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Autore Discussione: Alice PYNE L’addio senza rimpianti  (Letto 2422 volte)
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« inserito:: Gennaio 15, 2013, 12:28:35 am »

Esteri

14/01/2013 - la storia

L’addio senza rimpianti di Alice Pyne

Quattro anni fa Alice Pyne ha scoperto di essere affetta da un linfoma di Hodgkin. Con l’aiuto della sorella minore e della mamma Vicky, ha raccontato sul suo blog la malattia, a cui ha deciso di non arrendersi

Affetta da un cancro incurabile, la 17enne è riuscita ad esaudire tutta la sua lista di desideri prima di morire. E ora la sua charity aiuterà altri bimbi malati gravi

Elisa Barberis (agb)


È riuscita a “spuntare” tutti i desideri sulla sua “bucket list” – letteralmente, le cose da fare prima di morire – prima di spegnersi lentamente a 17 anni, a causa di un male incurabile. In Rete sul suo blog, con l’entusiasmo della giovinezza e la forza di chi vuole conoscere ancora molto, Alice Pyne raccontava senza mai arrendersi la sua battaglia contro il linfoma di Hodgkin. Gioie e dolori di un’adolescente che da un giorno all’altro, quattro anni prima, si è trovata davanti alla sfida più grande, ma che ha scelto di affrontarla a viso aperto. L’ultimo post sul suo blog è datato soltanto il primo gennaio: «Non riesco a credere che sto dicendo davvero Buon Anno a tutti voi! – ha scritto a inizio anno –. Credo che nemmeno uno dei medici che due anni fa mi avevano detto che non c’era più niente da fare si aspettasse che io oggi fossi ancora qui». 

 

Oggi è stata la madre, Vicky, a pubblicare al suo posto poche righe in cui ha annunciato che Alice non ce l’ha fatta: se l’è portata via una rarissima forma di cancro, che nei paesi Occidentali colpisce circa tre persone su 100mila. È morta non prima però di aver conosciuto i suoi idoli, da Paul McCartney a Robbie Williams e i Take That, trascorso una “prom night” (il ballo della scuola di fine anno) da sogno, aver preso un tè con il premier Cameron e aver nuotato fianco a fianco con le balene. 

 

Quando ad agosto ha soddisfatto anche quest’ultimo desiderio, ha ringraziato così chi l’ha aiutata a rendere realtà il suo elenco dei sogni ancora chiusi nel cassetto, postato quasi per scherzo su Twitter nella primavera del 2011: «Non mi sarei mai aspettata che la lista venisse diffusa in tutto il mondo. Non mi sarei mai nemmeno aspettata che la maggior parte dei miei desideri venisse esaudita. Le parole non riescono a rendere l’idea di quanto io sia felice di avercela fatta». 

 

Quando nel 2008 la diagnosi ha segnato senza possibilità d’appello il suo destino Alice, nata nella piccola contea di Cumbria nell’Inghilterra del Nord, si è trovata di fronte due strade: poteva essere una storia di sofferenza come tante altre, invece si è trasformata in un esempio di speranza. Che la ragazzina ha deciso di offrire ad altri giovani nelle sue stesse condizioni. Non sarà riuscita a convincere tutti i cittadini britannici ad iscriversi ad un’associazione di donatori di midollo osseo, ma l’associazione da lei fondata, la “Alice’s Escape”, donerà un sorriso in più a bambini gravemente malati, consentendo loro vacanze gratuite. La charity ha già raccolto più di centomila sterline ed è valsa alla 17enne e a sua sorella una onorificenza speciale per il loro impegno nel sociale.

 

Ora che non c’è più il suo spirito è più forte che mai. E vive nelle centinaia di commenti commossi che i suoi followers, per lei una sorta di seconda famiglia allargata, hanno lasciato sul suo blog. Un ultimo omaggio alla ragazzina che ha insegnato a non perdere mai la fiducia. «Buonanotte Alice». 

 

Twitter @elisa_barberis 

da - http://lastampa.it/2013/01/14/esteri/l-addio-senza-rimpianti-di-alice-pyne-cXRC754pPQCmQ7NtvT2ghL/pagina.html
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