Fornero ai giovani: «Non siate troppo esigenti per il primo impiego».
Travolta dai fischi lascia un convegno a Nichelino
con un articolo di Cristiana Gamba
22 ottobre 2012
I giovani non devono essere troppo «esigenti» nella scelta del loro primo impiego: è il messaggio lanciato ai giovani dal ministro del Welfare, Elsa Fornero a margine di un convegno in Assolombarda, a Milano. «Lo dico sempre ai miei studenti - ha aggiunto il Fornero - non siate, detto all'inglese, troppo choosy (selettivi, esigenti, ma anche schizzinosi, ndr), è meglio prendere la prima offerta che capita e poi da dentro guardarsi intorno perché non si può aspettare il posto di lavoro ideale».
Ma oggi, ha voluto sottolineare successivamente il ministro, «i giovani italiani sono disposti a prendere qualsiasi lavoro tanto è vero che sono in condizioni di precarietà. In passato, quando il mercato del lavoro lo consentiva, poteva capitare di essere schizzinosi, ora le cose sono diverse oggi i giovani italiani non sono nelle condizioni di esserlo».
Da Milano, il ministro si è spostata nel Torinese dove è stata fischiata e contestata al centro anziani Nicola Grosa, di Nichelino, nell'hinterland, in un confronto sul tema delle pensioni. Tanto che Fornero ha deciso di lasciare l'incontro dicendosi «profondamente avvilita che nel nostro Paese si neghino occasioni di dialogo». Più tardi ha commentato: «Hanno perso un'occasione, non pensate che questo m'intimorisca», ha detto il ministro.
Una giornata di contestazioni per Elsa Fornero
Una giornata difficile e di contestazioni, insomma, quella del ministro del Welfare, in particolare dopo le polemiche scatenate dalle sue dichiarazioni sui giovani alle prese con il lavoro. «Bisogna entrare subito nel mercato del lavoro», ha spiegato Elsa Fornero ai giovani, sottolineando che occorre «attivarsi» e «mettersi in gioco» in un mercato del lavoro che deve essere «più inclusivo e dinamico».
Su Twitter scoppiano le polemiche
Immediate le reazioni polemiche. «I consigli della Fornero sono talmente fuori dalla realtà da farci pensare che per fare il ministro non basta essere professori e ci convince che forse dovremmo essere tutti più schizzinosi, o meglio "choosy"», commentano i giovani della Cgil. Anche su Twitter è scoppiata la rivolta degli "schizzinosi" contro il ministro: uno sfogo dilagato proprio con l'hashtag #choosy.
Fornero ha nuovamente difeso la riforma del lavoro: «Il ministro passa, ma la riforma resterà per un po', spero non la cambino subito perché gli obiettivi sono buoni». Il ministro, ricordando di avere «masticato amaro» dopo l'annuncio della riforma, ha spiegato di vedere ora qualche segno di apprezzamento e «qualche cambiamento in positivo». Si tratta di un «impercettibile cambiamento di clima» sul quale Fornero ha sottolineato di voler «con determinazione costruire i prossimi cinque mesi di mandato».
Fornero: se mi invitano in piazza, vengo anche in piazza
Nel suo intervento in Assolombarda il ministro del Welfare ha poi risposto all'annuncio della manifestazione fatto da Susanna Camusso per il 14 novembre. «Se mi invitano in piazza, vengo anche in piazza», ha detto. «Sono convinta - ha spiegato - che la collaborazione ci debba essere sempre, anche con i sindacati. C'è chi è più propenso al dialogo e chi meno, ma le porte al mio Ministero restano sempre aperte, anche per quelli che protestano, purché arrivino in delegazione e non tutti insieme».
Fornero: come non confermare le parole di Mastrapasqua?
Per quanto riguarda il tema delle pensioni, il ministro del Lavoro oggi ha chiarito come la pensione secondo le vecchie regole sarà assicurata solo agli esodati riconosciuti dal governo. Fornero ha quindi commentato le parole del presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua, che aveva detto come «sicuramente» tutti gli esodati percepiranno le pensioni.
«Come potrei non confermare?», si è domandata Fornero sulle parole di Mastrapasqua. «Se ci saranno altre salvaguardie - ha aggiunto - anche queste andranno in pensione secondo le vecchie regole». «Noi - ha proseguito - ne stiamo adesso discutendo una e riguarda un certo numero di persone che magari sono rimaste nelle maglie di decreti precedenti un pò troppo severi». Quanto agli altri lavoratori, «potranno andare in pensione con le nuove regole, ma questo dipenderà dai prossimi governi».
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