Il NOSTRO MODO di PENSARE - L'Ulivastro, l'Ulivo Selvatico.
Arlecchino:
Non c'è da stupirsi, il CentroSinistra è da sempre sotto attacco, sia dalla sinistra tradizionale (Comunisti), sia dai "confusi" di Centro.
Se poi aggiungiamo i Socialisti, ancora tramortiti dal post-Craxi, capirete le difficoltà nel portare avanti questa idea, tanto utile al Paese.
Ma non ci si deve far distrarre, dalle "scemate perfette" di certi politici in mala fede o mentalmente turbati.
La strada delle VERE RIFORME è il percorso corretto per recuperare la nostra Democrazia oggi in pericolo.
ciaooo
Arlecchino:
Non certo noi Ulivisti si considerava "casa" il CentroSinistra Prodiano, il termine indicava la pretesa pluriennale della sinistraSinistra che, come più volte rivendicata nelle parole di Bersani, la considerava "sua".
L’Ulivo doveva essere, secondo molti di noi, uno spazio aperto non solo ad un costante confronto democratico ma soprattutto luogo d’incontro di socialisti democratici riformisti, dei cattolici, dei cristiani, di tutti le persone di vera religione non integralisti. Agli agnostici e agli atei.
Il CentroSinistra doveva e deve essere soprattutto un ideale mezzo per arrivare ad eliminare le differenze sociali, il razzismo, le ingiustizie e le discriminazioni di ogni tipo, imposte ancora alla parte più indifesa della società.
Non poteva e non doveva diventare il “possedimento” di un pensiero politico dominante, chiuso quasi fosse costruito di mattoni.
Oggi più che di macerie, a me piace pensare ad un Progetto interrotto per ragioni diverse, molte meschine, spesso di matrice conservatrice e alcune vili, che deve essere ricostruito.
ggiannig
Arlecchino:
Quella parte degli Italiani che si fa ingannare su argomenti come l'Unità d'Italia e l'Europa, rappresenta una massa allo sbando, in balia di avventurieri antidemocratici.
Aiutiamoli a ripassare la nostra Storia per evitare la violenza e per non arrivare a subirla, a causa delle pessime idee di dominio tornate all'orizzonte.
ciaooo
Arlecchino:
Organizzarci per essere più consapevoli e indipendenti, dovrebbe anche proteggerci dagli errori di una minoranza ingenua o disinformata, che pretende di comandarci, inconsciamente, verso l'antipolitica.
ggiannig
da FB del 10 maggio 2018
Arlecchino:
Il Nuovo CentroSinistra.
Figlio dell'Ulivo ma diverso dal padre.
Oggi è l'ULIVASTRO Ulivo Selvatico
Pubblicato da la Repubblica · 23 h ·
Rifare il PD è ciò che vuole Martina, per farne omaggio alla sinistraSinistra, che l’ha affossato per 10 anni.
Infatti oggi farebbe comodo, per emergere dal loro spezzatino-pantano, nutrire il proprio nulla con gli avanzi di un PD ridotto all'osso.
Un vero e proprio sciacallaggio.
Significherebbe, di nuovo, unire il diavolo e l'acqua santa per riaprire il conflitto tra due ideologie all'interno di una idea riformista, che nessuna delle due parti vuole si realizzi.
Ovviamente per ragioni diverse.
Occorre andare oltre il PD, anzi è necessario diluire l’insano amalgama cui si è arrivati, in un Nuovo CentroSinistra, aperto all'impegno di più parti della società realmente riformista in cui il PD, nei suoi uomini migliori e liberi, resta la base.
Ma senza la invadente presenza di una sinistraSinistra che prima di parteciparvi dovrà unire tra loro varie linee interne e presentarsi al paese come partito post-leninista (o come piacerà loro di nominarlo) di governo, non di opposizione in attesa della Rivoluzione.
Quasi una rifondazione comunista che risulterà indispensabile per respingere, sia la Destra populista, sia la nuvola giallo-tossica dei 5Stelle sovranista, ma soprattutto opportunista al punto che diventerà cibo di scorta tenuta in dispensa dalla Lega salvinista.
Questa visione dovrà essere raccolta e proposta, “subito” dal vertice attuale del PD (o da parte di esso) arricchita da un indispensabile, preciso Programma di Governo del Paese che dovrà costruire una struttura (Polo?) democratica di CentroSinistra, pronta a presentarsi come forza di governo, non di opposizione.
Ovviamente quando sarà pronto di suo, il partito post-comunista rinnovato e attualizzato farà parte del programma di governo, ma restando indipendenti, ognuno nel proprio ambito di casa-partito.
Sottoscrivere un Programma di Governo non è amalgamarsi in una coalizione pasticciata da una politica antica che si lascia sfuggire le opportunità perché “distratta” da beghe interne e personalismi sospetti.
Un Programma di Governo è Lavoro di Squadra!
ggiannig
da Fb (il Nuovo CentroSinistra) a commento di una news di Repubblica
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