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Autore Discussione: Laura BOLDRINI  (Letto 2038 volte)
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« inserito:: Marzo 24, 2013, 05:13:12 pm »

Laura Boldrini: la lezione del giuslavorista ci parla anche oggi

20 marzo 2013


La lezione di Marco Biagi continua a raccogliere consensi e attenzioni. Ieri, nel giorno dell'XI anniversario dell'assassinio del giuslavorista autore del Libro bianco sul lavoro, il riconoscimento più importante è arrivato dal presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, eletta in Sicilia nelle liste di Sinistra e Libertà. Boldrini ha reso onore a «un grande italiano, la cui lezione sul lavoro ci parla anche oggi».

Un esempio per i nostri giovani – ha detto il presidente – «quei giovani coi quali aveva saputo costruire nelle aule universitarie un rapporto così fecondo». Molti giovani cui ha fatto riferimento Laura Boldrini erano riuniti ieri pomeriggio nel Palazzo della Cooperazione per il convegno organizzato da Adapt con il ministero del Lavoro per ricordare Biagi. Un incontro che ha offerto l'occasione per ricordare soprattutto il «metodo di lavoro» di Biagi, orientato al pragmatismo e al confronto internazionale sui modelli di regolazione. Tutti gli interventi, da Michele Tiraboschi a Giuliano Cazzola, da Maurizio Sacconi a Emmanuele Massagli, Giuseppe Bertagna e il viceministro Michel Martone, hanno voluto ricordare la forza di un metodo fondato sulla fiducia nella bontà della contrattazione tra le parti sociali, soprattutto quella di secondo livello o aziendale, lo strumento più moderno per elaborare soluzioni adattive capaci di aumentare l'occupabilità e l'inclusione sociale anche nei tempi difficilissimi in cui viviamo. (D.Col.)

da - http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2013-03-20/laura-boldrini-lezione-giuslavorista-070620.shtml?uuid=AbROfmfH
« Ultima modifica: Aprile 11, 2013, 05:26:54 pm da Admin » Registrato
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« Risposta #1 inserito:: Aprile 11, 2013, 05:27:36 pm »

Biennale democrazia 2013
10/04/2013

Boldrini inaugura Biennale Democrazia “La politica gratis è un’utopia negativa”

Biennale, l’utopia vista dai giovani

Al via la kermesse al teatro Regio.

La presidente della Camera fa visita ai profughi: “L’assistenza non basta”

Torino


«Spesso diamo la democrazia come scontata. Ma non lo è». Così la presidente della Camera, Laura Boldrini, dopo avere visitato oggi a Torino il Museo della Resistenza. «Mi ha toccato molto», ha aggiunto: «questo è un luogo in cui devono essere portati i giovani, perché è qui che si impara il senso della democrazia». 

 

La presidente Boldrini, insieme al sindaco Piero Fassino, ha visitato il museo ascoltando le spiegazioni del presidente, Gian Maria Ajani, del direttore Guido Vaglio e del presidente del comitato scientifico , Vladimiro Zagrebelsky, informandosi, tra l’altro, sulle iniziative che il sodalizio culturale intraprende per le scuole e scambiando commenti sulla proliferazione di messaggi di contenuti neofascisti sul web e i social network.

 

Alla fine del percorso si è fermata davanti all’ampia parete in cui i visitatori attaccano i loro post it ( ce ne sono migliaia) e ne ha lasciato uno scritto di suo pugno: «Questo museo fa capire il senso della democrazia». All’ingresso la presidente era stata accolta dall’avvocato e partigiano Bruno Segre. Boldrini, durante la visita, ha anche definito «un grande dono» i racconti di testimoni diretti come i sopravvissuti dai campi di prigionia, sottolineando che questi loro ricordi, capaci di rinfocolare grandi sofferenze, devono essere rispettati e recepiti «per conservare e tramandare una memoria condivisa»: raccoglierli solo «per avere una storia in più è un po’ come rubare». 

 

L’IDEA DI “POLITICA GRATIS” È UTOPIA NEGATIVA 

La presidente della Camera ha aperto poi i lavori della kermesse con una riflessione sull’attualità: «L’idea della politica gratis è un’utopia negativa, un modello che dobbiamo smettere di inseguire anche se esso conta ancora su notevoli sostegni mediatici». «La politica - ha proseguito - non può essere raffigurata solo o principalmente come la competizione tra chi taglia di più i costi. Ed è una banalità quella che fa i conti degli euro che si `sprecherebbero´ in ogni seduta parlamentare, come se il confronto tra le posizioni, l’approfondimento anche faticoso dei problemi, fosse una permanente dissipazione di tempo e di denaro». 

 

UN MONDO MENO ARMATO 

Per la presidente , il dibattito sulla riduzione delle spese militari «fino a ieri considerato `ideologico´ ha assunto oggi la concretezza di un bivio: l’utopia di un mondo meno armato si è finalmente spogliata di ogni astrattezza per diventare stringente discussione su una possibile destinazione alternativa delle risorse pubbliche». 


da - http://lastampa.it/2013/04/10/cultura/speciali/biennale-democrazia-2013/boldrini-a-biennale-democrazia-la-democrazia-non-e-scontata-sM6yTrxKcpN2twrWpfLEVP/pagina.html
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