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Autore Discussione: Monti all'ultimo vertice Ue da premier: "L'Italia chiederà meno rigidità ...  (Letto 2090 volte)
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« inserito:: Marzo 15, 2013, 06:30:29 pm »

Monti all'ultimo vertice Ue da premier: "L'Italia chiederà meno rigidità sui bilanci"

ll presidente del Consiglio a Bruxelles: il governo proporrà margini di flessibilità anche sugli investimenti pubblici.

Le rassicurazioni sul futuro: "Il popolo italiano ha dimostrato fiducia nell'Europa e ha ritrovato da sé il riequilibrio delle finanze".
Hollande contro l'austerity: "Troppa rigidità crea troppa disoccupazione", Juncker teme la "ribellione sociale"


BRUXELLES - "Per me questo sarà l'ultimo vertice europeo". Lo ha detto a Bruxelles ai giornalisti, uscendo da palazzo Justus Lipsius, Mario Monti,  che si appresta a partecipare questa sera al Consiglio europeo e all'Eurosummit. Il premier uscente ha intenzione di invitare gli altri leader "a riflettere in positivo e in negativo sul caso italiano perchè, al di là dell'importanza dell'Italia, si presta a riflessioni più generali".

Al vertice europeo il nostro Paese "chiederà di avvalersi dei margini di flessibilità nella disciplina dei conti pubblici", spiega Monti. "Anche in occasione del vertice Ue di questa sera - continua il premier - chiederemo che ci si possa avvalere di tali margini". Secondo il Professore, "l'Italia continuerà ad essere ascoltata anche in futuro: il popolo italiano ha dimostrato nei fatti di avere fiducia nell'Europa e ha saputo ritrovare da sè il riequilibrio delle finanze pubbliche che tanto preoccupava italiani, europei e il mondo intero, e ha posto solide basi per le riforme strutturali per la crescita".

I capi di Stato e di governo europei che si riuniranno oggi a Bruxelles ascolteranno dunque quanto dirà loro Monti sulla necessità di misure urgenti per rendere la "fiscal consolidation" compatibile con una crescita ancora troppa bassa e una disoccupazione in forte aumento, soprattutto in Italia e specie tra i giovani.

Esamineranno la proposta italiana di creare una commissione ad hoc per valutare quali "investimenti produttivi" scomputare dal debito pubblico, una sorta di anticipo della "golden rule". Prenderanno poi nota dell'esigenza di iniettare "denaro fresco" nel sistema delle imprese piccole e medie, riducendo quegli inaccettabili tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni (180 giorni per l'Italia secondo la Cgia di Mestre a fronte di 65 della media Ue), tema affrontato ieri da Giorgio Napolitano con il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi.

L'argomento della flessibilità resta però delicato. Il premier finlandese Jyrki Katainen si è detto contrario: "Sarebbe troppo difficile la definizione degli investimenti da scorporare per me potrebbero essere considerati per il futuro quelli per l'educazione e la ricerca oppure la riduzione delle imposte per le società o la costruzione di strade. E' più onesto rispettare il patto di stabilità". Diversa la posizione di Jean-Claude Juncker, ex presidente dell'Eurogruppo: "Dobbiamo trovare una nuova intersezione tra le politiche di crescita e quelle di consolidamento", altrimenti "corriamo il rischio di una ribellione sociale. Sono per il rigore e la serietà ma bisogna che le misure di consolidamento non noccia alla crescita", per questo "ci vuole una certa flessibilità intellettuale e artigianale". Dal lussemburghese un monito pesante: "Non escluderei il rischio di una rivolta sociale", ha detto. Quanto all'Italia, "non avrà bisogno di salvataggio".

Netta anche la dichiarazione del francese Francois Hollande, che arrivando al vertice ha ribadito una posizione che la Francia ha già sostenuto in passato - anche in contrapposizione alla Germania: "La flessibilità è necessaria, perchè troppa rigidità porta troppa disoccupazione". La zona euro, ha proseguito il presidente francese, "abbia una visione comune di cosa devono fare i principali Paesi: quelli che devono fare sforzi per consolidare i conti e gli altri che hanno ristabilito l'equilibrio e hanno eccedenze di bilancia commerciale e dei pagamenti e che possono stimolare l'attività interna e quella europea".

(14 marzo 2013) © Riproduzione riservata

da - http://www.repubblica.it/economia/2013/03/14/news/monti_all_ultimo_consiglio_europeo_misure_urgenti_per_lavoro_e_crescita-54546373/?ref=HREC1-2
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