LA CRISI SPAGNOLA
Marea umana a Barcellona
I catalani: «Indipendenza ora»
Nella giornata della Catalogna fino a un milione e mezzo in piazza
Una marea umana ha chiesto a gran voce l'indipendenza della Catalogna dal governo centrale di Madrid, additando il governo spagnolo quale responsabile della crisi economica che ha spinto anche la ricca regione tra i Pirenei e il Mediterraneo sull'orlo della bancarotta. Martedì centinaia di migliaia di persone hanno sfilato senza incidenti a Barcellona agitando la bandiera catalana a strisce gialle e rosse in occasione della tradizionale «Giornata della Catalogna».
Secondo il governo regionale la manifestazione ha mobilitato 600 mila persone, mentre per la polizia locale sono stati fino a un milione e mezzo a scendere in piazza provenienti da tutta la regione per manifestare frustrazione e dissenso. «Il popolo catalano ha risposto in maniera magnifica» all'appello a manifestare, ha detto Carme Forcadell, presidente dell'Assemblea nazionale catalana, una delle associazioni organizzatrici del corteo partito dal centro di Barcellona e giunto fino a davanti alla sede del Parlamento regionale. E la stampa spagnola sottolinea una partecipazione senza precedenti dalla storica marcia del 1977 per l'autonomia. «Indipendenza, adesso!», «Catalogna: un nuovo Stato d'Europa».
Cori e slogan ininterrotti. Così la voglia di indipendenza ai tempi della crisi si rinvigorisce reclamando maggiore autonomia fiscale. L'accusa è che il governo spagnolo stia prosciugando le risorse della regione: «Il governo centrale si prenda gioco di noi. Noi catalani diamo molti soldi alla Spagna». Secondo alcuni calcoli, il contributo fiscale dei catalani verso le casse gestite a Madrid eccede di 12 miliardi di euro le cifre impiegate dal governo centrale per servizi nella regione, come scuole e ospedali. Altre fonti locali ritengono che si arrivi anche a 16 miliardi. «Molte persone che fino ad ora non avevano sostenuto rivendicazioni di indipendenza adesso lo fanno, spiega Elvira Farre, segretaria in pensione di Barcellona, «sono ispirati da sentimenti indipendentisti, ma anche dai loro portafogli». Sempre più vuoti a causa della situazione creata a Madrid, secondo molti. «È come un matrimonio ormai finito», spiega usando una metafora Jauma Turra, dipendente statale. La massiccia manifestazione però, sebbene sorprendente per il livello di partecipazione, non è un fulmine a ciel sereno per il governo centrale, tanto che il primo ministro in persona, Mariano Rajoy, aveva tentato di gettare acqua sul fuoco: «La Catalogna ha gravi problemi di deficit e di disoccupazione e non è questo il momento per le polemiche». Una sorta di appello alla moderazione che sembra però aver sortito l'effetto contrario in piazza a Barcellona. (fonte: Ansa-Reuters-Afp)
12 settembre 2012 | 11:04
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http://www.corriere.it/esteri/12_settembre_12/spagna-indipendenza-barcellona_e404780c-fca3-11e1-8750-e7d636bddd26.shtml