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Autore Discussione: Le due donne: "Ma la vera perversione è la castità"  (Letto 2748 volte)
Admin
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« inserito:: Settembre 21, 2007, 10:30:13 pm »

21/9/2007 (7:15) - INTERVISTA

Le due donne: "Ma la vera perversione è la castità"
 
Madre e figlia a confronto

BRUNO VENTAVOLI


I libri grondano eros da ogni riga. Che cos’è il sesso per voi?
Madre: «Il sesso è un modo straordinario per conoscersi, per liberarsi, per trovare la felicità. Purtroppo viviamo in una società sessuofobica che cerca di cancellarlo. Ma l’unica perversione è la castità».
Figlia: «E’ una meditazione. E’ stato un modo per conoscermi. Capendo meglio il corpo ho capito l’anima. Più o meno come il conosci te stesso di Socrate. Si può dire scopa, te stesso?».

Chi è andata per prima nei privé?
Madre: «Io».

Guarda i film di sua figlia?
«Sì, li ho visti. Se la cava più che bene. Ma i film porno dopo un po’ stufano, sembra di sbirciare in una palestra».

Lei, signora Latella ne interpreterebbe?
«Ora non ho più l’età. Ma se da giovane ne avessi avuto l’opportunità, perché no?».

E lei, Michelle, perché li fa?
«Perché mi piace. Ho cominciato col mio fidanzato, con gli amatoriali, e ho scoperto che era più eccitante che stare in camera da letto a luci spente. L’hard mi ha permesso di liberarmi, di gettare ogni maschera. Ora che sono diventata una professionista le cose sono un po’ cambiate. Paradossalmente più aumenta la qualità dei film e più il mio ruolo sembra diventare meccanico. Nell’ultimo film per esempio dovevo stare ferma, in una posizione, poi in un’altra. Non dovevo pensare al mio piacere ma a non spettinarmi. Ad un certo punto m’è venuto spontaneo dire “Dai, più forte”. Mi hanno sgridata... “No, no, zitta... rovini il doppiaggio”. Insomma, potevo solo gemere. Appena smetterò di divertirmi, lascerò l’hard».

Che cos’è una pornostar?
Madre: «Una ragazza che ha saputo scegliere con coraggio la propria strada. E’ meglio fare hard che cercare di entrare nel mondo dello spettacolo andando a letto con tutti, e alla fine non combinare nulla. Ha presente Vallettopoli? Beh piuttosto che andare con certi politici è meglio una flebo di minestrone».
Figlia: «Una ragazza che sa trasmettere il piacere attraverso il proprio corpo e le scene che interpreta. E’ una scelta di vita e di pensiero. Non si fa per soldi, altrimenti sei una prostituta. E’ tutta un’altra cosa. Non ho niente contro di loro. Ma io non andrei mai con uno che mi paga».

Perché scrivere?
Madre: «Mi è servito a superare un periodo di forte depressione. L’arte è terapeutica. Ho sempre amato scrivere. E vorrei poterlo fare ancora».
Figlia: «E’ stato un esperimento. Concentrarsi solo sul cinema hard è troppo poco. A me piace sperimentare tante cose. Ora, per esempio, incido un cd».

Più faticoso scrivere o fare film?
«Non c’è paragone. Però preferisco rileggere una pagina che ho scritto piuttosto che un mio film. Leggere trasmette emozioni più intense. Se mi rivedo mentre faccio l’amore mi sento più distaccata».

da lastampa.it
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