I candidati - Ipotesi Formigoni al Senato. Fava correrà per Sel
Berlusconi-Bersani-Vendola
Il duello tra i big si gioca in Lombardia
«Chi vince qui conquista Roma». Monti schiera Ichino
MILANO - In stretto ordine alfabetico: Silvio Berlusconi, Pier Luigi Bersani, Nichi Vendola. Milano e la Lombardia tornano a essere terra di big, di leader nazionali chiamati (paracadutati, traduce qualcuno) a trainare le liste. Ecco l'Ohio d'Italia. Il Partito democratico schiererà il suo segretario nazionale alla Camera 1, il collegio di Milano e della Brianza. Una scelta assolutamente non casuale. Troppo importante, la partita lombarda. E così con il leader potrebbero essere collocati qui altri jolly: dal vicedirettore ad personam del Corriere Massimo Mucchetti al procuratore antimafia Piero Grasso, fino all'economista Carlo Dell'Aringa. Alla Camera o al Senato, si vedrà nelle prossime ore. Deciderà una prima riunione della direzione regionale del partito prima dell'ultimo passaggio a Roma, dove il segretario stesso riempirà le caselle in giro per le circoscrizioni italiane.
Ci sarà, nel Pd, sempre in Lombardia 1, Pippo Civati insieme con tutti i trionfatori delle primarie di Capodanno: Barbara Pollastrini, la new entry Lia Quartapelle e via a scalare. Sempre a Milano sarà «in campo» Silvio Berlusconi. Con ogni probabilità lo troveremo in corsa per il collegio lombardo del Senato, riconosciuto crocevia della vittoria o della sconfitta elettorale. L'indiscrezione che circola e che sa di clamoroso è che un posto di primissimo piano nella lista per il Senato possa spettare proprio a Roberto Formigoni, il governatore che gioca su due fronti: l'appoggio ad Albertini per la corsa alla sua successione al Pirellone e la permanenza nel Pdl in cerca dell'alleanza vitale con il Carroccio.
Il capolista alla Camera del Pdl potrebbe invece essere Luigi Casero, l'uomo che sta materialmente scrivendo il programma del partito e che sta tentando di ricucire i fili del dialogo con la Lega. Mariastella Gelmini, un altro dei big azzurri, sarà invece con ogni probabilità in corsa in Lombardia 2, il collegio della sua Brescia. Poi c'è Sel, l'unica forza politica che ha già deciso i suoi capilista in tutti le circoscrizioni della Lombardia (e non solo). Nella prestigiosissima Lombardia 1 correrà Claudio Fava, figlio di Pippo, il giornalista assassinato dalla mafia nel 1984. Dopo di lui i vincitori delle primarie del 29 dicembre: Daniele Farina, Valentina La Terza, Patrizia Quartieri.
Ci sarà anche Nichi Vendola. In Lombardia 2 dovrebbe essere il numero uno a trainare il simbolo in una terra tradizionalmente difficile (ma il leader opterà comunque per l'elezione in Puglia). A seguirlo la sindacalista Titti Di Salvo, mentre al Senato ci saranno l'ambientalista Monica Frassoni e Tino Magni della Fiom. Della lista Monti si conosce per ora solo il nome del probabilissimo capolista al Senato: Pietro Ichino, il giuslavorista uscito dal Pd da posizioni riformiste. Nessuna notizia invece dalla Lega, che in queste ore sta raccogliendo le nomination dai «territori» e deciderà solo martedì prossimo la composizione delle sue liste (si sa solo che Maroni, candidato governatore, non sarà ovviamente ripresentato su scala «nazionale»).
Due donne, infine, per il Movimento Cinque Stelle. Elette dalle «parlamentarie» correranno Paola Carinelli per la Camera (Lombardia 1) e Giovanna Mangili per il Senato. En plein rosa, sottolineano i grillini: la candidata governatrice è infatti un'altra donna, Silvana Carcano, designata, neanche a dirlo, attraverso una consultazione online.
Andrea Senesi
4 gennaio 2013 | 16:36© RIPRODUZIONE RISERVATA
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