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Autore Discussione: Annalisa VILARDO.  (Letto 6235 volte)
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« inserito:: Ottobre 31, 2011, 05:48:46 pm »

Sarkozy taglia stime sul Pil e scarica la responsabilità della Grecia

Di Annalisa Vilardo


Il presidente francese, Nicolas Sarkozy, ieri sera ha annunciato una revisione al ribasso delle stime di crescita del Pil del 2012 dall'1,75% all'1%. Questa novità ha portato le previsioni sul Pil 2012 a un livello che è una via di mezzo tra il consenso (allo 0,9%) e le stime di Unicredit (all'1,1%), secondo cui l'annuncio non è stata una sorpresa, dal momento che gli economisti avevano già in realtà anticipato che il Governo francese sarebbe stato costretto ad abbassare le stime sul Pil e a rafforzare la credibilità degli obiettivi fiscali promessi (del 4,5% nel 2012 e del 3% nel 2013).

Il Governo francese svelerà il secondo piano di austerità compreso tra i 6 e gli 8 miliardi di euro dopo il vertice del G20 di Cannes. Certo, non ci sarebbe potuta essere un'occasione migliore di annunciare la notizia se non dopo la conclusione del vertice dell'Unione Europea. Il presidente francese si è nascosto dietro all'attuale contesto macro incerto, anche se la situazione economica si sta evolvendo rapidamente.

Sarkozy ha aggiunto che è colpa della crisi dei debiti sovrani se la Francia è sotto la pressione delle agenzie di rating e se deve difendere la sua tripla-A. Però "prima di prendercela con le agenzie dobbiamo tagliare il nostro deficit, rimborsare i nostri debiti e lavorare di più e meglio".

Sicuro che la Grecia si risolleverà dalla crisi, Sarkozy ha affermato anche che nel 2001 si è commesso un "errore" ad ammettere il Paese nell'Eurozona. E si è difeso, sottolineando che né lui né il cancelliere tedesco, Angela Merkel, erano in carica all'epoca. In realtà, ricordano gli esperti di Unicredit, non è la prima volta che il Governo francese rivede al ribasso le sue previsioni sul Pil: era già accaduto nel 2002 e nel 2008 (quando Sarzoky era già al potere).

Sarzoky ha chiesto inoltre al ministro delle Finanze, François Fillon, di presentare un piano di bilancio per compensare la conseguente perdita di fatturato stimato in un range tra 6 e 8 miliardi di euro (0,3-0,4% del Pil), una cifra che corrisponde alle aspettative degli analisti in termini di ulteriori misure fiscali richieste.

Infine, ha chiaramente lasciato intendere che le riforme più radicali, come una revisione del sistema di welfare francese molto generoso, saranno al centro del dibattito politico nel periodo precedente alle elezioni presidenziali (in programma nel mese di aprile/maggio). A questo proposito, ha detto che non annuncerà la sua candidatura prima di gennaio.
 
A seguito del rilascio dei dati sulla spesa dei consumatori francesi a settembre, che ha mostrato un calo congiunturale dello 0,5% e uno tendenziale dell'1,3%, Unicredit ha modificato le sue previsioni sul Pil francese del terzo trimestre di 0,1 punti percentuali allo 0,4%, mantenendo invece la stima sulla crescita media del all'1,6% annuo per l'intero 2012. Oggi i Cds a 5 anni della Francia scendono di 5 punti base a 153 punti base con la Borsa di Parigi in calo dello 0,70%.

da - http://www.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=201110281606279982&chkAgenzie=TMFI&titolo=Sarkozy%20taglia%20stime%20sul%20Pil%20e%20scarica%20la%20responsabilit%C3%A0%20della%20Grecia
« Ultima modifica: Novembre 30, 2011, 11:43:21 am da Admin » Registrato
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« Risposta #1 inserito:: Novembre 07, 2011, 10:46:12 pm »

MF Online

Solo Milano e Atene brillano con gli occhi addosso dell'Europa

Di Annalisa Vilardo


Gli indici del Vecchio Continente hanno rallentato il passo nel pomeriggio, dopo la smentita delle possibili dimissioni del premier Silvio Berlusconi. A Milano il Ftse Mib ha segnato un progresso dell'1,32% a 15.549 punti (in mattinata gli indici erano arrivati a guadagnare il 3%). Lo spread Btp/Bund è risalito a 487 punti base, in prossimità dei massimi di giornata nelle ultime battute della seduta di oggi, dopo aver toccato il record storico dall'introduzione dell'euro a 491 punti base.

Parigi ha perso lo 0,7% a 3.102 punti e Francoforte lo 0,7% a 5.925 punti. Anche l'indice Ftse 100 della Borsa di Londra si è confermato in territorio negativo con un calo dello 0,4% a 5.504 punti, in una giornata in cui i mercati hanno aspettato di capire come si evolverà la situazione politica in Grecia e in Italia.

I principali indici azionari statunitensi scambiano in calo (il Dow Jones perde lo 0,38% a 11.937 punti e il Nasdaq lo 0,94% a 2.661 punti) a dimostrazione che l'attenzione dei mercati è rivolta in questo momento principalmente all'Italia, la cui incerta situazione politica ha alimentato le tensioni sui mercati.

La Borsa di Atene ha chiuso le contrattazioni in rialzo dell'1,39%, all'indomani dell'accordo concluso in extremis per realizzare un Governo di unità nazionale tra i socialisti al potere e l'opposizione di destra, dopo le dimissioni di Papandreou. Il nuovo esecutivo cercherà di realizzare il piano di salvataggio richiesto dalle autorità internazionali per sbloccare il pacchetto di aiuti da 8 miliardi e per scongiurare la prospettiva di un fallimento.

“Il nuovo Governo di unità nazionale" di cui la Grecia si doterà a breve "prova l'impegno e la capacità del Paese nell'attuare l'accordo" del 27 ottobre, ha dichiarato il ministro delle Finanze, Evangelos Venizelos, prima di incontrare il presidente dell'Eurogruppo Jean Claude Juncker. Il vertice dei ministri delle Finanze dell'area euro è iniziato alle 17.

E' in corso anche un'altra riunione, in Italia, nell'Aula della Camera, per affrontare la discussione generale sul disegno di legge con il rendiconto dello Stato 2010. E' la nuova versione del provvedimento, già approvata dal Senato, varata dal Governo dopo che il provvedimento originario era stato bocciato dalla Camera l'11 ottobre.

Il Ddl si avvia verso il voto dell'Assemblea di Montecitorio, in programma nel pomeriggio di martedì, mentre il Governo e la  maggioranza appaiono sempre più in difficoltà, fra deputati che hanno abbandonato il Pdl e altri che potrebbero farlo a breve. Domani mattina alle 11 i capigruppo dell'opposizione si riuniranno per decidere che linea tenere nelle votazioni. La mancata approvazione del Ddl di rendiconto ha finora tenuto bloccato anche l'assestamento del bilancio 2011 (all'ordine del giorno subito dopo).

A piazza Affari sul paniere principale hanno brillato i bancari. Bene soprattutto Mediobanca (+5,36% a 5,70 euro), seguita da Unicredit (+1,87% a 0,79 euro), Intesa Sanpaolo (+2,84% a 1,16 euro) e Banco Popolare (+2,22% a 1,01 euro). Da segnalare anche Bpm (+0,41% a 0,36 euro), che è passata in territorio positivo a fine seduta. "Un recupero dopo i recenti cali è fisiologico", ha commentato un trader, evidenziando anche l'ottima performance dei diritti (+6%). In rosso invece Mps (-4,28% a 0,29 euro), maglia nera del Ftse Mib.

Tra le altre blue chip in luce Fiat (+2,90% a 4,26 euro), Fiat Industrial (+2,15% a 6,41 euro) e Tenaris (+2,47% a 12,84 euro). Il cda di Ferrari (gruppo Fiat) ha esaminato i risultati dei primi nove mesi dell'anno che hanno mostrato in particolare un flusso di cassa industriale a livelli record di 240 milioni di euro prima della distribuzione dei dividendi e dopo aver aumentato del 5% a 211 milioni gli investimenti e le spese in Ricerca & Sviluppo.

Il fatturato ha raggiunto la soglia record nei primi nove mesi dell’anno di 1,605 miliardi (+18,9%), mentre le vetture consegnate alla rete sono state 5.165 (+12,3%). Le vendite nei diversi mercati hanno confermato la crescita degli Stati Uniti (inclusi Canada e Csa) con un +14,5% a 1.436 vetture consegnate, mentre la Grande Cina (Cina, Taiwan e Hong Kong) ha superato le 500 vetture raggiungendo quota 542 unità e posizionandosi ormai stabilmente come secondo mercato mondiale per la casa emiliana.

In crescita anche il Medio Oriente con un +23% e l'Australia con un +17%. In Europa sono risultati buoni i dati della Germania, con un +15,1% a 503 vetture, e la Gran Bretagna con un +21% a 384. Al 30 settembre la posizione finanziaria netta è risultata positiva per 669 milioni, confermando la "grande capacità della Ferrari di autofinanziarsi". I primi nove mesi sono stati chiusi con un utile della gestione ordinaria di 212 milioni di euro (+10,9%). Il cda ha poi preso atto della decisione di Sergio Pininfarina di lasciare il consiglio per motivi personali e ha cooptato Richard Keith Palmer, cfo di Fiat spa e Chrysler.

Ha resistito tra i media Mediaset (+0,08% a 2,58 euro), dopo le voci sulle dimissioni di Berlusconi. S&P Equity Research ha portato la raccomandazione sul titolo da sell a strong sell, confermando il target price a 2 euro. "Crediamo ci sia un significativo rischio di un taglio del dividendo alla luce del peggioramento della situazione economica in Italia e Spagna", hanno affermato gli esperti, citando poi l'incertezza su Endemol.

"Crediamo che il debito netto del gruppo a 1,6 miliardi di euro non gli consenta molta flessibilità per affrontare da un lato la questione Endemol, dall'altro una politica del dividendo molto generosa. Inoltre, vediamo rischi seri nel 2012 per via di un contesto politico più avverso in Italia nei confronti di Mediaset, abbinato a un'economia stagnante sia in Italia sia in Spagna", hanno concluso gli analisti.

Tra i titoli minori, sprint per Ternienergia (+3,04% a 2,71 euro), dopo il rilascio dei conti positivi. L'utile netto al 30 settembre è salito a 7,8 milioni di euro (+18% anno su anno).

DA - http://www.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=201111071745048496&chkAgenzie=TMFI&titolo=Solo%20Milano%20e%20Atene%20brillano%20con%20gli%20occhi%20addosso%20dell%27Europa
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« Risposta #2 inserito:: Novembre 22, 2011, 05:29:56 pm »

MF Online

Barroso non vuole miracoli, Monti promette riforme stutturali

Di Annalisa Vilardo

Piazza Affari riduce solo in parte le perdite, registrando un calo dell'1,29% a 14.322 punti, mentre lo spread tra Btp e Bund è tornato ad allargarsi a 486 punti base dopo l'incontro tra il numero uno dell'esecutivo di Bruxelles e il premier italiano e dopo il dato sulla fiducia dei consumatori a novembre in Europa a -20,4 punti dai -19,9 punti di ottobre. Gli economisti si aspettavano -21 punti.

"Conosco Monti da vari anni, so che è una persona impegnata, competente e di grande esperienza. Ha la mia piena fiducia e la mia grande stima personale", ha detto il presidente del Consiglio Ue, Josè Manuel Barroso, aggiungendo che Monti "ha la capacità di guidare l'Italia". Barroso ha quindi fatto al nuovo premier "i migliori auguri" per rendere "l'Italia forte e prospera nel cuore dell'Ue. Abbiamo bisogno di questo tipo di leadership e sono sicuro che lei riuscirà a farcela", ha proseguito, rivolgendosi al premier italiano.

La situazione che sta vivendo l'Unione europea "è il frutto dell'irresponsabilità di bilancio e finanziaria". Sono necessarie delle forti istituzioni europee con ampi poteri di azione, evitando quindi accordi "dietro le quinte". Secondo il presidente della Commissione Ue servono un maggiore monitoraggio e un'applicazione delle regole più controllata.

In un momento difficile di crisi, l'Italia è "determinata ad affrontare le sue enormi sfide una volta per tutte", ha concluso Barroso, dopo aver affermato che il successo di Mario Monti dipenderà da tre fattori: dalla determinazione di applicare in maniera rigida le misure proposte, di raggiungere e mantenere un ampio avanzo primario che metterebbe il debito su un cammino di riduzione e di aumentare il potenziale di crescita del Paese.

Barroso ha poi passato il testimone a Mario Monti. Il neopremier italiano ha dichiarato che lo sforzo del suo Governo sarà quello di mettere l'Europa "al centro dell'attività di Governo da un lato e di contribuire allo sviluppo armonioso e forte dell'Europa dall'altro ".

L'Ue non ci dà dei vincoli, ma ci dà delle indicazioni che sono nell'interesse dell'Italia e delle future generazioni dell'Italia, ha proseguito Monti. "Sugli impegni di finanza pubblica ribadisco l'impegno assunto dal Governo di rispettarli", ha assicurato il presidente del Consiglio, precisando però che il tema del pareggio del bilancio per il 2013 non è stato ancora trattato.

Monti ha poi parlato di "interventi urgenti e di ridisegno strutturale della zona euro". Domani il premier parteciperà a un incontro con la cancelliera Merkel e con il presidente Sarkozy. Ma "il mio sforzo continuo sarà di operare come ponte verso il comunitario", ha aggiunto Monti, "così come credo che sia importante che tra l'Eurozona e il resto della Comunità non si crei una divisione troppo netta e approfondita perché ci sono interessi in comune".

Oggi anche il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha cercato di rincuorare gli italiani. Nel nostro Paese le incertezze restano, ma adesso il confronto politico diventa più facile, dopo le ultime vicende. "Non credo che il mare tempestoso su cui ci siamo mossi fino a ieri sia improvvisamente diventato una tavola, credo sia ancora incrinato, ma ci sono ora le condizioni per un confronto tra le forze politiche", ha dichiarato il Presidente della Repubblica.

da - http://www.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=201111221549597430&chkAgenzie=TMFI&titolo=Barroso%20non%20vuole%20miracoli,%20Monti%20promette%20riforme%20stutturali
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« Risposta #3 inserito:: Novembre 30, 2011, 11:38:52 am »

Caldissime

Corsa ai bancomat in Grecia mentre in gioco c'è la sesta tranche di aiuti

Di Annalisa Vilardo


Banche elleniche prese d'assalto. In Grecia è stato registrato il più alto deflusso di depositi negli ultimi 2/3 mesi, dal momento che le paure per un eventuale default del Paese hanno spinto molti depositanti a correre agli sportelli per ritirare i propri risparmi. E' quanto ha dichiarato il governatore della Banca centrale greca, George Provopoulos, aggiungendo che con molta probabilità la recessione dell'economia ellenica sarà peggiore nel 2011 rispetto alle stime ufficiali e che il governo non raggiungerà il target sul deficit.

"Ottobre e settembre sono stati due mesi molto duri e i depositi in uscita si sono attestati a 13-14 miliardi di euro", ha affermato il governatore, precisando che "nei primi 10 giorni di novembre il deflusso è continuato". Negli ultimi 15 giorni i flussi si sono però stabilizzati ed è probabile che i depositi siano lievemente saliti, ha concluso Provopoulos. Le banche elleniche hanno visto un declino dei depositi dal 2009, in quanto molti risparmiatori hanno preferito indirizzare i loro capitali sui conti di banche ritenute più sicure.

Intanto il ministro delle Finanze del Lussemburgo, Luc Frieden, entrando a palazzo Lipsius per prendere parte alla riunione dell'Eurogruppo, ha dichiarato che il target per il leveraging del Fondo salva Stati (Efsf) a 1.000 miliardi di euro sarà "molto difficile da raggiungere". Secondo Frieden è necessario che il Fondo salva Stati agisca "insieme" alla Banca centrale europea e al Fondo monetario internazionale per combattere la crisi. I ministri dell'Eurozona potrebbero decidere di sbloccare l'erogazione della sesta tranche di aiuti da 8 miliardi di euro a favore della Grecia, che originariamente doveva essere sborsata a settembre, ha concluso il ministro.

Dagli Stati Uniti si è fatto sentire anche il vicepresidente della Fed, Janet Yellen, dichiarando che le economie globali devono affrontare delle sfide molto critiche e precisando che i leader Ue devono attuare delle misure forti per risolvere l'attuale crisi. Per quanto riguarda i Paesi emergenti, Yellen ha affermato che questi ultimi devono promuovere un modello di sviluppo più equilibrato, stimolando maggiormente la domanda interna.

La crisi dell'euro costituisce una minaccia per l'economia globale, ha aggiunto il vice presidente della Fed, sottolineando che "è necessario rafforzare la cooperazione internazionale per promuovere uno sviluppo equilibrato dell'economia mondiale".

da - http://www.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?chkAgenzie=TMFI&id=201111291838082755
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« Risposta #4 inserito:: Novembre 30, 2011, 05:57:08 pm »

Caldissime

Rigore, crescita ed equità sociale sono i tre obiettivi di Monti

Di Annalisa Vilardo


Il consiglio dei ministri di lunedì prossimo, 5 dicembre, varerà misure soprattutto per favorire la crescita economica. E' quanto ha assicurato oggi il presidente del Consiglio e ministro ad interim dell'Economia, Mario Monti, al termine dell'Ecofin. Ieri all'Eurogruppo il presidente del Consiglio ha parlato della politica economico-sociale italiana, mentre la Commissione ha presentato il rapporto sull'Italia.

"Per parte mia ho delineato all'Eurogruppo la decisione di politica economica che il Consiglio dei ministri assumerà il 5 dicembre e che è orientata a tre obiettivi da perseguire: rigore, crescita e equità sociale", ha detto Monti, aggiungendo che "la maggiore innovazione dovrà consistere in una politica per la crescita".

Sul tema degli eurobond bisogna valutare la proposta della Commissione europea con mente aperta. "Voglio sottolineare quanto siamo favorevoli a tutto quello che serve alla disciplina fiscale". Le proposte "si muovono in questa direzione", ha proseguito Monti.

Riguardo alle misure che il Governo intende prendere il premier ha dato un grado di dettaglio "non superiore ma inferiore" a quello usato in precedenti momenti di comunicazione in Italia. "Voglio sottolineare quanto noi siamo favorevoli a tutto quello che serve per migliorare la credibilità nell'ambito della disciplina di bilancio", ha proseguito Monti, sottolineando come le due proposte della Commissione Ue sugli eurobond e sulla sorveglianza si muovano in questa direzione.

Al vertice Ue è stato inoltre confermato l'obiettivo del pareggio bilancio nel 2013 e assicurato il rispetto degli obiettivi di bilancio. Monti ha poi precisato che nella "vasta" operazione di politica economica che sarà varata dal Governo ci sono misure di disciplina del bilancio pubblico, per assicurarsi che le misure prese sul  bilancio siano implementate.

"Ulteriori riforme strutturali sono disegnate in modo tale da avere una riduzione del disavanzo già nel breve termine, per essere sicuri anche in caso deterioramento del ciclo economico". Infine ha detto di non aver considerato l'idea di chiedere aiuti al Fmi, mentre non ha parlato del ruolo di prestatore di ultima istanza della Bce.

Dopo il discorso di Monti lo spread Btp/Bund è sceso sotto i 490 punti base. La missione dell'Fmi tornerà in Italia dopo l'eurosummit dell'8 e 9 dicembre in cui il Governo illustrerà le misure della manovra presentate il 5. La manovra da 20 miliardi di euro all'esame del Governo lunedì 5 dicembre dovrebbe contemplare un blocco della rivalutazione delle pensioni e aumento dell'età pensionabile; aumenti dell'Iva; ritorno dell'Ici; divieto di pagamenti cash sopra 500 euro per combattere l'evasione fiscale.

Si parla anche di mini-patrimoniale dello 0,2% sui patrimoni superiori a 1,5 milioni di euro. Parte delle risorse servirebbero a finanziare la riduzione dell'Irap, gli investimenti nelle infrastrutture e gli incentivi alla ricapitalizzazione delle aziende.

da - http://www.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=201111301532295782&chkAgenzie=TMFI&titolo=Rigore,%20crescita%20ed%20equit%C3%A0%20sociale%20sono%20i%20tre%20obiettivi%20di%20Monti
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