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Autore Discussione: Epifani a Pdl: "Corda può spezzarsi"  (Letto 2392 volte)
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« inserito:: Luglio 11, 2013, 10:19:21 am »


Processo Mediaset, Camere ferme 1 giorno.

Sì a stop chiesto da Pdl, bagarre in Aula

Conferenze dei capigruppo convocate dopo la decisione della Corte di Cassazione di calendarizzare per il 30 luglio l'udienza del processo Mediaset. Santanché: "Moratoria o cade il governo".

La Suprema Corte: "Seguita doverosa prassi, ma nulla vieta di disporre rinvio".

Lupi: "Esecutivo va avanti". Epifani a Pdl: "Corda può spezzarsi"


ROMA - Soffia il vento della crisi, in Parlamento. Con tutto il Pdl - falchi e colombe - sulle barricate. Dopo la decisione della Cassazione di calendarizzare per il 30 luglio l'udienza del processo Mediaset, il partito di Berlusconi ha chiesto di sospendere le attività parlamentari per tre giorni. Sia al Senato che alla Camera sono state convocate le conferenze dei capigruppo e qui il Pdl ha strappato un mezzo via libera da Pd e Scelta civica: sì allo stop, ma solo per la giornata di oggi. Con l'opposizione di Sel, M5S e Lega. Anche l'Aula della Camera ha approvato la proposta di rinvio della seduta di oggi, che aveva fra l'altro all'ordine del giorno il decreto legge sull'Ilva (saltato anche il vertice di maggioranza sull'economia). Il sì è arrivato con  "171 voti di differenza", ha annunciato in Aula la presidente Laura Boldrini. Ma è stata bagarre.

Rissa in Aula. "Buffoni, servi, schiavi". Così i deputati grillini hanno apostrofato i colleghi del Pd dopo il via libera alla sospensione dei lavori della Camera. Poi sono scesi tutti nell'emiciclo dell'Aula di Montecitorio e hanno cominciato a gridare verso i banchi del Pd. A quel punto alcuni deputati, tra cui Piero Martino e Nico Stumpo, sono scesi a confrontarsi con i grillini. I commessi hanno diviso le due fazioni.

Pdl: "Moratoria o cade il governo". Il senso della mossa del partito di Silvio Berlusconi è stato dato da Daniela Santanché: "Se dovesse arrivare un 'no' sulla richiesta di moratoria dei lavori parlamentari capiremo che non c'è un governo di coalizione. Far cadere un governo non è un'azione politica, è una conseguenza di un'azione politica". Il capogruppo dei deputati Pdl, Renato Brunetta. ''La nostra è una posizione responsabile: dobbiamo discutere al nostro interno e dobbiamo fare chiarezza".  L'anticipo della sentenza della Cassazione "non mette a rischio la maggioranza ma la democrazia in questo Paese". Il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, ha provato a minimizzare: "Noi continuiamo a fare il nostro lavoro e andiamo avanti".

Epifani: "Pdl non tiri troppo la corda". Dopo il via libera del Pd allo stop dei lavori per un giorno, da Guglielmo Epifani è arrivato un altolà al Pdl: ''Le vicende di oggi rendono ancora una volta esplicito il problema di fondo di questi mesi: la vicenda giudiziaria di Silvio Berlusconi e il rapporto d'azione di governo e di Parlamento. Questo nodo deve essere sciolto solo tenendo distinte le due sfere, perché se no, a furia di tirare, la corda - ammonisce il segretario Pd - si può spezzare, con una scelta di irresponsabilità verso la condizione del Paese e la sua crisi drammatica''.

Pd diviso. "Siamo contrari a qualsiasi tentativo di blocco delle Istituzioni di qualsiasi tipo e di qualunque tipo, ma voteremo a favore della proposta dell'onorevole Brunetta di tenere una riunione di gruppo'', aveva detto nell'Aula della Camera Ettore Rosato del Pd, scatenando la protesta dei deputati di M5S.

Non manca chi non condivide la decisione di chiedere la sospensione. Su Twitter, Paolo Gentiloni parla di precedente grave e ammette di non aver votato.

Diversi deputati, renziani ma non solo, non hanno partecipato al voto. Lo stesso ha fatto Michela Marzano: "In dissenso con il mio gruppo parlamentare, oggi in aula mi sono astenuta. Assurda la sospensione lavori per problemi giudiziari", ha scritto la deputata su Twitter. Di "scelta assurda" ha parlato anche il renziano Luca Lotti. "La questione non andava gestita così, si doveva coinvolgere il gruppo", ha aggiunto.

La Lega dice no. No anche dalla Lega all'ipotesi di stop ai lavori: "Noi ci siamo opposti alla sospensione dei lavori chiesta oggi dal Pdl, avendo il Parlamento tante cose da fare", ha detto Roberto Maroni, leader della Lega, durante una conferenza stampa alla regione Lombardia. "Noi siamo contrari al Parlamento che chiude, perché prima vengono le istituzioni e poi i partiti".

Vendola: "Pdl vuole guerra, idea delinquenziale". "Il comportamento della destra e del PdL in questo momento è davvero inquietante.
Far precipitare l'Italia in una sorta di capitolo finale della guerra tra politica e #magistratura è un'idea delinquenziale e demenziale", ha scritto Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Libertà, su Twitter.

M5S, La protesta della cravatta. I senatori del Movimento 5 Stelle in segno di protesta, ha inscenato una protesta togliendo tutti insieme la giacca e la cravatta. ''Non è una forma di mancanza di rispetto nei suoi confronti - ha detto il senatore Vito Crimi rivolgendosi al presidente Grasso - ma vogliamo protestare per la mancanza di rispetto nei confronti del Parlamento a favore di chi tra l'altro non è mai presente in questa Aula''. Alla protesta dei senqatori M5S il presidente del Senato, Pietro Grasso ha risposto: ''Abbiamo colto il segno di protesta. Oggi è una giornata particolare. Invoco il senso di responsabilità ed equilibrio di tutti. Vi invito cortesemente a reindossare le giacche e le cravatte per la dignità di quest'Aula''.

Cassazione: "Nessun accanimento contro Berlusconi". "Non c'è nessun accanimento. Il senatore Berlusconi è stato trattato come qualunque imputato in un processo con imminente prescrizione", ha detto il presidente della Cassazione, Giorgio Santacroce, che poi ha spiegato che ''nulla vieta al collegio di poter stabilire che il termine di prescrizione sia invece successivo e che quindi la Corte possa, accogliendo istanze difensive, disporre un rinvio''. La Cassazione, con una nota, ha precisato, in merito alla vicenda sui diritti tv Mediaset, che ha l'obbligo "di determinare l'udienza di trattazione di ogni ricorso prima della maturazione" della "prescrizione di alcuno dei reati oggetto del procedimento, a pena di responsabilità anche di natura disciplinare, e la Corte ha sempre adempiuto a tale dovere". La precisazione arriva dopo le proteste dei difensori di Silvio Berlusconi.
 
da - http://www.repubblica.it/politica/2013/07/10/news/camera_brunetta_chiede_stop_di_3_giorni-62716897/?ref=nl-Ultimo-minuto-ore-13_10-07-2013
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