Robin Williams morto, apparente suicidio.
L'attore aveva 63 anni
L'Huffington Post
Pubblicato: 12/08/2014 01:08 CEST Aggiornato: 21 minuti fa
Robin Williams si è impiccato con una cintura. In prossimità dei polsi c'erano dei tagli, che l'attore si è procurato con un coltello trovato nella stanza e su cui c'erano tracce di sangue essiccato.
Lo dichiara la polizia in conferenza stampa.
Confermato quindi il suicidio dell'attore. La notizia è stata data da un comunicato della polizia di Marin County, in California. La famiglia ha diffuso una nota chiedendo di rispettare la privacy. L'attore, a quanto si apprende, soffriva di una grave depressione.
Robin Williams era nella sua abitazione a Tiburon, in California, dove viveva con la moglie Susan. Si sospetta che l'attore sia morto per asfissia. Ma gli inquirenti hanno subito precisato che bisognerà attendere i risultati dell'autopsia per accettare le cause del decesso. Risultati che sono arrivati e che confermano l'idea iniziale: Robin Williams si è suicidato. Secondo quanto riferiscono i media Usa, l'attore è stato visto vivo l'ultima volta la sera di domenica intorno alle 22. Nella mattinata poi la polizia ha ricevuto una richiesta di soccorso nella quale si sollecitata un intervento per rianimare un uomo che non respirava nell'abitazione dell'attore a Tiburon. Ma al loro arrivo, i paramedici non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.
"Ho perso mio marito e il mio miglior amico. Il mondo ha perso uno dei migliori artisti e persone", ha scritto in una nota la moglie di Williams, Susan Schneider. Protagonista di numerosi film, da 'Good Morning Vietnam' a 'Hook - Capitan Uncino' e 'Mrs. Doubtfire', Robin Williams ha vinto un Oscar nel 1997 come miglior attore non protagonista per 'Good Will Hunting' diretto da Gus Van Sant e con la sceneggiatura di Matt Damon e Ben Affleck.
L'intervista all'amico: "Preoccupato per il lavoro, angosciato dai soldi". Nuovi particolari emergono sulla vita dell'attore trovato morto nelle ultime ore.
Un amico rivela al New York Post che Robin Williams aveva problemi economici e che nel corso delle ultime conversazioni telefoniche appariva distante. "Tutto quello di cui poteva parlare erano problemi di soldi. Ma c'era chiaramente dell'altro", afferma l'amico della famiglia. Williams aveva parlato pubblicamente dei suoi problemi finanziari lo scorso anno, puntando il dito contro il divorzio.
"Il divorzio è costoso, ti svuota il cuore attraverso il portafoglio", aveva detto Williams, che nella stessa intervista si era soffermato sul suo abbandono della droga 30 anni fa.
Uno dei colpi che avrebbero accentuato la sua depressione sarebbe stata la cancellazione dello show televisivo 'The Crazy Ones' su Cbs. "Robin è scivolato in una profonda depressione. Si sentiva imbarazzato e umiliato - afferma l'amico di famiglia -. Aveva 60 anni ed era stato costretto ad accettare un ruolo in televisione per soldi".
Il dissesto economico. Secondo indiscrezioni, Williams avrebbe creato un fondo per i figli per tutelarli in qualsiasi evenienza. Un fondo con paletti: i tre ragazzi possono accedere a un terzo della somma che gli spetta al compimento dei 21 anni, a 25 anni possono accedere alla metà della cifra restante e solo a 30 possono mettere le mani su tutto. Creato nel 2009, il fondo non è legato alla morte dell'attore. Non è chiaro quanto ci sia nel fondo, ma secondo rumor Williams avrebbe avuto ingenti somme al di fuori di questo, di cui una buona fetta dovrebbe andare all'attuale moglie.
Nel 2012 la fortuna di Williams era stimata in 130 milioni di dollari, ma in un'intervista nel 2013 Williams aveva dichiarato di essere sull'orlo della bancarotta a causa dei due costosi divorzi, tanto da essere costretto a vendere una proprietà da 35 milioni di dollari per tornare alla liquidità.
Un uomo da 5 miliardi di dollari. Eppure l'attore lascia dietro di sé un'eredità che copre decine di anni e che ha generato miliardi di dollari. I suoi film hanno generato un giro di affari di 3,2 miliardi di dollari ai botteghini americani. Una cifra astronomica che sale a 5,2 miliardi di dollari prendendo in considerazione gli incassi in tutto il mondo. Ma il suo impatto sulle sale cinematografiche non è solo un ricordo del passato. Infatti l'attore premio oscar nel 1998 per "genio ribelle", recita in tre film in uscita nel prossimi mesi.
A natale arriverà la commedia indipendente "merry friggin christmas" con williams attesa nelle sale americane il 7 novembre 2014. A dicembre invece arriverà "una notte al museo 3 - il segreto del faraone", il terzo lungometraggio della saga con williams (nei panni di teddy roosevelt) e ben stiller. In italia è atteso nel febbraio 2015. Infine il film fanta-comico "absolutely anything", diretto da terry jones dei monty python. Williams nel film ha prestato la sua voce a un cane parlante.
Il ricovero per problemi di alcolismo. Lo scorso luglio, Robin Williams era stato ricoverato per problemi di alcolismo nella clinica Hazelden Addiction Treatment Center del Minnesota, un centro specializzato in programmi di rehab per la dipendenza dall'alcol. Era la terza volta che l'attore sessantatreenne era ricorso alla riabilitazione: la prima, dopo la morte per overdose dell'amico John Belush, negli anni Ottanta. La seconda nel 2006.
La notizia del ricovero per una ricaduta è stata però smentita dal suo staff. "Dopo un periodo di lavoro - aveva dichiarato il suo portavoce alla rivista People - Robin ha deciso di prendersi del tempo per concentrarsi sul suo costante impegno, di cui siamo molto orgogliosi".
I problemi con la cocaina. Oltre all'alcolismo, l'attore in passato aveva combattuto contro l'abuso di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina. «La cocaina era per me», aveva detto a People nel 1988, «un posto in cui nascondermi. Alla maggior parte della gente fa un effetto eccitante, a me rallenta».
Da -
http://www.huffingtonpost.it/2014/08/11/robin-williams-morto_n_5670075.html?utm_hp_ref=italy