I.R., 08 dicembre 2011, 19:32
Manovra, quella coperta sempre troppo corta per i più deboli
Alleggerire l'ici sulla prima casa e aumentare la soglia per l'indicizzazione delle pensioni. Sono le modifiche alla manovra su cui sono d'accordo Pdl, Pd e Terzo Polo ma il difficile nodo da sciogliere è quello delle coperture. E su questo non c'è altrettanto accordo.
Il Pdl, riferiscono fonti parlamentari, frena sull'ipotesi di aumentare il bollo sui capitali scudati, mentre il Pd sponsorizza questo intervento affermando che "è giusto chiedere qualcosa in più a questi contribuenti".
Intanto il governo vede al ribasso le stime del Pil e cresce la disoccupazione. Ma per Berlusconi "L'italia è un paese benestante"
Il governo rivede al ribasso le stime del pil per l'anno in corso e per il prossimo, ma conferma gli obiettivi di deficit e il pareggio di bilancio nel 2013. Questo grazie agli effetti correttivi della manovra. E' quanto risulta dalle stime aggiornate sui dati macroeconomici, trasmesse in Parlamento insieme alla manovra.
Quest'anno la crescita si fermerà allo 0,6% e nel 2012 sarà negativa, esattamente a -0,4%, per tornare con il segno "più" nel 2013 (0,3) e all'1% nel 2014. Le stime precedenti indicavano una crescita dello 0,7% nell'anno in corso, dello 0,6% nel 2012, dello 0,9% nel 2013 e dell'1,2% nel 2014.
Quanto al rapporto deficit/pil gli obiettivi programmatici per il 2012-2014 restano confermati anzi avranno un lieve miglioramento, peraltro non quantificato.
A non migliorare affatto c'è poi il mercato del lavoro con un tasso di disoccupazione che sale all'8,4% nel 2012, all'8,7% nel 2013, per ridursi all'8,6% nel 2014.
In questo quadro non può che venire il mal di stomaco a sentire il Cavaliere che, nella sua rentrée in Europa per un vertice del Ppe che certo non ha brillato in proposte politiche, è tornato a raccontarci la favola di un Italia "paese benestante".
A Roma, in parlamento, intanto si lavora ai ritocchi e gli aggiustamenti sulla manovra. Gli obiettivi politici sono chiari. Rendere più equa la manovra alzando la soglia di esenzione sulla prima casa e aumentando il valore delle pensioni che potranno fuggire al blocco. Ma rimane il nodo delle risorse necessarie per coprire questi "alleggerimenti". A parità di bilancio e di spesa, i capitoli dai quali poter raccogliere risorse non sono poi tanti.
Il Pd e l'Idv, fin dal primo intervento in aula alla Camera, hanno chiesto di aumentare la tassa sui capitali regolarizzati nel passato con lo scudo fiscale. Ma, sempre con maggiore insistenza, si parla della possibilità di mettere all'asta (prevista per metà mese) a chi offrirà di più - e non solo come previsto ora a chi ha i titoli migliori - le frequenze per la tv digitale, che qualcuno stima possa dare un gettito di 16 miliardi. Il leader Idv, Antonio Di Pietro, lo chiede con insistenza.
E' chiaro che il tema rischia di aprire un problema politico per il governo, che conta anche sull'appoggio del Pdl. Silvio Berlusconi mette le mani avanti, frena: "C'è molta freddezza - dice l'ex presidente del Consiglio parlando con i giornalisti a Marsiglia - io non ho un'opinione, ma temo che se ci fosse da fare una gara sulle frequenze potrebbe essere veramente disertata da molti".
A sciogliere il nodo dovrà essere il governo. "Noi - dice il relatore Pd, Pier Paolo Baretta - indichiamo le priorità sulle quali chiediamo un intervento, come la soglia di esenzione Ici e l'intervento sulle pensioni. Ma la ricerca delle risorse richiede anche il contributo del governo. Il ricorso all'asta tv? Se il governo lo decide voglio vedere se il Pdl non la vota".
In un primo momento sembrava più facile percorrere un'altra strada, quella dell'aumento, anzi il raddoppio, della tassa sui capitali scudati. Ora la misura da' un gettito di poco più di 1 miliardo di euro nel 2012 e 1 miliardo nel 2013 (è previsto infatti che il pagamento dell'una tantum avvenga in due rate). Con un raddoppio, dall'1,5% al 3%, si avrebbero altri 2 miliardi di euro.
Servirebbe a pagare l'esclusione dal blocco delle pensioni per quelle fino a 1.400 euro. Sembra anche che il governo stia prendendo in considerazione la possibilità un superamento graduale delle uscite di anzianità attraverso le quote. Potrebbe essere introdotta una norma transitoria.Tra gli interventi segnalati dalla Commissione lavoro vi è anche l'abolizione della penalizzazione del 2% a carico di chi va in pensione con 42 anni di contributi ma prima dei 62 di età.
Sull'ici l'ipotesi più accreditata è l'innalzamento della franchigia dell'ici, ora fissata a 200 euro, escludendo gli immobili di pregio.
Il pugno duro contro chi aveva nascosto capitali all'estero non piace al Pdl. E, non per gli stessi motivi, lascia perplessi i tecnici della Camera dei Deputati che hanno posto l'accento sulle difficoltà applicative del bollo sui capitali. Questo perché il contribuente scudato potrebbe avere investito le cifre in questione in altre attività, cambiando quindi intermediario rispetto al primo che aveva trattato il rientro. In questo caso non si capirebbe chi e' il sostituto di imposta che dovrebbe procedere a riscuotere la tassa.
Tra le risorse di riequilibrio previste, c'è anche la possibilità di un prelievo sui baby pensionati, andati in passato a riposo con pochi anni di lavoro, oppure tassare le pensioni d'oro, venti volte più alte di quelle minime. Due interventi visti nel segno dell'equità ma che non sarebbero però risolutive, dato che darebbero un gettito basso.
Domani scade il termine per la presentazione degli emendamenti. Pdl, Pdl e Terzo Polo stanno lavorando ad un numero molto limitato di proposte di modifica perché l'obiettivo, condiviso, è di arrivare ad un emendamento comune, si vedrà se firmato dai relatori o dal governo, con tutte le modifiche alla manovra. Il governo per ora non scopre le carte. Come ha riferito il sottosegretario all'economia, Vieri Ceriani, "è troppo presto. Dobbiamo aspettare gli emendamenti dei parlamentari".
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http://www.paneacqua.eu/notizia.php?id=19282