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Autore Discussione: MASSIMO VANNI. Napolitano e Gauck a Stazzema "Qui il mio ultimo atto pubblico"  (Letto 2095 volte)
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« inserito:: Marzo 24, 2013, 05:52:19 pm »

Napolitano e Gauck a Stazzema "Qui il mio ultimo atto pubblico"

Il presidente della Repubblica italiana e quello della Germania, per la prima volta, in visita insieme nel  paese in cui nell'agosto del 1944 sono stati uccisi 560 civili.

"Non è facile per un tedesco essere qui...".

Le lacrime di uno dei sopravvissuti: "Ho sempre creduto nell'Europa, la vorrei più umana..."
 
dal nostro inviato MASSIMO VANNI



STAZZEMA - Per la prima volta insieme dentro la ferita di Sant'Anna di Stazzema. Per la prima volta i presidenti di Italia e Germania, Giorgio Napolitano e Joachim Gauck salgono uno accanto all'altro al Monumento ossario che ricorda i 560 morti della strage, avvenuta il 12 agosto 1944 nel piccolo paese dell'entroterra versiliese. "La conciliazione non può essere oblio" ha detto il presidente tedesco -I crimini compiuti qui non possono essere dimenticati". E il presidente Napolitano ha aggiunto poco dopo: "Sto per concludere il mio mandato di presidente e questo è probabilmente l'ultimo atto pubblico che compio e sono felice che sia qui". E poi: "Porterò come memoria preziosa di questo settennnato l'esempio che lei mi dà di nobiltà d'animo e d'amicizia".

E' un viaggio dentro una delle pagine più buie della storia del Novecento, ma anche un viaggio dentro una nuova pagina dell'Europa e della democrazia. Si abbracciano i due presidenti e quell'abbraccio commuove la gente che assiste sotto la pioggia: ci sono anche i superstiti dell'eccidio e i familiari delle vittime. "Pace e fraternità" sono le prime parole di Napolitano a Stazzema. "Davanti a questo simbolo, memoria perenne delle atrocità della guerra e della barbarie nazista e fascista, nel rendere omaggio alle vittime inermi, ci incontriamo fratelli tra fratelli, cittadini dell'Europa Unita, alfieri dei principi di pace, democrazia, libertà e giustizia" è quello che si legge (in doppia lingua, italiano e tedesco) sulla targa alla memoria, scoperta dai due presidenti.

"Abbiamo ritrovato la via della riconciliazione con i popoli della ex Jugoslavia, contro cui si scagliò il regime fascista. Non dimentichiamo le nostre responsabilità storiche ma guardiamo avanti. E per quando non riusciamo ad avere giustizia nei tribunali, la nostra memoria non dimentica quello che accadde" ha proseguito il presidente Napolitano. "E la nostra presenza qui oggi è uina condanna verso quello che accadde". Ha proseguito: "Non dimentichiamo i misfatti del fascismo, non lo cancelliamo solo perchè siamo riusciti a liberarcene con la Resistenza. Come mai abbiamo accettato che il popolo italiano si identificasse col fascismo, così mai accettammo che il popolo tedesco venisse identificato con il nazismo". Quindi ha parlato di futuro e di Europa: "Questa Europa l'abbiamo realizzata insieme in questi 60 anni, anche se non è ancora completata. Per costruirla però serve anche la pietra della memoria".
Poi il passaggio sulla fine del suo settenato: "Sto per concludere il mio mandato e forse questo è l'ultimo atto pubblico che io compio" ha aggiunto il presidente.

Dopo aver deposto una corona di fiori Napolitano e il presidente Gauck hanno salutato i superstiti e i patenti delle vittime. Un stretta di mano e un abbraccio sentito anche a Enrico Pieri, il sopravvissuto della strage che era un bambino, proprio Pieri si è molto adoperato per lo storico incontro.

Il sindaco del piccolo paese toscano dell'entroterra versiliese, Michele Silicani è stato il primo a prendere la parola: "Oggi Stazzema è il centro del mondo, qui è l'incontro in nome della fratellanza". Quindi è toccato a Pieri che è anche presidente associazione vittime di Stazzema e che in quell'agosto 1944 aveva dieci anni e perse il resto della sua famiglia: "Ho sempre creduto nell'Europa, la vorrei più umana" ha detto tra le lacrime. Commosso anche il presidente tedesco: "Non è semplice per un tedesco essere qui a Stazzema. Sono grato a Napolitano essere qui. So che lei ha combattuto contro il nazismo e il fascismo. È per me era importante essere qui. Ringrazio per la fratellanza tra i due nostri paesi".

La visita è stata decisa dopo che due superstiti della strage, Enrico Pieri e Mario Marsili, avevano inviato a Gauck una lettera già consegnata a Napolitano in cui invitavano i due presidenti nei luoghi del Parco della Pace.

Napolitano e Gauck hanno infine visitato il museo della memoria, ristrutturato nel 2007.

 
(24 marzo 2013) © Riproduzione riservata

da - http://firenze.repubblica.it/cronaca/2013/03/24/news/napolitano_e_gauck_a_sant_anna_per_ricordare_il_massacro_dei_civili-55249969/?ref=HREC1-1
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