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Autore Discussione: Angela MauroBersani scommette a sinistra con Vendola e Tabacci.  (Letto 1996 volte)
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« inserito:: Gennaio 25, 2013, 11:11:18 pm »

 Elezioni 2013. Bersani scommette a sinistra con Vendola e Tabacci. Con Monti distanza siderale: troppi attacchi alla Cgil

L'Huffington Post 

Di Angela Mauro   

Pubblicato: 24/01/2013 14:29 CET  |  Aggiornato: 24/01/2013 14:29 CET


Due settimane fa c’era la rincorsa a candidati di segno liberal-centrista per fare concorrenza alle liste di Monti, la settimana scorsa è stata quella della desistenza per arginare Ingroia, questa settimana lo sterzo vira decisamente a sinistra. Tattica, convenienza? Chiamiamola semplice dinamica politica. Man mano che la campagna elettorale entra nel vivo le cose si svelano da sé, anche Monti si sta svelando, riflettono in casa Pd, e se continua ad attaccare la Cgil, come ha fatto anche oggi da Davos, Pier Luigi Bersani davvero non potrebbe non prenderne le distanze. E attaccare da sinistra, che gli serve per ricompattare la sua squadra, da Nichi Vendola a Bruno Tabacci, spingere sull’acceleratore, avanti tutta per convincere che questa “è una proposta di governo”.

E’ così che il segretario del Pd è arrivato agli attacchi di ieri a Mario Monti sulla questione degli esodati: “Pronunci almeno la parola..”. Ed è così che oggi parlando ad Agorà ha aperto al “salario minimo”, vecchio tarlo di sinistra, di quella più radicale. Stamattina ha ripetuto gli stessi concetti in conferenza stampa con gli alleati Tabacci e Vendola, convocata più che altro per sottolineare il fatto che questo centrosinistra vuole vincere. “Noi scommettiamo di governare, Casini e Monti scommettono sullo stallo al Senato: ma che programma è?”, domanda anche il mite Tabacci, navigatore esperto di esecutivi con Sinistra e libertà visto che viene da un incarico assessorile nella giunta Pisapia a Milano, incarico da cui si è dimesso per correre alle politiche (“Vengo da tempi in cui bisognava presentarsi nudi davanti agli elettori”). “Noi la facciamo la foto di gruppo – spiega Bersani in mezzo a Tabacci e Vendola - Da qui invito Monti a farne una con Casini e Fini, Ingroia a scattarne una con Ferrero e Di Pietro, Berlusconi con Storace e Maroni, così la gente vede e chiede risposte…”. In quanto “sento un minimo di irritazione per il fatto che noi siamo vivisezionati di ogni sfumatura, mentre gli altri no…”.

Risponde il ‘vivisezionato’ per eccellenza, Vendola: Mi fanno sempre il test dell’affidabilità dal punto di vista del governo”. Ma “per una coalizione che vuole portare l’Italia fuori dalla crisi e riequilibrare il fattore sociale, io e Sel saremo fattore di stabilità”. Certo, il rischio stallo c’è, non è solo propaganda montiana. In quel caso, Bersani promette che “saremo concettualmente aperti” al dialogo con altre forze, anche montiane, per la maggioranza in Parlamento, “ma pretendendo che chi vince ha la barra della politica, sennò le elezioni si fanno per sport”. Vendola mette qualche paletto in più, ma la sostanza per ora non cambia. “Nel caso in cui causeranno una vittoria dimezzata del centrosinistra – spiega il governatore della Puglia - io penso che Bersani debba presentarsi alle Camere e vedere se c’è un’alleanza programmatica sulla base della carta d’intenti” firmata con Pd e Psi a ottobre” (per la cronaca: Nencini oggi era assente giustificato). Perché con Monti si può arrivare ad un “compromesso sulle riforme dello stato”, continua Vendola, ma per il resto “io non rinuncio all’autonomia politico-culturale della carta Italia Bene Comune, mi vincola dalla prima all’ultima parola”.

Se qualcuno ha ancora dubbi, se qualcuno pensa che il Pd possa lasciare Sel per Monti: “si levi dalla testa che noi veniamo meno a questo impegno”, dice Bersani. Ad oggi, sembra tutto chiaro. Vendola ribadisce di essere nato con Sel per eliminare "l'armamentario della vecchia politica", Bersani rassicura che non vuole "tassare il ceto medio", ma, come dice Tabacci, "se uno si fa pagare l'asilo e poi si compra la Porsche, beh non ho nulla contro la Porsche, non li voglio far piangere ma c'è un problema...". Compatti anche sul caso Mps: “Mai fatta una riunione sulle banche in vita mia”, giura il segretario del Pd. “E’ stato Tremonti a introdurre la possibilità per gli enti locali di investire in derivati”, accusa Tabacci. “Aspetto ancora che il liberale Monti mi risponda su un sistema di regolamentazione e trasparenza per chi sottoscrive bond e obbligazioni”, ringhia Vendola.

Domani sia il segretario del Pd che Tabacci e il leader di Sel saranno alla conferenza della Cgil sul piano del lavoro, tanto per segnare le distanze da Monti e forse anche per indicare una prospettiva d’insieme per il paese. Non solo nei programmi su una materia come quella del lavoro, ma anche nelle persone. Perché oltre ai già citati, interverranno anche il ministro uscente Fabrizio Barca, storia di sinistra, chiacchierato in queste settimane come possibile segretario del Pd dopo Bersani, e Giuliano Amato, di cui diffusi sono da sempre i rumors sul suo futuro alla presidenza della Repubblica.

Bersani comunque scommette a sinistra, o la va o la spacca. Si tratta poi di temi sociali che incontrano anche grosse fette dell’elettorato cattolico, fanno notare dal Pd. Infatti in questa ‘svolta’, più che Vendola, ha potuto una creatura ‘larga’ come la Cgil, i cui iscritti coincidono in larga parte con quelli del Pd. La linea comunque copre a sinistra, sul lato Ingroia, che potrebbe puntare a parte dell’elettorato piddino o di Sel. Il timore c’è. E’ per questo che Bersani appena può risfodera l’arma del “voto utile per battere la destra, è una questione di gusti…”, ha detto oggi. Mentre Vendola ne approfitta per togliersi qualche sassolino che da giorni è nelle scarpe dei suoi, dal giorno della presentazione delle liste, esattamente. Riguarda il fatto che le liste di Rivoluzione Civile siano composte in maggioranza da uomini, ben piazzati nelle posizioni di sicura elezione. E quindi, dice Nichi: “Sia a destra che a sinistra le rivoluzioni puzzano d’antico, sono fatte da maschietti e le rivoluzioni fatte così sono incivili”.

da - http://www.huffingtonpost.it/2013/01/24/elezioni-2013-bersani-scommette-a-sinistra-con-vendola-e-tabacci-monti-attacca-la-cgil_n_2541149.html?utm_hp_ref=italy
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