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Autore Discussione: Federica Sanna. - Duemila persone per Renzi: «Dopo le primarie, Pd più forte»  (Letto 2328 volte)
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« inserito:: Settembre 09, 2012, 10:48:08 am »

ALLA FESTA DEL PARTITO A FIRENZE

Duemila persone per Renzi: «Dopo le primarie, Pd più forte»

Al suo arrivo, il sindaco è stato contestato da una cinquantina di membri della rsu del Comune. «Se vinco, sceglierò ministri più bravi di me»


FIRENZE - Dagli attacchi al Pd alla politica in Europa. Dal tour in tutta Italia alle regole delle primarie. Renzi a 360 gradi, intervistato da Gaia Tortora, di La7. E ad assistere duemila persone arrivate alla festa del Pd di Firenze, nel parco delle Cascine. La prima uscita pubblica, da candidato, nella sua città. E soprattutto in casa Pd. Ma non risparmia le stoccate: «I nostri dirigenti sono anche capaci di farci perdere dopo l'esperienza di Berlusconi». E un messaggio direttamente a Bersani (alla fine dalla serata ha comprato anche un gratta e vinci con la sua faccia): «Caro segretario, non aver paura di noi, non aver paura di chi ti dice le cose in faccia; devi aver paura di chi te le dice dietro.» Poi sull'ipotesi che due giorni fa, nell'incontro avuto con Mario Monti a Firenze, gli abbia offerto di continuare a fare il premier, Renzi ha sorriso: «Ve lo immaginate io che offro a Monti il viale dei Giardini e Parco della Vittoria...».

«SI PARTE DAL NORD, DA LI' VINCEREMO» - Sulla sua candidatura dice:«Partiremo dal Veneto, dal nord, perchè è da lì che vinceremo. Nel nostro tour andremo nei luoghi simbolo: partiremo da Verona, Longarone, dove vi fu il disastro del Vajont, poi a Belluno e Padova». Poi, con il sorriso sulle labbra, il «rottamatore» ha ricordato anche di essere stato a Ponte di Legno, invitato dal sindaco, «credo che prima avesse invitato Bersani ma lui gli ha detto di no». «Il Pd parla del «papello» e delle correnti e non dell'occupazione delle donne»; così «non andremo molto lontano» ha aggiunto Renzi che poi ha iniziato a parlare di programma, dalla lotta all'evasione che ancora «non è ancora all'altezza» alle «tasse che pagano solo i soliti noti. Su questo il Pd deve poter dire la sua. È di sinistra chi riesce a garantire i diritti a chi non ne ha». Capitolo Europa: «Mi piacerebbe che facesse politica» che dicesse la sua anche su problemi come quelli che vivono «le donne arabe» in alcuni paesi del Mediterraneo. «Alla fine di questo percorso, delle primarie il Pd sarà più forte di prima. Non date retta a chi dice il contrario», dice il sindaco nel suo intervento. Un partito che Renzi ha ribadito di sentire «casa mia» e dove «noi diciamo che chi perde non andrà via, e a Firenze questo lo sappiamo bene. Poi vinca il migliore». Un partito dove si fanno le primarie perchè si chiama Partito Democratico «e non partito totalitario» ha aggiunto. «Bisogna avere il coraggio di tirare il calcio di rigore e noi ci proveremo».

BATTIBECCO SU ARCORE - Scambio di battute, a tratti anche acceso, tra Renzi e alcune persone della platea della Festa Democratica di Firenze: al centro del diverbio ancora una volta la visita a Silvio Berlusconi ad Arcore del sindaco. «Torna ad Arcore» gli ha hanno gridato dalla platea. «Dopo due ore si torna a parlare di Arcore, mi sembrava strano» ha detto Renzi. «C'è una parte di noi che quando Berlusconi andrà in pensione sarà in crisi perchè ha vissuto solo di antiberlusconismo» ha aggiunto Renzi ribadendo che come sindaco di Firenze quel viaggio lo rifarebbe per la città. «È stato un viaggio segreto» ha urlano una persona del pubblico. «Il viaggio ad Arcore è partito con un Eurostar - ha detto Renzi con un sorriso -: è il primo viaggio segreto fatto con i mezzi pubblici nella storia dell'umanità». Poi dalla platea qualcuno gli ha citato anche Sergio Marchionne. «eccoci: ora è arrivato anche Marchionne». «La mia frase su Sergio Marchionne alla quale sono inchiodato da coloro che mi ritengono un affamatore del popolo» ha proseguito ricordando le circostanze, ossia la promessa di Marchionne di nuovi investimenti. Nessuno ha chiesto a Marchionne di rispettare gli impegni presi e «io l'ho ricordato». «Mi aspetto dal Pd che si vada a chiedere tutti insieme, a lui, di rispettare gli impegni presi: perchè ora deve fare quello che ha promesso. È questo un errore?».

LA CANDIDATURA PER VINCERE - «Quando si fa una gara non si può che cercare di vincere», ha continuato il sindaco. «Se andiamo in fondo con questo stile - ha aggiunto Renzi - noi non perdiamo neanche se perdessimo. Quando Bersani ha detto che ci saranno primarie i giovani che hanno chiesto un cambiamento hanno due alternative: o fare una battaglia interna stando dietro ai leader ma senza tirare fuori il petto e la faccia, oppure fare come noi. La vera sconfitta non è perdere - ha proseguito - ma non provarci». La rottamazione? «Facciamo così: se loro vanno a casa noi smettiamo di chiedere di andare a casa» a chi sta in Parlamento da più di 15 anni. Durante il dibattito dal pubblico una persona lo ha invitato a rispondere alle domande di Gaia Tortora (La7) che lo ha intervistato. «Bono, non avere furia, io non ce l'ho e ora ti rispondo» ha detto Renzi sorridendo e sottolineato dall'applauso del pubblico. «I giovani turchi parlano, parlano, parlano, però poi... nessuno di loro si è candidato», ha detto il sindaco a proposito dei quarantenni riuniti a Reggio Emilia e che appoggiano il segretario del Pd pur chiedendo il cambiamento generazionale del partito.

LA CONTESTAZIONE DEI DIPENDENTI COMUNALI - Al suo arrivo Renzi è stato una cinquantina i dipendenti del Comune di Firenze che dietro lo striscione «Rsu-comune: ogni promessa è debito» hanno protestato a pochi metri dal ristorante all'interno della festa democratica del Pd a Firenze dove ha cenato il sindaco. «Pinocchio», «vergogna-vergogna», sono gli slogan che la Rsu del comune ha urlato contro il sindaco accusato insieme all'amministrazione per il ritardo nel pagamento del salario accessorio. La protesta è stata accompagnata dai fischietti.

Federica Sanna

da - http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/politica/2012/8-settembre-2012/renzi-palco-pd-accolto-mecacci-2111742135215.shtml
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