Esteri
19/03/2013 - la storia
Parigi, assalto alla metro dei pendolari Blitz con maschere e i gas lacrimogeni
Il racconto dei passeggeri sotto choc «Erano feroci, veloci e organizzati»
Alberto Mattioli
corrispondente da parigi
Adesso i paragoni storici o cinematografici o tutti e due insieme si sprecano: il Far West, l’assalto al treno, eccetera. In effetti è andata proprio così, e non a Yuma ma alla stazione di Grigny Centre, dipartimento dell’Essonne, nella banlieue di Parigi.
Preso d’assalto, un treno della linea D del Rer, il metro leggero che porta i pendolari dalla periferia in centro, secondo l’immortale routine del «banlieusard» parigino sintetizzata nella frase «metro, boulot, dodo», metro, lavoro, nanna.
Verso le 22 di sabato scorso, la routine si è trasformata in un incubo. Una banda di giovani, quanti non si sa ancora con precisione, di certo più di venti e meno di trenta, armati, mascherati e provvisti di gas lacrimogeno hanno fermato il treno azionando l’allarme di emergenza e poi sono passati di vagone in vagone spogliando i passeggeri. «Sembra l’assalto alla diligenza dell’epoca moderna. Ma di questa ampiezza, non è normale», racconta al «Figaro» uno dei poliziotti che stanno indagando.
Gli aggrediti sono una decina. Uno di loro ha raccontato: «Io ho preso un pugno e del lacrimogeno negli occhi. Hanno strappato la borsetta alla mia amica e hanno preso i soldi a me. E’ stato rapido, violento e aveva l’aria di essere molto organizzato».
Per la sicurezza a bordo, non è un buon momento. Nell’ottobre scorso, un’altra banda della Rer era stata arrestata. Ed è ancora vivo il ricordo dell’incredibile assalto a un treno merci, bloccato sui binari in mezzo ai quartieri nord di Marsiglia e saccheggiato. Poi, sabato, quest’ultimo episodio, che peraltro, nonostante l’ampiezza, si è venuto a sapere solo lunedì, a dimostrazione che i media francesi non sono proprio sempre sulla notizia (e in ogni caso meno dei nostri).
Secondo le ferrovie, la linea D della Rer non è fra quelle più a rischio. Ma è comunque sorvegliata dalle telecamere, su cui si conta per identificare gli aggressori. La Sncf, la Trenitalia francese, ha rafforzato la sicurezza mandando rinforzi alle sue pattuglie. Provate con gli sceriffi.
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