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Michelle Obama scalda i democratici: “Se voi pensate che le cose non possono peggiorare, credetemi, possono”.

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Discorso potente, a tratti emotivo, anche duro, quello dell'ex first lady nella prima serata della convention democratica. "Donald Trump è il presidente sbagliato per il nostro Paese"

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Nella città fantasma dei dem per la convention senza tifo | Rep

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Convention democratica, Biden va a caccia dei repubblicani | Rep

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Michelle Obama: "Le cose possono andare anche peggio di così"

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Rep: | Usa 2020: la corsa alla Casa Bianca <rep@repubblica.it> Annulla iscrizione

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Rep: Usa 2020 di Federico Rampini

18 agosto 2020


Buongiorno, chi vi scrive oggi non è Federico Rampini. Mi chiamo Alessio Sgherza e darò una mano a Federico con la newsletter in questi giorni di convention.

Si è aperta stanotte (in Italia erano le 3 del mattino) la quattro giorni di non-convention, la prima ai tempi di Covid-19 e di sistemi di comunicazione digitale. Invece di un palco e un pubblico urlante, il ticket Biden-Harris sarà indicato ufficialmente come candidato alla presidenza e alla vicepresidenza da una gigantesca e ben organizzata trasmissione televisiva. Tecnicamente ben riuscita ma non proprio appassionante.

 
Partiamo dalla fine, per chi magari ha seguito la convention stanotte in diretta: il commento di Federico Rampini alla prima serata. In fondo questa è la sua newsletter: "Tenere unite tutte le anime del partito democratico dalla sinistra radicale al centro, e conquistare anche voti repubblicani: fin dalla prima serata è stato questo lo sforzo più visibile della convention democratica. I messaggi più forti, e anche preoccupati, sono stati rivolti a quell'ala sinistra che spesso in passato ha disertato le urne".


Per chi invece avesse giustamente dormito stanotte, ecco una sintesi di quello che è successo.

 

Nessuna folla, niente palloncini e striscioni, niente applausi scroscianti. La convention ai tempi del covid risulta un po' sottotono, non c'è niente da fare. Gli organizzatori hanno cercato di compensare come potevano, dando ritmo agli interventi, alle clip, ai video, ma il risultato è nel complesso un po' freddo. Non certo per colpa degli oratori, ma per il format.

 

Lo stesso Bernie Sanders, arringatore di folle di altissimo livello, senza il suo pubblico perde di brio. Diverso, nel tono e nella riuscita, l'intervento dell'ex first lady Michelle Obama. Toccante, umano, molto intenso.

 

La serata, condotta dall'attrice Eva Longoria, si è aperta con la spiegazione del tema: We the People. «Siamo l’America unita dagli stessi valori che si ritrova per affrontare insieme l’elezione più importante della nostra vita. Un’epoca segnata dai morti causati dal virus. E dalla conseguente crisi economica. Ma qui anche per reagire a quel che è successo nei quattro anni precedenti. Perché l’America è meglio di questo».

 

Durante le poco più di due ore di diretta, sono stati toccati molti dei punti della campagna anti Trump. Su tutti: la gestione della pandemia, le difficoltà economiche del Paese e il tema delle ingiustizie razziali, con largo spazio agli attivisti di Black Lives Matter. Anche il fratello di George Floyd è intervenuto e ha chiesto di rispettare un momento di silenzio in memoria delle vittime della polizia violenta.

 

L'intervento più duro è certo quello di Kristin Urquizia, figlia di Mark Anthony, un sostenitore di Trump morto in Arizona dopo essersi ammalato di Covid. Quel virus che il suo presidente comparava ad una "normale influenza". Contratto in un karaoke, dove era voluto andare a tutti i costi. «Mio padre si fidava di Trump e sul letto di morte se n'è pentito. Trump lo ha tradito. Ed è per questo che io oggi voto Joe Biden» dice Kristin.



La protagonista: Michelle Obama

"Dovete votare per Joe Biden con una maggioranza che non lascia dubbi, che parli chiaro", una risposta da dare a un presidente che ha detto che potrebbe non lasciare la Casa Bianca in caso di brogli. Michelle Obama arriva in chiusura della prima serata della convention e il suo intervento rianima una trasmissione - perché di questo si è parlato, più che di una convention - che ha avuto più di qualche momento di debolezza.

 
Ma l'ex first lady, dall'intimità del suo salotto, consegna alla storia un discorso potente, a tratti emotivo, anche duro, con un messaggio pratico: “Votate prima possibile, votate stasera stesso, inviate la vostra scheda elettorale”. La cronaca dell'intervento di Michelle Obama è di Massimo Basile e lo trovate qui.

 
La voce a sinistra: Bernie Sanders

Quello di Bernie Sanders è uno degli interventi più lunghi della serata, il secondo dopo quello di Michelle Obama.  Otto minuti per unificare il partito. Come racconta Anna Lombardi: "Otto minuti per convincere la sua base radicale e oltranzista che sostenere il ticket Joe Biden-Kamala Harris è indispensabile per battere Donald Trump: e no, non è un tradimento della causa: "Trump è una minaccia alla democrazia. Sta spingendo il paese verso l'autoritarismo".

 
I repubblicani per Biden

Quattro anni fa era stato l'ultimo candidato alle primarie del Grand Old Party a ritirarsi lasciando campo libero a The Donald, adesso John Kasich è il capofila dei 'Repubblicani per Biden', quelli che hanno scelto di schierarsi con l'ex vice presidente democratico superando le ideologie in nome dell'unità degli States.

E attenzione, come ci spiega Alberto Flores D'Arcais, Kasich non è un repubblicano qualsiasi.

 
E intanto Trump?

Il presidente ha cercato di oscurare l'inizio della convention con un doppio comizio nel midwest, a Mankato, nel Minnesota già devastato dalle proteste per la morte di George Floyd, e poi a Oshkosh, nel Wisconsin sede ufficiale della convention dem.


Il racconto di Anna Lombardi: "Una scelta, quella del doppio comizio, non casuale: il presidente ha visitato due Stati in bilico da conquistare ad ogni costo. E infatti in entrambi i comizi va dritto al sodo, la sua strategia elettorale riassunta in una sola frase: 'L’unica possibilità di sconfitta è che queste elezioni siano truccate'".

Non sono mancati i tweet del presidente, ma stranamente non ha attaccato né Michelle Obama né Sanders, i due big di scena stasera. Bensì ha attaccato con una lunga serie di post il governatore di New York Andrew Cuomo, denunciando i dati pessimi dello Stato sul coronavirus.

 
da repubblica.it

Arlecchino:
Usa 2020, il carisma di Obama per spingere i dem dietro a Biden | Rep

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