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Autore Discussione: Monti (e Montezemolo) contro Squinzi  (Letto 2099 volte)
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« inserito:: Luglio 08, 2012, 10:41:24 pm »

Il premier: parole di Squinzi fanno aumentare spread

Monti (e Montezemolo) contro Squinzi

Francia : «Subito lo scudo anti-spread»

Moscovici: «Aiutare chi ha un problema con la volatilità dei tassi».

Lunedì l'eurogruppo. Merkel: serve l'unione politica


MILANO - Monti ha replicato con durezza alle critiche mosse al governo dal presidente della Confindustria Squinzi, che ieri aveva parlato di «macelleria sociale»: «Dichiarazioni di questo tipo, come è avvenuto nei mesi scorsi, fanno aumentare lo spread e i tassi a carico non solo del debito ma anche delle imprese, e quindi invito a non fare danno alle imprese».

MONTEZEMOLO - Dopo poco è arrivata anche la voce del 'past president' di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, che interpellato dall'Ansa ha detto: «Dichiarazioni come quelle di Squinzi, sia nel merito che nel linguaggio, non si addicono a un presidente di Confindustria, fanno male e sono certo che non esprimono la linea di una Confindustria civile e responsabile».

MONTI: ITALIA NON CHIEDE AIUTI - Monti, ha poi aggiunto - nel suo intervento alla conferenza economica di Aix-en-Provence - come l'Italia non abbia chiesto aiuti all'Europa: «È curioso che l'Italia sia considerata dai colleghi del Nord come un Paese debitore anche se non ha richiesto mai aiuti. E, anzi abbiamo contribuito come gli altri, ovvero in proporzione alla grandezza, al sostegno di Grecia, Irlanda, Portogallo e ora Spagna. Quando si parla di Esm (il fondo salva-Stati, European Stability Mechanism, ndr) non si deve automaticamente pensare all'Italia.

Siamo fortemente impegnati perché l'Italia non finisca nei guai, certo ha un debito molto alto, ma al momento è anche uno dei Paesi più vicini al pareggio di bilancio e siamo in strada per avere un avanzo strutturale nel 2013». Secondo il premier gli spread non scendono perché «non c'è ancora piena credibilità nel mercato nei meccanismi a supporto dell'Eurozona e, forse, nel caso dell'Italia c'è anche un po' di incertezza su quello che succederà nella governance dell'economia o detto altrimenti nella politica italiana dopo le elezioni». Monti ha quindi attaccato, senza citarli, Olanda e Finlandia che si sono detti contrari allo scudo anti-spread: «L'aumento degli spread dopo il vertice Ue è dovuto anche a dichiarazioni, che considero inappropriate, di autorità di Paesi del Nord che hanno avuto l'effetto di ridurre la credibilità delle decisioni prese dal Consiglio Ue».

L'EUROGRUPPO - E domenica è stata anche la giornata delle dichiarazioni del ministro dell'Economia, Pierre Moscovici, che ha puntato l'accento sulla riunione dell'Eurogruppo prevista per lunedì: «Dobbiamo parlare subito, già nell'Eurogruppo, di unione bancaria e scudo anti-spread per aiutare chi, come l'Italia, ha un problema con la volatilità dei tassi». La Francia spinge per l'approvazione dei due punti caldissimi all'ordine del giorno nella riunione di Bruxelles. «Le nostre posizioni e quelle italiane sono molto complementari, andiamo nella stessa direzione».

NUOVO SISTEMA - Nell'ultimo vertice Ue, ha spiegato Moscovici, «abbiamo trattato le emergenze, ma ora dobbiamo creare un nuovo sistema» e, aggiungono fonti francesi, la difficoltà dei prossimi giorni è proprio l'applicazione delle decisioni del vertice di Bruxelles. Moscovici ha parlato anche di un altro tema di cui si discuterà lunedì, la ricapitalizzazione delle banche spagnole, sottolineando che chi si aspetta da parte dell'Eurogruppo una decisione solo sulla Spagna potrebbe restare deluso: «La ricapitalizzazione da parte del fondo salva-Stati è legata alla realizzazione della supervisione bancaria unica». Infine il ministro dell'Economia francese ha confermato che un nuovo Eurogruppo sulla crisi dell'euro si terrà il 20 luglio.

MERKEL: UNIONE POLITICA - Anche la cancelliera tedesca Angela Merkel ha parlato della situazione dell'euro: l'unione monetaria «non è abbastanza forte» e per questo bisognerà passare all'unione politica, anche se sarà una «fatica di Ercole»: ha detto la Merkel da Reims, dove ha partecipato con Francois Hollande alla festa per i 50 anni della riconciliazione franco-tedesca. «L'Europa può uscire più forte dalla crisi se abbiamo chiaro in mente che la nostra chance è restare uniti», ha detto ancora la cancelliera, insistendo sull'importanza della riconciliazione fra Parigi e Berlino, che ha definito una «preziosa eredità».

Redazione Online

8 luglio 2012 | 22:30© RIPRODUZIONE RISERVATA

da - http://www.corriere.it/economia/12_luglio_08/moscovici-scudo-anti-spread_a888c16a-c8e7-11e1-8dc6-cad9d275979d.shtml
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