LA-U dell'OLIVO
Novembre 23, 2024, 07:39:18 pm *
Benvenuto! Accedi o registrati.

Accesso con nome utente, password e durata della sessione
Notizie:
 
   Home   Guida Ricerca Agenda Accedi Registrati  
Pagine: [1]
  Stampa  
Autore Discussione: Artom "Lasciate fallire le aziende"... (in effetti molte meritano di fallire).  (Letto 2946 volte)
Admin
Utente non iscritto
« inserito:: Aprile 14, 2013, 11:13:01 pm »

 Parla Arturo Artom l'ufficiale di collegamento tra Casaleggio e le partite Iva: "Lasciate fallire le aziende. I soldi della Cig per il reddito di cittadinanza. Casaleggio è d'accordo"

Pietro Salvatori, L'Huffington Post  |  Pubblicato: 14/04/2013 19:00 CEST  |  Aggiornato: 14/04/2013 20:06 CEST


“Scusi, mi dia un secondo che metto il vivavoce”. È in autostrada Arturo Artom quando lo raggiungiamo al telefono. L’animatore della rete di imprenditori Confapri è appena partito da Milano per raggiungere Torino, dove domani incontrerà Gianroberto Casaleggio.

“Stiamo elaborando una serie di proposte per affrontare la crisi economica, sono destinate a tutti i partiti, ma la cassa di risonanza maggiore l’abbiamo avuta nel Movimento 5 stelle”. Due settimane prima delle elezioni il primo incontro a Treviso. C’era anche Beppe Grillo - assente domani nel capoluogo piemontese - e scattò la scintilla.

Con il guru dei grillini da allora un fitto scambio di pareri e di opinioni, l’ultima volta la settimana scorsa all’ombra della Madonnina. Uno dei talloni d’Achille del M5s riguarda la copertura economica delle iniziative che propone, un versante sul quale cerca l’aiuto di Confapri: “Si deve iniziare dal taglio della spesa pubblica” spiega Artom, un passato di simpatie berlusconiane. Ma la lista delle cose da fare è lunga.

Partiamo dall’inizio.
Noi siamo un think-tank, e in quanto tale stiamo elaborando una serie di proposte per l’economia e per dare ossigeno alle imprese.

Per il Movimento 5 stelle?
Abbiamo cercato l’interlocuzione di tutti i partiti, ma la cassa di risonanza maggiore è arrivata dal Movimento. Il primo incontro con loro l’abbiamo avuto a Treviso due settimane prima delle elezioni. C’erano sia Grillo che Casaleggio, e siamo rimasti molto soddisfatti, ci ha stupito la loro grande capacità di ascolto.

Domani cosa succederà?
Proveremo a trovare un’intesa su alcuni provvedimenti per far ripartire il mondo delle imprese. A partire da una considerazione: il M5s ha vinto perché ha avuto un grande coraggio sul tema dei costi della politica. All’indomani delle elezioni ha fatto risparmiare allo stato 43 milioni di euro rinunciando ai rimborsi, provocando un effetto a valanga. Anche Scelta civica ha annunciato di voler fare lo stesso, e c’è un dibattito acceso nel Partito democratico. Su questa e su altre questioni abbiamo avuto la scorsa settimana un incontro interno a Bologna, nel quale abbiamo realizzato un piano molto puntuale per la riduzione della spesa pubblica attraverso una specie di spending review. Inoltre abbiamo messo a punto alcuni disegni di legge che presenteremo domani a Casaleggio.

Ce ne dica alcuni.
Il primo prevede l’abbattimento dell’Irap nel giro di tre anni. Un altro punta a risolvere alcune falle nella normativa sui versamenti dell’Iva, e prevede che chi emette una fattura la saldi solo all’effettiva ricezione di quanto corrisposto. C’è poi il tema dei debiti della Pa nei confronti delle imprese: entro tre anni proponiamo che siano rimborsati completamente, anche attraverso meccanismi pro-soluto tramite la Cassa depositi e prestiti. E insisteremo sull’urgenza di applicarli.

Concorda con i grillini sul tema dello sblocco dell’attività parlamentare?
Bisogna muoversi subito, presentarli prima che si insedi un nuovo governo. A Roma stanno succedendo cose scandalose, non esiste nessuna norma che preveda che le Commissioni non partano.

Parlerete anche di questo?
Sarà un incontro molto importante perché si concentrerà sulle cose concrete da fare. Parleremo di cose pratiche.

Perché a Torino?
L’ho proposto io, è la mia città. A Milano con Casaleggio ci siamo visti la settimana scorsa: è nato un rapporto di stima profonda, da lui ho avuto sempre feedback positivi. L’incontro sarà aperto da me e da Massimo Colomban, poi lui illustrerà per una mezz’ora il programma del Movimento. Seguiranno due ore di botta e risposta.

Proverete a dare copertura economica ad alcune loro proposte? Un versante sul quale i 5 stelle non sembrano molto ferrati.
Le risponderò con un ragionamento. Nel 2007 il debito pubblico era sceso al 104%. Oggi si aggira intorno al 130% e lo stesso Def prevede di ridurlo di non più di un paio di punti. Questa situazione ha generato una tensione spasmodica per la salvaguardia del posto di lavoro.

E dunque?
Casaleggio ci ha reso partecipi del suo punto di vista, che condividiamo. Sostiene di ribaltare il problema, e cercare di salvaguardare il reddito delle persone, non il loro posto di lavoro. A fine giugno scadrà la cassa integrazione straordinaria. Invece di spendere quei soldi, e molti altri ancora, per cercare di salvare aziende in difficoltà, bisogna lasciarle fallire serenamente. Così si eviterebbe di buttare soldi inutilmente, e li si potrebbe investire per il reddito di cittadinanza. Noi condividiamo quest’ottica strategica, ma per realizzarla bisognerà cambiare la mentalità del mondo del lavoro italiano.

Insomma, vi proponete, attraverso le vostre proposte, di dare sostanza al programma elettorale del Movimento?
Lo stiamo già facendo. C’è un colloquio molto fecondo, una serie corposa di interscambi. Fino ad oggi noi ci stiamo trovando molto bene, e credo anche loro.

da - http://www.huffingtonpost.it/2013/04/14/parla-arturo-artom-lufficiale-di-collegamento-tra-grillo-e-le-partite-iva_n_3080860.html?utm_hp_ref=italy
« Ultima modifica: Maggio 08, 2013, 04:17:04 pm da Admin » Registrato
Admin
Utente non iscritto
« Risposta #1 inserito:: Aprile 14, 2013, 11:14:20 pm »

 Il M5s strizza l'occhio alle imprese.

Domani Casaleggio a Torino, oggi Beppe Grillo rilancia sulle commissioni e raccoglie l'allarme di Confindustria: "L'economia non aspetta"

L'Huffington Post  |  Di Flavio Bini   Pubblicato: 14/04/2013 12:50 CEST  |  Aggiornato: 14/04/2013 15:31 CEST


Il suo braccio destro sarà a Torino domani. Torino, Detroit italiana e culla della old economy, che venerdì e sabato ha accolto l'importante convegno della piccola industria, dove è stato lanciato ufficialmente il patto dei produttori per unire il mondo del lavoro. Lì, Gianroberto Casaleggio vedrà gli imprenditori di Confapri, dopo altri incontri a Treviso e Milano, a cui presenterà i punti della Grillonomics, e da loro riceverà spunti per tre proposte di legge da portare in parlamento su pagamento dei debiti della Pa fino a 100 miliardi, abolizione dell'Irap e modifiche sull'Iva.

Ma il grido di allarme lanciato ieri dalle imprese l'ha raccolto già oggi Beppe Grillo sul suo blog. "L'economia non aspetta". Prima dell'estate "potremo essere falliti con la distruzione irreversibile delle piccole e medie imprese che oggi tengono ancora, miracolosamente, in piedi l'Italia e allora non ce ne sarà più per nessuno. Mentre a Roma si discute di poltrone l'Italia brucia", ha scritto questa mattina. Una sponda importante, dopo che, sul fronte politico, la giornata di ieri ha registrato oltre a nuove distanze tra Pd e Pdl su un ipotesi di governo di larghe intese, anche una certa freddezza rispetto all'appello di Torino

Non è certo un auspicio alla formazione del governo quello di Grillo. Ma il leader 5 stelle torna alla carica affinché si formino al più presto le commissioni e il Parlamento cominci a lavorare. Ipotesi, questa, respinta dai capigruppo in settimana che hanno vincolato la costituzione della commissioni alla formazione del governo.

"Il balletto dei partiti per non decidere nulla e mantenere posizioni di privilegio e di impunità decennali continua, imperterrito, senza vergogna. Il Paese ha bisogno di leggi e di riforme, ma il Parlamento è paralizzato. ", scrive Grillo. "Le leggi urgenti per il rilancio dell'economia, la nuova legge elettorale, le misure di sostegno ai disoccupati rimangono nei cassetti. L'orologio deve rimanere fermo. E' un continuo rimando, un opprimente spostare in avanti le decisioni. Per evitare qualsiasi legge sgradita a questi cialtroni si invoca la necessità di avere un Governo PRIMA delle Commissioni. Un falso. L'Italia è una Repubblica parlamentare senza Parlamento. Per disinnescare il M5S - continua Grillo - le Commissioni saranno istituite DOPO l'elezione del presidente della Repubblica, DOPO il nuovo ciclo di consultazioni, DOPO la fiducia al nuovo governo, quindi, ottimisticamente a luglio PRIMA della chiusura di Camera e Senato per ferie. Poi, extrema ratio, per sicurezza, si potrebbero sciogliere le Camere e andare a nuove elezioni senza aver avviato alcuna riforma".

Un appello al Fate presto che intercetta in parte il Tempo scaduto del manifesto confindustriale. L'invito a non perdere altro tempo è stato ribadito con forza da Giorgio Squinzi che ha parlato di "un punto di pil perso a causa dell'inerzia della politica". Dalle imprese, venerdì era arrivato un invito diretto ai sindacati a unirsi per parlare con voce unica e difendere le istanze del lavoro. Un patto giudicato dal segretario della Cgil "affascinante", ma la cui gestazione è ancora lunga. Parlando a Skytg24, Susanna Camusso oggi ha posto un altro tassello, una mobilitazione unitaria con gli altri sindacati. In continuità con quanto detto al Lingotto, dove aveva invitato a "chiudere la stagione degli strappi". In altre parole, unire i sindacati - trovando prima di tutto un accordo sulla rappresentanza - e poi trovare punti di converegza con le imprese. Convergenza che però oggi il leader Fiom Maurizio Landini ha bocciato completamente: "Sarebbe una scelta dettata dalla paura, una fuga dalla realtà".

L'ultimo segnale di allerta è arrivato oggi anche dal ministro Elsa Fornero riguardo alle rirorse per la cassa in deroga: "Al momento ci sono finanziamenti certi sulla Cig in deroga relativi alla prima metà dell'anno". E per Susanna Camusso la situazione è anche peggiore: "'In qualche regione siamo già arrivati all'esaurimento dei fondi. Non è neanche detto che in alcune regioni si arrivi fino a giugno". Il rischio, per il segretario Cgil, è che mezzo milione di persone rimangano senza cassa integrazione.

da - http://www.huffingtonpost.it/2013/04/14/beppe-grillo-rilancia-sulle-commissioni_n_3079391.html?utm_hp_ref=italy&utm_hp_ref=italy
Registrato
Pagine: [1]
  Stampa  
 
Vai a:  

Powered by MySQL Powered by PHP Powered by SMF 1.1.21 | SMF © 2015, Simple Machines XHTML 1.0 valido! CSS valido!