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Autore Discussione: Simona De Santis - Studenti in corteo: «Siamo noi l'unica opposizione»  (Letto 2014 volte)
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« inserito:: Novembre 17, 2011, 05:00:06 pm »

17 novembre

Studenti in corteo: «Siamo noi l'unica opposizione»

Migliaia di universitari e liceali partiti ad Piazzale Aldo Moro, pronti a unirsi ai Cobas: «Andiamo ad Monti»


ROMA - In testa uno striscione dedicato al neoministro dell'Istruzione «Profumo di austerity. No al governo dei sacrifici», cori contro il sindaco di Roma che ha vietato i cortei in città. Slogan: «Studenti unica opposizione». Si è mosso da Piazzale Aldo Moro, sede dell'Università La Sapienza, il corteo degli studenti romani, un paio di migliaia, per raggiungere piazza della Repubblica dove si unirà al concentramento dei Cobas. per proseguire su via Cavour e piazza Venezia. Il 17 novembre è la Giornata internazionale del diritto allo studio. Non è stata chiesta alcuna autorizzazione. Campeggiano gli striscioni: «Noi la crisi non la paghiamo» e «No alla distruzione della scuola pubblica». Arrivano le notizie degli scontri di Milano. Gli studenti romani esprimono «solidarietà ai ragazzi caricati a Milano perchè volevano raggiungere la Bocconi. Le cariche del governo tecnico segnano la paura della democrazia che esprimiamo». Nei pressi si piazza Indipendenza gli studenti allontanano tre giovani che si aggiravano in testa al corteo con il volto coperto.

DAI LICEI - Già dalle 9.30 hanno iniziato ad arrivare i liceali dal Righi, Newton, Gaio Lucilio, Mamiani, Seneca, Avogadro. Compaiono i primi 'book bloc' e gli striscioni delle singole scuole. Dal liceo artistico di via di Ripetta, su un lenzuolo le caricature dell'ormai ex ministro Mariastella Gelmini e l'ex premier Silvio Berlusconi avvertono che «Il problema è il sistema», accanto uno scheletro sotto ad una lapide con su scritto «L'istruzione pubblica 1948-2011». Qualche slogan e qualche sfottò e qualche cartello, tra cui uno che recita: «Basta me ne esco e manifesto!», accompagnano i ragazzi guardati con simpatia dai passeggeri. L'obbiettivo è raggiungere il Senato, anche se i tanti slogan affiora pure qualche speranza nel nuovo governo. Un altro striscione recita infatti «Monti farà quadrare i conti», avvertendo comunque «Attenzione il futuro non è tassabile».

TRAFFICO BLOCCATO - Centinaia di studenti hanno bloccato il traffico per alcuni minuti nel quartiere Prati e in via del Muro Torto, passando tra le auto in strada e camminando sui marciapiedi, per raggiungere l'università La Sapienza, in occasione della mobilitazione contro la fiducia al nuovo governo Monti. Il traffico è in tilt anche a causa dello sciopero dei trasporti.

COBAS - «Non abbiamo intenzioni bellicose, anzi. Vogliamo manifestare il più pacificamente possibile ma vicino al Senato, dove questa mattina sarà compiuto il misfatto», dichiara il portavoce nazionale dei Cobas, Piero Bernocchi, in apertura del corteo che sta per partire da piazza della Repubblica.

LETTERE - Quella del 17 novembre è prova del “nove per tutti”: manifestanti, Comune, Prefettura. Gli studenti non hanno chiesto autorizzazione. «Non è stato autorizzato perché non abbiamo chiesto alcuna autorizzazione, abbiamo mandato una lettera aperta alla città». Anzi, due lettere: una missiva è stata anche inviata al nuovo governo. «Monti e la sua squadra di ministri appena nominata non potranno non fare i conti con le nostre proposte e con il nostro bisogno di futuro» fanno sapere gli studenti. Un’altra missiva è stata fatta recapitare a Comune, Prefettura e Questura dagli studenti di Atenei in rivolta. «In queste giornate abbiamo riaperto spazi di partecipazione all’interno degli atenei e delle scuole della nostra città – fanno sapere gli universitari – Non vogliamo rinunciare a portare avanti tutte le nostre battaglie per un’università diversa, per la ricerca e la scuola pubblica, contro la precarietà, la riduzione dei diritti dei lavoratori e la privatizzazione dei beni comuni. Vogliamo farlo nella giornata del 17 novembre, giornata mondiale di mobilitazione studentesca. Vogliamo farlo riprendendoci le strade della nostra città, come abbiamo sempre fatto, raccogliendo il consenso della gente». I ragazzi affermano di non essere stati contattati dalle «istituzioni in merito al corteo - dicono da Atenei in Rivolta - la lettera aperta è la nostra autorizzazione».

ATENEI IN RIVOLTA – Ed ecco l'appello degli universitari: «Invitiamo tutti quelli che fanno parte del 99%, precari, donne, lavoratori, movimenti per la difesa dei beni comuni a sostenerci e ad unirsi alla mobilitazione. Vogliamo farlo opponendo i nostri book bloc ad ogni divieto – si legge sul sito internet del movimento – rifiutando qualunque clima di intimidazione perché abbiamo sempre dimostrato che l’occupazione di strade e piazze è un atto di riappropriazione di luoghi collettivi, Crediamo che nessuna restrizione degli spazi di manifestazione sia legittima, per questo vogliamo che il Sindaco Alemanno e il Prefetto Pecoraro cancellino qualsiasi ordinanza che regolamenti i cortei e che sia garantita di nuovo la libertà di esprimere dissenso in questa città».

Simona De Santis 17 novembre 2011 | 11:53© RIPRODUZIONE RISERVATA

da - http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/11_novembre_17/studenti-corteo-sapienza-de-santis-1902204175208.shtml
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