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Autore Discussione: Valeria Valeriano. - Mario Monti si «confessa» ...  (Letto 1890 volte)
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« inserito:: Luglio 28, 2012, 03:29:14 pm »

INTERVISTA

Esclusiva A «Sette», venerdì in Edicola

Monti si confessa: «La felicità è una bici Bianchi come quella di Fausto Coppi»

Il premier parla di sè: nel passato c'è «un rimpianto».

Il sogno ricorrente: arrivare in ritardo all' Università causa scioperi


MILANO - Ama il gin & tonic, gli spaghetti alle vongole e Notting Hill , la commedia con Julia Roberts. Di sé cambierebbe la gobba, la timidezza e la lentezza nello scrivere. Del suo passato ricorda un rimpianto, ma non una stravaganza. Se sapesse fischiare, sotto la doccia intonerebbe Nel blu dipinto di blu . Mario Monti si «confessa» in un'intervista esclusiva su Sette , in uscita domani.

L'INCUBO DEL PROFESSORE - Il premier risponde alle domande di Ferruccio Pinotti svelando anche lati inediti della sua vita. Come il suo sogno ricorrente: «Arrivare in ritardo a tenere la mia lezione all'università di Torino, a causa di scioperi ferroviari o manifestazioni che bloccano i binari. Ho insegnato lì per nove anni in tempi duri dal punto di vista sociale e sindacale». O la sua idea di felicità: prendere la macchina e «muoversi senza meta, senza programma» nei «piccoli villaggi della nostra Italia». O ancora una riflessione sul suo humour legato alla «vicinanza culturale e linguistica - per motivi professionali - al mondo anglosassone».

LA BICI DI COPPI - Ma è un Mario Monti molto «italiano» quello che viene fuori da questa lunga chiacchierata. Soprattutto quando racconta della famiglia - partendo dal nonno Abramo che emigrò in Argentina e fondò una piccola impresa nel settore della birra - dell'attaccamento alla trasmissione tv Lascia o Raddoppia? («Una volta io e miei genitori tornammo in anticipo dalle vacanze per non perdere una puntata») e della passione per lo sport. Il regalo più bello che abbia mai ricevuto, ricorda, è una bicicletta Bianchi, «replica di quella usata da Coppi per vincere il Mondiale».

LA NOTTE PIU' BELLA - La notte più bella della sua vita è «quella che ho passato a 12 anni tenendo nella mia camera da letto la coppa del mondo di Formula Uno vinta da Fangio» (il padre di Monti era amico del pilota, che gli prestò il trofeo per 24 ore, ndr ). E tra i suoi giorni più infelici, il premier cita il 4 maggio 1949, quando l'aereo del Torino si schiantò a Superga.

COME MAI SONO QUI? - La conversazione, poi, torna al presente. Agli otto milioni di italiani poveri, «risultato di un'economia che da dieci anni cresce poco o nulla», e ai 30-40enni in grande difficoltà («Facciamo il possibile per limitare i danni, ma soprattutto impegniamoci a non creare altre "generazioni perdute"»). E quando gli si chiede quale sia il suo stato d'animo attuale, Monti risponde con un'altra domanda: «Come mai sono qui?».

Valeria Valeriano

26 luglio 2012 | 17:58© RIPRODUZIONE RISERVATA

da - http://www.corriere.it/politica/12_luglio_26/monti-sogni-ricorrenti-ritardo-per-gli-scioperi-valeriano_375f60ae-d736-11e1-a7bb-b1b271585285.shtml
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