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Autore Discussione: SILVIO E I 46 "PIRATI" ALL'ATTACCO DEL GOVERNO...  (Letto 3076 volte)
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« inserito:: Marzo 08, 2012, 04:46:53 pm »

Governo, 46 senatori del Pdl chiedono di sfiduciare il ministro Riccardi

Le parole di scuse espresse ieri dal ministro per l’Integrazione e la cooperazione non sono bastate a 46 senatori del partito di Berlusconi per sfiduciare il ministro: "Gesto necessario e urgente"

Nel gruppo del Pdl del Senato è scoppiata la rivolta contro il ministro della Cooperazione Andrea Riccardi.
L’ex Guardasigilli Francesco Nitto Palma ha raccolto le firme di 45 senatori per presentare una mozione di sfiducia individuale. Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliariello frenano e stanno mediando per risolvere la situazione.

In una lettera inviata al presidente del gruppo Maurizio Gasparri, Nitto Palma, come primo firmatario, insieme ai senatori Bruno Alicata e Luigi Compagna ricordano la “lealtà, amicizia e fiducia nei confronti del Pdl” che li ha indotti ad “estendere tale lealtà, amicizia e fiducia anche al governo in carica e a tutti i suoi componenti”. Ma “all’indomani di esternazioni del ministro Riccardi a dir poco scomposte e sguaiate, ci sembra – sostengono i firmatari – che il ricorso alla mozione individuale di sfiducia nei suoi confronti sia diventato gesto necessario ed urgente”.Può darsi, conclude la missiva, “che lo strumento regolamentare sia discutibile, può darsi che le scuse del ministro Riccardi siano apprezzabili, ma per evitare che un governo del quale faccia parte il professore in oggetto abbia la nostra fiducia ci è parso imprescindibile puntare su un’iniziativa ad hoc del nostro gruppo”.

La lettera è da leggere “al netto delle scuse” del ministro, spiega il senatore Pdl Andrea Augello. Nella missiva è contenuto l’invito rivolto al capogruppo Gasparri a valutare la compatibilità di Riccardi con l’incarico di governo. Una lettera che tuttavia sarebbe stata redatta prima delle scuse ufficiali del ministro: “Il fatto che siano intervenute le scuse formali” da parte del rappresentante di governo, spiega Augello, “attenua l’impatto delle dichiarazioni. Il fatto rimane, ma comunque credo che questa lettera vada letta al netto delle scuse e dell’atto riparatorio. La questione può riprendere una piega politica”. Di sicuro, per Augello, “non si può venir meno, quando si hanno compiti istituzionali, al rispetto non dell’avversario, ma di chi sostiene il governo di cui fai parte. Le scuse quantomeno risolvono l’aspetto piu’ evidente. Per l’aspetto politico valuteranno Gasparri e Alfano”.

Mentre l’ex ministro Nitto Palma spiega che ha ritenuto necessario scrivere la lettera perché “offeso” dalle parole di Riccardi. ”Monti sin dal suo discorso di insediamento – ricorda il senatore del Pdl – ha affermato il massimo rispetto del Governo per la centralità del Parlamento. E il Parlamento è la politica. Abbiamo lavorato nei limiti consentiti dalla decretazione d’urgenza alle iniziative legislative del Governo Monti spesso – sottolinea Nitto Palma – contribuendo al loro miglioramento e sempre con lo sguardo attento all’interesse del Paese. Quell’interesse in virtù del quale Berlusconi, mai sfiduciato, ha rimesso il suo mandato nelle mani del presidente della Repubblica”, ha aggiunto. “Le frasi di Riccardi – osserva ancora l’ex Guardasigilli – non tengono conto di tutto questo e ci offendono in maniera particolare anche perchè nascono da un soggetto che, autoreferenzialmente, si attribuisce una posizione di superiorità etica”. “Se la politica fa schifo – conclude il parlamentare – il ministro Riccardi ricordi che lui per primo fa politica e, se ha a cuore le sorti del Paese tanto quanto le abbiamo noi, assuma le conseguenti iniziative”.

Il caso si è aperto ieri. Riccardi, saputo che il Pdl avrebbe disertato il vertice serale con Mario Monti perché contrario ad affrontare i nodi legati alla Rai e alla giustizia, ha commentato: “Alfano voleva creare il caso, vogliono solo strumentalizzare ed è la cosa che mi fa più schifo della politica ma quei tempi sono finiti”.  Gasparri già ieri aveva immediatamente chiesto la smentita o le dimissioni del ministro, Cicchitto lo ha accusato di doppiezza mentre per Brunetta “disprezzare la politica è disprezzare la democrazia”. Ma in serata sono arrivate le scuse di Riccardi che si è giustificato dicendo che “si è trattato di battute, estrapolate nel corso di una conversazione informale”. Il colloquio tra Riccardi e il ministro della Giustizia Paola Severino, intercettato dai cronisti al Senato.

In mattinata il ministro, interpellato, aveva definito gli scambi fisiologici. “C’è uno scambio, in un dibattito tra le forze politiche e il Governo che è fisiologico. Non è che ogni giorno tutti dicono le stesse cose e la pensano allo stesso modo. Non dobbiamo avere paura di discussioni e posizioni differenti”.  ”Credo – ha risposto Riccardi – che si debba andare avanti, non si può giudicare il clima politico italiano dalle difficoltà di qualche ora”.

da - http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/03/08/governo-pdl-mozione-sfiducia-ministro-riccardi/196198/
« Ultima modifica: Marzo 08, 2012, 04:48:58 pm da Admin » Registrato
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« Risposta #1 inserito:: Marzo 08, 2012, 04:50:09 pm »

IL PREMIER: non si allarghi lo «spread» tra i partiti

Riccardi e la frase sulla «politica schifosa», rivolta Pdl: mozione per sfiduciare il ministro

Bersani sul vertice fatto saltare da Alfano: «Io da Monti vado»


MILANO - Nel gruppo del Pdl al Senato scoppia la rivolta contro il ministro della Cooperazione Andrea Riccardi. L'ex Guardasigilli Francesco Nitto Palma raccoglie le firme di 45 senatori per presentare una mozione di sfiducia individuale nei confronti di Andrea Riccardi, all'indomani delle esternazioni del ministro sulla «politica schifosa». Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliariello frenano e mediano per risolvere la situazione.

IL TESTO - In una lettera inviata al presidente del gruppo Maurizio Gasparri, Nitto Palma, compare come primo firmatario, insieme ai senatori Bruno Alicata e Luigi Compagna. Ci sono poi molti che provengono dalle file di An come Domenico Gramazio e Luigi Ramponi. Nella lettera si ricorda la «lealtà, amicizia e fiducia nei confronti del Pdl» che li ha indotti ad «estendere tale lealtà, amicizia e fiducia anche al governo in carica e a tutti i suoi componenti». «Ma all'indomani di esternazioni del ministro Riccardi a dir poco scomposte e sguaiate, ci sembra - sostengono i firmatari - che il ricorso alla mozione individuale di sfiducia nei suoi confronti sia diventato gesto necessario ed urgente».

NESSUNA SFIDUCIA A MONTI - «Può darsi - continua la missiva - che lo strumento regolamentare sia discutibile, può darsi che le scuse del ministro Riccardi siano apprezzabili, ma per evitare che un governo del quale faccia parte il professore in oggetto abbia la nostra fiducia ci è parso imprescindibile puntare su un'iniziativa ad hoc del nostro gruppo». In ogni caso, ha ribadito Palma, «non è assolutamente in discussione la fiducia al Governo Monti verso il quale la nostra lealtà e la nostra disponibilità sono garantite da Berlusconi e Alfano». Monti «sin dal suo discorso di insediamento - ricorda il senatore del Pdl - ha affermato il massimo rispetto del Governo per la centralità del Parlamento. E il Parlamento è la politica».

MONTI - Poco prima, da Belgrado, durante la conferenza stampa dopo il summit italo-serbo, Monti aveva raccomandato: «Si restringe lo spread tra Italia e Germania ed ora l'auspicio è che non si allarghi lo spread tra i partiti politici che sostengono il governo perché questo potrebbe intralciare le politiche di risanamento e bilancio».

L'INCIDENTE - Le esternazioni di Riccardi erano arrivate parlando con il ministro della Giustizia, Paola Severino, dopo che Angelino Alfano aveva annunciato di non presentarsi al vertice con Monti su Rai e giustizia, costringendo il premier al rinvio. Sul tema torna il giorno dopo il leader del Pd Bersani: «Chiedete ad Alfano. Io vado al prossimo incontro con il premier e parlerò di tutto. Sia chiaro: non accetto esclusione di temi».

Redazione Online

8 marzo 2012 | 15:17© RIPRODUZIONE RISERVATA

da - http://www.corriere.it/politica/12_marzo_08/monti-spread-partiti-belgrado_24bd9c7a-691f-11e1-96a4-8c08adc6b256.shtml
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