M5S : i nodi del dopo CASALEGGIO...
Arlecchino:
POLITICA
Luigi Di Maio: "De Gasperi diceva che politica vuol dire realizzare". L'appello per il governo citando il leader Dc
Il capo politico M5s cita la dottrina sociale della Chiesa: "Noi impegnati a realizzare bene comune"
11/03/2018 11:38 CET | Aggiornato 3 ore fa
Il leader M5S Luigi Di Maio lancia un nuovo appello per la formazione del governo e cita le parole di ieri del presidente della Cei, cardinale Angelo Bassetti.
"Faremo tutto il possibile per rispettare il mandato che ci hanno affidato. Mi auguro che tutte le forze politiche abbiano coscienza delle aspettative degli italiani: abbiamo bisogno di un governo al servizio della gente", scrive Di Maio dal blog, sottolineando: "Non abbiamo a cuore le poltrone ma che venga fatto ciò che i cittadini attendono da 30 anni".
Scrive il capo politico M5s sul blog:
''Politica vuol dire realizzare'' diceva Alcide De Gasperi, ed è a questo che tutte le forze politiche sono state chiamate dai cittadini con il voto del 4 marzo. Più precisamente a realizzare quello che anche nella dottrina sociale della Chiesa viene chiamato ''bene comune'', che è ciò che noi in tutta la campagna elettorale abbiamo indicato come ''interesse dei cittadini''.
"Noi non abbiamo a cuore le poltrone, abbiamo a cuore che venga fatto ciò che i cittadini attendono da 30 anni e che ci hanno dato il mandato di realizzare con oltre il 32% di consenso", prosegue.
"Abbiamo messo al primo posto- aggiunge- la qualità della vita dei cittadini che vuol dire eliminazione della povertà (con la misura del reddito di cittadinanza che è presente in tutta Europa tranne che in Italia e in Grecia), una manovra fiscale shock per creare lavoro, perché le tasse alle imprese sono le più alte del continente, e finalmente un welfare alle famiglie ricalcando il modello applicato dalla Francia, che non a caso è la nazione europea dove si fanno più figli, per far ripartire la crescita demografica del nostro paese".
Da - http://www.huffingtonpost.it/2018/03/11/luigi-di-maio-de-gasperi-diceva-che-politica-vuol-dire-realizzare-lappello-per-il-governo-citando-il-leader-dc_a_23382556/?utm_hp_ref=it-homepage
Arlecchino:
Prove di intesa centrodestra-M5s su presidenze.
Di Maio: no a esecutivo senza di noi.
Cei: governo sia al servizio della gente
Ok al dialogo, è in sostanza la posizione grillina, ma che almeno uno dei due rami del Parlamento vada ai 5 Stelle.
L'altro, con ogni probabilità, lo rivendicherà l'altro partito che ha vinto le elezioni, la Lega di Salvini.
Il presidente dei vescovi: "Gioia perché la gente ha votato"
Di ALBERTO CUSTODERO
10 marzo 2018
ROMA - Prove di dialogo, nel dopo elezioni, per un governo che nessuno dei tre schieramenti usciti dal voto può fare da solo. Forza Italia - con Renato Brunetta - apre a tutto campo, "non solo al Pd, ma anche al M5s". Intervistato da Avvenire, il capogruppo dei deputati forzisti auspica "il dialogo per le presidenze delle Camere". Su un eventuale accordo, replica il candidato premier M5s con un video su Facebook. "Noi siamo aperti al confronto con tutte le forze politiche - afferma Di Maio - ma chiaramente pretenderemo il riconoscimento del voto degli italiani che ci hanno indicato come prima forza politica del Paese".
Ok al dialogo, è in sostanza la posizione grillina, che con gli "oltre 330 parlamentari tra le due Camere" hanno "praticamente triplicato la forza parlamentare". Però almeno una presidenza deve essere targata 5 Stelle. L'altra, con ogni probabilità, la rivendicherà l'altro partito che ha vinto le elezioni, la Lega di Salvini. E già è partito il toto nomine: al Senato, in quota Lega, Roberto Calderoli, per Fi Paolo Romani, per il M5s Danilo Toninelli, per il centrosinistra Emma Bonino. Alla Camera, per il M5s Roberto Fico, per Fi Mariastella Gelmini, per i dem Dario Franceschini.
Diverso, più articolato il discorso relativo alla formazione dell'esecutivo, rivendicato sia dal M5s che dal centrodestra, mentre il centrosinistra conferma il proprio arroccamento all'opposizione. "In questo momento - dichiara Di Maio - il M5s è determinante. Un governo senza di noi non si può fare a meno che (e sarebbe un clamoroso insulto alla democrazia) non decidano di fare un governo con tutti contro di noi". "Ma in quel caso - minaccia - sarebbe la loro fine".
Brunetta, a proposito di possibili alleanze, sostiene che "se si parte dai programmi, più che dalle formule, si scopre che ci sono molte più cose che uniscono". "Il nostro programma - ricorda - è stato approvato col 37 per cento dei consensi. E lo mettiamo ora al centro del dibattito". Ma anche "il dibattito sul Def", sostiene, "da problema può diventare opportunità. Può diventare incubatore della maggioranza". Insomma, per raggiungere un eventuale accordo, "occorrerà partire dagli aspetti meno divisivi".
Intanto c'è una presa di posizione del presidente della Conferenza episcopale italiana, Gualtieri Bassetti che al futuro governo chiede "di essere totalmente al servizio della gente e di ascoltarla". "Chiedo di attuare - ha sottolineato Bassetti, durante la presentazione del volume di padre Enzo Fortunato "Francesco il ribelle" - quello che noi anche nella dottrina sociale della Chiesa chiamiamo il bene comune che è il bene di tutti. Sia un governo di gente retta che pensa ai poveri".
© Riproduzione riservata 10 marzo 2018
Da - http://www.repubblica.it/speciali/politica/elezioni2018/2018/03/10/news/elezioni_politiche_2018_m5s_centrodestra_fi_lega_fdi_centrosinistra_pd_trattative_per_governo-190916479/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P2-S2.5-T2
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