti del "no" della sinistra radicale come ci definiscono gli opinion leaders e la stampa tutta. Non c'è bugia più grande! Smettiamola di etichettare come dei mostri chi cerca di fare proposte sensate e responsabili per il bene del paesaggio e dell'umanità. Comunque, care democratiche e cari democratici, la linea politica per affrontare l'attuale fase è quella traccita dalla Sinistra Democratica alla Camera. L'altra sera. E da lì che parte un nuovo movimento di Sinistra, ecologista e pacifista.

*responsabile comunicazione SD Napoli

da sinistra-democratica.it
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