A TARANTO
Ilva, la protesta degli operai interrompe il comizio dei sindacati
Due cortei in città, solidarietà da Genova e da Porto MargheraI fumogeni interrompono il corteo nel centro di Taranto (da Twitter)I fumogeni interrompono il corteo nel centro di Taranto (da Twitter)
Giovedì una feroce contestazione ha interrotto la manifestazione dei lavoratori dell'Ilva di Taranto, che avevano annunciato 24 ore di sciopero contro il sequestro dell'area a caldo dello stabilimento siderurgico. Fischi ai sindacalisti e lanci di fumogeni hanno fatto concludere in anticipo i due cortei che si erano messi in moto, uno dalla Città Vecchia, vicino al ponte girevole occupato nei giorni scorsi, e uno dalla piazza dell'Arsenale. Il primo era organizzato da Cgil, Cisl e Uil.
LA CONTESTAZIONE - Al raduno in piazza della Vittoria un gruppo di contestatori, probabilmente appartenenti ai Cobas, ha fatto irruzione sul piazzale lanciando uova e fumogeni prima di tentare l'occupazione del palco. Polizia e carabinieri in tenuta antisommossa l'hanno impedito.
Il comizio cui partecipavano i leader Cgil, Susanna Camusso, Cisl, Raffaele Bonanni, e Uil, Luigi Angeletti, è stato sospeso. L'interruzione è avvenuta durante l'intervento del segretario Fiom Maurizio Landini, che ha parlato anche di fili del sistema di amplificazione tagliati. L'incursione era stata preceduta da fischi durante il comizio di Bonanni.
LANDINI: «OCCORRONO INVESTIMENTI» - Prima dell'interruzione Landini aveva spiegato che la manifestazione era per «unire il diritto al lavoro col diritto alla salute e allo sviluppo del territorio. Non è facile perchè ci sono anni di ritardi, ma bisogna provare a voltare pagina».
Così la Fiom si era rivolta direttamente all'azienda per ottenere risposte chiare: «Per abbattere le polveri c'è bisogno di fare degli investimenti, si sa dove agire, dai parchi alla cokeria, e di fronte a un impegno preciso dell'Ilva anche le istituzioni, a partire dal governo, faranno la loro parte».
«COSTRETTI A IMPORTARE ACCIAIO» - «Il problema dell'Ilva è il problema dell'assetto industriale del nostro Paese: dobbiamo sapere che se non si trovassero soluzioni saremmo costretti a importare acciaio dall'estero». Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso.
SOLIDARIETÀ DA PORTO MARGHERA - In piazza anche gli operai dell'Ilva di Porto Marghera, in adesione allo sciopero nazionale del Gruppo: il corteo ha causato qualche problema al traffico proveniente da Venezia.
CORTEO ANCHE A GENOVA - Dal porto di Genova verso la sede della Regione Liguria anche gli operai dell'Ilva del capoluogo ligure sono scesi in piazza contro la chiusura dell'acciaieria di Taranto disposta dai tribunali per l'eccessivo inquinamento causato dall'acciaieria.
La manifestazione è partita dalla sede dello stabilimento, a Cornigliano. In marcia anche i lavoratori degli stabilimenti di Novi Ligure e Racconigi che, come quello genovese, sono strettamente legati al sito pugliese, l'unico ad aver mantenuto il ciclo a caldo.
Redazione Online
2 agosto 2012 | 11:04© RIPRODUZIONE RISERVATA
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