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Autore Discussione: Pdl, si riapre lo scontro: insulti fra Alfano e Dell'Utri  (Letto 2010 volte)
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« inserito:: Dicembre 10, 2012, 11:23:52 pm »

Pdl, si riapre lo scontro: insulti fra Alfano e Dell'Utri

Insulti fra il segretario ed il senatore fedelissimo di Berlusconi. "Persone come lui sono un problema, Silvio pensi alle liste".

La replica: "Non ha le palle".

Il ritorno del Cavaliere lascia tiepida Giorgia Meloni e la Lega. Zaia: "Corriamo da soli".

E Renzi respinge le avances:  "Le cose si comprano, le persone no"


ROMA - Il ritorno in campo di Silvio Berlusconi riapre lo scontro nel Pdl. E crea al Cavaliere anche problemi di alleanze. Tiepidi gli ex An mentre la Meloni tende a sfilarsi. Ma soprattutto si accende una rissa a insulti fra il segretario del Pdl Angelino Alfano e il fedelissimo Marcello Dell'Utri. Prendendo spunto da un'intervista a Repubblica in cui il senatore criticava la sua segreteria, Alfano solleva il problema dell'incandidabilità in vista della formazione delle liste elettorali per le politiche 2013: "Silvio deve porsi seriamente il problema", dice "Questo per la gente conta prima dei programmi", riferendosi esplicitamente a Dell'Utri. Che risponde seccamente: "Alfano non ha le palle".

Durante la registrazione della puntata di Porta a Porta il segretario del Pdl sollecita il Cavaliere sulle liste, questione che per Alfano sarà fondamentale per le prossime settimane. Dell'Utri, dice, "è un povero disgraziato, per tutto quello che gli sta succedendo, e parla a ruota libera". "Il suo pensiero - continua Alfano - non coincide con quello di Berlusconi e gli osservatori che credono che parli a suo nome nuocciono al Cavaliere". Molti guai del partito, insiste, derivano da persone come Dell'Utri.

La risposta non si fa attendere: "Non mi va di replicare, Alfano si è già qualificato da se per questa risposta piccata e fuori luogo", dice Dell'Utri.  "I guai del Pdl, purtroppo - insiste il senatore - vengono tutti dalla sua incapacità, dalla sua insipienza. Non ha le palle, non c'entra niente con noi".

Meloni: "Se questo è il Pdl io me ne vado" (video). Il ritorno del Cavaliere lascia fredda Giorgia Meloni, ex candidata alle primarie del Pdl poi annullate, che critica il Popolo delle libertà: "Non voglio un partito di plastica, non voglio i colonnelli, non voglio parlamentari scelti da cinque persone chiuse in una stanza". E ancora: "Non vogliamo operazioni nostalgia, se il Popolo della libertà rimarrà così io non ho stimoli per rimanere".

Zaia: "La Lega corre sola". Non meno netta la chiusura a qualsiasi alleanza con il Pdl del presidente del Veneto, Luca Zaia: "Fino a prova contraria la Lega va da sola alle prossime elezioni politiche", ha detto. "Non conosco le definizioni delle ultime ore tra il Cavaliere e i dirigenti della Lega a proposito delle future alleanze, sempre ci siano state. Dico solo che la strada è molto impervia". Zaia si è detto poi favorevole "alle elezioni da subito, e dico - ha aggiunto - che si devono fare in un election day che abbia il coraggio di far risparmiare 100 milioni di euro, cioè il costo accessorio per una convocazione suppletiva". "Le dimissioni del presidente Monti - ha proseguito Zaia - sono un partita sempre più intricata, che noi vediamo in maniera incompresibile, perché non sappiamo quale sarà il punto di caduta". Della stessa opinione di Zaia è Matteo Salvini, secondo il quale "Monti va a casa, però sono stati fatti molti danni anche per gli anni futuri, tra pensioni e tasse sulla casa. Ora noi siamo concentrati alle elezioni al Nord perché proprio al Nord sono stati fatti maggiori danni dal governo Monti. Sulle alleanze romane posso dire che la figura di Berlusconi non aiuta, mi sarebbe piaciuto vedere qualcosa di nuovo. Con Berlusconi torniamo indietro di 18 anni".

Renzi: "Chiudi, fa freddo". Anche Matteo Renzi respinge le avances di Berlusconi. "Se hai lasciato le porte aperte per me, accetta un consiglio: chiudile! Non servono. Ciao". Così sulla sua pagina Facebook il sindaco di Firenze ha risposto al Cavaliere che aveva detto di tenere "la porta aperta" in caso volesse venire con il centrodestra: "Le cose si possono comprare, le persone no. Non tutte almeno", chiosa il sindaco di Firenze. Simile, ma più scherzoso, il messaggio del candidato sconfitto alle primarie su twitter: "Hai le porte aperte per me? Chiudile pure, fa freddo".

(10 dicembre 2012) © Riproduzione riservata

da - http://www.repubblica.it/politica/2012/12/10/news/renzi_chiude_la_porta_a_berlusconi_non_vengo_nel_pdl-48437320/?ref=HRER2-1
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