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Autore Discussione: Valentina NERI. Mi dispiace che tanti ancora pensino che se siamo in questa ...  (Letto 5683 volte)
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« inserito:: Ottobre 26, 2020, 06:11:53 pm »

Valentina Neri

Mi dispiace che tanti ancora pensino che se siamo in questa condizione "politica" è per colpa della gente che non rispetta le regole.
Io vivo a Milano, talvolta viaggio, ma non ho mai visto gente violare le regole. Io non l'ho fatto né le persone che incontro per strada. Non so cosa pensino ma rispettano le restrizioni. Quindi smettiamola di dare la colpa agli irresponsabili, ai negazionisti che, in realtà, non esistono, perché il solo pensare che non siano giuste determinate regole, decisamente anticostituzionali, dissentire da misure dittatoriali a qualsiasi scopo applicate, non rende nessuno un negazionista. Certo, ci sarà qualche svalvolato che viene subito immortalato dai giornalisti per fare di tutta l'erba un fascio. Ma credete davvero che quei quattro gatti siano responsabili dei dpcm di Conte o del numero esorbitante di contagiati in ottima salute? Credete davvero che se vedete file di ambulanze intasare i pronto soccorsi siano tutte per i malati di Covid? Molti s'intimoriscono e allertano le ambulanze per ogni colpo di tosse ma per lo più si tratta di persone che hanno altre patologie e che mentre prima, se stavano per avere un infarto o un ictus, avevano diritto ad un codice rosso che consentiva loro di essere soccorsi per primi, ora devono dimostrare di non avere il Covid, per cui fanno in tempo a morire in attesa dell'esito del tempone. Bei tempi quando i Medici erano quelli che capivano il problema riferendogli pochi sintomi. Quella che chiamiamo seconda ondata sono, prevalentemente, malanni d stagione nonché tutti coloro che sono stati sanitariamente abbandonati per colpa del Covid e ora stanno pagando a caro prezzo il loro eccesso di prudenza. Nel frattempo, mentre una ventina di virologi discute sulla gravità del Coronavirus,  da Parigi ci comunicano che non potrà essere  rispettato  l'accordo delle Nazioni del 2017 sul taglio delle emissioni di Co2, c e ben11000 scienziati del clima continuano a lanciare l'allarme per dirci che il pianeta sta morendo a causa dei conflitti dovuti al petrolio, al gas, al cibo e all'acqua che generano inquinamento, piogge acide, tifoni, tsunami, e quant'altro, compreso lo scioglimento dei ghiacci che potrebbe rivitalizzare virus scomparsi. Ai giovani a cui vogliamo vietare la movida direi che ci vuole un bel coraggio considerato che nel giro di trent'anni non avranno più una Terra in cui vivere. Li rimproveriamo perché potrebbero far ammalare i nonni dimenticandoci di aver distrutto il pianeta per la cui salute dovranno combattere. E noi dovremo preoccuparci di un’influenza letale allo 0, chissà cosa? Se la vita viene davvero prima di tutto il Covid non è il modo peggiore per perderla. Ci potrebbero salvare la cultura e l'istruzione, ma le restrizioni equivalgono ai roghi di un tempo, per questo i luoghi della cultura devono morire. Non si sa mai che c'insegnino qualcosa.

Da - Fb Valentina Neri 25 ottobre 2020.
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